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lunedì 21 agosto 2023

Ho sognato delfini

"La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai. Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta. Cosa vuol dire vivere e basta?
Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro. C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri." - Giovanni Cianti


Questa notte ho sognato delfini... Nel loro apparente nuotare e saltare, giocavano come è loro solito fare; li guardavo attraverso quel mare blu e celeste, cristallino e calmo.

Ogni cosa o quotidiano affanno d'un tratto, era privo d'ogni interesse, di ogni emozione; l'unica sensazione percepita era la piacevolezza e la calma del gioco, fine a se stesso, il gioco per il gioco, come puro e semplice piacere, nient'altro.

Non ho mai cercato la sicurezza e la tranquillità nella mia vita, anche perché ritengo non esista e che sia solo frutto dell'immaginazione e della cultura,

non ho mai rincorso carriera o posizione sociale,

non ho mai cercato una famiglia o qualche contesto simile; per lo più sono stato e sono un viaggiatore solitario ed in fondo, lo siamo tutti.

Ho vissuto grandi Amori, ho dovuto guadagnarmi ogni cosa e pagarla a caro prezzo, ho attraversato enormi dolori e sofferenze, vittorie e sconfitte (molte); ho fatto così tante esperienze che sembrano non poter essere contenute in una sola vita.

Sono stato pescatore, pastore;
ho vissuto in strada e svolto molti lavori e girato molto nel mondo... 

Mi percepisco come un'unità, non pensiero ed Anima o come più parti componenti l'uno ma, semplicemente Uno; mi riscontro integro, gli errori (tanti) che ho commesso non ne hanno compromesso la sostanza e l'integrità.

Siamo dotati di questo super potere che ci rende quasi intoccabili, puri...

Saremmo pressoché perfetti in un paradiso, habitat ed humus, in un costante stato di grazia, invece, ciò che definiamo libertà ed autocoscienza, hanno reso possibile quello che riscontriamo, quello che certifichiamo come realtà fallimentare, non adeguata.

Ritengo che, malgrado tutti gli sforzi e la tensione atti al miglioramento del nostro mondo, si sia comunque fuori strada, come se fossero gli sforzi di un bambino immaturo nel voler volare con una scatola di cartone che lui immagina come un aereo od un mezzo spaziale.

La libertà ci ha reso schiavi della nostra mente, delle sue immagini e modelli.

Senza capacità di "leggere dentro" tutto è perso, tutto è semplice e vana corsa... 
Verso dove?
Verso qualche effimere e temporanea sicurezza?
Verso qualche anno di quella che definiamo: "vita serena"?

Siamo giocati e costantemente anticipati, crediamo di controllare nel mentre siamo controllati ed usati.

La libertà, per quanto mi riguarda, consiste solo nella possibilità di sbagliare, no, non siamo liberi o per lo meno, lo siamo entro le regole della natura che non possiamo avversare, pena la perdita di senso, l'angoscia, la malattia, la morte... 

Esistono persone che hanno, in qualche modo, visto il gioco e con profonda umiltà hanno messo tutto in discussione, qualcuna si è persa per sempre, altre hanno vinto o sono in partita; è semplice riconoscerle, il solo stargli vicino aumenta il livello energetico, a volte migliorano anche qualche piccolo o grande malessere, non è importante essere o non essere d'accordo con loro, vederli o non vederli, queste persone, normali individui che non hanno mai smesso la verifica, se lo vogliono, possono aprire mondi e reali visioni, solo per puro e semplice piacere personale, anche se quasi sempre preferiscono passare inosservati, ogni tanto, si mostrano e chi può vederli, fa festa.


... Questa notte ho sognato delfini...





martedì 10 maggio 2022

Il mio significato di "Guerriero"... Invincibile

Sono seduto qui, ora, mentre scrivo.

L'oceano, con le sue tranquille onde, mi accarezza.

Ho scelto con cura il sigaro che sto gustando, mentre il sole ancora indugia nel suo tramonto.

Non è il solito cubano, ma un sigaro fatto in questi luoghi, arrotolato da mani esperte, dolce, come la dolcezza che è possibile creare in luoghi dove la natura è ancora non completamente rovinata, dove l'oceano permane indifferente all'uomo.

Ho espresso più volte concetti circa il "guerriero", spesso l'ho richiamato e proprio mentre a cena, assaporavo un pesce, vissuto libero e indomito, ho avuto il desiderio di scrivere qualcosa in più circa il mio conoscere in riferimento a ciò che definisco: "Guerriero invincibile".

Il termine guerriero indica un combattente o un esperto di guerra, nella psicologia junghiana identifica spesso l'archetipo della mascolinità.

Mi riferisco, invece, a questo termine, volendo semplicemente identificare un'attitudine psicologica, originariamente in dote a tutti ma che per lo più viene persa, abbandonata in qualche cupo e recondito angolo, frutto di complessi, ben nascosto all'intelletto, sottratto all'Anima, senza il quale "l'unita di azione" semplicemente non ha storicità.


Il mio concetto di guerriero è quello proprio di una casta, quella casta a cui appartiene quell'Uomo senza tempo, quello che non si è e non può arrendersi, quello che per propria natura e potenziale non ha scelta ed ogni istante consapevolmente decide e si autoposiziona, in costante metabolismo accretivo.

Il guerriero a cui mi riferisco, non combatte contro nessuno né affronta improbabili battaglie, è semplicemente un Uomo senza paura, nel senso che la guarda negli occhi; così alla stregua di ogni immagine che poi diviene pensiero.

Un guerriero "morbido" invincibile che dopo aver affrontato ogni dove di se stesso si ritrova senza paura, senza miti.

É un Uomo solo, non nel senso di solitudine, comunemente inteso, ma nel senso che si certifica in un universo il cui accesso è precluso ai più, e qui torna il concetto di casta, non quella acquisita di diritto, ma quella guadagnata con "la spada" del coraggio e dell'intelligenza.

Il guerriero a cui mi riferisco è un Uomo con la capacità di saper Amare e saper uccidere per Amore.

È un Uomo che ha vinto ma, non per questo si è seduto, anzi...

Ha bisogno di piaceri superiori a quelli che mediamente si conoscono, 
a volte persino desidererebbe una Donna, intesa come condivisione di Anima ma, il più delle volte si trova a confrontarsi con limiti e vuoti, certo sarebbe bello e un pò "manca", così che l'invincibile guerriero si riscontra, ancora una volta, solo,

come me, ora...

Ma anche questa è un'immagine che di certo non spaventa un guerriero seduto di fronte all'oceano nel mentre quel dolce sigaro è ormai fumo, che porta con se l'essenza sublimata d'indomiti guerrieri.

Per questo e non solo, sono e saranno sempre qui, e in fondo non potranno e non potremo essere mai soli.


venerdì 31 marzo 2017

I libri sono come dei figli: cominciano ad esistere, prima come una parte di se, poi volano via... Come gabbiani.

Da oggi disponibile!

Come gabbiani. "Piccoli segni lungo la strada" 

 

venerdì 10 ottobre 2014

Stanco, mentre mi riposo.

Una mail ricevuta, che avevo lasciato li, in attesa di dargli risposta.

Avevo in testa che, un giorno, l'avrei fatto.

Aspettavo il momento, quel momento non arriverà mai, almeno credo.

Almeno credo, perché, ho smesso da molto tempo di dare credito ai pensieri, ai miei pensieri, almeno.

Oggi so, quanto non solo siano effimeri, ma soprattutto inutili.

La realtà, cambia, si trasforma sempre; il futuro non esiste ed il presente è già passato.

Così come credevo che, un giorno avrei risposto a quella mail, oggi penso che, non risponderò mai...

Pensieri, credenze, totalmente inutili.

Quella mail ricevuta a settembre di due anni fa era ancora lì, in attesa.

Oggi rileggendola, ho riprovato tutte quelle belle, sofferte e profonde emozioni che, amici avevano condiviso.

Che bello! Si, è stato bello, anche se, il finale non ha avuto il lieto fine che, tanto ci aveva appassionato e in cui avevamo creduto.

Rileggendo quella mail, ho sentito quelle emozioni proprie della primavera, di quando la spinta nasce, e noi, certamente, non eravamo "giovani".

Cerco di capire, di comprendere questa tristezza, nostalgia, mista a commozione, che sento dentro.

Cerco di darmi una spiegazione, in realtà, m'interessa poco, darmela.

Semplicemente rivivo quelle emozioni, di quegli amici.

Quando...Apri il cuore a qualcuno, senza riserve...

Amici... In quel tratto di strada che abbiamo fatto insieme, a volte, tenendoci per mano, ecco, tutto qui.

Nello scorrere senza soste.

Capitolo XX Il sogno ciò che serve per realizzarlo. Pazzia e condivisione, cosi si chiamava quel "post", su cui ci trovammo ad interagire, ancora una volta.

Ti guardi indietro e ti accorgi che, hai lasciato un sacco di anni;
ti accorgi che, la vita è andata, non proprio, come ti saresti immaginato o, forse, come avresti voluto.

O forse, si!

Così; stanco, mentre mi riposo, i pensieri vanno, gli do il peso che meritano: quasi nessuno...Però mentre vanno, mi lasciano libero, libero di godermi ancora quei momenti, quegli amici, ormai distanti.

Amici, guerrieri, erano, almeno qualcuno di loro; qualcuno, ancora lo è...

Mi riposo, accoccolato all'anima, la mia...

Mentre i pensieri vanno, posso stare in quella forza invincibile, lì dove l'entusiasmo e la gioia, sembrano non avere confine, posso stare in quella forza, la mia forza...

Stanco, mi riposo...
Così, qualche lacrima scivola, per gli amici perduti, per quelli sconfitti, per me...

Quando tutto sembra non avere un senso, capisci che, tu sei il senso, che il tuo mondo, il tuo universo, sei tu a crearlo...

Facendo il tuo presente, conquisti e cambi il futuro, perché un giorno, forse, arriverà...

Un giorno, forse, troverà me, qui, ad aspettarlo...

Buon viaggio, amici miei.





domenica 20 aprile 2014

Australia 2014

Un po' di attesa, in questo aeroporto.
Dopo tre ore di volo, sono ancora dalla parte opposta del mondo.

Sono luoghi così particolari gli aeroporti, un crocevia dove incontri: giovani, vecchi, persone in vacanza, persone al lavoro, persone tristi, disperate, felici; incontri persone con il giubbotto e in canottiera, con scarpe eleganti ed in ciabatte.
Incontri persone vestite con tuniche strane e turbanti, chi è da solo, chi con moglie, chi con più mogli.

Incontri bambini, che scoprono il mondo.
Poveri e ricchi, di ogni razza e credo, di ogni religione.

A volte sembra una convivenza stretta, altre volte, sembra, che abbiano un destino da condividere.

Chi ha paura, chi è eccitato, chi torna a casa e chi, la lascia per sempre.

Intanto, si susseguono gli annunci, in diverse lingue, per fortuna, non ne capisco nessuna.

Chi legge, chi scrive, chi guarda i monitor,  parla o sta in silenzio.

Chi mangia o sta in fila in qualche beauty free od improbabile negozio di souvenirs.

Non ho mai visto, così tante persone diverse, senza nulla in comune, stare insieme, in uno stesso luogo, come in un aeroporto.


Eppure, anche qui, ognuno recita il proprio ruolo il proprio personaggio, sempre più incasellati, sempre più organizzati, simili a scimmiette ammaestrate.

Simili a come noi teniamo i polli in batteria: orari da rispettare, file da seguire, sempre meno sorrisi, sempre meno umanità.

...Certo, vivere fuori da quella gabbietta è difficile, fa paura.
 
Chi vive fuori da quella gabbietta, paga un prezzo, un prezzo, che ogni giorno decide ed è disposto a pagare.

Il prezzo di vivere, di essere liberi...

Collana di perle e ciabatte; ombrello e pantaloncini corti, qui è possibile vederli abbinati, sulla stessa persona.

Che luoghi particolari sono, gli aeroporti.

Abbiamo codificato tutto in modo preciso; essere, in modo semplice, liberi, è sempre più difficile.

Abbiamo codificato, anche, ciò che fa bene o male, mangiare;
abbiamo perso ogni criterio soggettivo, come macchine; abbiamo codificato anche le emozioni: paura, amore, gioia, ansia, felicità, angoscia.

Abbiamo codificato: come fare un programma televisivo, una pubblicità, un telegiornale.

Già dall'asilo, cominciamo ad insegnare, ed anche prima, come uniformarci, come essere tutti uguali.
Ci piace pensare di essere unici ed ovviamente, piace a tutti.

Anche in questo: tutti uguali.
 
Qualche modello, pochi schemi da seguire ed il gioco è fatto.

...E poi, cos'è giusto? 

Chi crede in qualche religione e chi no, chi cerca il successo, il consenso e chi no; ma alla fine cosa cambia? C'è forse differenza? Un modello diverso, una camicia invece di una maglietta; un vestito diverso, su uomini, che non hanno più casa.

A volte, si corre il rischio di sentirsi soli... Poi, chiamano il tuo volo e... Riprendi la strada; respiri, sorridi e continui ad ascoltare, senza usare l'udito...

martedì 13 agosto 2013

E che la tempesta arrivi!

Aspetto, come se aspettare servisse a qualcosa...
Stupidamente girovago su FB, come se qualcosa potesse cambiare...

Solo...Non ho altra scelta, è così che mi piace...

Poi leggo quella frase, è K. Gibran, non poteva che essere lui:

"La tempesta può disperdere i fiori, ma non può danneggiare i semi.".


...I semi, ma sono solo un potenziale, ancora tutta la storia da fare...Chissà se mai la faranno, se mai germoglieranno...


E poi, prima o poi, la tempesta...Bisogna affrontarla, nella migliore delle ipotesi...

Forse il vento, disperderà il fiore, ma quel fiore, anche per un solo momento sarà stato...

Orgoglioso e con la sua sola presenza, è come dicesse: eccomi!!!

E nessuna tempesta, potrà cambiare questo...


Il seme, deve fare ancora tutto...Deve ancora decidere, se nascerà, se mai lo farà...

Credo, che alla fine, non conti molto, quanto tempo sia trascorso;
credo che, alla fine, sia importante come si sia vissuto...

E che la tempesta arrivi! Mi troverà qui, fermo, ad aspettarla...

P.s. : Si lo so, Gibran voleva dire un'altra cosa, ma a me piace vederla così.

venerdì 5 luglio 2013

Così...

Così, mescolo i pensieri, li mischio come carte nelle agili mani, di un esperto giocatore.

Così, come le singole carte, anche i pensieri si susseguono, nessuno è importante, nessuno riesce a carpire la mia attenzione.

Così, come l'esperto giocatore, continuo  ad usarli, senza credere a nessuno di essi.

Così, mentre intorno continuano a scorrere paesaggi, mi godo mio figlio mentre dorme, in braccio a me. Non c'è un posto vuoto, in questo treno che corre verso una di quelle rare cose, che mi tengono ancorato alla realtà di questa storia, la mia storia.

Così, mentre m'interrogo su cose, di cui non m'interessa la risposta, il viaggio prosegue.  

Così, come la vita è nel viaggio e non nei progetti che si fanno, allo stesso modo, continuo a far scorrere i pensieri, per stare nel viaggio. Inutile, chiedersi dove sia finita, quella magia...Quel profumo di mare, che, se pur per un breve attimo, mi aveva rapito, restituendomi calma, mi aveva fatto pensare, che la mia visione poteva realizzarsi...Solo pensieri, nel mentre il viaggio prosegue.

Così, sono nel viaggio, lottando per quell'unico punto, che sento reale...Il Centro!
C'è una libertà, che non si può spiegare, una libertà di cui non si riescono a percepire confini, nel mentre ti approssimi al Centro.

Così, mentre danzo sotto la pioggia, capisco, che possiamo essere liberi, esclusivamente fuori, da ciò che riteniamo certo ed assoluto, solo nell'approssimarsi e mantenendo il Centro, si può beneficiare della Libertà.

Così, impari che la libertà, come, del resto, tutte le cose davvero importanti, non sono come credevi che fossero, così come ti avevano insegnato, condizionato a pensare.
Impari ad essere madre e padre di te stesso. Impari ad essere costantemente fuori, dalle altrui pretese, fuori da quel gioco di macchine, dove tutto è già codificato. Impari a sorridere alle persone, che nell'inutile tentativo di trovare cibo per i loro complessi, cercano, vorrebbero forzosamente, inserirti in quegli schemi, negli angusti e pudriti percorsi, che non ti appartengono più. Sorrido, ognuna con le sue pretese (tutte uguali), come zombie in cerca di vita. Incentrati su tutte le cose che vorrebbero, incapaci, impossibilitati al dare incondizionato. 

Così, sorrido, senza chiedere nulla a nessuno, proseguo il viaggio. Libero, danzo sotto la pioggia, affronto i problemi  da Uomo. Sorrido alle critiche, agli attacchi, alle pretese; dovrei reagire, forse arrabbiarmi, ma a cosa servirebbe.

Così, pago il prezzo ogni giorno, affronto problemi e situazioni capaci di annichilire chiunque, ma io so danzare sotto la pioggia.

Così, solitario, continuo la mia strada, scalzo mi godo il viaggio, che ho deciso d'intraprendere...O il Centro o nulla, nessun compromesso, qualsiasi prezzo...

Così, come esperto giocatore, ho giocato in ogni campo, conosco tutte le carte, sorrido, dov'è finita quella magia, l'intelligenza di una Donna...Quella che, probabilmente, solo io vedevo...

Così, mi affido al Centro, lui m'indicherà il sentiero, renderà possibili altri miracoli, che ora, non solo, sono impossibili, ma neanche, posso vedere, immaginare.

Semplicemente...Così...

mercoledì 12 giugno 2013

Pagina bianca.

...Pagina bianca...

Bianca... Senza alcuna abrasione da cancellatura, senza alcun segno...Neppure velato...remoto!

Questo mi piace, quando il pensiero comincia a formalizzare, quando appena nasce, quando è primavera!

...Eppure, non passa giorno... 
" Il Maestro..." Non lo incontravo da moltissimo tempo, eppure lui c'era, e questo era sufficiente...

Avevo un solo punto fermo, nella mia vita...

Provo ad immaginare, una persona senza alcuna credenza, senza alcuna religione o morale... Senza fedi, senza miti.
Provo ad immaginare una persona, per cui TUTTO è relativo, senza coscienza, senza sogni, senza obiettivi...

Ecco, io non mi pongo ormai, neanche più tali "problemi"...

Avevo esclusivamente un punto di riferimento...
Ora il Maestro, non c'e' più...

...Ogni volta le lacrime non trovano argini...

Se togliete ad un Uomo senza miti, quell'ultima frontiera...
Quell'unico punto...

...Se potessi aver paura...L'avrei!

Se potessi arrabbiarmi, mi arrabbierei!

...............................

A cosa serve vedere le piccole cose?

...Questa sera, in un ristorante, vedevo le solite dinamiche in una cena di fine anno di scuola superiore...

Le ragazze, nel pieno del loro erotismo, intorno ai professori...

La vera lotta, non era nel catturare l'attenzione di quei "vecchi", bensì era tra di loro...
Tra chi fosse "La più bella del reame"...

...Quanta energia sprecata; ma cosa vuol dire: energia sprecata, per un Uomo senza miti...

Cosa vuol dire...E' davvero energia sprecata? 
Significa una sola cosa: significa spostare il centro, l'unico centro, fuori da se stessi!

Far dipendere l'immagine, l'auto considerazione, su altri...
Vincere quel gioco, significa la sconfitta!

..................................

Poi, nei miei pensieri, si affaccia il mio amico,
quello che dà il meglio di sé, sotto stress!

E adesso, che vuole, mi chiedo...
Ah, si! Lui è quello degli assaggi nei piatti "affianco"...

Personalmente, non gli ho mai permesso di farlo con me.
Mi chiedo, il motivo di questo suo piacere.

...Lui è un guerriero, è un Amico...
Ha anche capito tante delle relatività della vita, ha superato molte morali...

Mi sono confrontato con lui, quasi, senza filtri...

...Insicurezza, un suo modo di fare contatto, di confermare le sue scelte...

In ogni caso; non funzionale...

Tengo al suo vero, non posso rafforzare la sua parte non evoluta...
...........................................

Maestro! ...

Mio Maestro! ...
...........................................

Sono figlio di mio figlio, padre di mio padre, madre di mia madre...
padre e madre di me stesso.

e ora...

Riconosco ogni tranello, sorrido sulle cose che dovrebbero "provocarmi",

...Amo chi voglio...Senza dirglielo...
Per semplice, esclusivo piacere personale...

Bisogna averne la capacità "tecnica"....
...
Non passa giorno...

...
Sono fortunato, perché ho avuto tanta sfortuna...
Sono fortunato, perché non credo alla sfortuna...
Non credo alla fortuna, sono fortunato.
Sono fortunato, perché ho affrontato ogni difficoltà, da solo, in silenzio...
Sono fortunato, perché posso scrivere, ogni volta, una pagina Bianca... Senza alcuna abrasione da cancellatura, senza alcun segno...Neppure velato...remoto!

Eppure...di sofferenze ne ho vissute, 
di vicoli ciechi, ne ho percorsi...

Sono fortunato, perché, mentre mangio in un ristorante e mia madre mi parla,
posso vedere le dinamiche di una scolaresca al tavolo affianco, posso vedere le dinamiche dei camerieri/e, dei pizzaioli, posso pensare al mio amico, a mio padre...Al mio Maestro...A mio figlio...A me stesso!

Ogni tanto mi viene voglia di fermare, di finire il gioco...
...E se cominciassi ad annoiarmi?

Se scoprissi, che chi ha fatto di più per me, chi ha fatto la mia fortuna, sono i miei "nemici"?
Se scoprissi, che i miei amici rappresentano le maggiori difficoltà'?

..........................................

A volte guardo quelle fedi (anelli)...
Nella mia testa, intendo...Si sono ancora lì, nel cassetto...

Sono fortunato...
Ci fu un tempo in cui amavo pensare, che si potesse vincere "malgrado" il sistema.
Mi chiedo, oggi, che senso abbia...

Sono fortunato, perché, ho capito, che se cerchi l'errore, se cerchi il punto di debolezza "dell altro", lo troverai...
Sono fortunato, perché non ho bisogno di cercarlo...

Sono fortunato, perché ho fatto tutto ciò che mi andava, tutto ciò che ho voluto...
Sono fortunato, perché ho potuto vedere ogni Mito, dissolversi...
Perché sono riuscito a non piegarmi...

Sono fortunato, perché della fortuna non m'interessa nulla, perché non credo alla fortuna...

Sono fortunato, perché sono solo,
perché cambio i pannolini a mio figlio e lo abbraccio di notte!

Perché sono libero da ogni pretesa...
Sono libero...

Perché il Maestro, il mio... Mi ha insegnato a guardare dentro me stesso, mi ha insegnato a camminare a piedi scalzi...

Mi ha insegnato tutto; tranne una cosa...
... ... ...
Quella cosa, che nessuno può insegnarti...Ancora in viaggio...
Ancora una volta...Come ogni volta...
Pagina bianca.


mercoledì 3 aprile 2013

E' ora di andare!

N.b. Questo blog è semplicemente piacere personale, non vuole dimostrare niente a nessuno, ho il massimo rispetto di tutti e di ogni idea.
Qui ci sono i miei pensieri, niente di più. Interrompete la lettura, se percepite, ciò che leggete, come "violenza"...Oppure, affrontate il viaggio, con umiltà o come piace dire a me: "a piedi scalzi...".



Ma quale differenza ci sia a vivere un giorno, uno o cento anni, non l'ho ancora capito.

Che differenza c'è?

Se la vita si riduce semplicemente all'esistenza, è logico considerare il suicidio, come normale possibilità.
Certo, ci sarebbe la via semplice, della fede in qualche religione.
Gli uomini ne hanno a disposizione più di una.

...Ho fatto tutti i percorsi, ma non mi bastano.

Se esistesse il paradiso, la vita eterna, che senso avrebbe, allora, l'esistenza?

Davvero gli uomini, riescono ad immaginare un Dio, tanto infantile?
Se ti comporterai "bene", avrai la vita eterna!
Davvero noi uomini siamo divenuti così stolti?

...Con questi ameni pensieri, mi accompagno, mentre mangio patatine e senape, in una birreria di Roma.

Molte persone intorno, distraggono i loro pensieri, la loro vita; aspettano. Si, aspettano, come quando sei in attesa, di salire o scendere da un bus.

Chi parla di calcio, chi di lavoro, nel mentre pensano ad altro, facendo finta di niente.

È chiaro, che qualche cosa è intervenuta.

L'Uomo, ha conosciuto epoche diverse, si evolve (forse), ma la sua essenza è sempre li, come se lo stesse aspettando.

Qualcuno sostiene, che l'uomo è l'unico essere su questo pianeta, che può avere un dopo, perché l'unico dotato di coscienza, capace di auto percepirsi.
Allora perché è l'unico che non raggiunge lo scopo?

...Se fai il bravo, ti compro le caramelle!
Come fa ad essere sufficiente questo!
È chiaro che esistono diverse umanità, diverse civiltà.

Per ciò che vedo; ci sono uomini risultato di interazioni con altre civiltà, altri come generati in laboratorio, poi ci sono quelli che tornano da molte centinaia di anni e chi è qui per la prima volta.

Nessuno, però, è esonerato!

A qualcuno è dato vedere i propri nipoti, ad altri vedere le proprie idee diventare realtà.

È se mai esistesse il Salvatore del mondo, avrebbe un senso? Quale?

È poi quale mondo? Questo?
Quello di qualche millennio fa? O quello che verrà tra qualche millennio?

Se ci fosse già stato? Allora che significato avrebbe l'esistenza?


.... ...
Qualche giorno fa, sono stato ad un classico multilevel; più raffinato, in quanto basato sull'emotività/stile di vita.

Cosa avrebbe "registrato", percepito, una persona con sensibilità?
... "La macchina che si approssima all'umano", questo avrebbe registrato.
Sono stato male 4 giorni, male nel senso fisico del termine.

Perché? Proprio per questo! La macchina, che si rende simile alla vita.

In pratica un amica!
Lei, ovviamente, è inconsapevole; gli ho anche detto che tornerò.
E, ora, potrei anche farlo.

In occasioni del genere, ricordo, con quale pochezza vivono gli esseri umani.

Lei è una donna "in gamba", eppure...
I suoi anche l'appoggiano, in questa iniziativa. (Così funziona, di solito :-) )

Lei è abituata a"buttarsi" nelle cose o nelle persone, eppure, sarebbe in gamba.

Mi ha conquistato due anni fa, ma questo non basta. Anche se, ancora non ha capito la differenza, tra essere e sembrare.

Io posso mimetizzarmi e lo faccio!

.... ...

Ancora mi chiedo: se avessi potuto scegliere di non essere...Di non esistere, cosa avrei scelto? Oppure l'ho fatto!

Se non ho scelto io...
Non ne ho la responsabilità.

Quel primo istante, quell'ultimo istante...
Tra questi due istanti si colloca il paradiso! Unico spazio di possibilità.

A piedi scalzi, continuo a camminare; ogni giorno, l'orizzonte si amplia,
capisco sempre di più le semplici, elementari, perfette regole, che non prevedono e non hanno eccezioni. Meravigliosamente, spietatamente perfette!

Sempre di più vedo e poi capisco, quanto l'uomo sia solo libero di poter sbagliare;
no, non siamo liberi, abbiamo un progetto a cui attenerci.

Possiamo usare la creatività, per inventare la strada, ma anche la creatività vera, arriva solo ad un certo punto, quel punto che sarebbe l'inizio, ma che pochi uomini hanno il coraggio e l'umiltà di cercare.

Le patatine sono finite...è ora di andare! 

domenica 23 settembre 2012

Aspettando...

...Ho conosciuto delle persone per cui esiste una sola velocità...

Chi ha la fortuna d'incontrarle, subito, le riconosce, le sente...

Puoi, semplicemente, solo amarle od odiarle, nient'altro loro ti concedono...

...A volte ti permettono di guardarle negli occhi...e tutto prende senso...

Conoscono l'unica e vera generosità possibile agli Uomini...e ne pagano il prezzo...soli...

Nel silenzio, in profonda solitudine, aspettano, ... aspettano sopportandone la fatica, il dolore fisico e dell'anima... Sono così, queste persone.

Non hanno paura, perché questa è loro fedele compagna...


Istintivi, seguono il filo della vita... 

Possono perdersi in terre di cui non esistono mappe, possono mettere tutto in gioco, disposti a giocarlo fino in fondo...

Non puoi fermarli; qualcuno ritiene siano invincibili e forse lo sono davvero.


Sono in grado di passare leggeri e candidi attraverso ogni compromesso, tranne uno...quello con la propria anima... Non hanno morali, perché non sanno cosa farci e a cosa servono... Non esiste modo per ricattarli... Sono uomini liberi, stargli affianco è pressoché impossibile, ma possono aprirti universi di senso...


Loro non passano in questi luoghi e non sono di questo tempo, stanno semplicemente preparandosi perfezionandosi, al rientro... a casa!


Amano e godono la vita, sanno Amare; a volte pur consapevoli dello sbaglio, mostrano la loro anima indifesa, fino a farsi requisire, al limite ultimo...

...Aspettano, come ago della bussola; lentamente, inesorabilmente riprendono la direzione...Il soffio della vita...

La vita è un'avventura meravigliosa e nessuno la conosce meglio di loro... 


Non esistono molte velocità, per loro, ne esiste solo una...

lunedì 27 agosto 2012

...Eppure...

...Eppure...
Ne ho combattute di battaglie, molte anche impossibili, spesso ho perso.

...Eppure sono qui a vivere e godermi ogni giorno, con tante sensazioni e vita nel cuore, nella pancia.

...Eppure sono sempre pronto a nuove emozioni, a nuove strade, a nuovi orizzonti, come quello che vedo ora, davanti a me...

...Eppure sono stato battuto più e più volte, mai sconfitto, ho guadagnato questa musica, questo cognac.

...Eppure ne ho conosciute di persone, in quasi tutte c'era ancora qualcosa di buono, mi sono seduto vicino a loro, senza che mi vedessero.

...Eppure ho avuto un padre ed una madre, ma come loro, sono figlio della vita, così come mio figlio, è figlio della vita.

...Eppure ho capito che non esiste l'età, ma solo stagioni e che più si va avanti, più le cose sono migliori. Per qualcuno, l'anima non è corruttibile, né il tempo può intercettarla. 

Sò che apparteniamo ad un luogo senza tempo.

...Eppure ne ho combattuto di battaglie e spesso ho perso...
...Eppure...