365 all'alba, recitava la mia "stecca" e già, ai miei tempi era ancora in voga fare il militare, forse, perché era obbligatorio.
Misuriamo lo scorrere del tempo, in qualche modo, cerchiamo di renderlo alla nostra portata, così anche se la mente non è in grado di far propri concetti come: "eterno ed infinito", si sente acquietata dal dare delle misure, per quanto esse siano aleatorie, come noi, del resto.
Siamo costretti a guardare in uno specchio per vedere il mare o almeno così crediamo, eppure, il mare è lì, proprio di fronte a noi... Gira lo sguardo, appena un pò, vorrei gridare, invece, rimango lì in silenzio per non distrarmi da quella vista e poi che diritto ho di dire, di indicare.
Crescendo, la consapevolezza aumenta, si entra in una condivisione dove parlare é inutile, anzi é controproducente, la vita é assoluto percorso individuale, personale, solitario.
Ricordo quel periodo della mia giovinezza in cui capii che dovevo imparare, anzi, reimparare tutto da capo, ricordo quanta sofferenza e direi strazio, questo provocava in me, dovetti abbandonare ogni credenza, ogni cosa che mi avevano insegnato, che ora erano diventate parte di me, convinzioni per cui mi sarei fatto uccidere magari; erano come le mie gambe, come le mie braccia, eppure, ogni dolore che ogni passo mi provocava, ogni piccola cosa che avevo cominciato (davvero) ad imparare, mi approssimava a me stesso... Era la prima volta.
Così piano piano scoprivo, nascevo realmente, finalmente potevo guardare fuori dalla gabbia, oltre il velo e la gioia ripagava la sofferenza, fin quando potei capire che in realtà, non era sofferenza. Tolte le catene, dovevo "solo" imparare a camminare.
Potevo con semplicità leggere nelle intenzioni, non solo le mie; nei pensieri, non solo i miei, avevo cominciato a guadagnare il reale orizzonte Umano a guadagnare ciò che la natura semplicemente prevede per ogni uomo, libero.
Ormai, ci sono macchine ben superiori, come capacità di calcolo o memoria, agli esseri umani, le macchine controllano e sempre più lo faranno, la nostra vita; un giorno, non molto lontano, non avremo più bisogno di studiare o d'imparare leggendo dai libri, il condizionamento arriverà molto prima, ancor prima di nascere, sarà sufficiente un piccolo chip impiantato con tutte le informazioni... Ci troveremo così a non dover più fare fatica per imparare e magari saremo direttamente interconnessi con la rete computeristica e chissà, che in un lontano passato ciò non sia già avvenuto e poi se ne sia persa la memoria, il controllo, ciò che doveva essere una facilitazione è divenuta prigione.
Utilizzare "la macchina" richiede un Uomo sempre aggiornato, sempre in contatto con il vero di se stesso.
Ci sono luoghi nel modo dove ormai l'uomo è a funzione, a supporto della macchina, dove ogni cosa é ben organizzata, dove tutto funziona bene: dalla culla alla bara, senza sbavature.
Ad esempio in Cina, è obbligatoria la scansione facciale al momento di un nuovo contratto telefonico o internet, l'obbiettivo è di poter riconoscere (una volta mappati tutti) qualsiasi persona e localizzarla in massimo 3 minuti, pensate che efficenza.
Il grande fratello di Orwell é ormai realtà da molto tempo, anzi, si é andati ben oltre.
Certo, l'intelligenza Umana sarebbe destinata ad altro... La vita però é imbattibile, costantemente si rinnova, costantemente crea nuovi uomini, cancella i vecchi così senza fine, mantiene intatta la possibilità della riuscita.
La vita é totalmente indifferente al gioco del piccolo uomo, é totalmente indifferente alla nostra individuale riuscita, invece per noi, per la piccola infinitesimale goccia d'acqua è l'assoluto, non ci sono prove d'appello o seconde possibilità.
Tutti gli Uomini saggi o che perlomeno abbiano capito e compreso questi semplici rudimenti di vita, attuano un costante esodo, conducono una vita pressoché "solitaria", anche se sono in mezzo agli altri o magari hanno anche degli affetti o una famiglia.
A mio modesto parere, non ritengo ci siano altre possibilità, ma il fatto che la possibilità ci sia è Tutto, beh almeno per qualcuno, per quei coraggiosi che vogliano, imparare, anzi reimparare, Tutto... Da capo...
Ogni giorno... Tutto... Da capo... Tutto da capo!
Buon 2020, buon inizio!
Qualcuno cerca la libertà fuori di sé, qualcuno la cerca dentro se stesso, qualcuno ha smesso di cercarla, altri non la cercano proprio. La libertà non è lo scopo è la conseguenza.
lunedì 30 dicembre 2019
giovedì 19 dicembre 2019
Come l'acqua... Scorre... Questa notte ad esempio.
Esistono molti modi di esistere, che poi si riducono a due.
Essere o non essere in contatto con il vero di se stessi, ciò che Platone ben raffigurò con il mito della caverna.
Certe notti mi piace cullarmi nel flusso, ogni cosa ha un suo preciso ordine, ogni tensione una perfetta meta.
È bello perché chi ha conquistato la chiave d'accesso a questo Universo è comunque in pace, ha vinto il gioco; i problemi quotidiani, le difficoltà oggettive stressano ma, rimangono palestra intellettiva, rimangono esercizio al progress, continua messa a punto.
La vita è perfetta e incorruttibile, non c'é prova d'appello. Più il tempo trascorre più aumenta la comprensione, il coessere.
C'è un luogo dove si "vedono" le cose, dove s'imparano... Sono quasi sempre diverse da tutto ciò che comunemente si conosce o che ci hanno insegnato.
Questa notte, ad esempio, a fianco delle "solite" dinamiche di cui avevo possibilità di prendere coscienza e a cui in questo periodo sono "sottoposto", ho potuto godermi quel ricercato piacere del candido erotismo della vita.
É qualcosa di molto bello, rotondo e pieno, è senso della vita, emanazione pura dell'Essere.
La vita ha previsto, come naturale "casa" e custode di quest'erotismo, la donna, purtroppo, la perdita di consapevolezza, la perdita del nostro naturale Essere, ha fatto si che si sia perduta la capacità di poterne godere; ha fatto si che tutto si sia ridotto a quello che comunemente si conosce, a quello a cui io stesso mi sono rapportato, credendo in modo errato, di poter "giocare con il fuoco", illudendomi che ci fosse quel livello di comprensione a cui è possibile accedere.
A volte mi è capitato di voler avere quel contatto che da molti anni ormai, non ho più, ma la vita va avanti senza problema, senza particolare stress, anzi...
C'é un meraviglioso mondo, nel quale siamo immersi e nel quale vaghiamo senza vederlo, senza averne consapevolezza.
C'é un costante e continuo erotismo; è semplice perdere quel filo, é semplice cadere dalla sottile linea della vita, unica via possibile.
Le persone che hanno dato storia al proprio progetto, che hanno dato progress alla propria vita e che hanno accesso a questo universo, faticano molto a rapportarsi: continuano a "ricevere addosso", i rifiuti, i limiti, la malattia, le frustrazioni, la rabbia, ecc. ecc. di quello che è il "normale" mondo, dove ognuno porta avanti le proprie "sciocche" ed inutili convinzioni, proprio quelle che le hanno rese e continuano a renderle schiave.
Ovviamente, questo di cui scrivo, non è nella possibilità razionale se non ben evoluta, ma normale percezione umana.
Tutti siamo in grado di vedere le aberrazioni che ci circondano, non sono poche, tutti hanno la propria soluzione, tutti hanno una propria teoria, ancor prima di aver saputo risolvere la personale vita, sanno però come risolvere i problemi del mondo...
Tranquillamente, nel frattempo la vita scorre... Passa, mentre nel silenzio, qualcuno la gode...
Ci sono tutte le teorie, ci sono tutte le parole, tutte le idee... Ma...
Bisogna concretamente fare, partendo dalle piccole insignificanti cose, dalle piccole fondamentali azioni quotidiane... Il giorno non finisce mai, soprattutto la notte.
Essere o non essere in contatto con il vero di se stessi, ciò che Platone ben raffigurò con il mito della caverna.
Certe notti mi piace cullarmi nel flusso, ogni cosa ha un suo preciso ordine, ogni tensione una perfetta meta.
È bello perché chi ha conquistato la chiave d'accesso a questo Universo è comunque in pace, ha vinto il gioco; i problemi quotidiani, le difficoltà oggettive stressano ma, rimangono palestra intellettiva, rimangono esercizio al progress, continua messa a punto.
La vita è perfetta e incorruttibile, non c'é prova d'appello. Più il tempo trascorre più aumenta la comprensione, il coessere.
C'è un luogo dove si "vedono" le cose, dove s'imparano... Sono quasi sempre diverse da tutto ciò che comunemente si conosce o che ci hanno insegnato.
Questa notte, ad esempio, a fianco delle "solite" dinamiche di cui avevo possibilità di prendere coscienza e a cui in questo periodo sono "sottoposto", ho potuto godermi quel ricercato piacere del candido erotismo della vita.
É qualcosa di molto bello, rotondo e pieno, è senso della vita, emanazione pura dell'Essere.
La vita ha previsto, come naturale "casa" e custode di quest'erotismo, la donna, purtroppo, la perdita di consapevolezza, la perdita del nostro naturale Essere, ha fatto si che si sia perduta la capacità di poterne godere; ha fatto si che tutto si sia ridotto a quello che comunemente si conosce, a quello a cui io stesso mi sono rapportato, credendo in modo errato, di poter "giocare con il fuoco", illudendomi che ci fosse quel livello di comprensione a cui è possibile accedere.
A volte mi è capitato di voler avere quel contatto che da molti anni ormai, non ho più, ma la vita va avanti senza problema, senza particolare stress, anzi...
C'é un meraviglioso mondo, nel quale siamo immersi e nel quale vaghiamo senza vederlo, senza averne consapevolezza.
C'é un costante e continuo erotismo; è semplice perdere quel filo, é semplice cadere dalla sottile linea della vita, unica via possibile.
Le persone che hanno dato storia al proprio progetto, che hanno dato progress alla propria vita e che hanno accesso a questo universo, faticano molto a rapportarsi: continuano a "ricevere addosso", i rifiuti, i limiti, la malattia, le frustrazioni, la rabbia, ecc. ecc. di quello che è il "normale" mondo, dove ognuno porta avanti le proprie "sciocche" ed inutili convinzioni, proprio quelle che le hanno rese e continuano a renderle schiave.
Ovviamente, questo di cui scrivo, non è nella possibilità razionale se non ben evoluta, ma normale percezione umana.
Tutti siamo in grado di vedere le aberrazioni che ci circondano, non sono poche, tutti hanno la propria soluzione, tutti hanno una propria teoria, ancor prima di aver saputo risolvere la personale vita, sanno però come risolvere i problemi del mondo...
Tranquillamente, nel frattempo la vita scorre... Passa, mentre nel silenzio, qualcuno la gode...
Ci sono tutte le teorie, ci sono tutte le parole, tutte le idee... Ma...
Bisogna concretamente fare, partendo dalle piccole insignificanti cose, dalle piccole fondamentali azioni quotidiane... Il giorno non finisce mai, soprattutto la notte.
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
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