giovedì 24 marzo 2016

Scrivendo di questa fotografia (2)

... A cosa servono tutti soldi che puoi desiderare se, non puoi avere la felicità?

... A cosa serve raggiungere ogni obiettivo prefissato se, il tuo "vero", la tua anima è altrove?

... A cosa serve godere la vita se, lo scopo della stessa, rimane celato?

Il piacere senza metabolizzazione?


Abbiamo costruito un mondo che non ci piace, abbiamo dimenticato come è, come dovrebbe essere, l'Essere Umano.

Ci sforziamo di migliorarlo, immaginiamo, vorremmo un mondo migliore e, per far questo, abbiamo in testa sempre "modelli".

Modelli che, se mai raggiunti, non saranno più adeguati e ne vorremo altri ed in questo gioco perverso, in questo gioco vuoto, l'Umanità perde e la macchina vince comunque!

Nessun modello, nessuna società perfetta, potrà mai essere adeguata, soddisfacente auto accretiva.

Ciò che accade in questo nostro piccolo pianeta è del tutto indifferente al fluire, a ciò che i Grandi chiamano l'Essere.
La nostra Terra ha visto civiltà diverse; apparire per poi scomparire e così continuerà ad essere.

Allora dov'è il problema?

Il problema è solo ed esclusivamente del nostro piccolo individuale!

Ogni messaggio intorno a noi ci spinge, ci programma verso consumismo di "modelli morti" di modelli non funzionali ma, nel frattempo sogniamo di fare quel viaggio, di comprare quella moto, quella macchina, quella villa, quel castello, quello yacht, quell'aereo, quell'isola e così via...

Allo stesso modo, molti, desiderano denaro del quale poi non saprebbero che uso farne, o per lasciarlo un giorno ai figli, ai quali lascerebbero anche, lo stesso problema: che farne?

Tutti si preoccupano di tutto: di ciò che succede nel mondo, dell'ultima moda, del locale dove andare, della meta esclusiva, della famiglia, e così via.
Ogni mezzo rinforza questo: social, tv, amici, opinioni, mode, paure, ignoranza.

Ciò che era "il grande Uomo" si ritrova ed essere semplicemente un contenitore di inutile spazzatura: non sa bene dove andare, cosa vuole, può persino avere tutto ma, i conti non tornano...

L'Uomo ha un intelligenza sorgiva costantemente autorigenerantesi che sembra però, aver smarrito.

Ogni sforzo, ogni desiderio, qualsiasi obiettivo raggiunto o status, senza questa, è inutile e sprecato.
Così dell'unica conoscenza, davvero indispensabile, nessuno sembra occuparsene, nessuno sembra prendersene cura: marionette senza anima in costante stress da raggiungimento, condite di paura e alienazione.

Mi guardo intorno e vedo ben poco, oltre a ciò..

Ogni formazione, ogni corso, se non ha questo fondamento, rientra automaticamente, nei modelli evidenziati...

Ci preoccupiamo di lasciare un futuro, dei beni ai nostri figli e non ci preoccupiamo di insegnarli l'arte di vivere!
Ci preoccupiamo delle nostre e loro apparenti sicurezze e non conosciamo il progetto, il nostro progetto, né come attuarlo!

                              ... ... ... 

Ho cominciato a pensare alla formazione perché ci sono persone sensibili, ancora vive, che, da qualche parte, ancora sentono questo "richiamo", questo "essere appellate" altrove e che vogliono conoscere, sapere...

Persone ambiziose che non si sono arrese e che continuano a cercare...

A cosa serve avere tutto se, non puoi essere felice? :) 


Per informazioni:  formazione@gruppofr.com  



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