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sabato 3 giugno 2023

Un attimo...

Un attimo è l'assoluto del tempo,
non una misura convenzionale specificata ed in qualche modo quantificabile,
non una misura che il cervello abbia modo di configurare un lasso preciso di tempo,

eppure, "un attimo" è qualcosa di molto familiare, come facesse parte di noi da sempre,


avverbio che come il sostantivo "attimo" sembra essere connaturato in noi, al nostro esistere, al nostro Essere.


                                                Attimo, sempre...

Un sostantivo e un avverbio che perlopiù descrivono una sensazione, non un'unità ben precisa,
in questa sensazione l'Uomo fa la sua casa, in questa sensazione l'Uomo esercita il suo stile di vita.

Entrambe le parole, nella concezione dei saggi, presuppongono un inizio ed una fine, questo è, in un certo qual modo, familiare a ciò che è la nostra esistenza; mentre la nostra mente non può raffigurarsi parole come: eterno.

Un aggettivo che si contrappone come contrario a: "un attimo" o "a sempre" in quanto eterno non ha un principio e non ha una fine, da sempre è, un qualcosa che la nostra mente non può comprendere, non può raffigurarsi. 


Vivo... Un attimo è il mio sempre, nell'eterno fluire...

Mi piacciono i fiori, molto, mi obbligano alla presenza a me stesso, la loro presenza rende nulla ogni teoria, semplicemente, sono grazia dell'essere.

Mi evidenziano che non è possibile vincere con la "macchina", il vincere o il perdere ha esclusiva valenza nell'ambito del vitale, non è intelligente riferirsi in questi termini in rapporto al meccanismo.

Eppure nella mia debolezza umana (anche questa viene giocata, utilizzata), mi sarebbe piaciuto beneficiarne, "vincere" ma, ho sempre perso... 

Mi sarebbe piaciuto, come la luce semplicemente annulla il buio, senza  considerarlo; per la luce il buio è un non senso, essere Amore ma, siamo umani suscettibili di essere deviati e in quest'ambito ha una particolare presa di "vantaggio" a favore del meccanismo quella tipologia caratteriale che si palesa e definisco "poliziesca".

Come ricerca del lato "oscuro" come il focalizzarsi sul marcio, è sintonizzata sulla colpa, e incredibile ma vero, alla fine si la trova sempre.

Ho Amato nella mia vita, molto, ogni volta mi sono trovato di fronte a questo: la macchina mascherata da indagatrice... Ho sempre perso...

Mi piacciono i fiori, anche perché; rappresentano il successo, sono l'amplesso, la vittoria, lo stato di grazia.

Ho riscontrato molto spesso questa tipologia, soprattutto nel versante femminile lì sembra raggiungere la sua massima "perversione" nel senso che è più forte, sottile, riesce a trovare il marcio lì anche dove c'è solo amore e potenziale Vittoria... Ho notato che nelle donne dove questa tendenza è più strutturata e forte, si riscontrano analoghi percorsi: 

- incapacità allo stato di grazia, all'amplesso come peak experience,
- impossibilità dell'intelligenza creativa,
- frigidità organismica,
- vita senza costellata di scelte errate (in riferimento al proprio sano egoismo),
- ricerca ossessiva dei canonici schemi e modelli e stereotipi conosciuti (famiglia, figli, sicurezze, riconoscimento sociale).

Avrebbero in potenziale, più degli altri, la possibilità di grandi orizzonti, di traguardi importanti e si perdono nel "secchio della spazzatura", spesso i loro figli scelgono lavori come poliziotto, investigatore, giornalista o avvocato.

Un attimo è solo il nostro momento,
la nostra esistenza, a noi e data la possibilità di trasformarla in un attimo d'eterno,

Un attimo è l'assoluto del tempo... Ed eterno dove il tempo semplicemente si annulla.


domenica 28 maggio 2023

Casualmente

 

 Provo tenerezza e disappunto, verso me stesso, posso pensare che abbia riposto fiducia sulle persone più importanti per me, quelle con cui avevo fatto persino progetti di vita.

 In realtà avevo solo sciocche pretese, la fiducia non c'entra nulla; semplici e vane aspettative, probabilmente del tutto inutili.

Unica certezza e che ogni errore si paga e tanto, più grande lo sbaglio, più alto il prezzo.

    Casualmente m'imbatto in qualche fotografia, ciò che provo nel guardarle si sovrappone a ciò che provavo nel mentre vivevo quei momenti, quei tempi ormai andati.

    La macchina gioca ogni cosa, ogni idea, ogni stato d'animo, ogni immagine e pur vedendola, cado ancora.

    La Mente, la mia, smette di funzionare, chiusa smarrita, tutto è perso, tutto diventa semplicemente "cosa", manca l'aria e d'improvviso sono solo carne, solo polvere.

    Impossibile divincolarsi, conosce ogni anfratto di debolezza e di bellezza, conosce ogni conquista intellettiva, ogni percorso e sintesi superiore, ogni emozione o sentimento, ogni immagine e le usa tutte... Non c'è speranza, non c'è più luce.

    ... Mi fermo, posso e devo solo morire, accettare e metabolizzare la sconfitta, l'errore...

    C'era un tempo in cui ambivo ad essere capito, ambivo a condividere un tratto di strada ma, la vita va avanti e m'insegna costantemente, così ho compreso che l'unica possibilità per l'incontro che da sempre cerco è il contatto e che questo, quasi sempre, rimane esperienza esclusiva e solitaria, non condivisibile.

    Permanere nello stato di maturità istante dopo istante, senza mai cadere non è cosa semplice, è lo stato di grazia, quello a cui all'inizio dei tempi era destinato l'uomo, come semplice evidenza e prassi.


    Oggi avevo bisogno di pulire la mente, così ho dedicato tempo al lavoro manuale, quello fisico che stanca e rigenera, quello in cui puoi e devi morire per rinascere.

    Tutto è vibrazione, tutto è poesia, tutto è paradiso... Eppure conosciamo la paura e l'angoscia, cerchiamo sicurezze (chissà di cosa), abbiamo il nostro giorno da vivere in paradiso e sperimentiamo l'inferno.

    Casualmente accadiamo in questo mondo, in questo tempo, ci danno una qualche morale, un pugno di idee e di ideali, qualche falso mito e giochiamo la nostra unica possibilità a rincorrere la nebbia, o le ombre che essa crea.

    Tutte le persone care, tutti i miei riferimenti non ci sono più ed in questo esperisco la libertà, certo, sarebbe bello trovare un'intelligenza capace di Anima ma; anche la tensione a questo, la volontà mi spinge avanti, senza fine.

    La calma tensione, non mi abbandona mai, la coltivo e con il passare degli anni e diventata una cara compagna di viaggio. 

    Uso il corpo per vivere, l'Anima per Essere senza dicotomia, solo naturale unità, ognuno affronta questo viaggio in solitaria, indipendentemente dalle proprie credenze ed opinioni.

    Qualcuno non se ne accorge nemmeno, qualcuno perde, qualcuno arriva a guardare Dio negli occhi ma, la cosa più bella è che tutto ciò è e sarà indifferente, tra un milioni di anni o tra infiniti tempi, in piccolo infinitesimale attimo sarò stato parte e contributo del gioco infinito.
 

    Casualmente... 
... Ho iniziato ad esistere, avevo solo solo una possibilità, una semplice inesorabile scelta, ero solo libero di sbagliare o Esistere in paradiso...  Tutto qui!

                                                                                                          In fondo non credo alla casualità perché, esiste un ordine perfetto in tutte le cose; così come il buio è semplice mancanza di luce, così la casualità é solo mancanza di quell'ordine... 

    Casualmente, ordine esatto.



lunedì 30 dicembre 2019

Tutto... Da capo...

365 all'alba, recitava la mia "stecca" e già, ai miei tempi era ancora in voga fare il militare, forse, perché era obbligatorio. 

Misuriamo lo scorrere del tempo, in qualche modo, cerchiamo di renderlo alla nostra portata, così anche se la mente non è in grado di far propri concetti come: "eterno ed infinito", si sente acquietata dal dare delle misure, per quanto esse siano aleatorie, come noi, del resto.


Siamo costretti a guardare in uno specchio per vedere il mare o almeno così crediamo, eppure, il mare è lì, proprio di fronte a noi... Gira lo sguardo, appena un pò, vorrei gridare, invece, rimango lì in silenzio per non distrarmi da quella vista e poi che diritto ho di dire, di indicare.


Crescendo, la consapevolezza aumenta, si entra in una condivisione dove parlare é inutile, anzi é controproducente, la vita é assoluto percorso individuale, personale, solitario.


Ricordo quel periodo della mia giovinezza in cui capii che dovevo imparare, anzi, reimparare tutto da capo, ricordo quanta sofferenza e direi strazio, questo provocava in me, dovetti abbandonare ogni credenza, ogni cosa che mi avevano insegnato, che ora erano diventate parte di me, convinzioni per cui mi sarei fatto uccidere magari; erano come le mie gambe, come le mie braccia, eppure, ogni dolore che ogni passo mi provocava, ogni piccola cosa che avevo cominciato (davvero) ad imparare, mi approssimava a me stesso... Era la prima volta. 


Così piano piano scoprivo, nascevo realmente, finalmente potevo guardare fuori dalla gabbia, oltre il velo e la gioia ripagava la sofferenza, fin quando potei capire che in realtà, non era sofferenza. Tolte le catene, dovevo "solo" imparare a camminare.

Potevo con semplicità leggere nelle intenzioni, non solo le mie; nei pensieri, non solo i miei, avevo cominciato a guadagnare il reale orizzonte Umano a guadagnare ciò che la natura semplicemente prevede per ogni uomo, libero.

Ormai, ci sono macchine ben superiori, come capacità di calcolo o memoria, agli esseri umani, le macchine controllano e sempre più lo faranno, la nostra vita; un giorno, non molto lontano, non avremo più bisogno di studiare o d'imparare leggendo dai libri, il condizionamento arriverà molto prima, ancor prima di nascere, sarà sufficiente un piccolo chip impiantato con tutte le informazioni... Ci troveremo così a non dover più fare fatica per imparare e magari saremo direttamente interconnessi con la rete computeristica e chissà, che in un lontano passato ciò non sia già avvenuto e poi se ne sia persa la memoria, il controllo, ciò che doveva essere una facilitazione è divenuta prigione.


Utilizzare "la macchina" richiede un Uomo sempre aggiornato, sempre in contatto con il vero di se stesso.


Ci sono luoghi nel modo dove ormai l'uomo è a funzione, a supporto della macchina, dove ogni cosa é ben organizzata, dove tutto funziona bene: dalla culla alla bara, senza sbavature.


Ad esempio in Cina, è obbligatoria la scansione facciale al momento di un nuovo contratto telefonico o internet, l'obbiettivo è di poter riconoscere (una volta mappati tutti) qualsiasi persona e localizzarla in massimo 3 minuti, pensate che efficenza. 


Il grande fratello di Orwell é ormai realtà da molto tempo, anzi, si é andati ben oltre.


Certo, l'intelligenza Umana sarebbe destinata ad altro... La vita però é imbattibile, costantemente si rinnova, costantemente crea nuovi uomini, cancella i vecchi così senza fine, mantiene intatta la possibilità della riuscita.


La vita é totalmente indifferente al gioco del piccolo uomo, é totalmente indifferente alla nostra individuale riuscita, invece per noi, per la piccola infinitesimale goccia d'acqua è l'assoluto, non ci sono prove d'appello o seconde possibilità.


Tutti gli Uomini saggi o che perlomeno abbiano capito e compreso questi semplici rudimenti di vita, attuano un costante esodo, conducono una vita pressoché "solitaria", anche se sono in mezzo agli altri o magari hanno anche degli affetti o una famiglia.


A mio modesto parere, non ritengo ci siano altre possibilità, ma il fatto che la possibilità ci sia è Tutto, beh almeno per qualcuno, per quei coraggiosi che vogliano, imparare, anzi reimparare, Tutto... Da capo...


Ogni giorno... Tutto... Da capo... Tutto da capo!


Buon 2020, buon inizio!

martedì 26 marzo 2019

I grandi uomini sono i più soli.

“I grandi uomini sono i più soli." C.Bukowski

Ciò che riconosciamo simile ci piace, ci conferma, come se l'altro desse sicurezza a me.

Stesso vale quando ci troviamo in disaccordo, la contrapposizione rafforza me.

Ad un certo punto, può capitare invece, che ci si cominci ad interrogare sulle piccole cose e poi via via, pian piano, trovate le risposte e verificato che le risposte funzionino, ci si continui ad interrogare su tutte le altre e così si finisce per trovare molte soluzioni, che fanno verità.


Quale domande?!

Perché..?


Perché le donne si truccano o si depilano? Beh ora anche gli uomini...

Perché si rifanno le tette o si gonfiano le labbra? 
Perché si diventa mercato, merce?

Perché l'intelligenza umana diventa serva di intelligenze "inferiori"?

Perché l'essere umano finisce con il diventare servo di un cane o un gatto?
Perché si accusa e si pretende?

Perché ci si costringe in schemi e orari?
Perché lavoro e vacanza e non semplicemente vita?
Perché una famiglia e dei figli?

Perché costantemente si distrugge ciò che si costruisce?
Perché si boicotta se stessi?
Perché la paura o la rabbia con cui si convive?

Perché si nasce e si muore?


Perché..?

Così da domanda a domanda, da risposta a risposta, seguendo quei piccoli segni lungo la strada, si trova il senso e ad un tratto si é in pace.


Ogni domanda pretende una risposta, se una domanda si da, la risposta esiste; il compito è trovare la risposta, il compito è quello di trovare l'unica reale risposta tra le infinite vere... L'unica reale!

Si diventa via via più "soli" pian piano che le domande a cui rispondere tendono a zero, si è soli perché non c'é alcun interesse a voler dire, a volersi confrontare, non si è più nel piano della dialettica.

Ad un tratto, in questo processo di profonda personale e onesta umiltà ci si trova "soli", non nel senso che comunemente s'intende, non nel senso di solitudine.

"Solo" nel reale senso della parola, nel senso in cui i padri la intendevano: dall'arcaico “sollus”, che significa “intero”, che non ha bisogno di altro per completarsi... Da per se forma un tutto.

Non c'ê più competizione o conflitto né identificazione, solo tensione positiva verso l'esatto, verso il senso compiuto del gioco. Il gioco continuo di adeguare il proprio "io cosciente" alla propria "anima", il gioco di dare l'intelligenza cosciente al proprio Essere, di trasformare un servo maldestro e antitetico, in fedele servitore.

La coscienza tocca, diviene, per un breve attimo, facente parte del sempre esce da quello che conosciamo come spazio/tempo ed in questo realizza lo scopo; molto più della visione o idea di paradiso; il fedele servitore vede per un attimo l'eterno.


Certo Bukowski intendeva altro ma, ognuno ha i propri problemi da risolvere.

"Sollus"...

mercoledì 28 dicembre 2016

Auguri 2017... Che l'azione sia con voi!



Ho sempre scritto su questo blog per naturale ed esclusivo piacere personale.

Ogni piacere della vita, inizia, raggiunge un pieno e si esaurisce...

E' stato molto bello e gradevole per me, condividere il mio semplice modo di vivere, il mio naturale modo di essere e di azione.

Il nuovo anno sara' un grande ed impegnativo periodo; la vita scorre ormai piena, il tempo dei progetti e' concluso, mi avvio in modo dolce verso il tempo del maggior piacere, nella fase che avvicina alla conclusione della vita, verso il rientro...

Non pubblicherò nuovi articoli, comunque, questo blog rimarrà attivo, con i post presenti, per le informazioni sui corsi, sulle attività che portero' avanti e per le notizie sulle nuove pubblicazioni: per il 2017 sono in programma corsi a Tenerife e in Nuova Zelanda, consulenze individuali in Italia e la pubblicazione di due nuovi libri.

Per cui questo e' solo un arrivederci!

Uno come quello che due fidati amici si scambiano guardandosi negli occhi, mentre si stringono la mano.

Auguri affinché il 2017 sia l'anno migliore della vostra vita, almeno fin qui e...

Che la forza, anzi, che l'Azione sia con voi!

sabato 19 novembre 2016

Ambiente


Cos'è l'ambiente?


Come influisce su di noi o come influiamo su di lui?

Noi facciamo l'ambiente o l'ambiente fa noi?

Consapevolezza...

Spazio d'azione o sicuro e corroborante rifugio?

Spazio/luogo di salute, casa privilegiata, luogo dove poter Essere.

Senza l'ambiente, senza spazio fisico, l'esistenza non avrebbe senso.

Il nostro spazio: corpo, luogo-casa, campo eterico, spazio protetto e spazio-tempo.

Questo è il nostro ambiente, appena ne veniamo distratti, ogni "sventura" diviene possibile: distonie, sfortune, paure, malattie, insomma tutto il versante dove la macchina ha la sua casa.

Avere salvo l'ambiente, il nostro, vuol dire tenere in salvo il nostro essere!

Noi facciamo l'ambiente, perché per farlo, dobbiamo avere una certa sanità di base, dobbiamo coordinare l'ambiente ai nostri sensi basici, per cui: estetica (luci, colori, fiori o ciò che vitalmente esalta il bello, proporzioni funzionali), profumi, musica e tatto (sia esso visivo che fisico).

Ogni cosa deve fare ordine; non significa ordinato nel comune senso conosciuto.

Questo è sufficiente, già con questi pochi elementi; l'ambiente, poi, fa noi!

Nessuna intelligenza può o riesce a vivere senza un appropriato ambiente, l'ambiente fa anche per lo sprovveduto passante che si ritrova lì, ignaro.

Eppure l'ambiente, seppur a sua insaputa, lo cambia.

Poi esiste uno spazio eterico, esso è casa e base per l'ambiente esteso (spazio-tempo), questo è un luogo a disposizione, utilizzabile come ampliamento del proprio piacere, come finestra di conoscenza del passato o del futuro, inoltre, è possibile utilizzarlo come spazio di protezione.

Possiamo usarlo per persone a noi care, come coperta avvolgente.

Chi decidiamo di portare in questo spazio, può godere di molti benefici; possono essere in senso di ciò che viene definita fortuna, possono essere in termini di salute o di semplice capacità energetica o intellettiva.

Il nostro ambiente è come un orchestra e noi ne siamo il direttore, mille dettagli, armonia perfetta, luoghi privilegiati... Per chi sa leggerli ed anche per chi li ignora, per chi, non solo non sa costruirli/crearli, ma vederli o sentirli.

Proporzioni indovinate a funzione Umana, musica creativa, spazio d'azione, luogo di espansione dello stato di grazia...

Noi abbiamo l'ambiente, il nostro luogo spazio/vita da curare e organizzare; in questo modo facendo il luogo, diamo modo al luogo di fare noi, diamo modo a noi di poter estendere il nostro spazio azione.



Abbiamo la possibilità di dare una direzione al nostro futuro, di interagire con lui, deciderlo, cambiarlo...

Nell'ambiente decidiamo la nostra vita, spazio libero, zona rotonda, franca, dove il potere della vita sembra quasi essere nelle nostre mani, possiamo visionare ogni persona, ogni dinamica a noi afferente; così da poter amare, rifiutare o annullare secondo il nostro piacere, intelletto e intelligenza. 

...E' tutto qui?

A questo non posso dare una risposta; come ogni cosa, noi possiamo raccontare fin dove siamo, fin dove vediamo; noi capiamo fin dove siamo divenuti, oltre non è possibile...

Nel nostro luogo, abbiamo la possibilità di muoverci nello spazio/tempo, abbiamo la possibilità di questo gioco, possiamo entrare nella fenomenologia per darle un senso, il fenomeno da senso al noumeno.

Semplice gioco dell'uno, che finge il problema...

In fondo noi, dobbiamo solo risolvere la nostra piccola individualità, nulla per l'Essere, tutto per noi.


... E poi, squilla il telefono, mio padre? Oggi mi è venuto a trovare per pranzo, già mi telefona? È appena andato via, possibile?

..."Pronto! Che succede?"... 
"Se apri il cancello vado via!"... :) :) 
... "Ah, già, mi ero dimenticato!"

Così una buona risata, mi richiama qui; dove ogni azioni o non azione ha un peso,
dove possiamo viaggiare, senza preoccuparci del tempo ma, avendone cura e Amore...

Apro il cancello, sorrido... Finalmente libero di poter Amare chi scelgo, libero di poter dare ambiente a chi decido...

Ambiente... Dove inizia l'essere invincibili...

domenica 24 maggio 2015

A proposito di motivazione...

"Il miglior momento per piantare un albero era vent’anni fa; il secondo miglior momento è ora."   Proverbio-Cinese


Sembra che una delle cose più difficili sia la motivazione, sia come mantenerla, aumentarla.

Mi sono imbattuto spesso in questo tema, anche nel mio libro "Il vincitore non ha scelta".

In fondo e per quanto mi riguarda, la motivazione non è qualcosa di aggiunto, di esterno a noi; non è qualcosa da conquistare, è semplicemente uno stato di essere, è lo stato di Essere.



"Possiamo avere di più di quello che abbiamo perché possiamo diventare di più di quello che siamo."  Jim Rohn

Ci sono tante false credenze in giro: qualcuno crede che quando tutto va bene, sia facile essere motivati; altri credono che quando le cose vanno male o s'inciampi su qualche problema, sia più difficile od impossibile esserlo.

Qualcun altro cerca la motivazione nell'adrenalina o nella meditazione.


Non ho mai visto un animale sano cercare motivazione, cercare la motivazione nell'alzarsi la mattina, nel fare con piacere le proprie cose, nel dedicare tempo a se stesso.
Non ho mai visto un cane cercare la motivazione per giocare o per andare alla scoperta di nuovi odori e profumi.



"Le persone spesso dicono che la motivazione non dura. Bene. nemmeno un buon bagno, rispondo io, per questo si raccomanda di farlo ogni giorno."  Zig Ziglar


Perdiamo, spesso, tempo nell'invidia, invece di usare quella stessa forza per agire; nutriamo la nostre mente di malattia e negatività, ci ritroviamo a costruire il nostro universo intorno, senza renderci conto che abbiamo costruito una prigione, senza accorgerci che abbiamo cominciato a vivere in bagno, invece che nel paradiso che è appena li fuori.

Fuori da quelle anguste pareti e schemi da noi costruiti.



"C’è solo un modo per evitare le critiche: non fare nulla, non dire nulla, e non essere niente."   Aristotele

Inevitabilmente, i migliori potranno essere criticati, giudicati, saranno costantemente sotto attacco, ma loro tranquillamente lo sanno.
Sanno che la macchina non conosce pause nè da tregue, non si stanca, non si riposa.
Per il solito meccanismo d'infantilità, si continua a pretendere dai migliori, qualunque cosa, come quasi fossero degli dei e non avessero, anche loro, difficoltà, cose da superare o difficili battaglie da portare avanti.
Come se, il loro sorriso gli fosse dote gratuita e non il risultato di una costante e continua conquista.
I migliori non sono Dio, sono solo invincibili, almeno fin quando saranno "migliori". 



"La differenza tra una persona di successo e gli altri non è la mancanza di forza o mancanza di conoscenza, piuttosto una mancanza di volontà."   Vince Lombardi


Mi dicono, a volte, che sono motivato... Non e' vero! La motivazione, quando l'avrai conosciuta e superata, si scopre inutile, inesistente, è solo un pretesto provvisorio, poi si può buttare.
Chi vince, non ha scelta!  ...Chi vince nella vita, nelle cose che fa, chi trova il proprio posto nel mondo, non è un fortunato o un predestinato, è semplicemente un "fabbro, uno che fa con le mani". Uno che sa che non ha scelta...



"Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere."    Dalai Lama
 

 ...Oggi è il mio giorno... Per dare bisogna avere in sovrabbondanza, in caso contrario è solo perversione... Ma questa è un' altra storia...


"Ricordati che le persone più felici non sono quelle che ottengono di più, ma quelle che danno di più."  H. Jackson Brown,Jr.
 

domenica 14 settembre 2014

In ogni caso...Lo sguardo verso l'orizzonte.

È talmente prezioso da non poter essere acquistato.

Eppure tutti ne abbiamo, chi più, chi meno, anche se nessuno sa di quanto possa disporne di preciso.

Mentre mangio, guardo i gabbiani; anche loro ne hanno...Non posseggono nulla, ma hanno tutto.
 
 
 Ognuno sceglie con cura il suo posto, dove essere protagonista, unico...Per un po'...Poi di nuovo un breve volo, un nuovo posto; sia esso la sommità di qualche scoglio o, a volte, il dondolio delle onde.

Altre volte, sembrano cercarsi,  ma tengono sempre il loro spazio, dove non entra nessun altro.
 
Si percepisce l'assoluta presenza nell'azione, qualunque essa sia: anche quando, semplicemente fermi, danno l'impressione di volgere lo sguardo verso l'orizzonte.
 
Certo che a pensarci, fa quasi sorridere, l'affanno degli uomini per guadagnare denaro, che tutto può comprare, tranne il bene più prezioso, che già posseggono e che non possono aumentare o accumulare.

Il tempo: così prezioso, così sprecato.
Più trascorre, più diviene prezioso.

Credo, che qualcosa si sia interrotto, come fosse andato in corto circuito.

La forza e l'erotismo, sono  sono in gran parte vestiti al femminile, l'uomo, nel migliore dei casi, può solo goderne.

In corto circuito, perché, la donna capisce, quando il pieno di quell'erotismo, di quella forza è già  passato.

Così, cominciano a guardare, nelle altre, ormai, più giovani, intorno a loro, ciò che non hanno più.

Ora che potrebbero, ancor più godere la vita, hanno perso ciò che credevano illimitato e, in questo gioco, hanno trascurato di guadagnare intelligenza. 
 
Ho notato che, spesso scelgono uomini mediocri, se non addirittura perdenti e più, sono valide in potenziale, più selezionano perdenti.
 
A volte capita, che intercettino qualcuno valido ma, quando questo succede, è solo per boicottarlo, divengono un ulteriore possibile difficoltà.
 
Certo, non ne sono coscienti, ma questo cosa cambia?
 
Un Uomo così, le vede ma, cosa può fare? Nulla o poco, credo. Può solo farsi assenza, continuando ad Amare.
 
Rotonda è l'onda, rotonda è la vita, rotonda è la femminilità...

L'uomo ne è solo spettatore, e in cambio di contare poco o nulla, ha il gusto dello spettacolo, dove lui non potrà mai salire sul palcoscenico, però.

Se puoi pagare il prezzo di Amare, il prezzo di fidarti, quello di essere libero; vuol dire che sei un Uomo ricco, ma non potrai essere mai così ricco, da poter comprare il tempo, neanche in po'.

Il tempo, così prezioso, che nessuna ricchezza può comprare...Eppure, ne hanno tutti...

Nessuno, però, sa quanto ne abbia...

mercoledì 13 agosto 2014

Solo un viaggio...Solo tempo...Verso il bello...

Tendiamo al bello.

Così mentre viaggiamo nella Francia, verso nord, attraversando Parigi, fino alla Normandia...
 
Ogni terra racconta la storia di chi ci è passato, ogni luogo trattiene in se le emozioni degli eventi, che hanno visto passare.

La terra digerisce tutto e torna sempre vergine, ma ci sono eventi che hanno bisogno di più tempo.

E si, che ne ha viste di cose la Normandia, tante che, quando l'attraversi, sembrano sovrapporsi l'un l'altra.

Piove; piove spesso qui, al nord della Francia...Le ruote della moto sulla strada, sembrano accarezzarla con la giusta forza, come gioco erotico di due teneri amanti.

La vita scorre, allo stesso modo, con lo stesso erotismo, con la stessa giusta tensione.

Ma come l'erotismo può diventare vuoto, così anche il bello; quando diventa solo spettacolo esteriore, semplice esibizione; si perde la capacità di metabolizzarlo, di saperlo mangiare.
Quando mettiamo più fiori sui balconi, che dentro la casa; quando perdiamo il contatto con le nostre cellule, loro dimenticano noi.

Uno spettacolo dopo l'altro, senza fine. Continuiamo a viaggiare, su quella moto, mangiando chilometri, senza dirci nulla, dicendoci tutto.
Tutto quello che, senza dirci nulla, ci siamo detti in questi trenta anni di distanza.

Non potremo mai colmare quel tempo ormai passato, non potremo avere quella vita, ma cosa importa. 

Siamo qui, ora, non più ragazzi, non più... Come a cercare di rubare al tempo, quel tempo che, non possiamo più avere.

Ora, è il nostro tempo; ora, dopo aver vissuto, siamo arrivati qui.

Che vita ho avuto, da ragazzo volevo essere sempre primo, così come nella giusta natura delle cose, forse, qualche volta, lo sono anche stato, però per il più delle volte, ero li a combattere tra gli ultimi, dove la polvere difficilmente ti fa scorgere tutt'intorno.

Poi, con il tempo, ho capito che non avrei potuto avere posizione migliore, da li potevo vedere tutto l'insieme, potevo persino guardare dietro le quinte.
In fondo a me interessa solo godere la vita, è per goderla, bisogna capirla.

Continuo a combattere li, tra gli ultimi, continuo a viaggiare in moto, a godermi la vita.

Naturalmente tendiamo al bello, ci piace esporlo, mostrarlo, ma se perdiamo la capacità di crearlo, di goderlo, nessun bello è bello.

Piove ancora, anche qui in Bretagna è tempo di riposarsi un po' ... 

Ma solo un po', perché, il viaggio continua... Passano per la mente tutta l'educazione e la cultura errata che ci portiamo dentro, risuonano nelle frasi che, costantemente senti ripetere, come un disco rotto... " Se lo merita proprio...E' una persona per bene, una brava persona...Ha avuto una vita difficile...ecc.ecc."

Sorrido, dentro di me, mentre il rumore del motore e la pressione dell'aria sullo stomaco, tiene sempre accesa la tensione, viva quella sottile paura, che lega la nostra vita a quei pochi centimetri di gomma sulla strada.

La strada corre così veloce, che non si ha il tempo di pensare, devi lasciare che lo sguardo e gli altri sensi seguano la loro intelligenza, la testa è sempre un po' in ritardo, non si può sbagliare.

Gioco erotico, la vita gioca, indifferente a tutto, anche alla morte.

Ancora un altro respiro, una curva ancora...Quanto tempo è passato, quanto tempo per arrivare fin qui, ma ora ci sono...Posso sorridere di tutto, prendere ciò che voglio, senza meritarlo, posso stare tra gli ultimi a godermi la vista, a vivere ogni respiro.

Camminando scalzo, ancora in viaggio...Ancora...!!

 

domenica 4 maggio 2014

Gli ottimisti vivono di più.

Gli ottimisti, vivono più a lungo; emerge da un recente studio, secondo il quale, vivono mediamente sette anni in più, rispetto agl'altri.

Ridere fa bene, pensare "positivo" fa bene.

Ma, cosa vuol dire, concretamente?

Quando le cose sembrano andare bene, l'ottimismo, non può che essere la naturale conseguenza.

Un po' più difficile esserlo, quando guardi tuo figlio, appena nato in un letto d'ospedale, non sapendo se vivrà; quando perdi il lavoro, quando le difficoltà della vita sembrano sopravanzarti.

Quando ti senti stanco, privo di energie; quando senti di non avere la forza di combattere ancora, senti vicino, la resa.

Allora l'ottimismo sembra così lontano e il vivere più a lungo, l'ultimo dei problemi.

Il carattere di un Uomo si misura dalla sua capacità di soffrire, da come affronta il dolore e la fatica.

In fondo, poi cos'è la fatica?

Forse il cuore o i polmoni che mai si fermano, faticano?
E' forse fatica, l'enorme sforzo, che compie un fiore per sbocciare?
Quella di un bimbo nel nascere?

Ci dimentichiamo di essere ottimisti, perché i problemi diventano protagonisti, eppure respiriamo, eppure, se alziamo lo sguardo, possiamo guardare l'orizzonte e più in alto, fino al cielo.

Con quelle sue sfumature di celeste e di blu, che spettacolo!

Possiamo sentire il calore del Sole, la pioggia, i profumi e la musica della vita, intorno a noi.

La vita, tanto forte, così immediata e scontata, che rischiamo persino, di non vederla più.

E allora è semplice essere ottimisti: basta ricordarsi dell'effetto rete, dei complessi, della macchina, degli stereotipi, delle morali, delle abitudini, e quasi in modo magico, eccolo lì, l'ottimismo, sembra guardarci, come a dirci: e allora? Ti eri dimenticato fossi qui?


E' così bella la vita, così bello vivere, che non essere ottimisti è quasi impossibile.

Ho fatto il pescatore, il meccanico, il bagnino, l'agente  assicurativo, il promotore finanziario, sono stato in ospedale affianco a mio figlio appena nato, ho perso il lavoro varie volte, spesso, mi sono trovato nel non sapere quale strada prendere né cosa fare. Mi sono sentito perso, smarrito, impaurito, fino a provare quasi terrore. Ho passato notti insonne, perso nel non pensare. A non avere nemmeno i soldi per fare la spesa, sono stato imprenditore, ho avuto birrerie, bar, pizzerie. Ho fatto il cameriere, ho girato il mondo, ho amato molto, sofferto, vissuto.

Continuo a farlo...

Capisco la violenza negli stadi, la religione, le fedi, le morali, la pochezza, la disperazione e la rabbia, do valore al tempo.

Capisco la vita, mentre continuo a percorrerla scalzo.

Affronto le difficoltà, il dolore, mentre mi nutro di piacere...

Ho percorso migliaia di chilometri in moto, se voglio, posso guadare e vedere dentro le persone, fin quasi, a scorgerne l'anima.
Spesso, mi sono trovato nella condizione di volermi arrendere; non l'ho mai fatto.

Ho vissuto per strada e nelle stazioni, insieme a quelli che chiamano vagabondi, ho visto tante persone che amavo, morire in modo stupido.
Ho affrontato processi, ed avevo ragione...
Ho fatto così tante cose, che neanche più rammento.


Spesso abbraccio mio figlio di notte, quando sta con me e mi chiedo, se anche lui si troverà di fronte a ciò che ho affrontato io, ma soprattutto mi chiedo, il come lo affronterà...

Sono in debito con lui, un debito che non posso e non potrò pagare o forse no, forse debbo semplicemente, ancora capire molte cose, di questa strana vita.

Eppure a me interessa poco capirla, forse perché l'ho vissuta, forse perché cerco quel passaggio a nord-ovest, che mi fa anche paura.

Oggi, mi sembra tutto logico, quasi scontato...In questo granello, perso nel cosmo, che noi, chiamiamo Terra, dove l'essere umano, in modo invisibile, ha fatto la sua storia.

Come faccio a non essere ottimista, a non ridere, a non vivere!?

In fondo, quando Oscar Wilde scriveva:  "Non prendere la vita troppo sul serio: comunque vada non ne uscirai vivo", si riferiva a questo, noo? :-)

...E credo, avesse ragione...


sabato 1 febbraio 2014

Ambizione...Avidità...


 
 
Non prendere la vita troppo sul serio: comunque vada non ne uscirai vivo”  Oscar Wilde


Ora so, che la fortuna non esiste, che la sfortuna non esiste.

Ora so, che meritiamo ciò che ci accade, ciò che abbiamo o non abbiamo.

...Se il vento fosse sufficiente a piegare o ad abbattere gli alberi, non avremmo grandi olivi, né possenti querce...

Sono anni, che mi spiegano con dovizia di dettagli, tutti i motivi per cui qualcosa non si può fare; anni che mi argomentano con convinzione ogni causa per la quale, è impossibile cambiare qualcosa della propria routine.

Ambizione; Ambizione...
Persone prive di sana ambizione...

Amo l'ambizione...Detesto la pigrizia...

Sono anni, che continuo a far finta di ascoltare... Ogni volta; sorrido, annuisco e dico sempre le stesse cose: capisco, si, certo, hai ragione...

La vita è perfetta, giusta... Sorrido, perché guardo quelle persone, che in buona fede, vorrebbero adattare la vita, a se stesse, invece di adeguare se stesse, alla vita...

Tanti amici, nel corso degli anni, mi hanno chiesto molte cose, ma io non ho mai potuto dare le risposte che volevano sentire...

...Non ho soldi, non ho tempo, ho troppi impegni, ho la famiglia, ho i figli, non ho le capacità, non ho le competenze, il mio carattere non me lo permette, io non sono così, c'è crisi, in Italia non funziona niente, non sono capace, sono troppo emotivo, non m'interessa, ci devo pensare, mi debbo organizzare, appena passato questo periodo, questo non è il momento giusto, non ci riesco, non capisco, non è per me, è troppo difficile...

Inutili argomentazioni, senza alcuna logica... Io so che non saranno felici, al massimo si adatteranno a vivere su certi schemi, abbastanza funzionali...Forse...
E' giusto così, ognuno sceglie cosa vuole.
 
Allora, perché lamentarsi di ciò che si è scelto, di ciò che ogni stramaledetto giorno, si continua a scegliere?

Sorrido, perché la vita è meravigliosa, ogni giorno abbiamo il dovere di coincidere con la nostra creatività, di non essere pigri, di essere ambiziosi.

Ogni giorno possiamo inventare la nostra vita, ogni giorno...

Invece, si muore nella routine, nelle abitudini, in tutti quei motivi per cui non si può fare, per cui non si può cambiare.
Come bambini stupidi, si continua a sognare qualcosa, che sta lì, basta alzarsi e prenderla...Invece, mi si spiegano tutti i motivi per cui non ci si può alzare.

...La vita è giusta: si nasce, si muore e chi vuole, nel mezzo vive, rischia e scrive la propria storia...

Ambizione, avidità: di vita.

Ho sentito i musicisti migliori suonare per le strade, le persone con più energia finire con il fare il bucato e stirare infinite montagne di vestiti, per la famiglia...Ho visto i migliori arrendersi...

Si continua a stare seduti, a sognare...Intanto, la vita passa lo stesso...Nel mentre si aspetta che qualcosa cambi...Si trova ogni motivo, affinché ogni cosa rimanga uguale... 

L'unico momento giusto, che conosco, per fare qualcosa, è ORA!

Non ci sarà mai un momento giusto, all'infuori di ora...

Se devi lottare, lotta; se devi combattere, combatti; se devi amare, Ama...
Se devi vivere, Vivi; se devi morire, muori...

Ma non lasciare che il tempo passi, che ti sorprenda a guardare la televisione, ad accudire i figli in modo morboso, a vivere una vita che non ti appartiene; non lasciare che il tempo ti sorprenda a trovare scuse, a cercare tutti i motivi per non fare qualcosa, per non fare qualcosa che renda la tua vita degna...

Rendi la tua vita degna di essere vissuta, non nasconderti, perché un giorno non avrai più tempo ed il tempo non sarà benevolo, come te, con te...
Un giorno non ne avrai più per trovare scuse o motivi e indietro non si torna...

Vivi, ubriacati di vita, togli ogni scusa, ogni alibi, respira, se puoi...E allora vedrai, saprai che, la fortuna non esiste, la sfortuna non esiste, che meritiamo ciò che abbiamo o non abbiamo...

Io non mi arrendo, non posso, questa è la mia scusa...

Ora è il momento giusto, ORA è il momento...
Alzati...Prenditi ogni rischio, fai ogni cosa seriamente, ma non prenderti troppo sul serio, VIVI!

ORA!