giovedì 19 dicembre 2019

Come l'acqua... Scorre... Questa notte ad esempio.

Esistono molti modi di esistere, che poi si riducono a due.

Essere o non essere in contatto con il vero di se stessi, ciò che Platone ben raffigurò con il mito della caverna.

Certe notti mi piace cullarmi nel flusso, ogni cosa ha un suo preciso ordine, ogni tensione una perfetta meta.

È bello perché chi ha conquistato la chiave d'accesso a questo Universo è comunque in pace, ha vinto il gioco; i problemi quotidiani, le difficoltà oggettive stressano ma, rimangono palestra intellettiva, rimangono esercizio al progress, continua messa a punto.

La vita è perfetta e incorruttibile, non c'é prova d'appello. Più il tempo trascorre più aumenta la comprensione, il coessere.

C'è un luogo dove si "vedono" le cose, dove s'imparano... Sono quasi sempre diverse da tutto ciò che comunemente si conosce o che ci hanno insegnato.

Questa notte, ad esempio, a fianco delle "solite" dinamiche di cui avevo possibilità di prendere coscienza e a cui in questo periodo sono "sottoposto", ho potuto godermi quel ricercato piacere del candido erotismo della vita.

É qualcosa di molto bello, rotondo e pieno, è senso della vita, emanazione pura dell'Essere.

La vita ha previsto, come naturale "casa" e custode di quest'erotismo, la donna, purtroppo, la perdita di consapevolezza, la perdita del nostro naturale Essere, ha fatto si che si sia perduta la capacità di poterne godere; ha fatto si che tutto si sia ridotto a quello che comunemente si conosce, a quello a cui io stesso mi sono rapportato, credendo in modo errato, di poter "giocare con il fuoco", illudendomi che ci fosse quel livello di comprensione a cui è possibile accedere.

A volte mi è capitato di voler avere quel contatto che da molti anni ormai, non ho più, ma la vita va avanti senza problema, senza particolare stress, anzi...  

C'é un meraviglioso mondo, nel quale siamo immersi e nel quale vaghiamo senza vederlo, senza averne consapevolezza.

C'é un costante e continuo erotismo; è semplice perdere quel filo, é semplice cadere dalla sottile linea della vita, unica via possibile.

Le persone che hanno dato storia al proprio progetto, che hanno dato progress alla propria vita e che hanno accesso a questo universo, faticano molto a rapportarsi: continuano a "ricevere addosso", i rifiuti, i limiti, la malattia, le frustrazioni, la rabbia, ecc. ecc. di quello che è il "normale" mondo, dove ognuno porta avanti le proprie "sciocche" ed inutili convinzioni, proprio quelle che le hanno rese e continuano a renderle schiave.

Ovviamente, questo di cui scrivo, non è nella possibilità razionale se non ben evoluta, ma normale percezione umana.

Tutti siamo in grado di vedere le aberrazioni che ci circondano, non sono poche, tutti hanno la propria soluzione, tutti hanno una propria teoria, ancor prima di aver saputo risolvere la personale vita, sanno però come risolvere i problemi del mondo... 

Tranquillamente, nel frattempo la vita scorre... Passa, mentre nel silenzio, qualcuno la gode...

Ci sono tutte le teorie, ci sono tutte le parole, tutte le idee... Ma...

Bisogna concretamente fare, partendo dalle piccole insignificanti cose, dalle piccole fondamentali azioni quotidiane... Il giorno non finisce mai, soprattutto la notte.



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