Un libro appare nella mente dell'autore, in un attimo.
In quell'attimo tutto è compiuto, però, ciò che è virtuale dev'essere tradotto e trasformato in storia, in progetto compiuto.
Un figlio può compiere qualsiasi percorso, può essere un vincente od un perdente, indipendentemente dal padre; invece, un libro è comunque immagine e somiglianza di chi lo scrive; fantasia, realtà, gioco o finzione è, in ogni caso, sostanza dell'autore. Un autore, in ogni suo libro è comunque nudo.
C'è stress positivo nello scrivere un libro, il disegno è quello ma, i modi e i colori con cui esso verrà fuori ancora non sono noti.
Sto dedicando questi giorni "festivi" alla scrittura del mio secondo libro Come gabbiani, nel quale ogni narrazione è assolutamente vera, reale e vissuta in prima persona, ha comunque, nel suo filo narrativo, qualche escamotage, ed è per questo motivo che sono anche io preso e molto curioso nel voler sapere come andrà a finire...
Perché, giuro, ancora non lo so!