L'oceano, con le sue tranquille onde, mi accarezza.
Ho scelto con cura il sigaro che sto gustando, mentre il sole ancora indugia nel suo tramonto.
Non è il solito cubano, ma un sigaro fatto in questi luoghi, arrotolato da mani esperte, dolce, come la dolcezza che è possibile creare in luoghi dove la natura è ancora non completamente rovinata, dove l'oceano permane indifferente all'uomo.
Ho espresso più volte concetti circa il "guerriero", spesso l'ho richiamato e proprio mentre a cena, assaporavo un pesce, vissuto libero e indomito, ho avuto il desiderio di scrivere qualcosa in più circa il mio conoscere in riferimento a ciò che definisco: "Guerriero invincibile".
Il termine guerriero indica un combattente o un esperto di guerra, nella psicologia junghiana identifica spesso l'archetipo della mascolinità.
Mi riferisco, invece, a questo termine, volendo semplicemente identificare un'attitudine psicologica, originariamente in dote a tutti ma che per lo più viene persa, abbandonata in qualche cupo e recondito angolo, frutto di complessi, ben nascosto all'intelletto, sottratto all'Anima, senza il quale "l'unita di azione" semplicemente non ha storicità.
Il mio concetto di guerriero è quello proprio di una casta, quella casta a cui appartiene quell'Uomo senza tempo, quello che non si è e non può arrendersi, quello che per propria natura e potenziale non ha scelta ed ogni istante consapevolmente decide e si autoposiziona, in costante metabolismo accretivo.
Il guerriero a cui mi riferisco, non combatte contro nessuno né affronta improbabili battaglie, è semplicemente un Uomo senza paura, nel senso che la guarda negli occhi; così alla stregua di ogni immagine che poi diviene pensiero.
Un guerriero "morbido" invincibile che dopo aver affrontato ogni dove di se stesso si ritrova senza paura, senza miti.
É un Uomo solo, non nel senso di solitudine, comunemente inteso, ma nel senso che si certifica in un universo il cui accesso è precluso ai più, e qui torna il concetto di casta, non quella acquisita di diritto, ma quella guadagnata con "la spada" del coraggio e dell'intelligenza.
Il guerriero a cui mi riferisco è un Uomo con la capacità di saper Amare e saper uccidere per Amore.
È un Uomo che ha vinto ma, non per questo si è seduto, anzi...
Ha bisogno di piaceri superiori a quelli che mediamente si conoscono,
a volte persino desidererebbe una Donna, intesa come condivisione di Anima ma, il più delle volte si trova a confrontarsi con limiti e vuoti, certo sarebbe bello e un pò "manca", così che l'invincibile guerriero si riscontra, ancora una volta, solo,
come me, ora...
Ma anche questa è un'immagine che di certo non spaventa un guerriero seduto di fronte all'oceano nel mentre quel dolce sigaro è ormai fumo, che porta con se l'essenza sublimata d'indomiti guerrieri.
Per questo e non solo, sono e saranno sempre qui, e in fondo non potranno e non potremo essere mai soli.