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mercoledì 20 agosto 2025

Persone, amici forse, potenzialmente anime... E nel mentre...

Ho riscontrato sulla mia "pelle", sul mio divenire, che ritenere o reputare delle persone sulla base di quanto vedo del loro potenziale non solo è errato ma, soprattutto dannoso.

Ho compreso che, chi vuole avere un reale avanzamento, chi vuole provare a vedere il proprio "progetto di natura" e storicizzarlo, deve investire in volontà, deve poterne pagare il prezzo in termini di umiltà, dedizione ed anche economico.

Essere buoni, essere generosi non significa essere intelligenti, non significa essere efficaci ed ho capito di non esserlo stato.

È un rapporto di proporzioni, di esattezza, non "regalo" più ciò che il limite dell'altro non può comprendere, perché il prezzo poi lo pago io e questo implica una perdita per entrambi.

Tutto deve avere la giusta proporzione, la corretta misura, è un piacere il pagare per chi decide consapevolmente, di voler Essere "di più".

Ho dato luoghi ed esperienze a persone che non potevano capire né avvantaggiarsene, a persone che mi avevano tradito e ciechi, l’hanno poi nuovamente rifatto.

È un errore tecnico, ho sbagliato, ne ho pagato il prezzo sempre e loro non hanno capito nulla...

Si chiama sprecare vita, intelligenza che nessuno ridarà più.

Amici a cui ho aperto il mio cuore, amori persi nelle loro piccole gelosie, nel loro piccolo esistere.

Senza ringraziare sono passati, lasciando le loro frustrazioni e critiche malcelate; hanno perso la loro vita ed io non ho saputo né potuto aiutarli. 

Ora, per chi decido di aiutare c'è un prezzo definito, cosicché non debbano ringraziare ed io possa essere realmente efficace alla loro strada e al loro progetto.

... E nel mentre...

Avere familiarità con il nostro corpo ci da, attimo per attimo, anche il perfetto equilibrio su come nutrirci.

Abbiamo la sensibilità di poter essere ed avere consapevolezza fino alle nostre cellule, esse si attivano e rispondono a ciò con cui decidiamo di nutrirle, a cui decidiamo, coscientemente o inconsapevolmente, di sottoporle, siamo ciò di cui ci alimentiamo.

Il nostro corpo ha un altissimo limite di tolleranza, è capace di smaltire, di sopravvivere anche alla nostra incuria e "pigrizia". 

Personalmente, quando posso e decido di godermi degli spazi dove la natura è ancora abbastanza integra e vibra vitalità, approfitto di super alimenti, per super alimentarmi.

Non sono un nutrizionista ovviamente, percepisco semplicemente le cellule e arrivati un pò avanti con gli anni, il nutrimento di cui abbiamo bisogno e piacere è sempre minore e quando sovraccarichiamo i nostri apparati di metabolizzazione andiamo contro la nostra natura.

Ogni tipologia di dieta è qualcosa di alienante, nel senso che è una cosa che imponiamo da fuori, mentre noi siamo assenti, evidentemente.

Ogni tanto fumo sigari, a me piacciano molto quelli cubani e i domenicani, le foglie di tabacco condensano il Sole ed il microclima di quei luoghi, posso percepirne ogni passaggio, soprattutto di quelli arrotolati a mano, in certi luoghi si trova ancora del pesce sano, pesci che hanno vissuto liberi e del buon vino.

In Sardegna è ancora possibile trovare un ottimo mirto bianco, sembra distillare terra, Sole e mare; così il nostro corpo riesce a metabolizzare vibrazioni, forza e si cura, si autocura.

...

Nel titolo di questo post ho scritto anche: potenzialmente anime, si, nel senso che si ritiene che tutti siano dotati di anima, in realtà non è così; nella mia esperienza, anche dura, anche in reparti di ospedali pediatrici terminali, ho avuto modo di vedere corpi ed emozioni ma, l'anima spesso non c'era; inoltre, molti rinunciano alla propria anima nel corso della vita, cominciano a seguire vari credi: religiosi od altro, seguono stereotipi e modelli sociali fino a diventare zombie.

Di fatto, sono esperienza quotidiana, molti emanano un odore psichico inconfondibile ma, ancor prima si percepisce assenza e vuoto

...

Amare é un lusso, Amare è una capacità ed una scelta, 

il lusso è qualcosa di necessario nella vita.

Persone, amici forse, potenzialmente anime... E nel mentre...

Nessuno userebbe la propria automobile senza olio nel motore o acqua nel radiatore, eppure spesso usiamo il nostro corpo, la nostra macchina secondo memi e stereotipi, come scarico patologico, come spazio dell'inconscio ancora non conosciuto o evoluto.

Usiamo il nostro spazio fisico, l'unico che abbiamo, in disparati modi: per apparire, per renderlo adeguato ai canoni del tempo in cui viviamo; lo sottoponiamo ad interventi estetici invasivi e non necessari, lo ingolfiamo con ogni sorta di nutrimento, rendendolo semplice e solo mercato, campo esclusivo di marketing, di fatto lo abbandoniamo divenendone estranei.

Mi sono sentito ferito, tradito e di fatto così è stato ma, la responsabilità, la scelta è stata mia, ho sbagliato nel credere che potessero vedere, che potessero comprendere; il loro potenziale lo prevedeva eppure, hanno scelto diversamente, hanno seguito la via più facile.

Hanno scelto non solo di nutrire il corpo in modo non conforme a quanto previsto, ma anche di non ascoltare l'Anima, di non conformarsi al progetto di natura, al loro progetto di natura; non solo hanno tradito il buono, il momento e me ma, soprattutto hanno tradito se stesse ed è indifferente che ne siano stati consapevoli od inconsapevoli, che ne abbiamo avuto coscienza o che non ne abbiano avuta.

La libertà non si tocca, lasciar andare è un atto d'amore.

domenica 2 marzo 2025

Andare da un luogo ad un altro... A volte, senza spostarsi.

 


Un viaggio è ciò che compiamo a volte scegliendo, altre no.

A volte ne siamo consapevoli, molto spesso no.

Abbiamo, o per meglio specificare, avremmo una grande alleata ma è lasciata in balia di se stessa; viaggia senza controllo cosi si concreta, in ultima istanza, non presente a se stessa o per lo meno, distratta da quell'unico momento in cui c'è o ci sarebbe possibile esistere, vivere: la nostra mente.

C'è un piccolo villaggio di pescatori costruito su palafitte perché la legge limitava la proprietà terriera esclusivamente alle persone di origine nazionale, realizzato proprio a ridosso e protetto da una piccolissima isola tailandese (Ko Panyi), dove vivono1.600 persone attraverso pesca e turismo.
Conducono la loro vita in "case" precarie, di legno e materiali, spesso di recupero, con scarse o nessuna comodità, spazi stretti, abbastanza angusti, stridono con l'orizzonte che si staglia lontano sul mare.

I molti banchi di souvenir per turisti distratti, come continuità di provvisorie case sembrano voler distogliere gli occhi e l'attenzione dall'incredibile e quantomai astrazione di vita, come sospesi in un immagine onirica, dove il mare si confonde con il cielo.

Il grido gioioso di un bambino mi sorprende e richiama la mia attenzione, proprio mentre passeggio di fronte alla grande e dorata moschea, sopraggiunge alle mie spalle in bicicletta chiedendo "strada", in quei pochi metri strappati al mare e in un attimo torno presente a me.

Alzo gli occhi e un misto di stupore e ammirazione mi riempie ogni pensiero e riflessione, un piccolo campo di calcio (calcetto) galleggiante nel più bello scenario che sia possibile immaginare è lì, sospeso tra immaginazione e realtà, dove i turisti guardano bancarelle e mangiano.

Cercare di dare un ordine alle immagini, ai pensieri ed alle sensazioni di quel momento non é possibile, così decido di seguire il flusso e lasciarmi trasportare alla scoperta di quell'attimo lungo una vita.

La pancia, lo stomaco riverberano piacere calore, posso andare da un luogo ad un altro, da un tempo ad un altro, sono un privilegiato, semmai poi questo possa servire a qualcosa o abbia un qualche scopo.

C'é un film "Next" che ho trovato molto interessante e reale per gli aspetti non cinematografici; il protagonista poteva vedere il futuro pochi minuti prima che accadesse, non vedeva però in avanti per più di un quarto d'ora. Questo fin quando non vede e poi incontrerà il suo grande amore.

So per esperienza personale che questo é reale, si vedono possibili futuri  perché essi vengono determinati dalle scelte, decisioni e da "chi siamo/saremo" in quel momento, possiamo influenzarli e a secondo il grado di consapevolezza e coerenza, influenzarli.

L'Amore (che io intendo) è questione di attimi, un battito di ciglia o un'intera vita hanno la stessa durata, in uno spazio senza tempo, lì possono entrare solo le Anime "elette" che hanno fatto, che non si sono mai arrese alla ruota per criceti; mentre scrivo, alzo gli occhi e il mare mi cattura e di nuovo la mia pancia é di nuovo lì ed in qualsiasi luogo desideri essere ed ora desidero essere qui!

Sono in balia dell'oceano e ritengo di averne il controllo, guardo le sfumature di colore del mare, dietro quel campo da gioco galleggiante, provo emozioni che mi contengono, smarrito in qualche luogo nello spazio e nel tempo.


... Mi sposto, sorrido al bambino, lo lascio passare ed è già ora di ripartire, di rientrare, di poter godere di un altro tramonto, di un altro irripetibile ed un unico giorno della mia vita e di quella dell'universo.

La vita continua immutabile da sempre, rinnovando e rinnovandosi continuamente, certamente non si accorgerà della mia vita o della infinite altre che si sono susseguite e si susseguiranno, sono già passate, un battito di ciglia, per chi si misura con l'eterno, con il sempre, non sarò nemmeno esistito ma, per poter esistere é necessario che l'Essere s'incarni, é tutto molto semplice in effetti, onda dopo onda, in un viaggio senza fine e senza un inizio.


domenica 22 dicembre 2024

Quasi Natale 2025... Un senso...

Nasciamo ed entriamo nell'arena della vita, molti hanno dei genitori che cercano, per quanto possibile, di ridurre o eliminare le difficoltà, i problemi ed i pericoli, ben sapendo che è solo un palliativo, più utile alla loro tranquillità che a quella dei figli stessi.

Entriamo nell'arena disarmati o nella migliore delle ipotesi, con armi spuntate, non adeguate.

Subito veniamo investiti di tutte le frustrazioni che dovremmo, a seguito dei consigli e degli stereotipi e a cui subito ci sottopongono, compensare.

Nella maggioranza dei casi, abbiamo tutta la vita già pensata, già decisa; pianificata o magari preparata; in subordine, ci viene
aperta una strada, la prima o  unica possibile, così che si sia tranquilli, così che i genitori possano dire e/o pensare: "Meno male adesso è sistemato".

In un certo senso siamo "sistemati" dalla nascita, fuorviati dal nostro vero ed insito progetto di natura, alla fine, comunque vada, seguiamo qualcosa: memi, stereotipi, complessi, frustrazioni, campi semantici e così iniziamo a girare a vuoto.

Magari qualcuno ha successo nel seguire la strada che qualcun' altro ha tracciato per loro ma, molti e soprattutto i più intelligenti, sentono quell'insoddisfazione, sentono che stanno tradendo il proprio in se, perennemente insoddisfatti, si piegano e si adagiano nella storia che, altri hanno scritto e deciso per loro.

I più intelligenti sentono che c'è "un Senso" sanno che debbono trovare una risposta per avere finalmente pace; li vedi e li riconosci subito;

sono lì nell'arena, non importa se in piedi o caduti, se pieni di paura, se traditi o sconfitti, se piegati e feriti perché, ti basterà guardare i loro occhi per scorgere qualcuno/a che non potrà mai arrendersi, che non potrà mai essere sconfitto.

Malgrado la paura, malgrado tutti i condizionamenti che hanno/abbiamo dovuto subire non possono/possiamo barattare l'Anima per la una Fantomatica tranquillità.

Si riconoscono subito; sono lì soli, non importa se insieme a pochi o a tanti, sono gladiatori solitari, con l'Anima incorruttibile; hanno piegato il loro orgoglio, ogni loro idea o convinzione, ogni fede o profondo principio; hanno preservato solo il loro "In Se".

Possono perdere, subire ingiustizie o sbagliare ma, non possono essere sconfitti; loro sono costantemente altrove.

Li ho visti investirsi al 100% in qualche progetto, in qualche loro visione, li ho visti traditi e umiliati, eppure i loro occhi, i loro occhi lucidi e vitali non hanno mai smesso di sorridere di riverberare il campo eterico e quella forza che solo pochi sanno di non dover mai tradire.

Sono gladiatori in costante e continua rinascita, in continua metanoia; gli altri cercano in loro dove sbaglino, dove siano incoerenti, cercano ogni loro punto debole, eppure, non vedono l'unica cosa che ha ragion d'essere vista: la loro Anima.

... Ma non possono vederla, chiusi in una scatola dove essi stessi hanno deciso di vivere, fatta di tranquillità e copioni e che altri gli hanno precostituito... Li vedono e li vogliono secondo i loro diktat o schemi, li vogliono rispondenti ai loro piccoli limiti 

Così ho perso tanti tanti amici e qualche Amore ma, non c'è prezzo che non si possa o debba pagare.

Ho combattuto così tante battaglie che nemmeno le ricordo più tutte, atterrato, piegato e sconfitto, ho passato notti insonne, senza vedere via d'uscita, come sempre da solo ma, in qualche modo, alla fine ho vinto... Verso Natale... Un senso c'è!


giovedì 27 luglio 2023

Vibrazioni e frequenza

 
Non ho esperienza di assenza di vibrazioni, in effetti, la fisica c'insegna che lo "zero assoluto" pari a -273,15º C non è raggiungibile.

La materia non esiste, tutto è energia, tutto vibra.

I nostri pensieri producono vibrazioni, producono e determinano realtà; la nostra realtà.

La nostra convinzione nei nostri pensieri, la nostra scarsa consapevolezza e il non metterli in discussione, determina la qualità della nostra vita e quasi sempre, l'entità della malattia.

Da molto tempo esistono strumenti per misurare le vibrazioni (vibrometro), anche quelle del nostro corpo e queste sono determinate da quello che viene definito: "essere nel flusso", è il primo livello base di sanità, quello del mondo naturale, degli animali, ad esempio.

A questo livello ci si autopercepisce in risonanza con l'ambiente circostante, ogni cosa assume e si amplifica: colori, odori, suoni, tatto (fisico e visivo) e sapori sembrano avere predominanza, si percepisce come un corpo diffuso, un tutt'uno con l'ambiente. È il senso base che permette di avvertire immediatamente ogni più piccola vibrazione o nota distonica. 

In questo livello deve esserci un contatto, sia esso visivo, olfattivo o uditivo, è impossibile non avvertire ciò che non è in frequenza armonica... Impossibile!

La mia personale e soggettiva esperienza mi ha portato ad evidenziare l'esistenza di tre cervelli, due di questi esclusivamente fisici e collocati uno nella testa e l'altro diffuso tra lo stomaco e la pancia. Siamo inoltre dotati di un terzo e più importante "cervello", questo non ha una collocazione prettamente fisica, intesa come corpo, ma principalmente si riferisce a quell'area che viene configurata come campo eterico o campo energetico.

Questo cervello, di gran lunga il più importante è esatto, è perfetto, attiene al nostro progetto base, al nostro scopo nell'esistenza, di esso non si ha mai l'evidenza se non negli effetti; rimane invisibile, scopo ed essenza ultima del gioco. Costituisce il ponte tra l'esistere e l'Essere.

Ogni giorno, quasi esclusivamente, per lavoro, parlo, dico cose, comunico con gli schemi ormai sedimentati del primo cervello, senza minimamente scomodare gli altri due cervelli; in realtà il secondo cervello è sotto il controllo e quindi potenzialmente coinvolgibile, ma deve valerne la pena (lo considero il primo atto d'amore); invece il terzo e più importante cervello entra in gioco solo raramente: peak experience, stato di grazia o quando due persone profondamente mature ed in grado, non sono solo capaci di raggiungere questi stadi di coscienza ma, di condividerli, si produce illuminazione, il momento più erotico possibile all'umano.

Nella vita ho avuto qualche Grande Amore, solo rarissime volte, sono arrivato appena sull'uscio di quest'esperienza... Certo, non è necessaria, come non lo è questo sigaro che mi tiene compagnia e lentamente, vibrando, libera e dona piacere, senza nulla chiedere.

Frequenza e vibrazione; chi è in grado di rilevare e soprattutto correggere l'errore, trova e conosce il paradiso, c'è un'intelligenza pratica ed operativa che perlopiù, rimane invisibile.
L'errore è nel nostro primo cervello, quello deputato ad eseguire, purtroppo diventa, a causa di quest'errore o meccanismo, un servitore "stupido".

Gli diamo importanza e priorità a tal punto di farci ammalare, di renderci infelici di sbagliare la vita e si sa, ne abbiamo solo una.

Qualche giorno fa, una persona m'interrogava circa il concetto di Anima gemella, un concetto interessante e su cui mi piacerà tornare.

Ho perso tante persone a cui volevo bene, tanti amici che avevano la mia stima, molti che amavo non ci sono più e qualcuno anche per scelta. Ho affogato la mia mente in quelle acque tempestose dove la macchina trova il suo terreno più fertile, ho sempre perso.

Ogni tanto ho voglia di un sigaro o di un buon rum, ogni tanto avrei voglia di qualche Persona,
avrei voglia di usare le parole solo come scusa o gioco, avrei voglia d'incontro ma, trovo solo vuoto e presunzione.

Trovo solo paura e aggressività, trovo solo malattia e paura...

Eppure, sento disquisire d'amore o di massimi sistemi, di frasi e filosofie, di teorie e concetti...

Ogni tanto avrei voglia di... 

I sigari ed il buon rum non tradiscono mai, non tradiscono mai se stessi, le premesse e ciò che profondamente sono, e così anche le persone, non tradiscono mai ciò che sono, oltre le loro stesse parole o slogan...

Ho commesso molti errori nella vita ed anche qui sarebbe bello dare il giusto significato alla parola "errore": cosa significa? In relazione a cosa?

Personalmente lo intendo in relazione al progetto base, gli altri sono semplice dialettica del gioco e dell'esistenza.

Vibrazioni e frequenza, anima gemella e risonanza...

Senza risonanza tutto è nulla; come esseri umani possiamo metterci in risonanza con un altro essere umano e attraverso questa risonanza, nel mentre (proviamo) a comunicare possiamo verificare ed anche correggere l'errore base, ripristinare il normale fluire, possiamo cambiare noi stessi, dare vita ad un nuovo modo, un nuovo "Io", maggiormente conforme a quello previsto e sano.

Nella fotografia che ho fatto all'inizio di questo post, si possono notare due coppie di fenicotteri, si notano dalla minore distanza posta uno dall'altra, vibrano in risonanza, il piacere è già previsto, l'errore originario è nel fatto di esserne preclusi, mi riferisco a quello Vero a quello che fa ampliamento d'azione e di storia.

Poi ci sono gli altri fenicotteri, si può dire o pensare che siano soli? Solo per la maggior distanza che hanno dagli altri? 

Ritengo di no e poi la vita è un viaggio in solitaria ma, a volte è bello vibrare in risonanza...

Frequenza e vibrazioni a volte, persino risonanza.

Ogni cosa che inizia ha una fine, come il mio sigaro ed il mio rum ma, in quell'attimo posso sfiorare l'eterno, in quel brevissimo attimo ho preso parte al gioco eterno, questa è la vita.

sabato 28 gennaio 2023

A volte accade

 

Cos'è l'amicizia? 

Un caffè offerto con il cuore, una cena parlando e ridendo, un buon vino condiviso?!

È profondo rispetto o solo qualcuno che non ti tradirà mai!?

È qualcuno che ti vede, mentre tutto il resto del mondo sembra averti abbandonato?!

È condividere un interesse comune, percorrere un tratto di strada insieme o semplice confronto goliardico tra maschi!?

È Robin che cerca Batman o Batman che cerca Robin?

Un Maestro senza Discepoli sarebbe solo un maestro ed i Discepoli senza un maestro, solo discepoli.

Ad un certo punto ci si accorge che, ogni luogo comune, ogni fede, modalità e forma di pensiero è ormai solo ombra nella notte.

Nulla è più luminoso di una candela nel buio e più è scuro, più la candela appare luminosa, di quella luminosità non contenibile.

Il buio esalta la luce, Robin esalta Batman, i discepoli il Maestro, la morte la vita...

La danza perfetta, sommo piacere, unico e fondamentale scopo della vita;

così è possibile giocare qualsiasi idea, fare la propria casa lì, dove si paga il prezzo più alto, dove il lusso è solo per chi costantemente sceglie, a chi continuamente e con umiltà verifica se stesso.

Non mi piace né Batman né Robin; mi piacciono le emozioni, quelle vere, in ogni loro più piccola sfumatura, mi piace l'intelligenza, chi crede di vedere le cose e chi le vede,
mi piace il nostro infinitesimale essere, gli infiniti universi, il tempo e la sua assenza, mi piace la conquista di un secondo e di un eterno, mi piace il fare, mi piace Amare senza se e senza ma...

Mi piacerebbe portare qualche mia relazione al successivo livello, mi trovo solo, non che questo sia un problema, tutt'altro.

Nel mio Essere, sto in pace e bene, non ci sono tensioni, ansie, paure o stress;
solo piacere della contemplazione, appena fuori, invece, percepisco rabbia, frustrazione, paura, insoddisfazione, vuoto e parole senza alcun senso reale, parole piene solo di rumore... Vuote.

Un amico conosce il rum o i sigari che più mi piacciono, non è mai invadente, sempre senza pretese... Solo pancia a pancia, condividendo emozioni, ognuno amplificando quelle dell'altro, nel mentre le vede e le gode, con totale assenza di giudizio.

... E poi, un amico è per sempre, finché dura... Così è l'Amore, così è la vita! 

sabato 28 aprile 2018

Una semplice domanda... Carezze d'eterno

Ogni tanto mi fanno domande a cui non è possibile rispondere, per lo più sono di curiosità, altre sottintendono una sottile critica, altre volte ancora a mascherare disappunto.

Ho smesso di parlare da molto tempo, se non c'è motivo professionale, preferisco il silenzio; le mie idee, il mio Essere è bastante a me stesso.





Perché rispondere, se si pensa di conoscere già la risposta?
Domande retoriche?! O solo il tentativo di rinforzare ciò in cui si crede, le proprie "finte" sicurezze... 

C'era un tempo in cui gli Uomini parlavano, comunicavano... Il suono delle parola fungeva da cassa di risonanza alle loro Anime, come musica; Anima, mente e corpo esponevano all'unisono loro stessi, erano "nudi"; si mettevano in "gioco"...

Vero a vero, ogni parola e pensiero precisava meglio, come piccoli segni ad indicare la strada, in quelle comunicazioni accadeva sempre qualcosa: gioco, amore, goliardia o rimessa a punto. Si stabiliva una spontanea e precisa gerarchia, si toccava il reale, unico riferimento di valore.

Poi, con il tempo, questa modalità naturale di comunicare si perse, le parole divennero solo suoni; suoni con significati reali diversi da ciò che si affermava, parole che comunicavano solo pochezza, ombre di un lontano e possente passato...

Cosa dovrei rispondere a certe domande?
A chi, dovrei rispondere?!

... Non più di qualche giorno fa, mi hanno chiesto se mi sentissi solo.

Perché questa domanda?

Per una sorta di "preoccupazione" nei miei confronti?
Per come era stata educata?
Perché lei stessa si sentiva sola e voleva condividere con me, quel suo stato?
Per semplice curiosità o frustrazione?

Certo, avevo la risposta alla sua ed alle mie domande, ma a chi avrei risposto e perché?
Era disponibile ad ascoltare, mettendosi in auto ascolto e/o in discussione?

Certo, avevo le risposte... Ma...

Continuai a rimanere in silenzio, continuai ad ascoltarle a modo mio, lo stesso di quel tempo in cui gli Uomini parlavano, in cui erano capaci di comunicare.

... C'era un mondo, un universo che Amavo, dove potevo essere; nessun pensiero, solo due fari, riferimenti sempre presenti, anche quando non c'erano... Quel mondo non sussiste più, non ci sarà più...

L'immensa nostalgia non può colmare quegli spazi, quella delicata e profonda leggerezza non esiste più...

... Certo, avrei potuto dire una "cosa qualsiasi": le aquile non volano a stormi, la solitudine è un concetto relativo, no non mi sento solo, dovrei? 

E lei avrebbe potuto rispondere ad ognuna di quelle affermazioni: si, le aquile non volano a stormi, ma non vedono l'ora d'incontrarne un'altra, si infatti, la solitudine è un concetto relativo ed io mi riferivo alla tua idea di solitudine, a volte è bello sentirsi soli, per caso ne hai paura?

Sarebbe stata un delle tante inutili conversazioni, così preferii il silenzio, non dovevo né ebbi il desiderio di dimostrare di aver ragione, non m'interessava che le mie idee o teorie fossero migliori rispetto ad altre, perché così non era.

Non avevo più teorie né verità da sposare, potevo farne a meno da molto tempo.

Quando si è conquistato e meritato di vedere un passo in più, molte cose, quasi tutte, perdono di significanza; il parlare, se non per affari o lavoro, è di fatto un gesto d'Amore, di profondo Amore.

Il parlare, quello di quando...  Il suono delle parole fungeva da cassa di risonanza alle Anime, come musica; Anima, mente e corpo esponevano all'unisono se stessi, si era "nudi", ci si metteva in "gioco"... Vero a vero, Anima ad Anima, reale a reale.

Le parole, allo stesso modo delle altre cose della vita, possono essere come foglie al vento o possono toccare Dio.     Possono essere... Carezze d'eterno...


venerdì 31 marzo 2017

I libri sono come dei figli: cominciano ad esistere, prima come una parte di se, poi volano via... Come gabbiani.

Da oggi disponibile!

Come gabbiani. "Piccoli segni lungo la strada" 

 

domenica 20 settembre 2015

Camminando

Oggi mentre camminavo, d'improvviso sono stato colpito da questi alberi... Proprio sul precipizio...

Allora guardando bene...

Uno dei due era praticamente caduto e solo un provvidenziale e forse fortuito ramo di un albero vicino, aveva evitato il suo precipitare giù nel burrone.

Le restanti radici non completamente sradicate, erano state comunque sufficienti alla sua sopravvivenza.

L'albero che lo tratteneva aveva irrobustito proprio quel ramo che tratteneva l'altro caduto e le sue radici, messe a dura prova, anche dall'inatteso carico aggiuntivo, sembravano essere divenute più forti.

Le meravigliose leggi universali della natura:

solo i migliori, i più forti possono realmente e concretamente aiutare e la generosità ed il piacere nel farlo, rende migliori, materialmente anche loro stessi.

Ci sono sempre "alberi forti" e leader che possono aiutare e aiutando, aiutano se stessi, aiutano la vita.

Quel forte e grande albero, di certo, non si aspetta gratitudine né tantomeno apprezzamenti da qualcuno.

Senza pretese, libero, sembra come sfidare il mare e il cielo, come a volergli dire: "Eccomi, sono qui e nessuna tempesta potrà buttarmi giù"
Mentre il mare ed il cielo sembrano, a loro volta, guardarlo con orgoglio e rispetto, riconoscendo in lui, la stessa forza.

Così lui compie la sua vita, la sua quasi invisibile, avventura; solitario, in silenzio, insegna!

Non vuole e non gli serve nessun aiuto, né si lamenta per le sue sventure o per la sua sfortuna; è nato lì, proprio in bilico sullo strapiombo e ne ha costruito la sua casa, il suo regno, dove altri sono caduti, lui ne ha fatto la sua forza ed ora può godersi la vista, libera davanti a lui. Può guardare più lontano di tutti, dritto verso il mare e percepirne il suo sapore.

Perfetto realizza il suo progetto. 


Gli uomini si premurano di aiutare gli altri senza preoccuparsi prima, di allargare e distendere i propri rami verso il cielo, s'illudono di poter Amare senza avere le giuste radici e fronde sufficientemente robuste, credono che per fare dei figli basti "accoppiarsi".

Ogni cosa intorno a noi ci manda messaggi, sembra che sia tutto perfetto e probabilmente, lo è.  :) 



giovedì 18 giugno 2015

Ogni pieno...

Se sarete così fortunati da poter vedere prati e colture crescere in verticale, così fortunati da poter smettere di credere nell'amore, così fortunati da aver visto così tanto da non credere più in niente, avrete cominciato a capire la vita, ammesso che poi a qualcuno davvero interessi.

Ho visto prati e colture crescere in verticale, eppure si continua a vedere le persone, gli amici, i figli, i propri amori o ciò che così definiamo, con i soliti schemi.

Ci intestardiamo a doverli vedere così, non possiamo farne a meno, ne siamo impossibilitati.
Sono allenato a soffrire e questo non mi genera molti turbamenti, continuo a lavorare a fare le cose con piacere, anche se ferito e diminuito è una sofferenza alla quale proprio non riesco ad abituarmi, almeno fino ad ora, è proprio questa.

La pretesa, perchè ti prentendono con i loro schemi?

Perchè ci si riempie la bocca di termini quali l'amore, il bene, ecc. Quando non se ne è capaci? 

Perchè prima di amre non si diviene? Perchè nessuno se ne preoccupa?
Perchè si è così infantili e superficiali?

E' una vita che sento ripetermi le stesse cose: "Ti amo, a te ci tengo, bla, bla, ecc.ecc"

Per favore, non amatemi, non mi serve!

Voglio solo essere ciò che sono, tutto qui!

Non ho pregi, nè difetti, sono solo ciò che sono, un uomo, un semplice e modesto uomo.

Mi piace essere solo, mi piace Amare, ma non annularmi in questo.

Ho visto individui annullarsi nella coppia, invece che il contrario. Non esiste "il noi", esiste solo IO, un IO che sceglie un altro IO.
L'Amore non si dichiara, si fa, è solo un piacere ed un lusso personale, ma solo se ne sei in grado e soprattutto se ne sei capace tecnicamente, il resto e solo puerlile infantilismo e da questo punto di vista, preferisco mio figlio, che mi dice:"ti voglio bene", senza sapere neanche cosa vuol dire.

Così ci si riempie la bocca di parole, solo parole.

Quando e se, se ne è davvero in grado, si Ama qualcun altro, lo si lascia libero, non solo perchè comunque lo si è, ma perchè la mente trova Grazia in questo; cioè, la libertà incontra libertà e ne aumenta lo spazio, in pratica, è comunque puro e sano egoismo!

L'Amore è solo per i solitari Grandi di spirito, non è previsto per il gregge, a quello è sufficiente il pastore, non c'e' nulla di male, basta saperlo, forse.


Ti Amo, perchè ti rendo di più e nel fare questo, permetto alla grazia di fluire in me.


Ti rendo di più in modo pragmatico: più salute, più soldi, più felicità, più vita.


Ho guardato l'energia, nel mentre che si ama; prende forma, si plasma, diviene colpibile;
così quasi sempre viene uccisa da logiche infantiliche , complessuali, parlano di rispetto e cose di questo tipo.

... Spiegare una melodia ad un sordo, il colore tenuo di un'alba nordica ad un cieco, sarebbe più semplice di raccontare l'Amore, e poi la natura è così perfetta che non ha previsto salti nei passaggi. Se vuoi conoscere, se vuoi sapere, devi prima divenire, devi prima Essere.

... Ho visto prati e colture crescere in verticale, ho visto il sole non tramontare e non sorgere, ho visto la vita, anche se non l'avevo chiesto; ho visto l'Amore,
ho usato il mio tempo...
                                    ogni superfluo...
                                                             lusso della vita...
Ogni possibile ha un suo pieno... Ogni pieno un suo possibile... 
Non conosco altra strada, posso solo percorrerla...


                                                                                      











venerdì 27 marzo 2015

Materia oscura

... Si comincia a percepire come una sorta di distacco, i rumori divengono meno forti, i colori più tenui, le passioni rare...

Siamo perfetti, semplice fenomenologia, così l'infantile tentativo, con cui ci s'impegna solo con la mente, per afferrare, in qualche modo, un qualcosa che possa andare oltre, suscita tenerezza.

Così gli scienziati sembrano scoprire che nello spazio, c'e' più materia che vuoto, cercano di catturare "la materia Oscura" e tale ricerca della 
"prova concreta", regalerà il Nobel a colui o coloro che faranno fare questo ulteriore passo avanti, all'umanità.

Si, perché si ritiene che capire "da dove veniamo" e "dove andiamo" possa regalare un reale avanzamento.

Probabilmente, un giorno, non ci saranno più misteri o la gran parte di loro.

Forse un giorno, l'uomo scoprirà che non veniamo da nessuna parte o che tantomeno, andiamo da alcuna parte.
Scoprirà, che non è fondamentale capire da dove veniamo e che una volta scoperto tutto, avrà ancora la cosa più importante da scoprire e risolvere, se stesso.

Se l'Uomo non giungerà a se stesso, il reale avanzamento, non sarà che una vana chimera, un infantile tentativo, sarà come esplorare il mondo, senza conoscere o sapere dov'è la propria casa.

... Così, i più vitali, fanno tentativi, provano a cambiare qualcosa o tutto nella propria vita: casa, lavoro, amori, amicizie, ecc. 
I migliori cercano, senza resa, il proprio "posto nel mondo", motivano, spesso, la vita passata, le esperienze vissute, come errori o karma da scontare.

...Ormai, la loro voce sembra giungermi da lontano; mi chiedo cosa sia un errore o il karma, se non conosco l'obiettivo, se non conosco la mia casa, in base a quale criterio o ragione, giudico un errore o meno?
Dal fatto del mio benessere? Quando ritengo di percepire il corpo in "espansione"? Quando sono in "stato di grazia"? Nella "peak experience"? Quando la vita risponde con fatti concreti? Quando controllo il potere della vita? L'insieme di tutto questo?

Siamo arrivati al punto in cui abbiamo "bisogno" di questi segnali, di questa fenomenologia per sapere se siamo coincidenti a noi stessi, al nostro progetto.
Allora facciamo tentativi, errori o cose giuste, per me, ormai, è la medesima cosa.

Quando parlo con le persone, non per lavoro,  la mia testa formalizza immagini/pensieri, a volte anche prima di incontrarle, poi oltre i pensieri, ho sempre una percezione, che visualizzo come una strada e questa e' di due tipi: un tratto di strada, tipo vicolo cieco, chiuso o una strada ancora aperta...

Sono indifferenti le esperienze, molte o poche fatte, gli errori e tutto il resto, le buone intenzioni, i buoni sentimenti, i principi, le sane morali, tutto ciò che riteniamo corretto, ecc. ecc. Totalmente inutil, assolutamente inadeguati.

A volte, in entrambi i casi, provo a percorrerne qualche passo, parlando, con poche frasi, poche parole...
Quasi sempre, senza intenzionare...
La strada chiusa, il più delle volte, mi rimanda indietro, al punto di partenza, le strutture non permettono l'incontro.
Altre volte, può succedere come una danza, si riesce a fare qualche passo in quella via di cui non vedo la fine, arriva piacere, ti sorprende quasi, inatteso, insperato.

Piccole cose si coordinano: un emozione, un respiro, in quel breve istante sembra come aprirsi una finestra, attraverso la quale riesco a vedere.

Come se l'universo si piegasse, annullando le distanze, abolendo il tempo.

Ogni cosa che conosci, lì non serve, non puoi portarla, totalmente inutile.

Si può solo goderne, ci puoi solo camminare scalzo...


... Ogni cosa della vita sembra legarti, e più sono "alte" e nobili e più ti legano.

Più dicono di amarti, maggiori sono le pretese... Ti pretendono secondo i loro schemi; pretendono attenzioni, in esclusiva, come fossero piante parassite. 
Se  ci fosse qualcuno che tenesse a me, invece di domandargli: "Quanto mi ami?", gli chiederei di non amarmi; non amarmi per favore.

A me non serve, né lo chiedo, non lo voglio...

... Il distacco si comincia a sentire, i rumori e le parole faticano ad arrivare.

Ogni giorno entro nel gioco dell'arena a combattere/competere con persone più brave di me, ma in fondo, se pur spietato è pur sempre un gioco, e allora continuo a giocare, continuo ad entrare nell'arena, a battermi, a perdere, a combattere di nuovo...

Ho un unico vantaggio rispetto alla maggioranza: sono solo.

... Ci sono incontri che durano molto, altri poco, altri ancora non li ricordi proprio...

... Pressoché costantemente, si è sempre preoccupati per "qualcosa": per un trasloco, per un mobile rigato, per una scadenza, per un esame, per un lavoro, per qualche problema, per una malattia, per qualche paura...
Costantemente si vive sotto scacco, costantemente la nostra mente c'inganna, si prende gioco di noi, del nostro progetto, di questo nessuno sembra preoccuparsene... Così presi dalle inutili cose.

Presi da progetti che, nella maggior parte dei casi non si realizzeranno, così presi, da trascurare l'unico progetto per cui valga la pena combattere.

La mente ci manda immagini, e queste producono energia o viceversa, che vengono trasformate in chimica, così permettiamo a queste sostanze di giocarci, gli permettiamo di farci sentire bene o male e permettiamo a queste sensazioni di pilotare la nostra vita.

Creiamo il nostro karma, i nostri errori: recitiamo e crediamo nella recita, facciamo famiglia o non la facciamo, ci sentiamo in colpa o meno, come se ci fosse qualcuno costantemente a giudicarci, a preoccuparsi di noi; ancora non ho capito se siamo più stolti o più presuntuosi.

Viviamo una vita che non ci appartiene e ci meravigliamo che le cose non funzionino, che arrivino l'ansia, le fobie, le malattie e poi soprattutto, pretendiamo di essere felici!

Eppure siamo perfetti, siamo giganti mascherati da nani.

... Costantemente in esodo... Fuori scena... Consapevoli che un copione è solo un copione, che mai potrà rendere il reale... 

...Catturata la "materia Oscura", resterà da comprendere se stessi, resterà ancora il progetto da capire, forse, alla fine capiremo che non siamo liberi, se non nel conformarci al progetto, noi possiamo scegliere "liberamente" quale strada percorrere, quale quadro dipingere, quale musica suonare, come vivere, forse, un giorno potremo scegliere di cambiare progetto o magari in qualche remota era ci abbiamo provato o l'abbiamo fatto, ma probabilmente qualcosa è andata male.

Abbiamo guadagnato benessere, evoluzione, acqua calda, luoghi di villeggiatura e parchi giochi, abbiamo perso però la nostra casa, il punto di arrivo.

... Solo rumori di sottofondo, solo rumori, sempre più lontani, colori più tenui, c'e' un ordine preciso in questa apparente Babilonia... 

Mentre nutriamo i nostri figli di "uomo ragno e superman", ci lamentiamo dei politici, ci ciò che siamo diventati, tra una preoccupazione e l'altra, spesso per scaricarci, ci lamentiamo... 
Nel mentre ripercorriamo gli errori dei padri, li perpetuiamo, replica dopo replica, generazione dopo generazione, lo stesso copione...

Eppure quel seme, quel progetto è proprio qui, la lotta è solo apparente, importante esclusivamente per la nostra esistenza, per questo già vinta... Forse, anche un vincente si preoccupa di qualcosa, si preoccupa solo di questo!  :) 

domenica 14 settembre 2014

In ogni caso...Lo sguardo verso l'orizzonte.

È talmente prezioso da non poter essere acquistato.

Eppure tutti ne abbiamo, chi più, chi meno, anche se nessuno sa di quanto possa disporne di preciso.

Mentre mangio, guardo i gabbiani; anche loro ne hanno...Non posseggono nulla, ma hanno tutto.
 
 
 Ognuno sceglie con cura il suo posto, dove essere protagonista, unico...Per un po'...Poi di nuovo un breve volo, un nuovo posto; sia esso la sommità di qualche scoglio o, a volte, il dondolio delle onde.

Altre volte, sembrano cercarsi,  ma tengono sempre il loro spazio, dove non entra nessun altro.
 
Si percepisce l'assoluta presenza nell'azione, qualunque essa sia: anche quando, semplicemente fermi, danno l'impressione di volgere lo sguardo verso l'orizzonte.
 
Certo che a pensarci, fa quasi sorridere, l'affanno degli uomini per guadagnare denaro, che tutto può comprare, tranne il bene più prezioso, che già posseggono e che non possono aumentare o accumulare.

Il tempo: così prezioso, così sprecato.
Più trascorre, più diviene prezioso.

Credo, che qualcosa si sia interrotto, come fosse andato in corto circuito.

La forza e l'erotismo, sono  sono in gran parte vestiti al femminile, l'uomo, nel migliore dei casi, può solo goderne.

In corto circuito, perché, la donna capisce, quando il pieno di quell'erotismo, di quella forza è già  passato.

Così, cominciano a guardare, nelle altre, ormai, più giovani, intorno a loro, ciò che non hanno più.

Ora che potrebbero, ancor più godere la vita, hanno perso ciò che credevano illimitato e, in questo gioco, hanno trascurato di guadagnare intelligenza. 
 
Ho notato che, spesso scelgono uomini mediocri, se non addirittura perdenti e più, sono valide in potenziale, più selezionano perdenti.
 
A volte capita, che intercettino qualcuno valido ma, quando questo succede, è solo per boicottarlo, divengono un ulteriore possibile difficoltà.
 
Certo, non ne sono coscienti, ma questo cosa cambia?
 
Un Uomo così, le vede ma, cosa può fare? Nulla o poco, credo. Può solo farsi assenza, continuando ad Amare.
 
Rotonda è l'onda, rotonda è la vita, rotonda è la femminilità...

L'uomo ne è solo spettatore, e in cambio di contare poco o nulla, ha il gusto dello spettacolo, dove lui non potrà mai salire sul palcoscenico, però.

Se puoi pagare il prezzo di Amare, il prezzo di fidarti, quello di essere libero; vuol dire che sei un Uomo ricco, ma non potrai essere mai così ricco, da poter comprare il tempo, neanche in po'.

Il tempo, così prezioso, che nessuna ricchezza può comprare...Eppure, ne hanno tutti...

Nessuno, però, sa quanto ne abbia...

giovedì 17 aprile 2014

Il mio viaggio...Nella vita...

18.000 km ad ovest - Nuova Zelanda
(Queste righe sono per chi ha reso possibile il mio viaggio: i miei genitori.)

Succede sempre cosi:
quando sei lontano da casa,
la mente si attiva attraverso
quei meccanismi,
sempre uguali.

Mentre stai bene,

"arrivano segnali da lontano";
così, ho imparato ad usare anche la macchina e la lascio fare.

Così, nel mentre, mi godo ciò che vedo.


Come foto nella foto...In chi la fa...In chi avrebbe voluta farla...

Quando sei lontano da casa...


Però, ho solo un piccolo problema: qual' è la casa di chi non ha casa, di chi, è sempre a casa.

Già :-) ... C'è solo questo piccolo problema.

Spesso penso al mondo, al nostro, alla Terra, ma questa è casa mia; mi chiedo.

Il nostro universo, è casa mia, mi domando.

Spingo i pensieri e le immagini, fin dove voglio e poi mi chiedo, ma fin dove posso arrivare; è casa mia?

Sono fuori casa, fin da quando sono nato.

Certo, qualcuno potrebbe pensare, che non ero atteso, ma chi, in fondo, lo è stato davvero?

Penso ai miei genitori, penso a loro, come può un figlio "parteggiare" per uno o per l'altro?

Come?

Come può un Uomo (essere umano), non amare il proprio figlio; eppure, succede spesso.

E poi si torna, al solito, annoso problema: cosa vuol dire Amare? Chi ne è "capace", tecnicamente, intendo.

In fondo; chi è capace di Amore, conosce il paradiso in questa vita e questo non è spiegabile; eppure, anche il paradiso è fenomenologia.

...Non sono a casa, ancora no.

Ho tutto ciò che un Uomo, possa desiderare, avere o quasi...

Faccio ciò che voglio, quando voglio...

Ma anche questa, è fenomenologia.


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Penso a mio padre, sono fiero di lui: lo vedo, fin dove non immagina...

Penso a mia madre, la vedo e lei lo sa, sono fiero, di lei...

A volte sono incazzato, e mi chiedo: ma non potevate andare al cinema quel giorno? :-)
Cazzo! Magari, ora, sarei ancora a casa.
Quella casa, dove niente comincia, dove l'essere è, ma già questa è fenomenologia...Perché penso...


Vale la pena, provare tutto ciò che provo e sperimento?
La verità è, che non lo so.

Se voi, avreste voluto tutto per me; sappiate che c'è l'ho.
La mia vita è piena e felice.

Dovrei dirvi: grazie? :-)

Invece, sono incazzato!

Voi eravate già qua, e se le fregature si danno agli amici; allora, grazie!

Del resto, ora ho un figlio, anche io, come posso biasimarvi?

Sento l'Amore, che ho per lui e capisco, quello che voi avete per me.

Allora, sappiate; che capire, non è come divenire e solo dopo, si capisce.

Beh! Si, sono incazzato, molto incazzato, ma a cosa serve :-) Ora, grazie a voi, sono qui e sappiate, che venderò "cara la pelle".

...Se avessi una casa, potrei almeno dire, che ne sono distante...se avessi, una casa.

...La mia casa è qui, ora...o forse, no.

Posso avere una casa nel fenomeno? Perché no? Perché?...

Tutto sarebbe più facile, ma tutto è facile...Facile...

...

Ho quasi 50 anni, il potere della vita è pieno...Mi avete messo di fronte ad una bella sfida, io l'ho accettata, semplicemente questo!

...
Rispetto i vigliacchi, mai nati, a volte, persino li invidio...
A volte...

Voi, invece, mi avete insegnato il coraggio, la dignità e, non è poco; poi mi avete insegnato tante altre cose, ma soprattutto, mi avete insegnato, ciò che pochi insegnano: ad essere felice.

La vita è fatta così, che vogliamo farci? :-)
...

Voi, mi avete accompagnato, in questa vita; io, non ho potuto farlo.

Ho, solo, potuto sentire il vostro Amore...E, se la vita è questo, va bene così, cazzo!
 
...
E, siccome, nessuno, è mai venuto a raccontarmi, cosa succede dopo...Io dico, semplicemente, vaffanculo...
 
Ho quasi 50 anni, sono a casa in ogni luogo, eppure, cerco ancora la mia casa, pur sapendo che non c'è...
...
 
Affrontare la macchina, non si può...E chi l'affronta, sa il perché...E' una questione tecnica...
...
 
Non sopporto, chi chiede grazie o che chiede scusa...
 
...
 
So che capirete, perché siete intelligenti, perché io sono vostro figlio e ne sono fiero!
...
 
Casa, forse è la felicità?
Allora, sono a casa...
 
 
Ma a me non basta :-)
 
...Angolo di paradiso?...
 
Eccolo, questo è un angolo di paradiso...
 
E, il paradiso non ha angoli.
 
...
 
La vita è così, è una fregatura, l'unica che sia possibile avere... :-)
 
...Ai miei Genitori...a mio figlio...A me...
 
Perché, credo, che alla fine, non importi come e perché si sia arrivati qui, né, tantomeno di lasciare un segno, perché qualsiasi segno è effimero. Un giorno, abiteremo altri pianeti, tra qualche generazione, tutto sarà cambiato, diverso.
 
Eppure, ovunque saranno, i figli dei nostri figli, qualcuno continuerà a cercare quel passaggio, qualcuno in qualche remota spazio, continuerà, magari con tre pezzi di legno, a costruire una panca su un torrente, a creare il suo angolo di paradiso, dove sedersi a rifare se stesso o a contemplare la bellezza, senza mai smettere di stupirsi, di godere...Come l'acqua che scorre...Tutto qui :-)