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mercoledì 17 settembre 2025

Mi rendo conto

 Mi rendo conto...
Che ogni cosa che ci serve o ci occorre è già in noi, in quella parte che ci è stata sottratta, in quella zona ancora intatta e inconosciuta.

Così, appena nati, iniziamo a perdere ciò che siamo, mentre acquisiamo forzosamente quello con cui combatteremo sino alla fine, ciò che difenderemo fino all'auto consumazione.

Iniziamo a studiare ad apprendere nozioni, stati d'animo appropriati, morali, fino a dimenticare chi siamo realmente e per quelle idee, per quell'io fittizio, ci sabotiamo, ritenendolo vero e reale, il complesso diventerà guida e riferimento.

 Mi rendo conto...
Che ogni giorno, ogni attimo è unico ed irripetibile, eppure scorre senza di noi perché, non ci siamo più, nel mentre rincorriamo quello che ormai riteniamo essere indispensabile, mentre la memoria ha perso anche le ultime tracce della trafilatura subita e della sofferenza provocataci, crediamo e cerchiamo la felicità in mondo completamente fittizio; abbiamo l'oceano ma, cerchiamo l'acqua nel deserto. Trovarla o meno sarà solo mera ed inutile illusione.

 Mi rendo conto...
Che non riesco più a parlare, che non è utile (quasi sempre) provare ad aprire un piccolo strappo nella scenografia e ho troppi anni per averne ancora la "pazienza" di volerlo fare, ognuno è solo e deve/dovrebbe affrontare il proprio viaggio a ritroso, il viaggio dentro se stessi scalzo e senza miti, con selvaggia freddezza razionale, scevra da ogni piccola ombra di idee e memi aggiunti.

 Mi rendo conto...
Che ci sono persone che credono in Dio, altre in Budda, in Maometto, chi è animista o chi non crede in nulla, chi é di una fazione politica, chi di un'altra e chi di nessuna, chi vuole la guerra, chi cerca la pace e chi cerca di sopravvivere, chi nasce povero, chi ricco e chi viene ucciso; nella casualità dobbiamo trovare l'ordine, credo che questo sia il semplice, dolce e inesorabile gioco della vita.

Combatto ma, sono in pace, a volte soffro ma so di aver vinto, cado ma so già che mi rialzerò... Succede quando combatto per qualcosa: sia Amore o denaro, azione o contemplazione, quando siano battaglie effetti residui di impianti, di memorie cibernetiche, di un me fittizio, di un "Don Chisciotte" senza speranza alcuna e sempre ne pago il prezzo, non ci sono sconti o scorciatoie... Poi mi rialzo, con una meta di nuovo non fittizia; la mente più consapevole, più intelligenza, più piacere e lusso.

Libertà; di vittoria in vittoria senza fine... Mi rendo conto.

Respiro, godo la vita all'ombra di tutto e tutti, cammino felice e un tramonto mi rapisce, non lo vede nessuno, chiusi nei (finti) problemi, nella vuota corsa per arrivare a casa senza saperne neanche il motivo, eppure è li, tutti possono ammirarlo, tutti possono essere felici... È davvero così alto il prezzo da pagare per semplicemente fermarsi? Per capire che non ci sono altre strade, in fondo ed anche se non lo volessimo, dobbiamo respirare, mangiare e bere, dobbiamo curare noi stessi i nostri pensieri, le nostre emozioni e allora alziamo la testa e prima di morire... Viviamo! Mi rendo conto.

Respiro e so che questo respiro sarà unico in tutta la mia vita, un attimo dopo l'altro; respiri, attimi irripetibili, sento il sangue scorrere forzosamente e con irruenza nelle vene, il mio corpo, fedele ed instancabile compagno mi sostiene, mi porta ovunque e non sempre ne ho cura, eppure mi perdona, m'incoraggia e mi dice: "Dai, forza, sono con te; godiamoci questo giorno, respira lentamente e profondamente, la forza scorre: dentro, fuori, ovunque; tutto vibra... Ascolta e assaporane la musica, questo è il paradiso, alza gli occhi e guarda!"

 Mi rendo conto...
Che più si torna, più si gode, più si comprende, più si è felici e più si è soli; non è più bello o più brutto è così, semplicemente così.

Ho vissuto già molto: intensamente e con esperienze che potrebbero riempirne molte di vite ma... E ora?
Si, traguardo dopo traguardo, debbo imparare ancora, ricordare meglio che il meccanismo non comprende, non si spegne mai, non da tregue o pause, "approfitta" di ogni istante di carenza... 

Vorrei ciò che ho voluto, ciò che ho; il piacere di fare bene secondo natura, secondo la nostra natura, quella vera, trasmutare fuori ciò che siamo realmente (dopo averlo riconquistato, ovviamente); ritengo che alla fine sia l'Arte l'ultima frontiera e il momento di quando se ne potrà accedere senza profanarla. Mi rendo conto.

 Mi rendo conto...
Proprio ora ho nuove sfide da affrontare, non volute, non cercate; posso piegarmi sotto il peso problematico delle stesse e così sarà, eppure continuo a guardare l'orizzonte con i suoi tramonti e le albe, il mare e qualche amico, qualche attimo d'amore "rubato" e l'intelligenza capace del lusso.

Esiste il karma, quello dei nostri errori in questa ed unica vita, poi c'è la casualità, la etichettiamo come buona o cattiva, come fortunata o sfortunata, in realtà essa è solo casualità, comincia ad esistere con il nostro concepimento, anch'esso causale ed è possibile usarla per evolvere la nostra mente o per distruggerla, riteniamo di essere liberi, in realtà, siamo solo liberi di sbagliare... Mi rendo conto!

lunedì 21 agosto 2023

Ho sognato delfini

"La maggior parte dell’umanità è predisposta alla sottomissione. Gente inconsapevole, gestita completamente. Chi ha capito, ha capito, non ha bisogno di consigli. Chi non ha capito, non capirà mai. Io non biasimo queste persone perché loro sono strutturati per vivere e basta. Cosa vuol dire vivere e basta?
Mangiare, bere, respirare, partorire, lavorare, guardare la televisione, mangiare la pizza il sabato sera, andare a vedere la partita. Il loro mondo finisce lì. Non sono in grado di percepire altro. C’è invece un piccolissimo gruppo di esseri umani che sono “difetti di fabbricazione”: sono sfuggiti al controllo qualità della linea di produzione. Sono pochi, sono eretici, sono guerrieri." - Giovanni Cianti


Questa notte ho sognato delfini... Nel loro apparente nuotare e saltare, giocavano come è loro solito fare; li guardavo attraverso quel mare blu e celeste, cristallino e calmo.

Ogni cosa o quotidiano affanno d'un tratto, era privo d'ogni interesse, di ogni emozione; l'unica sensazione percepita era la piacevolezza e la calma del gioco, fine a se stesso, il gioco per il gioco, come puro e semplice piacere, nient'altro.

Non ho mai cercato la sicurezza e la tranquillità nella mia vita, anche perché ritengo non esista e che sia solo frutto dell'immaginazione e della cultura,

non ho mai rincorso carriera o posizione sociale,

non ho mai cercato una famiglia o qualche contesto simile; per lo più sono stato e sono un viaggiatore solitario ed in fondo, lo siamo tutti.

Ho vissuto grandi Amori, ho dovuto guadagnarmi ogni cosa e pagarla a caro prezzo, ho attraversato enormi dolori e sofferenze, vittorie e sconfitte (molte); ho fatto così tante esperienze che sembrano non poter essere contenute in una sola vita.

Sono stato pescatore, pastore;
ho vissuto in strada e svolto molti lavori e girato molto nel mondo... 

Mi percepisco come un'unità, non pensiero ed Anima o come più parti componenti l'uno ma, semplicemente Uno; mi riscontro integro, gli errori (tanti) che ho commesso non ne hanno compromesso la sostanza e l'integrità.

Siamo dotati di questo super potere che ci rende quasi intoccabili, puri...

Saremmo pressoché perfetti in un paradiso, habitat ed humus, in un costante stato di grazia, invece, ciò che definiamo libertà ed autocoscienza, hanno reso possibile quello che riscontriamo, quello che certifichiamo come realtà fallimentare, non adeguata.

Ritengo che, malgrado tutti gli sforzi e la tensione atti al miglioramento del nostro mondo, si sia comunque fuori strada, come se fossero gli sforzi di un bambino immaturo nel voler volare con una scatola di cartone che lui immagina come un aereo od un mezzo spaziale.

La libertà ci ha reso schiavi della nostra mente, delle sue immagini e modelli.

Senza capacità di "leggere dentro" tutto è perso, tutto è semplice e vana corsa... 
Verso dove?
Verso qualche effimere e temporanea sicurezza?
Verso qualche anno di quella che definiamo: "vita serena"?

Siamo giocati e costantemente anticipati, crediamo di controllare nel mentre siamo controllati ed usati.

La libertà, per quanto mi riguarda, consiste solo nella possibilità di sbagliare, no, non siamo liberi o per lo meno, lo siamo entro le regole della natura che non possiamo avversare, pena la perdita di senso, l'angoscia, la malattia, la morte... 

Esistono persone che hanno, in qualche modo, visto il gioco e con profonda umiltà hanno messo tutto in discussione, qualcuna si è persa per sempre, altre hanno vinto o sono in partita; è semplice riconoscerle, il solo stargli vicino aumenta il livello energetico, a volte migliorano anche qualche piccolo o grande malessere, non è importante essere o non essere d'accordo con loro, vederli o non vederli, queste persone, normali individui che non hanno mai smesso la verifica, se lo vogliono, possono aprire mondi e reali visioni, solo per puro e semplice piacere personale, anche se quasi sempre preferiscono passare inosservati, ogni tanto, si mostrano e chi può vederli, fa festa.


... Questa notte ho sognato delfini...





sabato 28 gennaio 2023

A volte accade

 

Cos'è l'amicizia? 

Un caffè offerto con il cuore, una cena parlando e ridendo, un buon vino condiviso?!

È profondo rispetto o solo qualcuno che non ti tradirà mai!?

È qualcuno che ti vede, mentre tutto il resto del mondo sembra averti abbandonato?!

È condividere un interesse comune, percorrere un tratto di strada insieme o semplice confronto goliardico tra maschi!?

È Robin che cerca Batman o Batman che cerca Robin?

Un Maestro senza Discepoli sarebbe solo un maestro ed i Discepoli senza un maestro, solo discepoli.

Ad un certo punto ci si accorge che, ogni luogo comune, ogni fede, modalità e forma di pensiero è ormai solo ombra nella notte.

Nulla è più luminoso di una candela nel buio e più è scuro, più la candela appare luminosa, di quella luminosità non contenibile.

Il buio esalta la luce, Robin esalta Batman, i discepoli il Maestro, la morte la vita...

La danza perfetta, sommo piacere, unico e fondamentale scopo della vita;

così è possibile giocare qualsiasi idea, fare la propria casa lì, dove si paga il prezzo più alto, dove il lusso è solo per chi costantemente sceglie, a chi continuamente e con umiltà verifica se stesso.

Non mi piace né Batman né Robin; mi piacciono le emozioni, quelle vere, in ogni loro più piccola sfumatura, mi piace l'intelligenza, chi crede di vedere le cose e chi le vede,
mi piace il nostro infinitesimale essere, gli infiniti universi, il tempo e la sua assenza, mi piace la conquista di un secondo e di un eterno, mi piace il fare, mi piace Amare senza se e senza ma...

Mi piacerebbe portare qualche mia relazione al successivo livello, mi trovo solo, non che questo sia un problema, tutt'altro.

Nel mio Essere, sto in pace e bene, non ci sono tensioni, ansie, paure o stress;
solo piacere della contemplazione, appena fuori, invece, percepisco rabbia, frustrazione, paura, insoddisfazione, vuoto e parole senza alcun senso reale, parole piene solo di rumore... Vuote.

Un amico conosce il rum o i sigari che più mi piacciono, non è mai invadente, sempre senza pretese... Solo pancia a pancia, condividendo emozioni, ognuno amplificando quelle dell'altro, nel mentre le vede e le gode, con totale assenza di giudizio.

... E poi, un amico è per sempre, finché dura... Così è l'Amore, così è la vita! 

giovedì 9 luglio 2020

Momento perfetto.

"C’era quell’aria di estate piena, era una sera calda serena, ancora pochi giorni e avrei ripreso la mia vita, non certo semplice e ordinaria, comunque ora ero lì e volevo goderlo.

Avevo sempre in testa quell’Uomo, ciò che mi aveva detto e come fosse stato un appuntamento, lo vidi, proprio lì di fronte a me, sorrisi istintivamente e lui fece lo stesso. Quella sera cenai solo e malgrado lessi più volte quello che pensò di avermi spiegato, non potei rispondere ai miei interrogativi, anzi." dal libro - Come Gabbiani.


Siamo nati esclusivamente per questo, per il momento perfetto.


Siamo nati per vivere costantemente nel momento perfetto; eppure infinite distrazioni ci portano lontano, distanti; quello che era il miglior strumento a nostra disposizione (la mente), sembra aver perso la sua funzionalità principe: rispecchiare il nostro "es", la nostra Anima, rendendola storia.


La nostra mente risulta "fuori gioco", come fosse stata alterata: sa far bene calcoli, inventare nuove tecnologie, in un apparente progresso... La stessa che "schiaccia" ed imprigiona gli umani in problemi, paure, stress, schemi, modelli, status; portandoli fuori strada, fuori dal "momento perfetto".
Questa mente riesce a giocare tutto, compresa l'idea stessa del momento perfetto; a tutti ne da un pacchetto preconfigurato  e così con tutto il resto.


Ogni cosa: dal divertimento, agli obiettivi, dalla morale, allo scopo della vita, sembrano non coincidere con l'Anima, con il progetto di natura.
Mi guardo intorno e vedo persone, arrabbiate, stressate, nella migliore delle ipotesi, le vedo rincorrere modelli, sogni che, una volta raggiunti non danno pienezza, non danno riscontro vitale.
Quello che era il nostro miglior alleato e strumento, é in realtà un congegno molto complesso e difficile da regolare e da tener "pulito", esatto.


Mi piacciono i gabbiani, vivono costantemente soli (mi riferisco a quelli ancora sani), a volte amano volteggiare con il loro compagno/a. Costantemente in contatto con il mare, con in metabolismo del sole, del vento, dell'aria.
Vivono il loro momento perfetto costantemente fino all'esaurirsi della loro esistenza e quando arriva l'ora, si adagiano sul terreno con lo sguardo rivolto verso ovest, lì dove tramonta il sole e lentamente si lasciano andare, soli, senza paura, nell'ultimo istante perfetto.
Pochi Uomini sono capaci del "momento perfetto", malgrado ogni possibile obiettivo o traguardo raggiunto, malgrado ogni possibile successo, risultano fuori gioco, hanno rispettato tutte le regole, tutte le morali ma, i conti non tornano.


Il momento perfetto non si coglie con la mente in seconda istanza, esso si realizza quando l'anima si riflette puntuale, esatta nella mente, nella storia.
Quando si ha perfetta coscienza: dell'aria che riempie i polmoni, e se ne gusta il sapore, della pelle in esatto piacere metabolico con l'ambiente; le emozioni assenti, la mente libera ha perfetto controllo e supervisione di ogni cosa che può cogliere e l'anima che riverbera godimento, nel mentre è già nell'eterno gioco.


Momento perfetto,  l'unico scopo che da senso all'esistere, unico reale obiettivo, non ci sono altri motivi a rendere la vita degna di essere vissuta.


Se un paradiso esiste, questo è qui ed ora... 
E si, esiste! 


sabato 6 giugno 2020

Giocare in difesa...


La vita, per nascita, mi ha fatto attaccante. 

Primogenito, pieno di responsabilità: fittizie, sociali, familiari... Schemi che ti legano da subito da cui difficilmente ci si libera.

Ho sempre guardato all'azione, possibilmente riuscita, raramente mi sono soffermato sulle sconfitte, sulle delusioni, non c'era tempo; qualcuno, in modo o nell'altro, "dipendeva" da me, dalle mie scelte, dalla mia riuscita o meno.

Nel tempo e con grande fatica ho cominciato a liberami, ho iniziato a sentirmi meno responsabile per quelle persone, per quegli amici a cui, pur avendo insegnato molto, pur avendo dato la possibilità di un'intelligenza diversa, erano caduti, addirittura messi contro da quel "meccanismo" invincibile, ma bypassabile. 

Posso sentire ogni loro emozione e sarebbe "facile" cadere nella loro rabbia o frustrazione, che non possono che attribuire a me ed anche per questo, sono e saranno fuori strada, fuori gioco.

Vorrei dispiacermi perché so che stanno fallendo il loro "progetto" ma, non sento nulla, semplicemente la solita voglia di fare.

Mi é sempre piaciuto giocare in attacco e so farlo... Però, ora che ho giocato i molti ruoli della vita, ora che molte esperienze sono passate, mi piacerebbe giocare, finalmente in difesa.

In fondo quale difensore può conosce meglio gli attaccanti, di chi ha giocato sempre all'attacco. 

Giocare in difesa permette di vedere tutto il campo, permette di avere la massima visione d'insieme, permette il massimo controllo possibile, permette di mettere a frutto ogni esperienza, permette di essere "attore non protagonista", di abbandonare quelle ultime rimembranze di schemi di responsabilità e con un difensore così "non si passa".

Un difensore così é il desiderio di ogni grande attaccante.

Ogni leader (per natura) ha un proprio percorso da fare, una propria storia e progetto da realizzare ma, un leader può decidere di farsi funzione nel rispetto del proprio egoismo, anzi, proprio a maggior funzione di questo.

Una perfetta, invincibile squadra!

Nessuno può "servire" meglio di un leader quando questo si approccia alla "casa" di un altro leader, nessuno!

Noi, esseri umani, siamo semplicemente il riflesso dell'energia, della vita ed é proprio in questo che s'ingenera la possibile interferenza e la perdita della Strada, del proprio individuale progetto.

L'uomo é fatto per la costante creatività, per il costante piacere metabolico; l'Uomo é fatto e realizza il paradiso; nel breve attimo del suo passaggio accarezza l'eternità.

L'anima costruisce la propria casa e l'esistenza gli dona l'incarnazione: attacco e difesa, solo un perfetto gioco di squadra.

Così mentre continuo a giocare in attacco, ho visto la possibilità di poter giocare in difesa... 

Il gioco della vita riserva sempre nuove sorprese ed opportunità, creatività senza limiti o confini; quando, in modo presuntuoso, si crede di aver visto tutto, di aver fatto ogni personale possibile, si apre un altro orizzonte, che sembra infinito, finché non lo si è percorso... Così senza fine...

Siamo solo energia, solo Anima, tutto il resto é semplice piacere.



sabato 26 gennaio 2019

Mi piace

... Mi piace ogni respiro...

... Mi piace scoprire ogni momento un pò di più di ciò che esiste...

Mi piace godere di ogni sapore, di ogni cosa che accade e di cui sono consapevole mentre la coesisto...


Mi piace improvvisare un posacenere per un sigaro...

Mi piace la mia solitudine, perché esiste un universo dove la solitudine non esiste...

Mi piace poter guardare e poter vedere fin dove voglio, fin dove decido, ogni cosa...

Mi piace poter guardare le persone e vedere fin dove voglio, fin dove decido, fin dove loro non sanno e forse, non sapranno mai,

mi piace perché in fondo alla loro Anima, c'è un "unico" dove anche io Sono...

Posso vedere in ogni persona, il presente, il passato e il futuro... 

Mi piace ogni respiro, ogni attimo di Anima, ogni istante di vita...

Mi piace la consapevolezza, la luce che diventa abbagliante quando chiudo gli occhi...

Mi piace parlare anche se molto raramente lo faccio davvero, mi piace cambiare la realtà, a volte, persino lasciarla com'è...

Mi piace il rammarico che provo per certi amici, che avrebbero davvero potuto essere Grandi e che non lo saranno mai... E he ho dovuto lasciar andare...

Mi piace il sommo rispetto che ho verso la libertà, che tranquillamente uccide...

Mi piace ciò che penso, che creo e che mantengo... Mi piace anche cambiarlo...

Mi piace la creatività e il coincidere con questa,

mi piace l'infallibilità, la perfezione dell'Essere e la sana natura umana dell'esistere, 
mi piace lo "spietato" gioco della vita...

Mi piace sapere cosa sia la libertà, l'Amore, lo scopo della vita, mi piace persino giungere al piacere come continuo perfezionarsi... 

Mi piace quell'intimo profondo infinito senso di Pace...

Mi piace fare, 
mi piace ogni traguardo raggiunto e ancor più il successivo...

Mi piace ogni giorno, 

... semplicemente...

Mi piace... 


mercoledì 28 dicembre 2016

Auguri 2017... Che l'azione sia con voi!



Ho sempre scritto su questo blog per naturale ed esclusivo piacere personale.

Ogni piacere della vita, inizia, raggiunge un pieno e si esaurisce...

E' stato molto bello e gradevole per me, condividere il mio semplice modo di vivere, il mio naturale modo di essere e di azione.

Il nuovo anno sara' un grande ed impegnativo periodo; la vita scorre ormai piena, il tempo dei progetti e' concluso, mi avvio in modo dolce verso il tempo del maggior piacere, nella fase che avvicina alla conclusione della vita, verso il rientro...

Non pubblicherò nuovi articoli, comunque, questo blog rimarrà attivo, con i post presenti, per le informazioni sui corsi, sulle attività che portero' avanti e per le notizie sulle nuove pubblicazioni: per il 2017 sono in programma corsi a Tenerife e in Nuova Zelanda, consulenze individuali in Italia e la pubblicazione di due nuovi libri.

Per cui questo e' solo un arrivederci!

Uno come quello che due fidati amici si scambiano guardandosi negli occhi, mentre si stringono la mano.

Auguri affinché il 2017 sia l'anno migliore della vostra vita, almeno fin qui e...

Che la forza, anzi, che l'Azione sia con voi!

venerdì 28 ottobre 2016

5/7 minuti

Ci sono cose, esperienze, emozioni, scelte che riteniamo belle, per le quali ci faremmo persino immolare; è bello, e' così e basta!

Quasi sempre si conduce una vita (l'unica che abbiamo) di merda, eppure, perseguiamo i nostri obiettivi, seguiamo ciò che va fatto, modelli; alla resa dei conti, la vita non funziona e malgrado ciò, continuiamo con la stessa "strategia".


La macchina, i complessi, non danno alternativa, fino all'ultimo giorno, all'ultimo istante della nostra vita, in quel momento, avviene la dannazione eterna, quando si capisce che tutto è stato sbagliato, che tutto è stato sprecato ma, non c'e' più tempo, la vita è finita, per sempre!



È la prima volta che utilizzo la fotografia di una galleria, lo chiamano "percorso meccanizzato", si trova a Spoleto; è bello, colorato, tecnologico, luminoso, se ne viene quasi attratti... 


Eppure è un tunnel, percorso obbligato, senza luce del Sole, una galleria sotterranea; la mente, la macchina, "lo ama", l'Anima prova repulsione, paura, tradimento...


La stessa cosa che avviane ogni attimo, ogni giorno, ogni anno, ogni vita...



...Così, in Italia, arriva il periodo estivo, arriva luglio e agosto, arrivano le domande: "Quando  vai in ferie? Dove vai in vacanza? Cosa fai quest'anno?" e così via...


Provo tanta tenerezza, nostalgia dell'Umano; ascolto il mio respiro e il sangue che corre nelle vene, poi, un altro respiro... Respiro...


A volte sento le lacrime condensarsi un po' prima di uscire ma, a cosa servirebbe; la macchina è macchina...



...Non vado in ferie, non vado in vacanza, quest'anno vivo, ogni giorno vivo, domani è venerdì 12 agosto, ho preso degli appuntamenti, ho piacere di farli, se fosse il mio ultimo giorno di vita, e' ciò che farei...


È una bella sera d'estate, ascolto musica e i suoni della della natura, solo, meravigliosamente solo, la mente può godere piacerei esclusivi a chi arriva, sempre però indivisa da tempo e spazio; l'Anima, invece, non conosce distanze, non conosce tempo...


Mi sembra tanto semplice, eppure, vedo ogni momento le persone a me "vicine" sbagliare; 
hanno la "capacità" di arrivare vicino e poi non riescono ad utilizzarmi, continuano in quella galleria, ritengono sia bella, si reputano "intelligenti e continuano a perdere...

Credono di essere "furbi", di essere "forti", potrei essere funzione per loro, solo per il fatto di essere venuti in contatto e non per la consulenza; in effetti, da questo punto di vista, la consulenza individuale e' più efficace...



Oggi ho utilizzato il mio tempo per lavorare un pò la terra, un pò in ufficio, un pò per coordinare le prossime azioni della società di Tenerife e molte altre cose, oltre ovviamente, al solito tempo libero della mente. Oggi tra i molti pensieri, ho dedicato 5/7 minuti a: ipermemoria (in Italia ci sono 8 casi conosciuti), Stefano e a C.


Cosa hanno in comune queste tre cose? Perché hanno catturato il mio interesse, in quei minuti?


Terrò per me le conclusioni circa il fenomeno dell'ipermemoria; Stefano, invece, lo accomuno a C.


C. è un ragazzo rumeno che si "arrangia" con molti lavori: idraulico, elettricista, giardiniere, muratore, ecc.

Stefano e' un pò più grande e fa il "manager" per una banca di consulenti finanziari.

Entrambi, per motivi diversi, avrebbero avuto la possibilità di fare un grande passo avanti, inteso come efficenza di vita.


Gli avevo accennato come poterlo fare, invece, hanno seguito i loro schemi, la loro galleria e così facendo, hanno guadagnato solo qualche denaro, invece, avrebbero potuto guadagnare efficenza, avrebbero potuto guadagnare universo di senso...


Ognuno a suo modo, ognuno per il proprio senso e per il proprio livello...


Continueranno a percorrere quella galleria, bella, luminosa, colorata...



... Dove vado in ferie?  :)

?... 




... Cosa ho fatto tutto il resto del tempo della giornata di oggi?

Beh, sono affari miei!!  :) 





venerdì 5 settembre 2014

Anejo 7 anos

Prigioniero del paradiso...

...E poi...

Forse, per questo, il progetto prevede la morte.

La noia, invece, non è prevista...

Quanto si può stare in paradiso?
Quanto senza annoiarsi?

Il bello esiste in quanto divenire, il resto è macchina.

E' un respiro...
E' il giallo intenso di un fiore...
Le mille sfumature di verde, che lo sguardo appena sfiora...
E' la musica...

E' vero, la macchina, non si può combattere, però, ti costringe a tornare te stesso, ti costringe a non usare il cervello, ti obbliga alla mente...

Sono a casa, da sempre...Per quel poco che ci sarò...

Anche questa estate volge al termine...Poi un altro paradiso da creare...

Ovunque sarai, non potrò che essere lì...

Libero o prigioniero... Qual' è la differenza?

Forse, sceglierei di essere prigioniero in paradiso, piuttosto che, libero all'inferno...

Potessi scegliere...

Ci vuole più coraggio a scegliere di esistere o di non essere mai esistito? Ma poi del coraggio, a chi interessa?

Sette anni impiega la Terra per girare intorno al Sole sette volte, anzi, quasi due giorni di più...

Sette anni impiega un rhum ben fatto, per cominciare a diventare buono...

Sette anni, sette secoli, sette millenni...

Sette...

In paradiso, ci sono da un po'...Libero o prigioniero...
Tanto tempo fa, mi sarebbe importato...

Prima di capire che, il paradiso e l'inferno, non sono luoghi ma, ciò che costruisci.
Quando diventano luoghi, sono, allo stesso modo, prigioni.

La musica...Si può solo ascoltare...Se sai ascoltare...
E chi sa ascoltare, sa, che non si ascolta con l'udito...

Di quella musica, siamo una nota e, non siamo liberi di suonarla stonata, se vogliamo far parte di quella melodia...Unica, apparente, scelta che ci è data...

 Anejo 7 anos

mercoledì 13 agosto 2014

Solo un viaggio...Solo tempo...Verso il bello...

Tendiamo al bello.

Così mentre viaggiamo nella Francia, verso nord, attraversando Parigi, fino alla Normandia...
 
Ogni terra racconta la storia di chi ci è passato, ogni luogo trattiene in se le emozioni degli eventi, che hanno visto passare.

La terra digerisce tutto e torna sempre vergine, ma ci sono eventi che hanno bisogno di più tempo.

E si, che ne ha viste di cose la Normandia, tante che, quando l'attraversi, sembrano sovrapporsi l'un l'altra.

Piove; piove spesso qui, al nord della Francia...Le ruote della moto sulla strada, sembrano accarezzarla con la giusta forza, come gioco erotico di due teneri amanti.

La vita scorre, allo stesso modo, con lo stesso erotismo, con la stessa giusta tensione.

Ma come l'erotismo può diventare vuoto, così anche il bello; quando diventa solo spettacolo esteriore, semplice esibizione; si perde la capacità di metabolizzarlo, di saperlo mangiare.
Quando mettiamo più fiori sui balconi, che dentro la casa; quando perdiamo il contatto con le nostre cellule, loro dimenticano noi.

Uno spettacolo dopo l'altro, senza fine. Continuiamo a viaggiare, su quella moto, mangiando chilometri, senza dirci nulla, dicendoci tutto.
Tutto quello che, senza dirci nulla, ci siamo detti in questi trenta anni di distanza.

Non potremo mai colmare quel tempo ormai passato, non potremo avere quella vita, ma cosa importa. 

Siamo qui, ora, non più ragazzi, non più... Come a cercare di rubare al tempo, quel tempo che, non possiamo più avere.

Ora, è il nostro tempo; ora, dopo aver vissuto, siamo arrivati qui.

Che vita ho avuto, da ragazzo volevo essere sempre primo, così come nella giusta natura delle cose, forse, qualche volta, lo sono anche stato, però per il più delle volte, ero li a combattere tra gli ultimi, dove la polvere difficilmente ti fa scorgere tutt'intorno.

Poi, con il tempo, ho capito che non avrei potuto avere posizione migliore, da li potevo vedere tutto l'insieme, potevo persino guardare dietro le quinte.
In fondo a me interessa solo godere la vita, è per goderla, bisogna capirla.

Continuo a combattere li, tra gli ultimi, continuo a viaggiare in moto, a godermi la vita.

Naturalmente tendiamo al bello, ci piace esporlo, mostrarlo, ma se perdiamo la capacità di crearlo, di goderlo, nessun bello è bello.

Piove ancora, anche qui in Bretagna è tempo di riposarsi un po' ... 

Ma solo un po', perché, il viaggio continua... Passano per la mente tutta l'educazione e la cultura errata che ci portiamo dentro, risuonano nelle frasi che, costantemente senti ripetere, come un disco rotto... " Se lo merita proprio...E' una persona per bene, una brava persona...Ha avuto una vita difficile...ecc.ecc."

Sorrido, dentro di me, mentre il rumore del motore e la pressione dell'aria sullo stomaco, tiene sempre accesa la tensione, viva quella sottile paura, che lega la nostra vita a quei pochi centimetri di gomma sulla strada.

La strada corre così veloce, che non si ha il tempo di pensare, devi lasciare che lo sguardo e gli altri sensi seguano la loro intelligenza, la testa è sempre un po' in ritardo, non si può sbagliare.

Gioco erotico, la vita gioca, indifferente a tutto, anche alla morte.

Ancora un altro respiro, una curva ancora...Quanto tempo è passato, quanto tempo per arrivare fin qui, ma ora ci sono...Posso sorridere di tutto, prendere ciò che voglio, senza meritarlo, posso stare tra gli ultimi a godermi la vista, a vivere ogni respiro.

Camminando scalzo, ancora in viaggio...Ancora...!!

 

venerdì 7 febbraio 2014

L'ultimo Davidoff...

Gioco, mare, vita, vittoria...

Vittoria, suona dolce, come musica di sassofono...

Come volo di gabbiano...

Come risacca del mare...

Il gioco fine a se stesso, il gioco per vincere...

Piacere e perfezione.

La vita fine a se stessa, come gioco riuscito, piacere nella vittoria.

C'è un attitudine alla vittoria, così come c'è nel piacere...Costante esercizio, continua attenzione.

Coloro che hanno l'attitudine alla vittoria si riconoscono subito; hanno precise ed inconfondibili caratteristiche, oltre che una volontà, fuori dal comune.

Sanno fare calcoli precisi di dove vogliono arrivare, non vedono ostacoli, tutt'al più, aggiustano il tiro.

Non alzano mai la voce, quando incontrano chi è più intelligente di loro e sanno capirlo,  cercano d'imparare, quanto più possibile.

Conoscono la sconfitta, ma non la resa; sono buoni, generosi oltre misura.

Possono regalarti universi di senso, quando gli sei vicino, puoi percepire 
una "strana" forza in loro.

Sanno affrontare il dolore, non hanno pretese, sono coraggiosi, non si distraggono mai, non cercano scuse, né giustificazioni.

Non danno la colpa a nessun altro, né ad altri fattori esterni, all'infuori di se stessi; hanno una pazienza pressoché illimitata, sono liberi.

Non arretrano un solo passo, decidono velocemente e molto difficilmente cambiano idea.

Non serbano rancore, non conoscono l'odio, dispongono di una calma, quasi, imperturbabile.

Attitudine alla vittoria, al gioco riuscito, al gioco fine a se stesso.

Costantemente fuori da ogni schema, possono persino smentire se stessi, senza mai smentire il gioco.

Tranquillamente si muovono, su difficoltà apparentemente insuperabili, muovono le cose da dentro, a tal punto, che sembrano compiere "miracoli".

Non hanno reali nemici, perché, semplicemente non considerano la pochezza di quei piccoli uomini, che cercano, inutilmente, di aggredirli, con la rabbia, l'invidia, la frustrazione, di cui sono colmi, per loro stessa incapacità...Sono già oltre, altrove ad organizzare la propria azione, il proprio gioco riuscito.

Attitudine alla vittoria, vincenti per scelta; sopportano immense fatiche, sulle loro spalle larghe, senza mai smettere di sorridere o lamentarsi.

Come artisti su una tela bianca, dipingono il loro universo intorno a se, senza mai abbassare lo sguardo, proteso alla meta, al traguardo...

...E poi al successivo...Senza fine...

Sanno navigare, come esperti marinai, in ogni mare, con ogni tempo...

...Ogni tanto amano riposare, fermare la corsa...Si nutrono di piacere...Signori della vita, signori dello spirito.

C'è un'attitudine alla vittoria...C'è un prezzo da pagare, ma loro tranquillamente, pagano qualsiasi prezzo...

...Si nutrono di piacere...Di mare...Giocano...

....

Un uomo diventato leggendario "Zino Davidoff", una volta scrisse: “…ogni persona che un giorno ha fumato anche uno solo dei miei sigari non può essere che un amico, perché, in effetti, è la storia della mia vita che lo ha accompagnato per un ora”.

Un uomo che ha vinto il suo gioco, lui amava quelle piantagioni di tabacco, che, ai suoi occhi, sembravano come un mare verde.

Il suo leitmotiv era: “L’amatore di sigari non fuma, assapora, perché ogni boccata deve essere un’esperienza di ricercato piacere per i nostri sensi. Fumate meno, ma meglio e con maggior consapevolezza, fatene un culto, una filosofia!”

...
Così, mentre fumo l'ultimo (vero) Davidoff, gelosamente conservato, mi nutro di quel piacere, di grandi Uomini, a cui interessava solo il gioco, gli piaceva giocare, gli piaceva vincere.

In fondo, cosa c'è di più importante, di più bello, della vittoria, di vincere il gioco della vita.

Attitudine alla vittoria, in fondo, è semplice... Se ce l'hai, non hai scelta...

Piacere, mare, vita, vittoria...

Musica nella vittoria...

...Così, come il cuore, non può fermare il suo battito, io, non posso fermare il gioco, fermarmi a trovare scuse, lamentarmi, piangere...Posso solo giocare, continuare a giocare...

Fin dove posso spingere lo sguardo...Lo spingerò...
Fino all'ultimo respiro che avrò...Ultima nota, della mia vita...
Attitudine alla vittoria...Inseparabile amante...
Io ti conosco, io ti appartengo...

giovedì 2 maggio 2013

Ballando sotto la pioggia.

La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)


Se penso all'esistenza, mi vengono in mente quei tratti di strada asfaltata, apparentemente senza senso, che iniziano e finiscono in mezzo ad un prato.

Mi soffermo a guardare le piste di decollo o atterraggio, negli aeroporti.
Così mi appare la vita.

A prima vista, senza motivo alcuno.

Pochi metri, lineari, inutili!

Eppure, indispensabili.

Il senso di quei pochi metri di vita, allora, qual'è?

Qual'è il senso, per un Uomo senza miti, né fedi? Per chi ha vissuto molto ed intensamente?

Per chi ha fatto quasi tutto il percorso?

Per un Uomo così, il senso della vita è il semplice piacere, è nel danzare sotto la pioggia, anzi, la pioggia rende il ballo ancora più bello.

Per un Uomo così, il senso della vita, è in quei brevi istanti, quando le ruote, accarezzano l'asfalto, nell'erotismo di quel contatto; rude e delicato, allo stesso tempo, dove non si può sbagliare, una sola, unica opportunità. In quell'attimo, in cui le ruote, la lasciano per sempre, in cui lo sguardo le vede allontanarsi.

Necessitati uno all'altro: così l'Essere gioca con la vita, con l'esistere.

In quei pochi metri di strada, che sembrano stare lì senza scopo, né causa, tutto accade; all'ombra del ritmo incalzante del mondo circostante; avviene l'incontro!

Uomini così, sono rari!

Vivono, per lo più, una vita solitaria e questo, gli piace!

Possono darti universi di senso o, semplicemente, ignorarti, per loro, è lo stesso!

La forza scorre in loro, anzi, ne sono parte, addirittura, l'agevolano.

Possono essere leader o gli ultimi, di un gruppo, per loro è uguale!

Amano la musica, il bene mangiare, il bello, la Grazia e tutto ciò che decidono.

Non fanno filosofia, semplicemente, vivono.
Camminano scalzi, con ogni tempo e se piove, continuano a danzare!

Sono Uomini, che hanno pagato un prezzo elevato, sempre pronti a pagarlo di nuovo; sono Uomini!


Posso sopportare qualsiasi prezzo, così come ho già fatto.
Posso danzare sotto la pioggia, così, come già faccio.
Posso sedermi di fronte a questi Uomini e guardagli negli occhi, ma anche non farlo: è indifferente!

Questi Uomini godono la vita, così, come è giusto...che sia!


domenica 8 aprile 2012

Piacevole nostalgia

La Sabina: un luogo magico, dove quando rallenti il ritmo e ti metti in ascolto, senti gli echi di popoli indomiti, il loro spirito è qui da sempre.


Crocevia di forza e calma, dove olivi centenari, con incessante piacere, metabolizzando la terra e respirando il sole, ne sintetizzano l'essenza nei loro frutti. 


E mentre respiri quest'aria e ne sei parte, le emozioni ti portano terre lontane, oggi all'altra parte del mondo, ma un tempo...chissà.


Terre come il Costa Rica.
Lembo di terra che separa due oceani, dove i vulcani decidono i destini degli uomini e dove la natura ancora sovrana, ricorda all'anima la sua immutabile pace.


Passiamo in queste terre, con il fardello dei nostri problemi, come formiche lavoriamo incessantemente, spinte da chissà cosa, mentre intorno a noi tutto è già perfetto, tutto è già compiuto.


In questa stolta corsa, perdiamo il senso, perdiamo la vita, eppure continuiamo a correre, nervosamente, istericamente fino a quell'ultimo momento, fino a quell'ultimo respiro in cui sarà per sempre perso, in cui sarà troppo tardi per tutto.


Ogni giorno possiamo nascere, possiamo rinascere.


Oggi è Pasqua, fermo la corsa, alzo la testa e provo a guardare. 


Spingo lo sguardo così lontano, fin quasi a vedere Casa, fin quasi a sentirne il profumo, fin dove si comincia a percepirne la piacevole nostalgia. 


Attraversiamo questi luoghi, che il tempo ha dimenticato: possiamo solcarne i cieli come grandi e solitarie Aquile o chiuderci in angusti cunicoli, come piccoli insetti. 


Piacevole nostalgia, che mi ridai la libertà, che mi ricordi la forza ed il piacere.


Piacevole nostalgia, quella che arriva, quando fermi ogni immagine, quando fermi ogni pensiero, quando tutto va in calma.


Piacevole nostalgia di terre lontane, che qui intorno vedo e mi commuove, 
nell'aria di nuovo profumi dimenticati.


Ora guardo la valle, terre lontane, vedo i profumi e ne ascolto la musica; ora sono quella valle, sono quelle terre lontane, ho alzato lo sguardo...lo spinto più in là che potevo...fin quasi a vedere Casa, piacevole nostalgia.

venerdì 26 agosto 2011

Ed io ti vedo...

Giocano con il vento,
il caldo scirocco, amante complice,
li accarezza come spirito,
anime sul mare. Dalla finestra, vedo, guardo, sento, una lacrima mi riporta al terreno,
sono con loro, sono con te!
Solo piacere, puro piacere; quello che, solo chi non ha perso l'anima può metabolizzare,
può godere:
gabbiani.

Sole.
Mare.
Natura perfetta.
Dove il mondo e' esatto.
Lo scirocco accarezza anche me,
erotismo bianco della vita.
Poi la musica...
e il sapore del tabacco,
pieno di sole, di terre lontane, il gusto della terra, il sapore del Sole,
di mani esperte, di storie ormai dimenticate.

Un uomo, dall'altra parte del mondo, ne gode al massimo di ciò che può.
Oltre ai normali sensi, in modo viscerale.

Con me un pensiero:
con me, ancora te, amico.

Quando in spazi senza tempo,
in cieli dove volavo solo,

ho sentito, nel silenzio assoluto:
"Io ci sono",
eppure,
nessun suono, li giunge,
nessun uomo.

Io ti vedo,
ti guardo,

e ancora i gabbiani, mai paghi di piacere,
mi rimandano l'erotico gusto del volo;
mentre faccio compagnia alla mia commozione,
mentre la vita passa, mentre la vivo.

Ti aspettavo,
ora ci sei,
a volte, persino mi spingi,

finalmente!

Ora posso nuovamente accelerare,
perche' tu ci sei,
ma io ti porterò dove non sei mai stato,

dove, solo chi ha il "sempre" come casa,
può entrare,

toccherò la tua anima,

come il vento, le ali dei gabbiani,

senza il quale, nessuna evoluzione sarebbe.

La vita e' la vita,
per chi sa godersela, per chi ne e' capace,

quando avrai lasciato dietro ogni pensiero conosciuto,
avrai cominciato il viaggio,

il viaggio e' appena iniziato,
al prossimo incontro, guerriero indomito,
anzi, indomito guerriero.

Ed io ti vedo!