venerdì 4 marzo 2016

Formazione

A chi non e' successo che, ripensando a qualcosa, a qualche scelta del passato o addirittura ad un periodo della propria vita, si sia chiesto incredulo, tra sé e sé:" Ma  come ho fatto? Ma come ho potuto farlo? Ma che mi ha detto la testa?"
Quasi come se fossi un'altra persona o come se quella scelta, peraltro molto importante, fosse di qualcun altro.

Invece, eravamo proprio noi.

Proprio noi, abbiamo scelto, abbiamo vissuto: momenti, mesi, anni, tutta la vita, o gran parte di essa.

A volte succede che ci si vergogni di qualcosa fatta, di qualche decisione presa o che ci si penta di strade inutilmente percorse.

La vita però, non concede il bis o prove d'appello, ciò che è fatto è fatto ed è per sempre.

In realtà la spiegazione di questo "fenomeno" è semplice.

Noi (erroneamente) ci percepiamo come un unica individualità, come un'unica entità; in realtà, siamo come tanti e diversi "Io", siamo come molteplici "comandanti" che si alternano alle decisioni, al comando e che di volta in volta scelgono e si prendono la responsabilità della rotta. 

Noi non ne abbiamo coscienza ma, ci rendiamo conto di questo, solo quando, guardandoci alle spalle, col senno del poi, ci interroghiamo: " Ma come ho fatto? Come ho potuto? Ma che mi ha detto la testa?" Eppure, qualcuno, l'ha fatto! 

Qualcuno ha speso vita, vita che non tornerà più!
...E, "quel qualcuno", siamo noi!

Il paradosso è che qualunque sia il "capitano" al comando in quel momento (nel momento della scelta), non potrà, comunque, scegliere bene.

Cosa significa scegliere bene?

Significa operare l'unica scelta possibile ed ottimale di quel  momento, operare la scelta vincente, quella funzionale.

Perché il "capitano" di turno non può scegliere in modo funzionale?

Perché non esiste un capitano esatto, senza la nostra esattezza di base, senza il nostro "io" autentico!

Non esistono scelte "sane", funzionali, se prima non si è recuperato il Capitano, il "Capitano Autentico".

Giochiamo e perdiamo la vita solo per questo semplice motivo.

Non mettiamo mai in discussione (prima) il Capitano ma, solo dopo, magari a distanza di anni, poi, continuiamo ad usare capitani del momento che, a distanza di anni, ci faranno esclamare: "Ma come ho fatto? Ma come ho potuto?" Nel frattempo la vita è trascorsa, passata! 

Qual'e' il criterio che accredita il Capitano?

Già: è tutto qui! 

Ci sono corsi motivazionali, di coaching, di leadership, ecc. ecc. e tali corsi, a volte, hanno dei fondamenti di vero e funzionale, però, quando è così, c'incappano "per caso"e solo in quel caso, funzionano (momentaneamente).

Gli unici corsi che servono, sono quelli che ti aiutano a trovare il "Vero Capitano"...

Quando quel capitano si sarà rivelato e tu l'avrai aiutato a farlo, nessun corso potrà più servirti o aiutarti!

Il Capitano, l'unico vero, avrà finalmente, nelle sue mani il timone, farà solo scelte funzionali, seguirà solo un progetto: "Il tuo!"


A questo punto si pone un problema: chi può erogare questi corsi, chi ne e' davvero in grado?

Già :) Non ci sono scuole tali in grado di fornire diplomi con questa abilitazione, però...

Quando valuti un corso di qualcuno, guarda a questi elementi prima di decidere:

a) Che tipo di vita conduce il formatore? 
b) Oltre a fare i corsi, ha dimostrato con fatti concreti la propria riuscita? 
c) Vive fuori dai modelli imposti e/o può giocarli?
d) Fare corsi, per lui, e' un "piacere" o una necessità? 
e) È in grado di vedere quell'Unico e Vero Capitano che sa dare esatta risposta alla tua  
    Anima, al tuo originario progetto? (Già, questo non si può copiare! :) )


Prevediamo 3 o 4 corsi durante il 2016, 
i corsi avranno durata di 7 giorni e saranno svolti in Italia, Tenerife e Nuova Zelanda:
per informazioni e/o candidarsi, questa e' la mail: formazione@gruppofr.com

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