giovedì 26 febbraio 2015

Ora...


Sono qui, ora! E questo e' l'oceano! Però, non e' come nella foto, o meglio, non e' semplicemente come si vede nella foto. ...  C'e' molto vento, la temperatura e' piacevolmente fredda, il profumo del mare... Poi, la musica e soprattutto, ció che si percepisce oltre i cinque sensi. ...
Perché, chiunque incontri, tiene a ribadire che e' soddisfatto, che ha vissuto bene, che se l'e' goduta, ecc. ecc.
Perché vogliamo sempre adattare la relata' a noi e non viceversa.

Vedo robot che vogliono apparire, vogliono sembrare ad ad altri robot e forse, anche a se stessi.

...
Sono in viaggio con mio padre, un privilegio che a questa età, la vita riserva a pochi.

Sono figlio e padre, sono uomo e ragazzo...

Ora che comincio a vedere le cose, ancora devo capire come servirmene...

Sono a casa, guardo l'oceano, sono, ora...

Capisco le malattie di mio padre, che immaginavo invincibile, come mio figlio immagina me, e ... non posso aiutarlo...

Mio padre, conosco tutto di lui, tutto ciò che lui mi ha detto, tutto ciò che mia madre mi ha detto di lui; lo conosco nella paura e nel coraggio, in ciò che sono e soprattutto in ciò che sarei potuto essere, poi lo conosco come Anima, fuori dal fatto che sia mio padre...

Sono stato fortunato ad averlo come padre, lui mi ha dato la possibilità di una strada oltre se stesso.

Vorrei fosse eterno, ma non lo è, così come non lo sono io...

Forse, è l'ultimo viaggio che farò con lui, ma anche la scorsa volta che viaggiammo insieme 27 anni fa, pensai sarebbe stata l'ultima volta, invece... 

Fa quasi freddo, quel freddo piacevole, guardando l'oceano...

Si, avrei tanti motivi per on essere d'accordo con lui, ma alla fine, non riesco ad interessarmene, perché e' un vecchio guerriero, 
e i guerrieri meritano rispetto incondizionato, comunque siano...

Ora, 
posso plasmare ancora me stesso,
...

L'oceano: 
in tempesta sembra andare in confusione,
infrangersi sugli scogli,
perdersi in onde infinite,
distendersi sulla battigia,
eppure la sua integrità non viene mai neanche scalfita,

l'oceano è sempre Oceano.

Di nuovo tranquillo, 
ora...




domenica 22 febbraio 2015

Quanto meno puoi.

E' un po' di tempo, che non mi sveglio più con la voglia di prendere la moto ed andare a fare un giro.

Magari verso sud o forse verso nord.

Da un po' di tempo ormai...

Ci si abitua, si smette di vedere, si smette di guardare.
Come i quadri, o gli oggetti della tua casa, dopo un po' smetti di vederli, lo sguardo si è abituato a loro e non ci fai più caso.

Così passo vicino a quella vecchia moto, quasi sepolta dai molti inutili oggetti e ogni tanto, quando la vedo, fingo di quasi di non farci caso.
Quanta strada insieme, e si che di cose e di avventure ne abbiamo condivise, fedeli compagni di viaggio, eppure...

A volte ho l'impressione che sia lei a non vedermi più, quasi sepolto dalle "cose da fare", chissà poi perchè...

A volte succede anche con gli amici, con le persone più care: ci si abitua, scordando che "fraammmmmmm", un giorno "d'improvviso" non ci saranno più o io...

Ci si abitua a dormire con il proprio figlio, come dovesse durare per sempre, nel mentre lui è diventato un uomo.

La vita è così bella e così "ingannatrice" da porti davanti trabocchetti come l'abitudine,
si tende ogni secondo ad abituarsi...

L'abitudine è un nemico sempre in guardia, sempre pronto a sorprenderti, a farti assopire... Fino a quell'inevitabile "fraammmmmmm", unica certezza...

Ho imparato la bellezza della vita, guidando costantemente la mente sulle uniche certezze che abbiamo: le insicurezze e il divenire...

Così ora, ogni notte in cui posso dormire con mio figlio la vivo come fosse l'ultima, ogni volta che posso stare con un amico lo godo come se non dovesse più succedere, ogni mattina guardo il cielo come fosse la prima ed unica volta, guardo la macchina volante costruita da mio figlio come la più grande ed ultima invenzione che vedrò... Perchè? 

Perchè un giorno lo sarà!

Un giorno passerò accanto alla mia moto sapendo che non viaggeremo più insieme...
Poi un giorno non passerò più...
"Fraammmmmm"

Posso abituarmi al mio respiro?
Al cuore che incesssantemente batte?
All'aria?

Oggi è una bellissima giornata, il cielo è blu.

Mi piace pensare che viaggeremo ancora insieme,
che dormirò ancora con mio figlio,
che rivedrò il mio amore,

poi debbo riprendere la mente e portarla fuori da quel pantano inesistente,
esiste solo "ora"...


...Come i grandi Padri, hanno provato a d insegnarci:



Carpe diem
Tu ne quaesieris, scire nefas, quem mihi, quem tibi
finem di dederint, Leuconoe, nec Babylonios
temptaris numeros. Vt melius, quidquid erit, pati,
seu pluris hiemes seu tribuit Iuppiter ultimam,
quae nunc oppositis debilitat pumicibus mare
Tyrrhenum! Sapias, uina liques et spatio breui
spem longam reseces. Dum loquimur, fugerit inuida
aetas. Carpe diem, quam minimum credula postero.
Orazio




Afferra l’attimo
Non chiedere, o Leuconoe, (non è lecito saperlo) qual fine
abbiano a te e a me assegnato gli dèi,
e non tentare calcoli babilonesi. Quant’è meglio accettare
quel che sarà! Ti abbia assegnato Giove molti inverni,
oppure ultimo quello che ora affatica il mare Tirreno
contro gli scogli, sii saggio, filtra vini, tronca
lunghe speranze per la vita breve. Parliamo, e intanto fugge l’astioso
tempo. Afferra l’attimo, credi al domani quanto meno puoi.



lunedì 5 gennaio 2015

Quando esisteva l'amore

Non posso vivere senza di lui...
Ho bisogno di lei...
Lei è tutto per me...
Senza di lui la mia vita non ha più senso...

Eppure una volta l' Amore esisteva, o meglio,
c'erano Uomini che erano capaci d'Amore, sia in senso di capacità tecnica, che di possibilità.

Ci fu un tempo in cui l'Uomo era in grado di Amare, un tempo...

Esaurito ogni percorso, dopo essersi realizzato, se decideva, poteva Amare.

Non so perché ci ritroviamo così, ridotti in questo stato, ma ogni tanto, ho desiderio di essere insieme ai grandi padri, a quegli Uomini che...

... Ascolto e sento solo frasi aberranti e misere,
"L'amore non esiste".

Se almeno ci fosse un po' di umiltà per provare a comprendere,
invece, c'è solo infantile arroganza...

"Senza di lui non potrei vivere"

Già, e questo lo chiamano amore...

L'Amore è un'altra cosa,

non è il bisogno dell'altro, ma esattamente, l'opposto.

E' un anima che potenzia se stessa, nel mentre, entrando in risonanza, potenzia l'altra.

L'Amore è una cosa seria, non certo, qualcosa per persone mai cresciute.

Quando sento parlare, arriva alla mia anima questo messaggio: "Ti amo, quindi, pretendo"

Già!

Ti amo: se sei fedele, se sei sincero, se ti comporti bene, se non mi prendi in giro, se starai per sempre con me, ecc. ecc.

... Se...

Posso entrare in risonanza con la tua anima, amplificando entrambe: ti Amo; punto...

Senza nessun se, senza nessun ma...

Ti Amo, perché posso farlo, perché ne sono capace... ... ...


1010 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 000 anni (10^{10^{76}}):

Questo è il numero degli anni in cui i fisici calcolano la fine dell'universo, sembra ormai provata l'accelerazione dell'espansione dell'universo, così come l'energia oscura, che sembrerebbe costituire il 70% di tutta l'energia, e che avrebbe ridimensionando ciò che Einstein stesso definì: "Il suo più grande errore".
Ovvero, l'inserimento nelle equazioni di campo della relatività generale, della costante cosmologica, proprio per avvalorare la tesi che l'universo fosse statico.

...

Già, ma questo cosa centra con l'Amore?

E' che spesso, anzi quasi sempre, faccio fatica a seguire le logiche che cercano di propinarci, che ci propiniamo, sembra tutto un "non senso".

Siamo solo mercato, semplici generatori di energia.

Si fa un grande calderone tra emozioni, sentimenti, ideali, morali, ecc. tanto da divenire ridicoli.
Siamo arrivati alla cultura dell'esaltazione della morte, invece della vita per la vita, siamo ad esaltare ed esaltarci, per la morte.

Questo è molto evidente, ormai non solo dai telegiornali, ma in ogni aspetto della quotidianità a partire dai social.


Oggi è morto un cantante famoso e subito ecco l'apoteosi dei messaggi, delle belle frasi, fino a quelle che lo consegneranno all'immortalità.
A quale immortalità?

Quella della cifra scritta sopra?

Ma anche quella rappresenta una fine, è una fine.

Poi i fisici non sono concordi, ci sono varie ipotesi, si parla della fisica "come noi la conosciamo"...

I morti sono morti, è dei vivi che dobbiamo parlare, è dei vivi che possiamo preoccuparci, è i vivi che possiamo amare.

Oggi è luna piena, le notti di luna piena hanno sempre attratto: letteratura, film, racconti, leggende, miti, ecc.
Di fatto è il momento di massima influenza della Luna sulla Terra.

Viviamo in questo pianeta, senza sapere quasi nulla; così come i primitivi credevano e adoravano il Sole o le stelle, il fuoco o gli dei; noi crediamo in qualche dio, in qualche valore o chissà cosa.

L' universo è così grande, che la nostra mente non può raffigurarselo,
anche se il tempo ci aiuta, ci da delle coordinate comprensibili.

Siamo prigionieri in questa bolla di ossigeno e tempo, come pesci rossi in un'ampolla d'acqua, mentre il tempo assoluto tende a zero, il nostro assolutamente irrilevante, anzi, inesistente.

Eppure, il passaggio a nord-ovest deve esserci,
il passaggio a nord-ovest... O saremmo solo pesci rossi...

mercoledì 22 ottobre 2014

"Il mestiere di: Leader"...

Le parole senza fatti, sono come i desideri di un bimbo; quando senza mezzi, ritiene di poter far tutto

Così, si sente parlare, si ascoltano grandi oratori, si tengono corsi avanzati...Parole, parole vuote, parole vere, prive però di ogni significato reale.

A volte, sono pericolose, perché ci toccano, perché sembrano intercettarci nei "sentimenti", persino arrivare al cuore...

Così, ci rendono ancora più oggetti...

In realtà non toccano noi, toccano gli stereotipi amplificandoli...Ancora più oggetti...Ancora più soli, già :) anche questo è uno stereotipo...

Soli? Certo che siamo soli, e allora?

La vita è stata progettata così e chi l'ha fatto, di certo, non era sprovveduto.

Le varie "razze" su questo pianeta provengono (proveniamo) da diverse origini:
da "laboratorio" ad esempio.

Ma questo, non è importante, perché l'unica cosa importante è che ora siamo qui, e in qualche modo siamo chiamati a dare una risposta, siamo chiamati alla riuscita, alla vittoria.

I valori, proprio quelli che reputiamo "i più alti" c'inchiodano, ci danno la scusa per restare inferiori, per restare bambini.
Ma la vita è esatta, è perfetta e allora, malgrado tutti i buoni propositi, oltre tutti i nostri più "evoluti" pensieri, ci ritroviamo "malati".

Ci si ritrova a soffrire: frustrazioni, crisi di panico, ansie, paure, fobie, insicurezze, noia, malattie, e poi, tutto il resto, che conosciamo.

Ma siamo così stupidi, che proprio come bambini, insistiamo, sempre più convinti: proclami, ideali, valori, stereotipi, facebook, belle frasi, buoni propositi, ecc.

Ma stiamo male, profondamente male; malgrado corsi, belle frasi, belle intenzioni e tutto ciò che la società mette a disposizione, pur avendo la disponibilità economica.

Nella migliore delle ipotesi, riusciamo a "vomitare" addosso a qualcun altro, un po' di spazzatura, come se quelle sciocche ed inutili pretese potessero renderci migliori, potessero darci valore, potessero renderci "di più".

Nella modesta tranquillità, in un piccolo paese o in qualche parte del mondo, qualcuno, vive la propria vita felice.
Da qualche parte del mondo, altri, ancora non si sono arresi; l'Umano è ancora vivo,
cavalieri invincibili, sono ancora tra noi.

Che qualcuno sia qui, perché risultato di qualche esperimento o perché qualche civiltà, in tempi che si perdono, abbia voluto "colonizzare" questo pianeta, poco importa.

Ho imparato, che con il passare degli anni, le convinzioni, ciò in cui credevi, tendono a diventare più flessibili, i confini a farsi più laschi; ho imparato che il tempo è l'unica cosa davvero preziosa, eppure non esiste...

Ho imparato, che quando non hai più tempo, manca l'aria e tutto ciò che vorresti fare o che avresti voluto fare, non è Più...Possibile.

Contiamo il tempo in stagioni, in anni, in progetti, in giorni, in cose da fare...

Quei cavalieri invincibili non badano al tempo, ascoltano e godono ogni respiro...
Ogni unico irrepetibile respiro, che si trovano ad assaporare, passando in questa esistenza, in questo pianeta...

Ostacoli, problemi; sono solo palestra, ma la vita si svolge fuori dalla palestra,
la vita è solo fare, è solo: fare riuscito.

...La vita....Già! La vita... :)


Ogni cosa ha un suo ciclo, ogni cosa...Questo blog, per ora, ha esaurito il suo...

So che qualcuno vuole davvero capire; fuori dai corsi e dai grandi oratori, fuori dalle scuole e da tutto ciò che è stato già detto e scritto...



Dal 5 all'11 gennaio 2015 si terrà il percorso conoscitivo: "il mestiere di Leader".
Il percorso/incontro avrà luogo in Nuova Zelanda, per info: "il mestiere di Leader".




lifestyleedintorni@gmail.com

venerdì 10 ottobre 2014

Stanco, mentre mi riposo.

Una mail ricevuta, che avevo lasciato li, in attesa di dargli risposta.

Avevo in testa che, un giorno, l'avrei fatto.

Aspettavo il momento, quel momento non arriverà mai, almeno credo.

Almeno credo, perché, ho smesso da molto tempo di dare credito ai pensieri, ai miei pensieri, almeno.

Oggi so, quanto non solo siano effimeri, ma soprattutto inutili.

La realtà, cambia, si trasforma sempre; il futuro non esiste ed il presente è già passato.

Così come credevo che, un giorno avrei risposto a quella mail, oggi penso che, non risponderò mai...

Pensieri, credenze, totalmente inutili.

Quella mail ricevuta a settembre di due anni fa era ancora lì, in attesa.

Oggi rileggendola, ho riprovato tutte quelle belle, sofferte e profonde emozioni che, amici avevano condiviso.

Che bello! Si, è stato bello, anche se, il finale non ha avuto il lieto fine che, tanto ci aveva appassionato e in cui avevamo creduto.

Rileggendo quella mail, ho sentito quelle emozioni proprie della primavera, di quando la spinta nasce, e noi, certamente, non eravamo "giovani".

Cerco di capire, di comprendere questa tristezza, nostalgia, mista a commozione, che sento dentro.

Cerco di darmi una spiegazione, in realtà, m'interessa poco, darmela.

Semplicemente rivivo quelle emozioni, di quegli amici.

Quando...Apri il cuore a qualcuno, senza riserve...

Amici... In quel tratto di strada che abbiamo fatto insieme, a volte, tenendoci per mano, ecco, tutto qui.

Nello scorrere senza soste.

Capitolo XX Il sogno ciò che serve per realizzarlo. Pazzia e condivisione, cosi si chiamava quel "post", su cui ci trovammo ad interagire, ancora una volta.

Ti guardi indietro e ti accorgi che, hai lasciato un sacco di anni;
ti accorgi che, la vita è andata, non proprio, come ti saresti immaginato o, forse, come avresti voluto.

O forse, si!

Così; stanco, mentre mi riposo, i pensieri vanno, gli do il peso che meritano: quasi nessuno...Però mentre vanno, mi lasciano libero, libero di godermi ancora quei momenti, quegli amici, ormai distanti.

Amici, guerrieri, erano, almeno qualcuno di loro; qualcuno, ancora lo è...

Mi riposo, accoccolato all'anima, la mia...

Mentre i pensieri vanno, posso stare in quella forza invincibile, lì dove l'entusiasmo e la gioia, sembrano non avere confine, posso stare in quella forza, la mia forza...

Stanco, mi riposo...
Così, qualche lacrima scivola, per gli amici perduti, per quelli sconfitti, per me...

Quando tutto sembra non avere un senso, capisci che, tu sei il senso, che il tuo mondo, il tuo universo, sei tu a crearlo...

Facendo il tuo presente, conquisti e cambi il futuro, perché un giorno, forse, arriverà...

Un giorno, forse, troverà me, qui, ad aspettarlo...

Buon viaggio, amici miei.