martedì 19 luglio 2016

Finché c'è leader...



Chi allena gli allenatori?
Dove trovano ispirazione e coraggio i leader?

E' un luogo "magico"!


Mi riferisco ai reali leader, non a quello che c'insegnano o che si scrive a loro riguardo: teoremi, teorie, massime intriganti, regole, cose da fare e molto altro.


Mi riferisco a quelle persone che creano situazioni nuove, lì dove non c'erano e facendo questo, muovono economia, rendono più funzionali le persone che sono coinvolte e partecipi nel progetto.


Danno l'occasione a chi non avrebbe neanche immaginato di averla. Per questo possiamo definirli provvidenziali


I leader vedono in modo diverso, vedono dove gli altri non possono e rendono fruibile a molti ciò che non sarebbe potuto essere per loro.

Per questo motivo, sono funzionali, ovvero, sono funzione per molti.

Pagano un prezzo più alto degli altri ma, la vita attraverso loro, maggiormente si esalta e loro, ne godono di riflesso.


Si e' leader per nascita e poi ci si diventa per continua costante scelta. 


Come lo si riconosce?


Il modo più semplice consiste nel chiudere gli occhi, quando gli si e' sufficientemente vicino, se ne percepisce la forza, arriva come un intenso calore nella zona della pancia e dello stomaco, i pensieri sembrano prendere un loro ordine d'azione, quasi, in modo autonomo. Si è amplificati, potenziati, ma questo è già un punto di arrivo, in caso contrario, 


osservandoli esternamente, si nota che impiegano la maggior parte del loro tempo a "fare", a fare concretamente al contrario dei falsi leader, parlano poco e non sono gratificati dall'avere persone intorno.


Difficilmente li vedrai affannati, eppure, possono gestire una quantità enorme di situazioni, di universi, il loro campo d'azione sembra non essere limitato.



Mentre il mondo viene preso e portato in giro, mentre si cerca d'indurre un clima di terrore, di apparente confusione, dove tutti "vanno dietro", ognuno con la propria ricetta (già scontata, prevista e programmata), i leader sono attenti all'azione, alle persone, perché sanno che ogni cambiamento è possibile soltanto ed esclusivamente passando per l'individualità.


Il cambiamento è possibile solo ed esclusivamente partendo dal singolo: "Se vuoi cambiare il mondo, cambia te stesso." - Gandhi  


Il buffo è che tutti, piuttosto che cambiare se stessi, cercano o vogliono cambiare il mondo: 
guerra o non guerra, clima o non clima, bomba o non bomba, politico o non politico, stato o non stato, immigrati o non immigrati, giornalisti o non giornalisti, matrimoni gay o non matrimoni gay, integrazione o non integrazione; insomma; "la macchina" sembra aver preso il sopravvento sull'Umano.


I leader, sono unico ed ultimo baluardo, senza combattere il sistema, ne inventano costantemente uno nuovo, dando casa a chi come loro, ne sente il bisogno, a chi come loro agisce, fa...


Non è importante essere un piccolo o grande leader, non è importante essere riconosciuti o acclamati dagli altri; ciò che è importante è realizzare, assumendosene la responsabilità, il proprio individuale originario ed originale progetto.


Non si può pretendere un mondo migliore, si può semplicemente costruirlo.


I Leader sono provvidenza per quelle persone intelligenti che sanno riconoscerli, sceglierli e guadagnarli. 

Sono funzione per molti e per la stessa vita; se ne assumono la responsabilità pagandone il prezzo. 


Finché c'è leader c'è speranza... NO, NO.


Finché c'è leader c'e' possibilità!




venerdì 24 giugno 2016

Pero'...

E' molto interessante osservare ed ascoltare gli amici, le persone che incontro con cui condivido qualche momento o una semplice telefonata.

Da qualche anno ci sono i social sede di "memi" per eccellenza.

E' interessante notare come si "postino" belle frasi, suggerimenti e tutti i modi perfetti su come: agire, reagire, non molare, essere dei vincenti e così via.

Questi "memi" dovrebbero essere rappresentativi di uno stato di quel momento del soggetto che li posta o un desiderata dello stesso.

E' interessante notare come ognuno desideri quel certo tipo di successo o la speranza che, svegliandosi una mattina, tutto o molto sarà diverso.

Però...

Ognuno ha già la soluzione perfetta, già sa come si comporterà per cercare di cambiare qualcosa, per cercare di migliorare la propria situazione; sapete come?

Esattamente come ha sempre fatto, senza rischiare nulla di diverso, senza mettersi in discussione, intanto mese dopo mese, anno dopo anno, voilà, la vita è passata!

In privato; mi arrivano mail dove mi si chiedono consigli o suggerimenti, a volte, vedo qualche amico in forte difficoltà, così, compatibilmente alle possibilità del momento, gli indico quale sarebbe la direzione migliore per loro...

Però...

Si crede che la zona di confort sia invalicabile e lì permangono, è divertente osservare le solite "strategie", le solite frasi; si danno scadenze mensili, ultimatum a tre mesi, ormai da molti anni, decenni...

La soluzione è semplice è li ad un passo, però quel passo è li che attende di essere fatto e attende, magari a fine mese o il prossimo :)


I miei amici, le persone con cui ogni tanto parlo, credono alle coincidenze, al destino, ritengono che il pensare serva, che la mente sia esatta e così via.

Siamo tutti esatti o quasi, eppure, nel mondo esistono atrocità infinite, esiste fame, disperazione, ecc.
Allora, come mai da cotanta intelligenza ed esattezza individuale scaturisce tale abominio? 

Chi si pone la seguente domanda: se stessi sbagliando?

Apparentemente e' più semplice essere invidiosi, è più semplice trovare motivazioni a tutto; l'intelligenza che crediamo di avere, elabora pensieri e sintesi di questo tipo: "... ma per lui è facile... e ma lui è fatto così... per lui e' semplice". 

Un caxxo è semplice! 

Bisogna uscire dalla zona di confort, un passo alla volta; già, ma come? In quale direzione?

Bisogna scegliersi un Consulente, un Allenatore, qualcuno che abbia già dimostrato di saper fare in qualche campo.

I corsi motivazionali, la formazione che vedo in giro di questi tempi o quelle bellissime massime che fanno buona mostra "postate" sui social sono assolutamente e totalmente inutili.

Un "formatore personale" che possa far vedere la via, non in base al suo punto di vista ma, in base a chi ha di fronte.

A volte, le persone arrivano così vicino alla disperazione che, a quel punto, sono disposte a prendere qualsiasi cosa si presenti e se sono intelligenti, la prenderanno da qualcuno "riuscito"...

"La fortuna di una persona è sempre un'altra persona."

Però prima, bisogna decidere!

Non vediamo la luce ma, gli effetti di questa, vediamo gli oggetti che essa tocca o che attraversa, non vediamo l'aria né i suoni che essa conduce.

Non vediamo i pensieri ma, gli effetti e le azioni che essi producono, elaboriamo le idee e pensiamo attraverso parole che non pronunciamo, eppure, le sentiamo o no?! Se la mente di ciascuno è uno strumento funzionale, come mai non ci conduce alla riuscita, ad una vita felice?
Da dove arrivano i nostri pensieri, se sono nostri davvero, la mente ha bisogno di dirseli o spiegarseli? Non dovrebbe già conoscerli?!
Se non conoscessimo alcuna lingua, come faremmo a pensare?

L'universo che percepiamo attraverso i nostri sensi e' limitato, c'è molto di più...

Ciò che crediamo di essere e' limitato, c'è molto di più in ciascuno di noi...

Però...

domenica 24 aprile 2016

Quando Fb è utile...

La vita è giusta, è perfetta!

Oggi, mentre pubblicavo su Fb le nostre iniziative/opportunità di lavoro che abbiamo in essere, mi sono imbattuto in questo post: 

"Cerco lavoro serio ho 38 anni non sono sposato ne figli..... Astenersi lavori a provvigioni e di rappresentanze."

Ne sono stato colpito, quasi offeso ed è strano; mi sono chiesto il motivo: perché un'annuncio così banale aveva catturato la mia emotività?

Così ho cominciato a guardare... Per capire...

Cosa di me era ancora simile alla sconosciuta persona che aveva pubblicato l'annuncio?

Non ho mai svolto lavori che non siano stati a provvigioni, se non in giovanili esperienze...

Mi sentivo forse offeso?
Percepivo le mie proposte di lavoro come offensive o non degne?
Cosa centrava essere sposato e non avere figli?

Perché una persona (io) che nella vita ha accettato ogni genere di sfida si sentiva toccata?

Già!

Quando c'e' il contatto, vuol dire che qualcosa in noi è simile...

Così mi sono messo alla ricerca di quel punto... E le mie riflessioni sono state:

Cerco lavoro serio,
...non sono sposato ne figli..... (né senza accento, cinque puntini di sospensione)
Astenersi lavori a provvigioni e di rappresentanze.

Poi mi sono messo in ascolto e la realtà è arrivata precisa, esatta, come la vita:

in realtà la persona che aveva pubblicato il post non cercava realmente lavoro e quello che emanava era:

rabbia,
riferimento alla madre,
un figlio unico, viziato, come se il mondo stesse attendendo alla sua venuta.

Possibile che a cinquant'anni ancora m'interessi l'Anima delle persone, ancora vorrei vederle felici? Realizzate?

Ma in fondo, che me ne frega?

Se le persone amano, se ambiscono ad essere schiave, ad essere solo merce di scambio, se non interessa il loro personale divenire, perché dovrebbe interessare a me?

Cinque puntini di sospensione, ne figli (ne, senza accento)...
Ho il prato di casa da tagliare, la piscina da pulire, dei lavori di manutenzione in una società immobiliare; magari potrebbe andare bene per farli ma, sarà capace?

Il post era chiaro su cosa non voleva, ma non diceva nulla sulle sue competenze, su cosa sapeva fare.


Già, abbiamo politici parassiti, governo ladro che non da lavoro, l'economia che va male e poi c'e' la crisi...


Ora é nuovamente tutto in calma;

se senti ancora la voce e la forza del guerriero che è in te,
se per te la libertà ha un prezzo mai troppo alto da pagare,
se non cerchi un lavoro ma, un modo di essere,
un luogo " Dove lavorare e' meno noioso che divertirsi",

mandami una mail, con una tua presentazione:

job@gruppofr.net

giovedì 24 marzo 2016

Scrivendo di questa fotografia (2)

... A cosa servono tutti soldi che puoi desiderare se, non puoi avere la felicità?

... A cosa serve raggiungere ogni obiettivo prefissato se, il tuo "vero", la tua anima è altrove?

... A cosa serve godere la vita se, lo scopo della stessa, rimane celato?

Il piacere senza metabolizzazione?


Abbiamo costruito un mondo che non ci piace, abbiamo dimenticato come è, come dovrebbe essere, l'Essere Umano.

Ci sforziamo di migliorarlo, immaginiamo, vorremmo un mondo migliore e, per far questo, abbiamo in testa sempre "modelli".

Modelli che, se mai raggiunti, non saranno più adeguati e ne vorremo altri ed in questo gioco perverso, in questo gioco vuoto, l'Umanità perde e la macchina vince comunque!

Nessun modello, nessuna società perfetta, potrà mai essere adeguata, soddisfacente auto accretiva.

Ciò che accade in questo nostro piccolo pianeta è del tutto indifferente al fluire, a ciò che i Grandi chiamano l'Essere.
La nostra Terra ha visto civiltà diverse; apparire per poi scomparire e così continuerà ad essere.

Allora dov'è il problema?

Il problema è solo ed esclusivamente del nostro piccolo individuale!

Ogni messaggio intorno a noi ci spinge, ci programma verso consumismo di "modelli morti" di modelli non funzionali ma, nel frattempo sogniamo di fare quel viaggio, di comprare quella moto, quella macchina, quella villa, quel castello, quello yacht, quell'aereo, quell'isola e così via...

Allo stesso modo, molti, desiderano denaro del quale poi non saprebbero che uso farne, o per lasciarlo un giorno ai figli, ai quali lascerebbero anche, lo stesso problema: che farne?

Tutti si preoccupano di tutto: di ciò che succede nel mondo, dell'ultima moda, del locale dove andare, della meta esclusiva, della famiglia, e così via.
Ogni mezzo rinforza questo: social, tv, amici, opinioni, mode, paure, ignoranza.

Ciò che era "il grande Uomo" si ritrova ed essere semplicemente un contenitore di inutile spazzatura: non sa bene dove andare, cosa vuole, può persino avere tutto ma, i conti non tornano...

L'Uomo ha un intelligenza sorgiva costantemente autorigenerantesi che sembra però, aver smarrito.

Ogni sforzo, ogni desiderio, qualsiasi obiettivo raggiunto o status, senza questa, è inutile e sprecato.
Così dell'unica conoscenza, davvero indispensabile, nessuno sembra occuparsene, nessuno sembra prendersene cura: marionette senza anima in costante stress da raggiungimento, condite di paura e alienazione.

Mi guardo intorno e vedo ben poco, oltre a ciò..

Ogni formazione, ogni corso, se non ha questo fondamento, rientra automaticamente, nei modelli evidenziati...

Ci preoccupiamo di lasciare un futuro, dei beni ai nostri figli e non ci preoccupiamo di insegnarli l'arte di vivere!
Ci preoccupiamo delle nostre e loro apparenti sicurezze e non conosciamo il progetto, il nostro progetto, né come attuarlo!

                              ... ... ... 

Ho cominciato a pensare alla formazione perché ci sono persone sensibili, ancora vive, che, da qualche parte, ancora sentono questo "richiamo", questo "essere appellate" altrove e che vogliono conoscere, sapere...

Persone ambiziose che non si sono arrese e che continuano a cercare...

A cosa serve avere tutto se, non puoi essere felice? :) 


Per informazioni:  formazione@gruppofr.com  



mercoledì 9 marzo 2016

Scrivendo di questa fotografia (1)


Per quanto si possa spingere la mente a vedere, essa non basta, non è sufficiente.

Non è sufficiente neanche resettarla e ridarle la nativa funzionalità.

Abbiamo strumenti eccellenti: i cinque sensi conosciuti, la Mente ma, soprattutto, siamo dotati d'intuizione, preveggenza e forza psichica.

Ogni nostro senso è solo semplice strumento della nostra "Anima": possiamo vedere, sentire e percepire molto di più di ciò che crediamo.

Quando i nostri sensi diventano strumento esatto del nostro nucleo fondante, si aprono altri universi, vediamo in modo diverso; è come se i sensi servissero solo a confermare quello che si è già percepito, già visto, metabolizzato.

I sensi agiscono e funzionano ad una velocità ridotta, come fosse una moviola e spesso non possono che cogliere in quel limitato spettro d' interazione per il quale sono stati costruiti (che siano onde elettromagnetiche, sonore e comunque, nelle dimensioni di spazio e tempo).

Il nostro fondante (Anima), invece, si muove, è reale anche altrove... Fuori dalle logiche della fisica, dalle dimensioni di spazio e tempo.

Siamo energia, siamo coscienza; l'energia non ha coscienza né memoria, non ha percezione di se; ogni cosa è energia, ogni cosa è materia, noi siamo un gioco, noi possiamo giocare, abbiamo la possibilità di poter dare "coscienza" all'energia.

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