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mercoledì 20 agosto 2025

Persone, amici forse, potenzialmente anime... E nel mentre...

Ho riscontrato sulla mia "pelle", sul mio divenire, che ritenere o reputare delle persone sulla base di quanto vedo del loro potenziale non solo è errato ma, soprattutto dannoso.

Ho compreso che, chi vuole avere un reale avanzamento, chi vuole provare a vedere il proprio "progetto di natura" e storicizzarlo, deve investire in volontà, deve poterne pagare il prezzo in termini di umiltà, dedizione ed anche economico.

Essere buoni, essere generosi non significa essere intelligenti, non significa essere efficaci ed ho capito di non esserlo stato.

È un rapporto di proporzioni, di esattezza, non "regalo" più ciò che il limite dell'altro non può comprendere, perché il prezzo poi lo pago io e questo implica una perdita per entrambi.

Tutto deve avere la giusta proporzione, la corretta misura, è un piacere il pagare per chi decide consapevolmente, di voler Essere "di più".

Ho dato luoghi ed esperienze a persone che non potevano capire né avvantaggiarsene, a persone che mi avevano tradito e ciechi, l’hanno poi nuovamente rifatto.

È un errore tecnico, ho sbagliato, ne ho pagato il prezzo sempre e loro non hanno capito nulla...

Si chiama sprecare vita, intelligenza che nessuno ridarà più.

Amici a cui ho aperto il mio cuore, amori persi nelle loro piccole gelosie, nel loro piccolo esistere.

Senza ringraziare sono passati, lasciando le loro frustrazioni e critiche malcelate; hanno perso la loro vita ed io non ho saputo né potuto aiutarli. 

Ora, per chi decido di aiutare c'è un prezzo definito, cosicché non debbano ringraziare ed io possa essere realmente efficace alla loro strada e al loro progetto.

... E nel mentre...

Avere familiarità con il nostro corpo ci da, attimo per attimo, anche il perfetto equilibrio su come nutrirci.

Abbiamo la sensibilità di poter essere ed avere consapevolezza fino alle nostre cellule, esse si attivano e rispondono a ciò con cui decidiamo di nutrirle, a cui decidiamo, coscientemente o inconsapevolmente, di sottoporle, siamo ciò di cui ci alimentiamo.

Il nostro corpo ha un altissimo limite di tolleranza, è capace di smaltire, di sopravvivere anche alla nostra incuria e "pigrizia". 

Personalmente, quando posso e decido di godermi degli spazi dove la natura è ancora abbastanza integra e vibra vitalità, approfitto di super alimenti, per super alimentarmi.

Non sono un nutrizionista ovviamente, percepisco semplicemente le cellule e arrivati un pò avanti con gli anni, il nutrimento di cui abbiamo bisogno e piacere è sempre minore e quando sovraccarichiamo i nostri apparati di metabolizzazione andiamo contro la nostra natura.

Ogni tipologia di dieta è qualcosa di alienante, nel senso che è una cosa che imponiamo da fuori, mentre noi siamo assenti, evidentemente.

Ogni tanto fumo sigari, a me piacciano molto quelli cubani e i domenicani, le foglie di tabacco condensano il Sole ed il microclima di quei luoghi, posso percepirne ogni passaggio, soprattutto di quelli arrotolati a mano, in certi luoghi si trova ancora del pesce sano, pesci che hanno vissuto liberi e del buon vino.

In Sardegna è ancora possibile trovare un ottimo mirto bianco, sembra distillare terra, Sole e mare; così il nostro corpo riesce a metabolizzare vibrazioni, forza e si cura, si autocura.

...

Nel titolo di questo post ho scritto anche: potenzialmente anime, si, nel senso che si ritiene che tutti siano dotati di anima, in realtà non è così; nella mia esperienza, anche dura, anche in reparti di ospedali pediatrici terminali, ho avuto modo di vedere corpi ed emozioni ma, l'anima spesso non c'era; inoltre, molti rinunciano alla propria anima nel corso della vita, cominciano a seguire vari credi: religiosi od altro, seguono stereotipi e modelli sociali fino a diventare zombie.

Di fatto, sono esperienza quotidiana, molti emanano un odore psichico inconfondibile ma, ancor prima si percepisce assenza e vuoto

...

Amare é un lusso, Amare è una capacità ed una scelta, 

il lusso è qualcosa di necessario nella vita.

Persone, amici forse, potenzialmente anime... E nel mentre...

Nessuno userebbe la propria automobile senza olio nel motore o acqua nel radiatore, eppure spesso usiamo il nostro corpo, la nostra macchina secondo memi e stereotipi, come scarico patologico, come spazio dell'inconscio ancora non conosciuto o evoluto.

Usiamo il nostro spazio fisico, l'unico che abbiamo, in disparati modi: per apparire, per renderlo adeguato ai canoni del tempo in cui viviamo; lo sottoponiamo ad interventi estetici invasivi e non necessari, lo ingolfiamo con ogni sorta di nutrimento, rendendolo semplice e solo mercato, campo esclusivo di marketing, di fatto lo abbandoniamo divenendone estranei.

Mi sono sentito ferito, tradito e di fatto così è stato ma, la responsabilità, la scelta è stata mia, ho sbagliato nel credere che potessero vedere, che potessero comprendere; il loro potenziale lo prevedeva eppure, hanno scelto diversamente, hanno seguito la via più facile.

Hanno scelto non solo di nutrire il corpo in modo non conforme a quanto previsto, ma anche di non ascoltare l'Anima, di non conformarsi al progetto di natura, al loro progetto di natura; non solo hanno tradito il buono, il momento e me ma, soprattutto hanno tradito se stesse ed è indifferente che ne siano stati consapevoli od inconsapevoli, che ne abbiamo avuto coscienza o che non ne abbiano avuta.

La libertà non si tocca, lasciar andare è un atto d'amore.

giovedì 17 ottobre 2024

Ho fatto un sogno




"La regina protegge il re."


... Forse nel gioco degli scacchi ma, nel "gioco" della vita è tutta un'altra cosa.


Ricordo un film: "Constantine", fondamentalmente e senza entrare in analisi particolareggiate ed inutili, mi piace l'aspetto in cui dopo essere entrato nelle realtà psicologiche (certe) femminili, rappresentate come una sorta di discesa agli inferi, il protagonista debba, in sostanza, uccidere se stesso per poter, infine, vincere evitando così la dannazione eterna.

 

In realtà non vince, apparentemente sconfigge i demoni ma, non può salvare chi ama...

Forse è un limite imposto, forse la "vita" ci vuole e ci appella all'individuale massima responsabilità personale.


... Ieri ho fatto un sogno diverso da ogni altro:
mi trovavo di fronte ad una donna ma, più che vederla, la sentivo... Percepivo una donna senza paura...

Non avevo mai pensato né focalizzato quest'aspetto ma, debbo riconoscere che nel sogno era molto bello, nuovo e mai provato.

Era sorprendente, una sorta di comunione fuori dalle quasi infinite paure e dai suoi effetti: insicurezza, frustrazione, rabbia, senso di colpa, assenza, desiderio di rivalsa, inadeguatezza, distruzione, sabotaggio e autodistruzione, impotenza nel poter uscire dal copione.

Non c'era sesso, solo contatto di energie/Menti, come se affondasse le radici nell'eterno, senza un prima e un dopo.

Un sogno con pochi tratti, dove le sensazioni erano il soggetto e l'oggetto.


La vita, la nostra incarnazione ha senso solo finché è presente l'In Se, finché é presente l'Anima; questa, contrariamente alle credenze, non é scontata, non é presente in tutti  e soprattutto é possibile perderla.

Scrivo questo perché é mia semplice, costante e quotidiana esperienza.

Quando perdiamo il REALE contatto, il nostro esistere non ha più alcun significato o valenza, diventiamo solo un piccolo fascio di memi, qualche idea che l'educazione/programmazione ci ha messo dentro, nulla più.

Semplici ed inutili zombi.

Perso il contatto con l'Anima, al di la degli sciocchi fideismi religiosi o degli pseudo ragionamenti, tutto é perso; passeremo in questa vita e non ce ne saremo neanche accorti, tra inutili affanni, problemi, ansie, vani impegni, lavoro e vacanze.

Perso il contatto, ogni tema semplice od importante diventa vuoto a vuoto; parole e concetti come: leader, riuscita, inarrestabile, successo, vittoria, carriera e moltissime altre, diventano solo segni in una babilonia senza senso.

Ho fatto un sogno... Che mi ha insegnato molto... Facile cadere, in quella grande immensa forza femminile che diventa distruttiva a causa della paura, paura di...

Ho fatto un sogno nel quale incontravo una donna senza paura... 

      Un Uomo ed una Donna senza paura, incontrandosi, toccano e partecipano all'eternità...

Ho fatto un sogno così reale che la realtà appariva offuscata ed indefinita...

Chi è ancora vivo, ha una strada da percorrere, ha il proprio progetto da realizzare e ad ogni step, il livello d'intelligenza, la capacità di vedere, la possibilità del piacere e di godere aumentano... Si, si è soli, meravigliosamente soli ma, senza paura!

Ho fatto un sogno...

sabato 7 ottobre 2023

Scivolando...

 

Scivolando, seguire il flusso o capire?

Osservando gli accadimenti della vita mi sono reso conto che riteniamo di scegliere, invece, spesso semplicemente scivoliamo.

Scivoliamo nella vita subendola; così capita che, per circostanze o per poca avvedutezza nascano figli, si manchi quell'incontro che avrebbe cambiato tutto, ci si ritrovi a rincorrere con fatica quello che sarebbe stato il naturale flusso.

Continuiamo a scivolare nella vita, con scelte che, in qualche modo ci giustifichino gli sbagli,  magari dovuti a: giovane età, cultura, consigli, probabilmente dei genitori ma, anch'essi scivolavano... E allora?

"La macchina" gioca in modo semplice ed ineluttabile la nostra vita, fino a consumarla, non ha nessun sentimento, anzi li usa.

Costantemente scivoliamo, cerchiamo di opporre una qualche resistenza e anche ce ne compiacciamo, ci definiamo guerrieri, combattiamo e ci sforziamo per raggiungere uno scopo od una meta che probabilmente non ha neanche senso.

Lottiamo per avere una migliore posizione lavorativa, per avere più soldi, per avere più cose e nel mentre la nostra vita è controllata da orari, settimane in attesa del fantomatico fine settimana, delle ferie estive o si lavora 11 mesi per averne uno "libero", la stessa vita passa.

Scivoliamo da un accadimento ad un altro, ci troviamo in una qualche relazione che, di volta in volta, definiamo amore, convenienza, accomodamento, famiglia; giustifichiamo e motiviamo tutto... Per i figli, per un lavoro, per un obiettivo, per una qualche cosa... Boh!

"La macchina" vince sempre, non ha tempo, anzi, ha tutto il tempo che vuole, non ha principio o fine, semplicemente ci gioca, a tal punto che non sappiamo più il nostro vero scopo, ci lasciamo accadere, appoggiandoci a qualche idea o a qualche persona che, a sua volta, si appoggia a noi. Due ciechi che indicano la strada l'un l'altra.

Scivoliamo costantemente negli accadimenti che subiamo, frutto di circostanze, a volte con la convinzione di aver scelto, altre volte con la certezza della casualità.

Siamo pieni e tronfi di convinzioni, di morali, di miti, di religioni, di sicurezze, invece, non abbiamo nulla, semplicemente scivoliamo, pensiamo di capire... Mi chiedo allora, come mai tutta questa insoddisfazione e questo senso di vuoto che facciamo finta di non vedere.

È un gioco perverso, l'unico in cui io veda davvero perversione, ognuno non solo porta la propria croce ma, sceglie di portarla, difende le proprie convinzioni, consumando l'intera esistenza, giocandola, scivolando, vuoto al vuoto, senza senso e per questo "non senso" si immola, si scontra, dibatte ferocemente tra questa e quell'idea, ognuna delle quali ha la stessa valenza di verità ed approssimazione, ovvero nessuna.

Come si fa a riempire la vita con un qualche scopo "inutile"; nel mentre l'eternità scorre, in questa piccola galassia, in uno degli infiniti universi, riteniamo nel nostro delirio d'onnipotenza di avere persino una qualche velleità da poter asserire o reputare reale: pensieri. emozioni, sofferenze, grandi drammi, errori o successi... Semplicemente scivoliamo...

Impariamo qualche centinaio di parole e con queste pensiamo, ci relazioniamo, asseriamo, giustifichiamo a noi stessi, la nostra vita con ragionamenti, sempre con quelle stesse parole.  L'universo, in realtà, neanche sa che esistiamo in quella infinitesimale frazione di tempo.

Costantemente mi rendo conto di scivolare, di essere portato a scivolare, la mia pancia, le mie gambe, il mio stomaco percepiscono la paura del profondo inganno, limpida si palesa "la macchina", tutto è estremamente chiaro...

Anche la solitudine è una falsa idea, niente di più; ho accettato la frustrazione dei miei limiti, del mio non riuscire a comunicare ciò che vedo in modo trasparente e tranquillo, in fondo cosa cambia?

Capire non è comprendere, ciò che è vero non vuol dire che sia reale, decidere non vuol dire percorrere la giusta strada; giusta in relazione al fine ultimo, al personale ed intrinseco progetto.

C'è un livello dove la verità si fa, dove la verità si può rendere reale; c'è un livello dove non ci sono miti, credenze, convinzioni, morali, leggi, religioni, idee...

Costantemente scivoliamo tra effetto rete, inconscio collettivo, costellazioni familiari e ci compiacciamo per i risultati raggiunti, per il metterci in mostra, come se l'approvazione o l'invidia dei molti (scivolanti anch'essi) ci mettesse in salvo, "la macchina" costantemente ci gioca...

Nella vita ho perso tutto: grandi amori, lavoro, soldi, amici, sicurezze; ho ridotto il mio cuore a brandelli più e più volte, fino ad essere nell'angolo, schiacciato e senza possibilità di movimento, ho guardato nell'abisso e distrutto ogni pensiero, ogni convinzione, ho percorso ogni strada, ogni fallimento, ogni paura...

Solo così è possibile rimanere vivi, solo così è possibile ambire a costruire per compiere il "grande salto" perché, la mente per quanto allenata ed affinata, non potrà mai essere sufficiente, la lasceremo qui, con tutto il resto di noi e con tutto quello che durante la vita ci saremo affannati a "comprare" ad avere, insieme a quei trenta giorni di ferie...


C'è musica, tutto è vibrazione, così mentre entriamo in risonanza con l'Essere, in un breve istante siamo ogni scopo.

lunedì 21 agosto 2023

Ho sognato delfini

"La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai. Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta. Cosa vuol dire vivere e basta?
Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro. C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri." - Giovanni Cianti


Questa notte ho sognato delfini... Nel loro apparente nuotare e saltare, giocavano come è loro solito fare; li guardavo attraverso quel mare blu e celeste, cristallino e calmo.

Ogni cosa o quotidiano affanno d'un tratto, era privo d'ogni interesse, di ogni emozione; l'unica sensazione percepita era la piacevolezza e la calma del gioco, fine a se stesso, il gioco per il gioco, come puro e semplice piacere, nient'altro.

Non ho mai cercato la sicurezza e la tranquillità nella mia vita, anche perché ritengo non esista e che sia solo frutto dell'immaginazione e della cultura,

non ho mai rincorso carriera o posizione sociale,

non ho mai cercato una famiglia o qualche contesto simile; per lo più sono stato e sono un viaggiatore solitario ed in fondo, lo siamo tutti.

Ho vissuto grandi Amori, ho dovuto guadagnarmi ogni cosa e pagarla a caro prezzo, ho attraversato enormi dolori e sofferenze, vittorie e sconfitte (molte); ho fatto così tante esperienze che sembrano non poter essere contenute in una sola vita.

Sono stato pescatore, pastore;
ho vissuto in strada e svolto molti lavori e girato molto nel mondo... 

Mi percepisco come un'unità, non pensiero ed Anima o come più parti componenti l'uno ma, semplicemente Uno; mi riscontro integro, gli errori (tanti) che ho commesso non ne hanno compromesso la sostanza e l'integrità.

Siamo dotati di questo super potere che ci rende quasi intoccabili, puri...

Saremmo pressoché perfetti in un paradiso, habitat ed humus, in un costante stato di grazia, invece, ciò che definiamo libertà ed autocoscienza, hanno reso possibile quello che riscontriamo, quello che certifichiamo come realtà fallimentare, non adeguata.

Ritengo che, malgrado tutti gli sforzi e la tensione atti al miglioramento del nostro mondo, si sia comunque fuori strada, come se fossero gli sforzi di un bambino immaturo nel voler volare con una scatola di cartone che lui immagina come un aereo od un mezzo spaziale.

La libertà ci ha reso schiavi della nostra mente, delle sue immagini e modelli.

Senza capacità di "leggere dentro" tutto è perso, tutto è semplice e vana corsa... 
Verso dove?
Verso qualche effimere e temporanea sicurezza?
Verso qualche anno di quella che definiamo: "vita serena"?

Siamo giocati e costantemente anticipati, crediamo di controllare nel mentre siamo controllati ed usati.

La libertà, per quanto mi riguarda, consiste solo nella possibilità di sbagliare, no, non siamo liberi o per lo meno, lo siamo entro le regole della natura che non possiamo avversare, pena la perdita di senso, l'angoscia, la malattia, la morte... 

Esistono persone che hanno, in qualche modo, visto il gioco e con profonda umiltà hanno messo tutto in discussione, qualcuna si è persa per sempre, altre hanno vinto o sono in partita; è semplice riconoscerle, il solo stargli vicino aumenta il livello energetico, a volte migliorano anche qualche piccolo o grande malessere, non è importante essere o non essere d'accordo con loro, vederli o non vederli, queste persone, normali individui che non hanno mai smesso la verifica, se lo vogliono, possono aprire mondi e reali visioni, solo per puro e semplice piacere personale, anche se quasi sempre preferiscono passare inosservati, ogni tanto, si mostrano e chi può vederli, fa festa.


... Questa notte ho sognato delfini...





martedì 10 maggio 2022

Il mio significato di "Guerriero"... Invincibile

Sono seduto qui, ora, mentre scrivo.

L'oceano, con le sue tranquille onde, mi accarezza.

Ho scelto con cura il sigaro che sto gustando, mentre il sole ancora indugia nel suo tramonto.

Non è il solito cubano, ma un sigaro fatto in questi luoghi, arrotolato da mani esperte, dolce, come la dolcezza che è possibile creare in luoghi dove la natura è ancora non completamente rovinata, dove l'oceano permane indifferente all'uomo.

Ho espresso più volte concetti circa il "guerriero", spesso l'ho richiamato e proprio mentre a cena, assaporavo un pesce, vissuto libero e indomito, ho avuto il desiderio di scrivere qualcosa in più circa il mio conoscere in riferimento a ciò che definisco: "Guerriero invincibile".

Il termine guerriero indica un combattente o un esperto di guerra, nella psicologia junghiana identifica spesso l'archetipo della mascolinità.

Mi riferisco, invece, a questo termine, volendo semplicemente identificare un'attitudine psicologica, originariamente in dote a tutti ma che per lo più viene persa, abbandonata in qualche cupo e recondito angolo, frutto di complessi, ben nascosto all'intelletto, sottratto all'Anima, senza il quale "l'unita di azione" semplicemente non ha storicità.


Il mio concetto di guerriero è quello proprio di una casta, quella casta a cui appartiene quell'Uomo senza tempo, quello che non si è e non può arrendersi, quello che per propria natura e potenziale non ha scelta ed ogni istante consapevolmente decide e si autoposiziona, in costante metabolismo accretivo.

Il guerriero a cui mi riferisco, non combatte contro nessuno né affronta improbabili battaglie, è semplicemente un Uomo senza paura, nel senso che la guarda negli occhi; così alla stregua di ogni immagine che poi diviene pensiero.

Un guerriero "morbido" invincibile che dopo aver affrontato ogni dove di se stesso si ritrova senza paura, senza miti.

É un Uomo solo, non nel senso di solitudine, comunemente inteso, ma nel senso che si certifica in un universo il cui accesso è precluso ai più, e qui torna il concetto di casta, non quella acquisita di diritto, ma quella guadagnata con "la spada" del coraggio e dell'intelligenza.

Il guerriero a cui mi riferisco è un Uomo con la capacità di saper Amare e saper uccidere per Amore.

È un Uomo che ha vinto ma, non per questo si è seduto, anzi...

Ha bisogno di piaceri superiori a quelli che mediamente si conoscono, 
a volte persino desidererebbe una Donna, intesa come condivisione di Anima ma, il più delle volte si trova a confrontarsi con limiti e vuoti, certo sarebbe bello e un pò "manca", così che l'invincibile guerriero si riscontra, ancora una volta, solo,

come me, ora...

Ma anche questa è un'immagine che di certo non spaventa un guerriero seduto di fronte all'oceano nel mentre quel dolce sigaro è ormai fumo, che porta con se l'essenza sublimata d'indomiti guerrieri.

Per questo e non solo, sono e saranno sempre qui, e in fondo non potranno e non potremo essere mai soli.


domenica 28 marzo 2021

Immagino...

 

Immagino un'Anima con cui condividere ciò che non dico, ciò che non penso, 

un'Anima con la capacità di leggere dentro, di andare oltre il solito modo, oltre quello che definiamo norma,

Immagino...



Così, come un bambino coloro un mio universo che alla fine so non esistere...

È un bel mondo, desiderato, immaginato come realizzabile, che realmente esiste ma, che debbo lasciare...

La mente, prima lentamente e con garbo, poi con forza e prepotenza, mi da in pasto a quella nostalgia, prima tenera, quasi confortevole, poi improvvisamente degradante in pericoloso  precipizio...

Quante vite, quanti anni, quante esperienze... Persone, affetti che on ci sono più, li rincorro nelle immagini ma, per quanto corra, non posso raggiungerli, quella corsa affanna e più affanna e più corro, sapendo già quanto sia inutile...

Cammino... 

Solo, come da sempre sono in quel mio mondo dove, a volte, o provato a far entrare qualcuno: un amico, un Amore, un "casuale" incontro. 

Cammino verso un altro appuntamento difficile, complicato, un'altra dura battaglia, devo essere, anzi dovrei essere lucido ma, la prepotenza di quella nostalgia catalizza e rende opaca la mia azione e la mia mente,

così, quasi arreso, come un bambino, vorrei accanto qualcuno, vorrei quella complicità che non ho mai avuto, se non per brevi istanti, troppo difficile la semplicità, troppo complesso il percorso verso l'autenticità...

Solo; cammino nelle strade sporche, come abbandonate e molti sono i luoghi chiusi, non per la pandemia, semplicemente non esistono più, se non nei miei ricordi, anch'essi sbiaditi.


Luoghi cari, densi di avvenimenti gioiosi, indelebili; cancellati, spariti...

Curioso di vedere fin dove la mente mi può e vuole portare la seguo, anzi ormai la spingo ancor di più, mentre cammino verso un'altra battaglia; sono in anticipo, posso rallentare, guardare negli ogni ogni pensiero, ogni ricordo, ogni persona che avrei voluto a fianco a me, in un modo o nell'altro... 

Solo, stanco, magari deluso, tradito, sempre più vedo quei modi inutili, anzi dannosi di pensiero, quelli indagatori, che stanno lì a cercare il marcio ma, il marcio è solo nel pensante; modi utili a chi deve condurre un indagine, ad un giornalista, di chi ancora vaga senza identità ma, non certamente ad un vivente.

Debbo lasciare, ancora una volta, le cose andare... Forse ciò che avevo immaginato, fortemente voluto, era troppo difficile da realizzare, magari non era neanche ciò di cui l'Anima avesse sete, forse era solo residuo d'infantili desideri...

Cammino, con la responsabilità di aver dato il permesso della profanazione, allora è giusto che paghi, l'Anima presenta, puntuale, perfetta, il conto...

Come ogni volta, sono lì, pronto a pagarlo, piano piano, la vita comincerà nuovamente a fluire con la sua possente e amorevole forza.

Sono arrivato puntuale... Ancora guerra, ancora, ancora una volta, lotta... 

Immagino... Accoccolato alla mia Anima invincibile...


Ancora una volta ho combattuto, ancora una volta combatto, inutilmente sostengo il peso d'inutile battaglia, ancora una volta ho teso la mano ma, troppo tardi...

Troppo tardi... La mia mente non capisce; come se ci fosse un tempo per... 

Così, provato e ormai stanco dalle infinite lotte, dalle diverse occasioni in cui ho cercato di far vedere, quell'universo che vedo e che vivo... Lascio andare, nel rispetto di quella libertà che non si può toccare.


Stanco, triste... Ancora una volta mi avvalgo di quella mia naturale resilienza; metto il cuore in pace, reso, attendo che la vita, pian piano, ricominci ancora a fluire...

Mi accoccolo in quel lieve tepore, generato dalla consapevolezza che non avrei potuto fare niente di più, a nulla sono valsi intrepidi sforzi o immensi tentativi; così fermo ogni cosa, ogni pensiero, progetto, desiderio o altro...

Debbo accettare la resa, la mia...

Ancora una volta, accetto la sconfitta, pago il prezzo di quando si è messo tutto in gioco... Ho perso!

... Immagino un'Anima con cui condividere ciò che non dico, ciò che non penso, 
un'Anima con la capacità di leggere dentro, di andare oltre il solito modo, oltre quello che definiamo norma... 

Anima...
Tutto qui!

sabato 5 settembre 2020

Dimensioni

Qualcuno ritiene la fantasia qualcosa di astratto, qualcosa, allo stesso tempo di fantastico ma poco incidente.

Personalmente ritengo non esistere la fantasia come comunemente percepita ed intesa, la fantasia é tale esclusivamente per chi non é in grado di configurarla nel reale suo contesto.

Spesso si definisce fantasia ciò a cui razionalmente non corrisponde un qualcosa di "logico" o  possibile, ma dipende dalla dimensione a cui si appartiene e per meglio specificare, che si subisce.

Ogni cosa prima di essere capita, realizzata o vissuta viene definita fantasia... Qualche anno fa, la realtà dove oggi viviamo era solo fantasia: volare, andare sotto i mari, nello spazio, internet, piccoli apparecchi in cui mettiamo la nostra vita e così via...

Un giorno si vivrà in un mondo e modo che oggi definiremmo di fantasia...

Non conosco la fantasia da qualche anno, ormai.

Nella vita ci sono molte possibilità e molte dimensioni a cui appartenere o da conquistare.

Ci sono tante popolazioni, tante dimensioni in cui si vive.

Ancora esistono scampi di persone che vivono nella foresta o in piccole tribù, esistono cittadini di megalopoli e di piccoli borghi, di particolari credi e religioni, insomma dimensioni dell'esistere.

La vita prevede delle naturali dimensioni, pensiamo a quella del bambino ad esempio, poi alla dimensione adulta in cui, molti, spesso illudendosi, ritengono di poter avere il controllo, la completezza, ritengono di poter accedere, semplicemente per un fatto "anagrafico" a dimensioni quali: l'Amore, la creatività o addirittura l'Essere.

In realtà è semplicemente la mancata evoluzione, ossia si permane, espandendola, nella  dimensione del bambino, con quel senso di "onnipotenza" con il quale un bambino costruisce il suo aereo con una scatola di cartone o un missile per la luna con qualche rotolo di carta igienica e provate a convincerlo che non sia vero.

Il progetto Uomo prevede la metabolizzazione di ogni dimensione, fino al superamento di tutte, fino alla consapevolezza fino al coessere, o per meglio scrivere prevederebbe. 

Purtroppo, per quanto si possa affinare la razionalità e la dialettica, rimane una profonda e diffusa superficialità, ci si accontenta del fenomeno, ci si accontenta degli stereotipi e cui ci hanno educato e con cui noi educheremo, quella che i grandi Saggi hanno semplicemente definito "coazione a ripetere".

Tutti possono usare parole come: Anima, Amore, Liberta, Essere, ecc., ma chi ne ha davvero la conoscenza, chi ne ha davvero la dimensione, chi davvero non ha il dubbio che il suo aereo non sia una scatola di cartone.

Quando guardiamo o parliamo con un bambino, ci sentiamo "grandi", a volte anche sorridiamo, per quella che sembra un'intelligenza semplice, limitata, potremmo dire... E la nostra? Siamo sicuri che sia così evoluta? E se incontrammo una Mente con capacità aventi lo stesso rapporto che la nostra mente ha con quella di un bambino, quanto cercheremmo di "difendere" il nostro aereo di cartone e/o quanto cercheremmo d'imparare?

Probabilmente difenderemmo il nostro aereo, come fa il bambino, non avendo cognizioni tecniche, non avendo scalini dove appoggiare la nostra mente... 

E questo é solo il più semplice dei "problemi". 

Il progetto Uomo prevede la possibilità di poter accedere alla dimensione dell'Essere; é un progress costante e continuo in cui la mante accede a conoscenze via via maggiori, insospettabili; si aprono mondi universi di cui é difficile argomentare e quando si tenta di farlo i più li definisco "fantasia".

Eppure, per quanta strada possa fare la mente, per quanti mondi possa vedere, per quante conoscenze possa avere, essa infine non é sufficiente... C'é come un salto da fare, un ultimo fondamentale salto dove neanche la mente più evoluta può accedere.

É una dimensione dove non ci sono pensieri, non ci sono emozioni é il semplice Essere, semplice fondamentale energia, ancor prima della formalizzazione dell'immagine o dove immagine ed energia sono la stessa cosa.

... Dimensioni...

I più si preoccupano di dove "andranno" dopo la vita, qualcuno risolve con la religione, qualcuno rimanda, altri non sono interessati... Come se ciò fosse importante o avesse un qualche senso e prima della vita dove eravamo?

Se siamo così curiosi o preoccupati di dove andremo, dovremo avere la stessa curiosità di dove eravamo... Procreiamo figli ancor prima di aver "risolto" questi interrogativi, ci preoccupiamo però di preparargli la strada, di vederli realizzati o delle loro cadute in bicicletta e ancor prima di che pannolino o latte comprare.

Stranamente pochi si "preoccupano" di dargli la possibilità di accesso a qualche dimensione che possa approssimarli all'Anima.

Ci preoccupiamo di vederli un giorno laureati o con una buona posizione... Per cosa poi... Per qualche tempo che dovranno passare qui sulla Terra? Ci preoccupiamo di qualche istante rispetto all'eternità.

Se non c'è un senso allora che senso ha? Forse il solo senso di "coprire" quel personale senso di colpa, più o meno velato? O solo sciocco egoismo?

Come se ciò che ci hanno insegnato sia la realizzazione, possa placare quel senso di vuoto, quel senso di superficialità e di approssimazione in cui si vive a cui ci si livella... Dimensioni...

Certo, non tutti sentono allo stesso modo e con la stessa "urgenza" l'esigenza di risolvere la Vita, anzi molti non la sentono proprio ma, in questo caso non é un problema.

La nostra società è basata sulla dimensione dell'avere e sulla corsa a questo, la vita é basata sulla "corsa" all'Essere, l'Anima non é alla fine della vita, l'Anima è la vita, é qui ora.

É solo una semplice questione di dimensioni...

sabato 6 giugno 2020

Giocare in difesa...


La vita, per nascita, mi ha fatto attaccante. 

Primogenito, pieno di responsabilità: fittizie, sociali, familiari... Schemi che ti legano da subito da cui difficilmente ci si libera.

Ho sempre guardato all'azione, possibilmente riuscita, raramente mi sono soffermato sulle sconfitte, sulle delusioni, non c'era tempo; qualcuno, in modo o nell'altro, "dipendeva" da me, dalle mie scelte, dalla mia riuscita o meno.

Nel tempo e con grande fatica ho cominciato a liberami, ho iniziato a sentirmi meno responsabile per quelle persone, per quegli amici a cui, pur avendo insegnato molto, pur avendo dato la possibilità di un'intelligenza diversa, erano caduti, addirittura messi contro da quel "meccanismo" invincibile, ma bypassabile. 

Posso sentire ogni loro emozione e sarebbe "facile" cadere nella loro rabbia o frustrazione, che non possono che attribuire a me ed anche per questo, sono e saranno fuori strada, fuori gioco.

Vorrei dispiacermi perché so che stanno fallendo il loro "progetto" ma, non sento nulla, semplicemente la solita voglia di fare.

Mi é sempre piaciuto giocare in attacco e so farlo... Però, ora che ho giocato i molti ruoli della vita, ora che molte esperienze sono passate, mi piacerebbe giocare, finalmente in difesa.

In fondo quale difensore può conosce meglio gli attaccanti, di chi ha giocato sempre all'attacco. 

Giocare in difesa permette di vedere tutto il campo, permette di avere la massima visione d'insieme, permette il massimo controllo possibile, permette di mettere a frutto ogni esperienza, permette di essere "attore non protagonista", di abbandonare quelle ultime rimembranze di schemi di responsabilità e con un difensore così "non si passa".

Un difensore così é il desiderio di ogni grande attaccante.

Ogni leader (per natura) ha un proprio percorso da fare, una propria storia e progetto da realizzare ma, un leader può decidere di farsi funzione nel rispetto del proprio egoismo, anzi, proprio a maggior funzione di questo.

Una perfetta, invincibile squadra!

Nessuno può "servire" meglio di un leader quando questo si approccia alla "casa" di un altro leader, nessuno!

Noi, esseri umani, siamo semplicemente il riflesso dell'energia, della vita ed é proprio in questo che s'ingenera la possibile interferenza e la perdita della Strada, del proprio individuale progetto.

L'uomo é fatto per la costante creatività, per il costante piacere metabolico; l'Uomo é fatto e realizza il paradiso; nel breve attimo del suo passaggio accarezza l'eternità.

L'anima costruisce la propria casa e l'esistenza gli dona l'incarnazione: attacco e difesa, solo un perfetto gioco di squadra.

Così mentre continuo a giocare in attacco, ho visto la possibilità di poter giocare in difesa... 

Il gioco della vita riserva sempre nuove sorprese ed opportunità, creatività senza limiti o confini; quando, in modo presuntuoso, si crede di aver visto tutto, di aver fatto ogni personale possibile, si apre un altro orizzonte, che sembra infinito, finché non lo si è percorso... Così senza fine...

Siamo solo energia, solo Anima, tutto il resto é semplice piacere.



martedì 12 maggio 2020

Attimi di Anima


Inutile voltarsi indietro a guardare, a ricordare ciò che si è fatto, le battaglie vinte o perse...
Oggi posso sentire la fierezza e la forza di quell'albero piegato dal vento e dagli eventi, posso percepire la volontà di distendere i sui rami a formare quella chioma, come prati nell'infinito, sopra ogni cosa.

Da lassù è possibile scorgere ogni momento passato o volgere lo sguardo verso nuovi orizzonti; qualche ferita ancora non completamente sanata, qualche progetto ancora non completamente realizzato: scaldano il cuore, confortano il cammino del viandante, danno senso a quei profondi e rilassati respiri, quando è tempo di rilassarsi, quando è tempo di spegnere la testa.

Quanti amici sono passati, quanta allegria o profondi pensieri...
Quanto aiuto ed energia per poi vederli cadere uno ad uno...
Amici in cui vedevo la scintilla della vittoria, in cui si poteva respirare quel desiderio di riuscita...

Qualcuno aveva tradito, altri, semplicemente, si erano arresi...

Eppure posso goderli ancora, come Anime, poco importa se non ci vedremo più, poco importa se un giorno abbiamo riso, pianto o mangiato insieme.

Quegli attimi sono in me, sono in me come quelle pietre che lastricano il cammino di un bellissimo e curato giardino, a segnare il percorso nell'infinito fluire della vita.

Sono solo attimi in cui sembra che sia possibile fermare, almeno per un po', l'incessante fluire.

Non c'é astio o rancore, solo tenerezza come un incontro di amanti promesso e mai avvenuto.

Un attimo in cui il vento ha rallentato la sua corsa... Ritenendo che il grande albero possa distrarsi e cedere alle sue lusinghe.

Quell'albero conosce ogni tranello e delusione ed ha fatto delle sue sconfitte la propria forza e del vento il miglior alleato.

... Lentamente, profondamente respiro, assaporo i profumi della primavera inoltrata, dei nuovi progetti ed amici...

Solo un attimo... Ed é subito gioia...

Semplici attimi di Anima.

mercoledì 26 dicembre 2018

"Il mio" Natale

La pressione della macchina sembra farsi sentire più forte, in questi periodi.

C'era un tempo in cui l'Uomo era signore del proprio spirito, poi intervenne qualcosa che cambiò tutto.


I momenti più belli e le cose migliori, proprio lì dove l'Uomo era più forte e vivo, sono stati quelli maggiormente colpiti; 


c'era un tempo in cui il Natale era dedicato al massimo incontro con se stessi, al momento della "nascita", in quel giorno l'Uomo festeggiava intimamente il proprio inizio per confermarlo...

Era il tempo in cui non c'era distinzione tra buono e cattivo, tra giusto e malvagio, perché l'Uomo, per propria indole, esperiva solo esclusiva bontà, piacere nell'esistere, solo semplice pretesto dell'Essere.

... Era molto tempo fa...

Poi, la macchina, giocò l'uomo e lo rese schiavo delle proprie idee, rese "fisse" poche immagini nella sua mente e lo ridusse come oggi si constata. 

Vuoto a vuoto, corsa inutile verso qualcosa di cui non ha più né conoscenza né conoscenza... L'Uomo perse la propria casa!

Ciò che un tempo aveva valore di "trampolino" verso la vita, divenne tomba; famiglia, incontro, dono, spiritualità divennero solo immagini senza reale, inutili "stampelle" dove aggrapparsi, dove immaginare di poter appendere un vuoto incolmabile.

Esistono ancora Uomini capaci nel mondo, a volte creano grandi realtà vitali, altre si mimetizzano; questi Uomini nell'apparente adattarsi, mantengono vivo il seme e l'Anima.

Hanno una coscienza capace di trascendere quasi ogni cosa, quasi ogni sofferenza e ferita, sono ancora capaci dell'incontro.

Sono provvidenza per chi ancora cerca, per chi ancora non si è arreso, per chi ancora è Vivo... Per chi sa avvicinarsi a loro...

...

Bagger Vance: "Fissa con attenzione Bobby Jones. Quello che fa adesso è un capolavoro. Guarda come prova lo swing. Sembra quasi che stia cercando qualcosa. Poi lo trova. Fa in modo di mettersi in contatto con se stesso. Trova la concentrazione. E ha tanti colpi fra cui scegliere: un duf, un top, un scal... Ma c'è soltanto un colpo che è in perfetta armonia con il campo. Un colpo che è il suo. Un colpo autentico. E lui sceglierà proprio quel colpo. C'è un colpo perfetto che cerca di raggiungere ciascuno di noi, non dobbiamo fare altro che toglierci dalla sua traiettoria, lasciare che lui scelga noi... guardalo... è nel campo. Vedi quella bandiera? È un bel drago da sconfiggere. Ma se lo guardi con occhi gentili, vedrai il punto in cui le maree e le stagioni e il roteare della Terra tutto si incontra. E tutto ciò che è, diventa uno. Tu devi cercare quel posto con il tuo cuore. Cercalo con le mani, non pensarci troppo, sentilo. Le tue mani sono più sagge di quanto sarà mai la tua testa. Ma non ti ci posso portare io. Spero solo di poterti aiutare a trovare la via. Ci sei solo tu, quella palla, quella bandiera e tutto ciò che sei. Cercalo con le mani. Lo stai guardando Junuh. Non pensarci troppo. Sentilo. Sei solo tu. Quella palla è il rifugio del tuo autentico swing. Quella bandiera e tutto ciò che sei."

                                                             ... L'unico Natale che io conosca...

sabato 28 aprile 2018

Una semplice domanda... Carezze d'eterno

Ogni tanto mi fanno domande a cui non è possibile rispondere, per lo più sono di curiosità, altre sottintendono una sottile critica, altre volte ancora a mascherare disappunto.

Ho smesso di parlare da molto tempo, se non c'è motivo professionale, preferisco il silenzio; le mie idee, il mio Essere è bastante a me stesso.





Perché rispondere, se si pensa di conoscere già la risposta?
Domande retoriche?! O solo il tentativo di rinforzare ciò in cui si crede, le proprie "finte" sicurezze... 

C'era un tempo in cui gli Uomini parlavano, comunicavano... Il suono delle parola fungeva da cassa di risonanza alle loro Anime, come musica; Anima, mente e corpo esponevano all'unisono loro stessi, erano "nudi"; si mettevano in "gioco"...

Vero a vero, ogni parola e pensiero precisava meglio, come piccoli segni ad indicare la strada, in quelle comunicazioni accadeva sempre qualcosa: gioco, amore, goliardia o rimessa a punto. Si stabiliva una spontanea e precisa gerarchia, si toccava il reale, unico riferimento di valore.

Poi, con il tempo, questa modalità naturale di comunicare si perse, le parole divennero solo suoni; suoni con significati reali diversi da ciò che si affermava, parole che comunicavano solo pochezza, ombre di un lontano e possente passato...

Cosa dovrei rispondere a certe domande?
A chi, dovrei rispondere?!

... Non più di qualche giorno fa, mi hanno chiesto se mi sentissi solo.

Perché questa domanda?

Per una sorta di "preoccupazione" nei miei confronti?
Per come era stata educata?
Perché lei stessa si sentiva sola e voleva condividere con me, quel suo stato?
Per semplice curiosità o frustrazione?

Certo, avevo la risposta alla sua ed alle mie domande, ma a chi avrei risposto e perché?
Era disponibile ad ascoltare, mettendosi in auto ascolto e/o in discussione?

Certo, avevo le risposte... Ma...

Continuai a rimanere in silenzio, continuai ad ascoltarle a modo mio, lo stesso di quel tempo in cui gli Uomini parlavano, in cui erano capaci di comunicare.

... C'era un mondo, un universo che Amavo, dove potevo essere; nessun pensiero, solo due fari, riferimenti sempre presenti, anche quando non c'erano... Quel mondo non sussiste più, non ci sarà più...

L'immensa nostalgia non può colmare quegli spazi, quella delicata e profonda leggerezza non esiste più...

... Certo, avrei potuto dire una "cosa qualsiasi": le aquile non volano a stormi, la solitudine è un concetto relativo, no non mi sento solo, dovrei? 

E lei avrebbe potuto rispondere ad ognuna di quelle affermazioni: si, le aquile non volano a stormi, ma non vedono l'ora d'incontrarne un'altra, si infatti, la solitudine è un concetto relativo ed io mi riferivo alla tua idea di solitudine, a volte è bello sentirsi soli, per caso ne hai paura?

Sarebbe stata un delle tante inutili conversazioni, così preferii il silenzio, non dovevo né ebbi il desiderio di dimostrare di aver ragione, non m'interessava che le mie idee o teorie fossero migliori rispetto ad altre, perché così non era.

Non avevo più teorie né verità da sposare, potevo farne a meno da molto tempo.

Quando si è conquistato e meritato di vedere un passo in più, molte cose, quasi tutte, perdono di significanza; il parlare, se non per affari o lavoro, è di fatto un gesto d'Amore, di profondo Amore.

Il parlare, quello di quando...  Il suono delle parole fungeva da cassa di risonanza alle Anime, come musica; Anima, mente e corpo esponevano all'unisono se stessi, si era "nudi", ci si metteva in "gioco"... Vero a vero, Anima ad Anima, reale a reale.

Le parole, allo stesso modo delle altre cose della vita, possono essere come foglie al vento o possono toccare Dio.     Possono essere... Carezze d'eterno...