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domenica 22 dicembre 2024

Quasi Natale 2025... Un senso...

Nasciamo ed entriamo nell'arena della vita, molti hanno dei genitori che cercano, per quanto possibile, di ridurre o eliminare le difficoltà, i problemi ed i pericoli, ben sapendo che è solo un palliativo, più utile alla loro tranquillità che a quella dei figli stessi.

Entriamo nell'arena disarmati o nella migliore delle ipotesi, con armi spuntate, non adeguate.

Subito veniamo investiti di tutte le frustrazioni che dovremmo, a seguito dei consigli e degli stereotipi e a cui subito ci sottopongono, compensare.

Nella maggioranza dei casi, abbiamo tutta la vita già pensata, già decisa; pianificata o magari preparata; in subordine, ci viene
aperta una strada, la prima o  unica possibile, così che si sia tranquilli, così che i genitori possano dire e/o pensare: "Meno male adesso è sistemato".

In un certo senso siamo "sistemati" dalla nascita, fuorviati dal nostro vero ed insito progetto di natura, alla fine, comunque vada, seguiamo qualcosa: memi, stereotipi, complessi, frustrazioni, campi semantici e così iniziamo a girare a vuoto.

Magari qualcuno ha successo nel seguire la strada che qualcun' altro ha tracciato per loro ma, molti e soprattutto i più intelligenti, sentono quell'insoddisfazione, sentono che stanno tradendo il proprio in se, perennemente insoddisfatti, si piegano e si adagiano nella storia che, altri hanno scritto e deciso per loro.

I più intelligenti sentono che c'è "un Senso" sanno che debbono trovare una risposta per avere finalmente pace; li vedi e li riconosci subito;

sono lì nell'arena, non importa se in piedi o caduti, se pieni di paura, se traditi o sconfitti, se piegati e feriti perché, ti basterà guardare i loro occhi per scorgere qualcuno/a che non potrà mai arrendersi, che non potrà mai essere sconfitto.

Malgrado la paura, malgrado tutti i condizionamenti che hanno/abbiamo dovuto subire non possono/possiamo barattare l'Anima per la una Fantomatica tranquillità.

Si riconoscono subito; sono lì soli, non importa se insieme a pochi o a tanti, sono gladiatori solitari, con l'Anima incorruttibile; hanno piegato il loro orgoglio, ogni loro idea o convinzione, ogni fede o profondo principio; hanno preservato solo il loro "In Se".

Possono perdere, subire ingiustizie o sbagliare ma, non possono essere sconfitti; loro sono costantemente altrove.

Li ho visti investirsi al 100% in qualche progetto, in qualche loro visione, li ho visti traditi e umiliati, eppure i loro occhi, i loro occhi lucidi e vitali non hanno mai smesso di sorridere di riverberare il campo eterico e quella forza che solo pochi sanno di non dover mai tradire.

Sono gladiatori in costante e continua rinascita, in continua metanoia; gli altri cercano in loro dove sbaglino, dove siano incoerenti, cercano ogni loro punto debole, eppure, non vedono l'unica cosa che ha ragion d'essere vista: la loro Anima.

... Ma non possono vederla, chiusi in una scatola dove essi stessi hanno deciso di vivere, fatta di tranquillità e copioni e che altri gli hanno precostituito... Li vedono e li vogliono secondo i loro diktat o schemi, li vogliono rispondenti ai loro piccoli limiti 

Così ho perso tanti tanti amici e qualche Amore ma, non c'è prezzo che non si possa o debba pagare.

Ho combattuto così tante battaglie che nemmeno le ricordo più tutte, atterrato, piegato e sconfitto, ho passato notti insonne, senza vedere via d'uscita, come sempre da solo ma, in qualche modo, alla fine ho vinto... Verso Natale... Un senso c'è!


venerdì 24 giugno 2016

Pero'...

E' molto interessante osservare ed ascoltare gli amici, le persone che incontro con cui condivido qualche momento o una semplice telefonata.

Da qualche anno ci sono i social sede di "memi" per eccellenza.

E' interessante notare come si "postino" belle frasi, suggerimenti e tutti i modi perfetti su come: agire, reagire, non molare, essere dei vincenti e così via.

Questi "memi" dovrebbero essere rappresentativi di uno stato di quel momento del soggetto che li posta o un desiderata dello stesso.

E' interessante notare come ognuno desideri quel certo tipo di successo o la speranza che, svegliandosi una mattina, tutto o molto sarà diverso.

Però...

Ognuno ha già la soluzione perfetta, già sa come si comporterà per cercare di cambiare qualcosa, per cercare di migliorare la propria situazione; sapete come?

Esattamente come ha sempre fatto, senza rischiare nulla di diverso, senza mettersi in discussione, intanto mese dopo mese, anno dopo anno, voilà, la vita è passata!

In privato; mi arrivano mail dove mi si chiedono consigli o suggerimenti, a volte, vedo qualche amico in forte difficoltà, così, compatibilmente alle possibilità del momento, gli indico quale sarebbe la direzione migliore per loro...

Però...

Si crede che la zona di confort sia invalicabile e lì permangono, è divertente osservare le solite "strategie", le solite frasi; si danno scadenze mensili, ultimatum a tre mesi, ormai da molti anni, decenni...

La soluzione è semplice è li ad un passo, però quel passo è li che attende di essere fatto e attende, magari a fine mese o il prossimo :)


I miei amici, le persone con cui ogni tanto parlo, credono alle coincidenze, al destino, ritengono che il pensare serva, che la mente sia esatta e così via.

Siamo tutti esatti o quasi, eppure, nel mondo esistono atrocità infinite, esiste fame, disperazione, ecc.
Allora, come mai da cotanta intelligenza ed esattezza individuale scaturisce tale abominio? 

Chi si pone la seguente domanda: se stessi sbagliando?

Apparentemente e' più semplice essere invidiosi, è più semplice trovare motivazioni a tutto; l'intelligenza che crediamo di avere, elabora pensieri e sintesi di questo tipo: "... ma per lui è facile... e ma lui è fatto così... per lui e' semplice". 

Un caxxo è semplice! 

Bisogna uscire dalla zona di confort, un passo alla volta; già, ma come? In quale direzione?

Bisogna scegliersi un Consulente, un Allenatore, qualcuno che abbia già dimostrato di saper fare in qualche campo.

I corsi motivazionali, la formazione che vedo in giro di questi tempi o quelle bellissime massime che fanno buona mostra "postate" sui social sono assolutamente e totalmente inutili.

Un "formatore personale" che possa far vedere la via, non in base al suo punto di vista ma, in base a chi ha di fronte.

A volte, le persone arrivano così vicino alla disperazione che, a quel punto, sono disposte a prendere qualsiasi cosa si presenti e se sono intelligenti, la prenderanno da qualcuno "riuscito"...

"La fortuna di una persona è sempre un'altra persona."

Però prima, bisogna decidere!

Non vediamo la luce ma, gli effetti di questa, vediamo gli oggetti che essa tocca o che attraversa, non vediamo l'aria né i suoni che essa conduce.

Non vediamo i pensieri ma, gli effetti e le azioni che essi producono, elaboriamo le idee e pensiamo attraverso parole che non pronunciamo, eppure, le sentiamo o no?! Se la mente di ciascuno è uno strumento funzionale, come mai non ci conduce alla riuscita, ad una vita felice?
Da dove arrivano i nostri pensieri, se sono nostri davvero, la mente ha bisogno di dirseli o spiegarseli? Non dovrebbe già conoscerli?!
Se non conoscessimo alcuna lingua, come faremmo a pensare?

L'universo che percepiamo attraverso i nostri sensi e' limitato, c'è molto di più...

Ciò che crediamo di essere e' limitato, c'è molto di più in ciascuno di noi...

Però...

sabato 5 luglio 2014

Il profumo dei Tigli.

"Il brutto e lo sciocco se la passano meglio degli altri in questo mondo; possono rimanere seduti a loro agio e seguire la commedia a bocca aperta. Se nulla sapranno della vittoria, è loro risparmiata almeno l'esperienza della sconfitta."   
- O.Wilde -


... Continuo a vedere la riuscita nelle persone che incontro, negli amici, nei colleghi; in molti di loro vedo grandi possibilità e doti...Forse, semplicemente, le immagino.


Non passa giorno che, qualche amico, collega o persona con la quale ho parlato, alla quale abbia dato una p
ossibile strada, si dimostri, invece, scarsamente lungimirante.

Come a voler dimostrare a se stessi, probabilmente in modo inconsapevole, quanto siano "bravi" e scaltri.

Costantemente fuori dalla naturale dinamica, da quell'intenzione, che comunque farà il suo corso.
Ci si riduce a seguire quelle parti non evolute, qualcuno le definisce complessi, zone inconsce.

Li vedo andare a testa basta, convinti, persino fieri, contro un muro che, troveranno di fronte ad aspettarli... Vedo tutto il film, mi dispiace ma, non riesco a fargli vedere.

Si lamentano della loro vita, a volte se la prendono con la società o con il periodo, senza voler cambiare nulla delle loro idee, delle loro strategie, senza chiedersi il perché... O porsi domande.

Ci vuole umiltà per mettersi in discussione, amore per guardarsi, volontà per cambiare, per dare la giusta strada alle proprie intenzioni.
Eseguono un programma senza che questo abbia possibilità di riuscita, senza che questo gli appartenga in alcun modo.

Poi arriva il fallimento, la depressione, la malattia, ma neanche di queste ne capiscono i motivi; si crede di essere intelligenti, nel mentre si continua a dormire, nel mentre la vita passa.




... E d'improvviso, mentre percorro quel lungo viale, arriva prepotente il delicato profumo di Tigli... e già! Fiorisce tra giugno e luglio, quanta forza arriva, dimentico ogni mio pensiero, il sottile dispiacere di vedere gli amici perdersi, è sostituito da quel profumo, che sembra occupare ogni cellula, non permettendo ad altro di occuparne il posto.

Profumo di Tigli, non l'avevo mai percepito così...
Sembra poter lavare i pensieri e rendere la mente di nuovo pronta... Di nuovo agile, di nuovo capace di leggere le intuizioni.

Quel profumo mi riporta, con forza, senza darmi scelta, alla realtà, alla natura, al naturale corso di ogni cosa, quel corso a cui possiamo solo coincidere e adeguarci.

Che bella stagione l'estate; ogni stagione, i suoi successi...

E' come se ogni azione non conforme, rispondesse ad un esatto disegno, come se, in un certo momento, ti trovassi ad un appuntamento preciso, programmato da tempo, anche da anni, al quale non puoi sottrarti.
In qualche modo ne fai parte, ancora collegato, basta un istante, non si può controllare.

Effetto rete, lavora incessantemente, muovendo ogni pedina, non se ne è mai immuni o  al di fuori dalla sua azione, costantemente attiva.

...Il lungo e profumato viale è, ormai, alle spalle...
E' stato sufficiente quel tratto di strada; di nuovo coordinato, assaporo il delicato gusto della Vittoria...
Quella Vittoria che, a qualcuno, ancora interessa, che sa pagarne, in modo umile, il grande ed impegnativo prezzo...

Il viaggio continua... Ancora un po'... Ancora un po', godendo la vita... Lasciando andare, quando necessario; amici, amori, parenti, tutto... Tranne te stesso, quello vero, ovviamente, quello da cui andare a scuola, se vorrai incontrarlo o non l'avrai mai conosciuto...

Profumo di Tigli... Ancora un po'... Ancora in viaggio...

giovedì 2 maggio 2013

Ballando sotto la pioggia.

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)


Se penso all'esistenza, mi vengono in mente quei tratti di strada asfaltata, apparentemente senza senso, che iniziano e finiscono in mezzo ad un prato.

Mi soffermo a guardare le piste di decollo o atterraggio, negli aeroporti.
Così mi appare la vita.

A prima vista, senza motivo alcuno.

Pochi metri, lineari, inutili!

Eppure, indispensabili.

Il senso di quei pochi metri di vita, allora, qual'è?

Qual'è il senso, per un Uomo senza miti, né fedi? Per chi ha vissuto molto ed intensamente?

Per chi ha fatto quasi tutto il percorso?

Per un Uomo così, il senso della vita è il semplice piacere, è nel danzare sotto la pioggia, anzi, la pioggia rende il ballo ancora più bello.

Per un Uomo così, il senso della vita, è in quei brevi istanti, quando le ruote, accarezzano l'asfalto, nell'erotismo di quel contatto; rude e delicato, allo stesso tempo, dove non si può sbagliare, una sola, unica opportunità. In quell'attimo, in cui le ruote, la lasciano per sempre, in cui lo sguardo le vede allontanarsi.

Necessitati uno all'altro: così l'Essere gioca con la vita, con l'esistere.

In quei pochi metri di strada, che sembrano stare lì senza scopo, né causa, tutto accade; all'ombra del ritmo incalzante del mondo circostante; avviene l'incontro!

Uomini così, sono rari!

Vivono, per lo più, una vita solitaria e questo, gli piace!

Possono darti universi di senso o, semplicemente, ignorarti, per loro, è lo stesso!

La forza scorre in loro, anzi, ne sono parte, addirittura, l'agevolano.

Possono essere leader o gli ultimi, di un gruppo, per loro è uguale!

Amano la musica, il bene mangiare, il bello, la Grazia e tutto ciò che decidono.

Non fanno filosofia, semplicemente, vivono.
Camminano scalzi, con ogni tempo e se piove, continuano a danzare!

Sono Uomini, che hanno pagato un prezzo elevato, sempre pronti a pagarlo di nuovo; sono Uomini!


Posso sopportare qualsiasi prezzo, così come ho già fatto.
Posso danzare sotto la pioggia, così, come già faccio.
Posso sedermi di fronte a questi Uomini e guardagli negli occhi, ma anche non farlo: è indifferente!

Questi Uomini godono la vita, così, come è giusto...che sia!


venerdì 26 agosto 2011

Ed io ti vedo...

Giocano con il vento,
il caldo scirocco, amante complice,
li accarezza come spirito,
anime sul mare. Dalla finestra, vedo, guardo, sento, una lacrima mi riporta al terreno,
sono con loro, sono con te!
Solo piacere, puro piacere; quello che, solo chi non ha perso l'anima può metabolizzare,
può godere:
gabbiani.

Sole.
Mare.
Natura perfetta.
Dove il mondo e' esatto.
Lo scirocco accarezza anche me,
erotismo bianco della vita.
Poi la musica...
e il sapore del tabacco,
pieno di sole, di terre lontane, il gusto della terra, il sapore del Sole,
di mani esperte, di storie ormai dimenticate.

Un uomo, dall'altra parte del mondo, ne gode al massimo di ciò che può.
Oltre ai normali sensi, in modo viscerale.

Con me un pensiero:
con me, ancora te, amico.

Quando in spazi senza tempo,
in cieli dove volavo solo,

ho sentito, nel silenzio assoluto:
"Io ci sono",
eppure,
nessun suono, li giunge,
nessun uomo.

Io ti vedo,
ti guardo,

e ancora i gabbiani, mai paghi di piacere,
mi rimandano l'erotico gusto del volo;
mentre faccio compagnia alla mia commozione,
mentre la vita passa, mentre la vivo.

Ti aspettavo,
ora ci sei,
a volte, persino mi spingi,

finalmente!

Ora posso nuovamente accelerare,
perche' tu ci sei,
ma io ti porterò dove non sei mai stato,

dove, solo chi ha il "sempre" come casa,
può entrare,

toccherò la tua anima,

come il vento, le ali dei gabbiani,

senza il quale, nessuna evoluzione sarebbe.

La vita e' la vita,
per chi sa godersela, per chi ne e' capace,

quando avrai lasciato dietro ogni pensiero conosciuto,
avrai cominciato il viaggio,

il viaggio e' appena iniziato,
al prossimo incontro, guerriero indomito,
anzi, indomito guerriero.

Ed io ti vedo!

venerdì 11 marzo 2011

Vagando, senza schemi ad un nuovo amico.

Sono nel traffico caotico e nervoso; quasi la tensione prende forma, quasi questa palpabile compressione prende colore, colore grigio e peso.
Pareti metalliche, percorsi obbligati, aria senza ossigeno; i battiti del cuore sono accelerati, il respiro corto e veloce, i polmoni compressi e intanto mentre il rumore dei motori ti tiene in tensione ecco che qualcuno suona; e mentre cerchi di capirne il motivo, la sirena di un ambulanza chiede strada.
Ma tutte queste persone dove vanno così nervosamente e sempre di corsa, le macchine sono praticamente ferme, eppure tutti corrono. Faccio fatica a riconquistare lucidità, a rallentare i battiti, ma ciò che vedo è chiaro.
L'uomo si abitua a tutto!
Mentre il tempo a nostra disposizione continua a scorrere, noi siamo lì, fermi, nervosi, uno contro l'altro a vincere  o perdere la sfida per guadagnare una posizione, qualche metro di strada. Niente altro esiste, solo quello spazio che mi separa dal parafango dell'auto che mi precede e che devo assolutamente conquistare.
La vita ridotta a schiava di un comandante stupido, la grande anima ridotta in una scatola.
Si percepiscono le infinite frustrazioni, si percepisce la corsa a vuoto delle migliaia di persone intorno, che con pochi e semplici schemi trovano ragione di vita, se così si può chiamare.

Cerco di trovare quel filo emotivo, quel soffio dove l'anima è ancora viva dietro le parole di un amico.

Mi chiedo: qual'e' la vera emozione che sostanzia il suo pensiero, quella che, forse, neanche lui conosce...e piano piano cerco di andare al punto...Pochi hanno il coraggio di affrontare i propri fantasmi, pochissimi hanno l'umiltà di mettersi in discussione, ancora di meno quelli che ne hanno anche l'intelligenza per farlo.

E' indubbio che noi riusciamo a riflettere e a dialogare, esclusivamente, attivando proiezioni e questo è pacifico.

Scorro veloce le sue parole, lascio l'ascolto aperto e vedo tante cose; ma nessuna di queste è scritta.
Il mio amico ha un intelligenza viva, e gli piace nutrirla, ha una passione nel cercare di capire e di sapere.

Ci sono persone che hanno una sete maggiore, lui è una di queste; ma la mente non basta.

Ci sono persone che sono nel sistema, ci sono persone anticonformiste ed anche queste fanno parte del sistema.
Tutto è già previsto, ma giocare con le regole del sistema e vincere è una delle libertà possibili.
Posso imparare le regole per giocare a scacchi, vincere la partita, ma alla fine debbo ricordarmi che io sono il giocatore e non le pedine, ma senza le quali il gioco non sarebbe stato possibile.

Ho molta stima per questo amico ed in virtù di questa mi soffermo qui, su queste sue frasi:
"... ognuno ha diritto di interpretare la propria esistenza secondo la sensibilità e i valori che ha avuto in sorte, dai cromosomi o dagli insegnamenti dei quali è stato nutrito... personalmente, però, ritengo che la vita sia troppo breve e troppo meravigliosamente bella e complessa, straordinariamente ricca e mutevole, fascinosamente imprevedibile e sorprendente, per ridurla ad uno-due-tre interessi dominanti, specie se "precostituiti" o "eterodiretti"...
Come nell'infinita biblioteca di Borges, la mia vita la vorrò vivere ogni giorno di più essendo, se non infinite cose, certamente cose non scritte, non scritte già... tantomeno con l'inchiostro delle convenzioni e secondo regole imposte da altri..."
La libertà sta nel seguire tutte le regole, senza esserne nessuna... la libertà non è nel volo del gabbiano, la libertà è nel prendere coscienza che qualsiasi idea, qualsiasi; rimane un idea e un idea è uno schema.
La libertà non è un pensiero, non è un immagine.
La libertà non esiste, per chi è libero. Chi aspira alla libertà, sa di non essere libero.
La libertà è nello strumentalizzare il volo del gabbiano, la libertà è fingere di crederci, è sapere che nella finzione posso morire. La finzione è reale, più della realtà....quale realtà?
Allora gioco tutti schemi, prendendomi il rischio della serietà del gioco, prendendomi il rischio della battaglia.

Gioco tutte le immagini, tutte le idee, tutti gli schemi, perché alla fine, dopo averli usati e vinti, scoprirò che non sono nessuno di questi. Alla fine scoprirò che non sono i vestiti o le cravatte che indosso che m'identificano, alla fine, se avrò vinto il gioco, scoprirò che non sono le idee o pensieri più profondi che posso produrre, non sono la somma delle mie conoscenze, ne la somma delle mie esperienze dei miei successi o dei miei insuccessi.
Scoprirò che il lavoro è un gioco, che la vacanza è un gioco, che la famiglia è un gioco, che le cose non scritte già, sono un gioco, che la vita è un gioco.
Un gioco dove si vive o si muore per sempre, ovviamente! Allora ha un senso combattere per quei centimetri, anche se so che dopo averli conquistati, non conteranno più nulla.

La libertà non è ciò che faccio fuori, la libertà è ciò che la mia mente mi permette, che permette alla mia anima.
La libertà è poter giocare tutte le idee, i credi, i principi, i desideri, ogni immagine, come faccio con i vestiti.
Alla fine nessuno è importante, ma quando lo uso è prioritario e reale.
La libertà è nel pensare, è nell'assenza del pensiero, la libertà è entrambe queste cose, la libertà non è nessuna di queste due cose.
La libertà è un concetto, un concetto non può rappresentare la libertà.
La libertà non esiste. L'Uomo libero si.

Il respiro diventa profondo, il cuore rallenta, il rumore dei motori e delle sirene, rendono quasi divertente lo spettacolo che ora, attraverso il finestrino godo.
Distanze incolmabili mi separano dall'inferno che tutt'intorno vive e respira.
Penso agli affetti, alle persone che ogni volta decido di amare, penso a me stesso, penso che un altro giorno, un altro unico irripetibile giorno è cominciato, penso a come renderlo unico e memorabile, penso che probabilmente non ci riuscirò.

Penso agli amici, penso a chi combatte con me, penso a chi gioca con me, penso a come posso fare meglio, penso a come smettere di pensare.

Penso che sono le quattro e che tra due ore un'altra giornata comincia, penso che gli amici e compagni di gioco sono determinati, almeno quanto me a guadagnare quei centimetri, che alla fine faranno la differenza.

Penso che vinceremo questo gioco e che attraverso questo gioco impareremo che avremo vissuto ogni giorno di più e poi.....un altro gioco, senza fine.

Buona notte, anzi buona giornata.

giovedì 21 gennaio 2010

Passione

Passione

La passione è un elemento imprescindibile, per quelle persone che vivono ogni respiro come fosse l'ultimo. Ogni respiro è unico, irripetibile; tutti noi sappiamo che ne abbiamo un numero finito, però spesso lo dimentichiamo.

La passione, ci permette di non dimenticarlo mai. La passione ci permette, di alzarci ogni mattina, con l'entusiasmo di un bambino.

La passione ci permette di svolgere il nostro lavoro, come fosse la cosa più bella del mondo... E per me lo è.

Io mi occupo di consulenza agli investimenti e della gestione del risparmio, inoltre ho una società che si occupa di consulenza assicurativa.

Ho cominciato 25 anni fa, la mattina esco circa alle 8,00 e rientro circa allo stesso orario, la sera.
Mi sembra ieri, invece il tempo è passato, ma ogni mattina esco di casa felice, con l'entusiasmo di voler affrontare un'altra giornata, da guerriero.
Per gli spostamenti lavorativi uso uno scooter, con il sole e con la pioggia, con il caldo e con il freddo,"affrontando" quotidianamente il traffico caotico di Roma e gli innumerevoli pericoli da questo generato.

In questi anni spesso ho pensato, quasi travolto dagli infiniti problemi, di gettare la spugna, ma la passione che ho, non me lo ha mai permesso.
La passione mi ha sempre spinto, e quando non avevo neanche la forza di arrivare al letto per dormire, (per mantenermi i primi anni facevo contemporaneamente anche altri lavori, cameriere, e simili) o rimanevo senza un soldo in tasca, pensavo... Proverò ancora domani.

I miei clienti a volte mi hanno dato tante soddisfazioni, dicendomi e dimostrandomi la loro gratitudine, per i mio ruolo professionale e questo mi ha sempre spinto ad andare avanti.
Dei miei ex colleghi, non è rimasto quasi nessuno... Ogni tanto penso a loro e mi rattristo perché non ce l'hanno fatta.

La passione arde dentro i vincenti, la passione ci permette di rialzarci quando cadiamo, la passione ci rende guerrieri invincibili.
Debbo ancora incontrare un vincente privo di passione, debbo ancora incontrare un perdente con la passione!

Chi ha passione ama la vita, è ottimista, tende sempre a migliorarsi, ma soprattutto è umile, mette sempre in discussione ciò che fa e ciò che pensa.
Qualcuno mi ha detto che è uno sforzo immenso, non lo so, forse!

Chi ha passione non si sforza, chi ha passione non ha scelta!
Ancora un altro giorno, ancora un altro respiro... Forza amici, un'altro grande giorno ci attende, facciamo del nostro meglio, cerchiamo di non essere al di sotto delle nostre possibilità; anche se so che lo saremo. Buona giornata!