25 Dicembre 2012 |
...A fatica, cercando nella memoria, riesco a recuperare frammenti d'immagini, qualche emozione, di lontani, "tradizionali" Natali.
Percorro il tempo, gli anni a ritroso; scorrendo in modo veloce le immagini, quasi a sovrapporsi; flash, che anno dopo anno, vedo ripetere come inutile, vuoto, rituale...
C'e' qualcosa, lì in un angolo;
come in un'affollata soffitta piena di vecchie cianfrusaglie e dimenticate cose; d'un tratto, qualche lontana immagine...riaffiora.
Ci sono!...Qualcosa vedo...Qualcosa sento!
Quanti anni, circa quaranta; quante vite ho vissuto da allora, quante vite diverse, avrei potuto vivere...
..." Tutte quelle persone sedute intorno ad un tavolo: chi sono? Ah, già! Sono tutti i miei parenti. E quei vecchi? Cosa ci faccio qui? Che vuol dire Natale? Boh!
...Non posso scegliere, ancora...Vediamo che succede, va bene nel frattempo giochiamo a Tombola!...".
" La famiglia tutta riunita, anche i nonni; quelli ancora vivi, almeno...Che tristezza che sento...Si, ride, si gioca...Eppure è sempre lo stesso copione... Un giorno crescerò, sarò adulto...Prometto a me stesso la libertà...Prometto a me stesso di non sprecare il tempo in questo modo...Prometto a me stesso di vivere...".
" ... Una voce sgraziata, sopra le altre: Le gambe delle vecchie!! (E c'e' ne sono)... Boh! Ma cosa vuol dire? ..Poi di nuovo la stessa voce: 77 (SETTANTASETTE!). Ma non lo poteva dire subito? ...Tombola!!! Urlo...Dovrei essere contento? Si, lo sono. Ora controllano i numeri coperti con le bucce dei mandarini, rimasti lì, nudi, in attesa che qualcuno, anche se ormai sazio, forzosamente li mangi, così non si sprecano.".
Il ciclopico sforzo di mio padre, che cerca di organizzare la sorpresa dei regali...
Oggi tutto appare nella sua nostalgica, spietata, fredda trasparenza.
Come un quadro sbiadito; persone tristi, che ripetono a fatica vecchi copioni; così come le ombre seguono chi le fa esistere e le da un senso.
Ombre, che vedo intorno a me, stressate corrono, per completare una sceneggiatura mai capita, e così anche l'ultimo regalo è fatto...
La festa ridotta a quella tavola ben apparecchiata, a quegli interminabili pasti, densi di tanta ed inutile fatica, tutti ad elemosinare quell'affetto vero, che ne loro, ne gli altri possono dare, perché privi.
Natale 2012, ancora fuori dal copione... Il 25 svegliato, dal fragore dei gabbiani, in un anonimo albergo, proprio in riva al mare.
Una persona esclama: " Ma non mi fai gli auguri!" Ed io:" Non sapevo fosse il tuo compleanno!"...Poi ricordo... Ah già, oggi è Natale!
Eppure, è una splendida giornata di sole; 21 gradi, i gabbiani continuano a fare festa, per questo giorno di Dicembre che ricorda la primavera inoltrata.
Natale è uno di quei giorni in qui puoi essere invisibile, sono così assorti "dal copione", che sembrano dimenticarsi tutto il resto. Ricordo tanti Natali, fuori dal copione... Solo; in qualche ristorante cinese, in qualche spiaggia calda, in qualche grattacielo, mentre fuori nevica, ascoltando concerti indimenticabili, amando, Nascendo.
Esiste un universo, oltre al mondo che vediamo, che crediamo di capire e di vivere;
quell'universo è l'unico vero che esiste,
e più ci si avvicina e più i pensieri si disgregano; tutta la loro presunta, arrogante convinzione, diviene come inutile fardello.
Ti accorgi per la prima volta di cosa sia l'Amore e guardando ciò che pensavi, ciò che credevi fosse, ti fai quasi pena. Sai, (anzi sei), che l'Amore è come creta, a cui, puoi aiutare a dare la forma dell'intenzione.
Sai che l'Amore è aprire una strada, che non dovrai mai percorrere.
Profondo, puro piacere, dove le emozioni sono solo il tenue colore, che decidi di dargli.
Posso Amare chiunque, posso Amare mio figlio, ma oggi è Natale ed io sono lontano...
...
Più vedo luci e palline colorate sugli alberi e più sento il vuoto di chi li ha fatti,
più vedo grandi e bei presepi e più vedo statue tutt'intorno...
Ho percorso, nella mia mente, molte delle vite che avrei potuto...
A qualche vita ho rinunciato, qualcun' altra non sono stato in grado di viverla, e così mentre sorseggio il mio aperitivo, guardo passare quei volti di vite appena nate e mai vissute;
mi manca, ogni tanto: la pesca, quel mare, quegli uomini e quelle donne...Quella donna...
Ma ormai...Sono vite passate...
E' Natale, hanno tutti il vestito della festa...Così, mentre la mente percorre le tante possibili vite "mancate"...La vita le lava, senza alcuna fatica; così come le onde del mare rendono liscia la battigia, da qualsiasi segno, ad ogni loro infrangersi.
Ma poi, alla fine, cosa importa in quale vita ti sei trovato, quale vita hai vissuto, quale vita hai scelto; l'unica cosa che importa è come l'hai vissuta...
Così l'anima rimonta.
L'Amore non è sacrificarsi, l'Amore è coraggio,
l'Amore è essere e poi dare,
è orgoglioso spumeggiate piacere,
è atto creativo,
è pura indifferenza...
Non è ciò che pensi o ciò di cui sei convinto,
è ciò che sei...Così come non si comunica con le parole,
ma con l'energia vicina a ciò che ci sostanzia.
L'Amore, inizia lì, i suoi confini, li debbo ancora trovare...
Sono in cammino...Guardo il mare, il cielo, gli incredibili colori...di oggi.
Questo è il mio Natale...Me lo ero promesso, tanti anni fa;
posso solo nascere, vivere,
ogni giorno!