lunedì 27 agosto 2012

...Eppure...

...Eppure...
Ne ho combattute di battaglie, molte anche impossibili, spesso ho perso.

...Eppure sono qui a vivere e godermi ogni giorno, con tante sensazioni e vita nel cuore, nella pancia.

...Eppure sono sempre pronto a nuove emozioni, a nuove strade, a nuovi orizzonti, come quello che vedo ora, davanti a me...

...Eppure sono stato battuto più e più volte, mai sconfitto, ho guadagnato questa musica, questo cognac.

...Eppure ne ho conosciute di persone, in quasi tutte c'era ancora qualcosa di buono, mi sono seduto vicino a loro, senza che mi vedessero.

...Eppure ho avuto un padre ed una madre, ma come loro, sono figlio della vita, così come mio figlio, è figlio della vita.

...Eppure ho capito che non esiste l'età, ma solo stagioni e che più si va avanti, più le cose sono migliori. Per qualcuno, l'anima non è corruttibile, né il tempo può intercettarla. 

Sò che apparteniamo ad un luogo senza tempo.

...Eppure ne ho combattuto di battaglie e spesso ho perso...
...Eppure...

domenica 26 agosto 2012

Una giornata qualsiasi.

Sono felice, perché ho tutto ciò che serve per esserlo.

Tranquillo, vado per il mondo, solo.

Non mi occorrono sicurezze, che peraltro non esistono, vivo una profonda libertà, quella che pochi riescono a vivere, a conoscere.

Ogni giorno incontro persone: chi giovane, chi più grande, chi solo, chi con famiglia;
vedo ogni loro pensiero, ogni loro aspettativa. Rimpianti per la vita che avrebbero voluto vivere, rinunce fatte per assecondare la vita familiare e così via.

In questi giorni ad esempio, vedo Il mio istruttore di kitesurf, ha 26 anni e l'altro "vecchietto", che insieme a me prende lezioni, ha 39 anni e famiglia al seguito.

Non parlano molto con me, in quanto, fortunatamente, non capisco nulla o quasi, di quello che dicono (parlano in Castigliano). L'uomo adulto, a volte guarda l'istruttore pensando che a quell'età era ancora "libero". Ogni tanto guarda me e non capisce, anche se, in certi momenti vorrebbe essere al mio posto.
L'istruttore, per il quale, noi siamo due dinosauri, approfitta, in cuor suo, di questi anni in cui può essere libero (dal suo punto di vista).
Ieri mi ha persino invitato in discoteca, in effetti ho provato ad andarci, ma ormai è proibitiva per me. L'orario di apertura era alle 3 di notte e anche io ho i miei limiti.

Sono "ragazzi" simpatici, uno biondo e muscoloso, l'altro un bell'uomo, occhi chiari e con la pancia.
Uno lo specchio dell'altro, di ciò che è stato e di ciò che sarà.
Beviamo birra insieme, loro parlano, io ogni tanto li guardo, ma penso ad altro.

Guardo oltre quella larghissima spiaggia, il mare, guardo tutte quelle vele colorate nel cielo, mi chiedo come vivrei a gestire un chirnguito, come quello dove mi trovo.

La risposta, è quasi scontata...

Sarei li anonimo, tra persone che s'incontrano nel loro momento migliore, dove tutto sembra possibile.
Mi rendo conto, che dentro di me, vivo così ogni giorno; continuo a bere la mia birra, non so neanche come si chiamano, del resto, non è che mi interessi poi molto.

Ho vissuto quasi tutto ciò che avrei voluto vivere, anzi, molto di più.

Posso stare qui, in un anonimo chiringuito, senza dover pensare, solo a "parlare" del tipo e della forza del vento. Mi piace; così come ogni cosa che faccio.

La vita è davvero bella. Più passano gli anni e più si gode. 

Fumo sigari, ogni tanto, bevo mojito e rum, quando ne ho voglia, gioco con i miei pensieri, di tanto in tanto, 
Amo in ogni momento,
vivo il presente, i miei amori sono con me, quando ne voglio godere.

Uno in particolare, in questi giorni è con me...Forse non c'incontreremo più, eppure metterei tutto in gioco... 
C'e' una porta aperta, ora, ma per quanto lo sarà questo non saprei proprio.
Comunque vada, attraverso quella porta è passata luce e questo è sufficiente, forse.

...Questa mattina, a colazione, sono riuscito persino ad ordinare pane tostato, burro e marmellata, oltre ad un improbabile cappuccino; è stata la colazione più buona che ricordassi da parecchio tempo.

Sono felice, perché ho tutto ciò che serve per esserlo: me stesso.

giovedì 9 agosto 2012

Persino sembra riposarsi...

La mia isola.

Come può l'acqua capire la sua forma?
Può capire, però, se corre nel fiume, se costituisce il mare, un oceano, oppure se,  semplicemente riempie una bottiglia.

Così i nostri pensieri, prendono la forma di ciò che li contiene, degli spazi che noi gli diamo, dove poter correre o fermarsi.

C'e' qualcosa, che prova sempre a chiudere i nostri pensieri in una bottiglia, quando questi sono, in realtà, come oceano.

I nostri pensieri, la nostra mente ne prendono la forma. 

Mi guardo intorno e vedo ombre, come a ricordo delle persone che erano o che sarebbero potute essere.
Vedo ombre, che cercano altre ombre, come se queste potessero in qualche modo fargli luce.

Chiamano amore, ciò che definisce i loro stessi limiti, ombre...

Avrei voluto incontrare un altra anima, per condividere, almeno, un piccolo tratto, per godere e ridere, ogni tanto; insieme, ma intorno vedo solo ombre.

Proseguo solo, non ho paura, non cerco sostegno, non ne ho bisogno, ne voglia, sento solo quella libertà di poter scegliere. 
Quella libertà così profonda, che si capisce solo, se tu sei quella libertà.

Ombre, cercano tutto: sicurezze, famiglia, tranquillità, felicità; tranne l'unica cosa che conta: se stesse, ciò che erano, ciò che la natura aveva previsto per loro.

Grido, come a volerne svegliare qualcuna, ma niente, nessuna sembra sentire.


Tutto appare perfetto, in effetti lo è. 
In ogni individuo la vita esiste, in potenziale, già perfetta; con un inizio ed un fine, senza corruzione, senza errore.
Nel breve spazio dell'esistenza, poter toccare l'Essere, significa renderlo storia esatta.

Mi trovo qui di passaggio e a volte la mia mente sembra come espandersi, priva di confini, adagiarsi come l'acqua al suo mare.

Non basta voler amare, bisogna saper Amare,
posso amare senza pretesa, senza dirlo, senza neanche che l'altro lo sappia.
Per un secondo, per il tempo che voglio e che scelgo.

La mia isola, dove il mare si distende sulla bianca spiaggia, persino sembra riposarsi...



domenica 29 luglio 2012

3 secondi; forse, meno!

"La macchina". Qualsiasi altro pensiero sarebbe superfluo; come questo.
Eppure, so come un Uomo, un Saggio, rinuncia persino ai figli, perché in quel momento ero lì, accanto a lui. Forse, non mi ha visto, ho "approfittato", di quel tempo, che sarà per sempre con me. Mentre, (era inverno) al caldo della legna, ne respirava il profumo, ed il suo pensiero si occupava di molte cose, fin dove non potevo seguirlo; in un aspetto, pagava, anche lui (forse), il suo karma. Ero lì, al su fianco, senza che neanche volesse, insieme alla sua naturale indifferenza, anzi, proprio non mi vedeva. Eppure, ho imparato, in quel momento, qualcosa, quel "qualcosa", che quasi tutti gli uomini, non conosceranno in tutta la loro vita. 
La vita è bellissima, anzi, di più.
Oggi ho capito, che un Saggio, serve solo a se stesso e alle infinite persone intelligenti.
Ero lì. Sono lì,
se posso pensarlo...
forse si godeva il semplice calore del fuoco ed il suo profumo,
ero lì. Sono lì...

venerdì 29 giugno 2012

Un' amica, una semplice fotografia.

Guardo una fotografia, sovrappongo emozioni e sensazioni; scegliendone ognuna, come scelgo la musica che sto ascoltando.
Posso indossarne una od un'altra, cambio immagini nella testa, come diapositive proiettate sullo schermo.
Ognuna di queste profonde emozioni, mi toccano, mi variano; eppure posso giocarci, eppure posso fermarle, semplicemente.
Possibile che sia tutto qui? 
Corriamo dietro ad una vita fatta d'immagini, corriamo dietro ad un mondo che esiste solo nella nostra testa. 
Seguiamo concetti, ideali, come la libertà, l'amore, semplicemente rincorrendo pensieri, idee, che la nostra testa proietta come fossero diapositive.
Ci atteniamo per tutta la vita ad un film, di cui già conosciamo lo svolgimento e la fine.
Possibile che sia tutto qui?
Perché tra tutti i possibili film, scegliamo proprio quello, ne scegliamo proprio uno.
Ogni persona che incontro sa spiegarmi tutto, cos'e' giusto, cosa non lo è, sanno darmi ogni consiglio, perché allora non sono felici?
Perché ognuno si lamenta, recrimina, persino accusa (a volte), ma non cambia nulla delle proprie scelte.
Perché quando fermo ogni immagine, non sento nessuna emozione e se in questa esistenza, le emozioni debbono passare attraverso immagini, come posso fidarmi di queste?




"...Intendevo che non hai la più pallida idea di nulla in realtà di quello che veramente sono..."


Siamo così distanti da noi stessi, così sovrastrutturati; che anche quando nel nostro più profondo intimo, cerchiamo di autodefinirci, o vorremmo raccoglierci nella nostra stessa essenza; non solo tutto ciò si riduce a qualche concetto, a qualche idea, ma siamo persino necessitati a farlo attraverso pensieri ridotti in parole. Obbligati a ricorrere a pensieri espressi tramite il linguaggio, che abbiamo imparato, metabolizzato. Non siamo più in grado di percepire semplicemente la nostra essenza, oltre ogni pensiero, oltre ogni idea; semplicemente essere.


Cosa veramente sei? 
Tutte le nostre esperienze, tutte le emozioni che abbiamo vissuto, hanno contribuito; insieme al nostro potenziale, alle nostre scelte a divenire ciò che siamo ora, però non siamo la somma delle nostre esperienze, del nostro vissuto.


Sei ciò che tua madre non ha vissuto, ma che avrebbe voluto...
Sei ogni scelta che hai fatto...
Sei tutto lo spazio che senti mancarti, perché quello spazio è dove tu esisti...
Sei le paure che hai quando ti fermi a pensare...
Sei il tempo che passa, la vita che vivi e che non sempre ti appartiene...
Sei l'alba che guardi, mentre corri lontano...
Sei le tigri che fuggi, sei l'anima che cerca il contatto...
Sei la direzione che scegli quando credi di capire...
Sei lava incandescente, subito sotto quel velo di cenere...
Sei l'orgoglio che quasi mai abbandoni...
Sei i doveri che credevi di avere, che ti hanno legata, così nel profondo che nessuna distanza potrà separartene...
Sei la bambina che si bagna le scarpe quando va sulla spiaggia...
Sei la donna scaltra che mai piega lo sguardo...
Sei ciò che senti e che provi quando, sulla sabbia, cammini scalza...
Sei quegl'intimi pensieri a cui ancora sorridi...
Sei la gioia che provi, la forza che senti e che hai...
Sei l'anima che ancora cerca la strada...


Si è vero; non so nulla di ciò che veramente sei, ma serve saperlo?
Credo di no.


Quando incontri quel punto, 
non c'e' tempo, non c'e' spazio, 
se lo sapessi dovrei scordarlo,
se avessi pensieri dovrei fermarli.
Dove non c'è: migliore, né bianco, né buono,
perché ogni punto di riferimento è solo semplice presunzione.


Il mondo non è poi così grande.