"Il miglior momento per piantare un albero era vent’anni fa; il secondo miglior momento è ora." Proverbio-Cinese
Sembra che una delle cose più difficili sia la motivazione, sia come mantenerla, aumentarla.
Mi sono imbattuto spesso in questo tema, anche nel mio libro "Il vincitore non ha scelta".
In fondo e per quanto mi riguarda, la motivazione non è qualcosa di aggiunto, di esterno a noi; non è qualcosa da conquistare, è semplicemente uno stato di essere, è lo stato di Essere.
"Possiamo avere di più di quello che abbiamo perché possiamo diventare di più di quello che siamo." Jim Rohn
Ci sono tante false credenze in giro: qualcuno crede che quando tutto va bene, sia facile essere motivati; altri credono che quando le cose vanno male o s'inciampi su qualche problema, sia più difficile od impossibile esserlo.
Qualcun altro cerca la motivazione nell'adrenalina o nella meditazione.
Non ho mai visto un animale sano cercare motivazione, cercare la motivazione nell'alzarsi la mattina, nel fare con piacere le proprie cose, nel dedicare tempo a se stesso.
Non ho mai visto un cane cercare la motivazione per giocare o per andare alla scoperta di nuovi odori e profumi.
"Le persone spesso dicono che la motivazione non dura. Bene. nemmeno un
buon bagno, rispondo io, per questo si raccomanda di farlo ogni
giorno." Zig Ziglar
Perdiamo, spesso, tempo nell'invidia, invece di usare quella stessa forza per agire; nutriamo la nostre mente di malattia e negatività, ci ritroviamo a costruire il nostro universo intorno, senza renderci conto che abbiamo costruito una prigione, senza accorgerci che abbiamo cominciato a vivere in bagno, invece che nel paradiso che è appena li fuori.
Fuori da quelle anguste pareti e schemi da noi costruiti.
"C’è solo un modo per evitare le critiche: non fare nulla, non dire nulla, e non essere niente." Aristotele
Inevitabilmente, i migliori potranno essere criticati, giudicati, saranno costantemente sotto attacco, ma loro tranquillamente lo sanno.
Sanno che la macchina non conosce pause nè da tregue, non si stanca, non si riposa.
Per il solito meccanismo d'infantilità, si continua a pretendere dai migliori, qualunque cosa, come quasi fossero degli dei e non avessero, anche loro, difficoltà, cose da superare o difficili battaglie da portare avanti.
Come se, il loro sorriso gli fosse dote gratuita e non il risultato di una costante e continua conquista.
I migliori non sono Dio, sono solo invincibili, almeno fin quando saranno "migliori".
"La differenza tra una persona di successo e gli altri non è la mancanza
di forza o mancanza di conoscenza, piuttosto una mancanza di volontà." Vince Lombardi
Mi dicono, a volte, che sono motivato... Non e' vero! La motivazione, quando l'avrai conosciuta e superata, si scopre inutile, inesistente, è solo un pretesto provvisorio, poi si può buttare.
Chi vince, non ha scelta! ...Chi vince nella vita, nelle cose che fa, chi trova il proprio posto nel mondo, non è un fortunato o un predestinato, è semplicemente un "fabbro, uno che fa con le mani". Uno che sa che non ha scelta...
"Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si
chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto
per amare, credere, fare e, principalmente, vivere." Dalai Lama
...Oggi è il mio giorno... Per dare bisogna avere in sovrabbondanza, in caso contrario è solo perversione... Ma questa è un' altra storia...
"Ricordati che le persone più felici non sono quelle che ottengono di più, ma quelle che danno di più." H. Jackson Brown,Jr.
Qualcuno cerca la libertà fuori di sé, qualcuno la cerca dentro se stesso, qualcuno ha smesso di cercarla, altri non la cercano proprio. La libertà non è lo scopo è la conseguenza.
domenica 24 maggio 2015
mercoledì 20 maggio 2015
Subito prima di riposare
... Si cerca o si pensa alla "felicità" come fosse uno stato da raggiungere, quasi fosse un obiettivo.
A volte, persino difficile da ottenere, chimera di attimi fugaci...
Invece, la felicità è lo stato basico della vita riuscita.
Non c'e' altro scopo nella vita.
In questo momento assaporo un ottimo whisky, che un caro e prezioso amico mi ha regalato.
Un regalo importante, per la cura con cui è stato scelto, per le emozioni che il mio amico ha voluto comunicarmi, per la semplicità con cui me l'ha regalato.
Tanto lui sapeva che, avrei capito...
Dedico a questo whisky, rari momenti... La felicità...
Chiudo gli occhi... Immagino:
"ottima musica, al giusto volume per non coprire il frinio dei grilli, lucciole come a specchiare il cielo di questa particolare sera, profumate fragole che...
whisky, il migliore, che porta l'anima del mio amico... Quasi estate, temperatura perfetta, niente di più, oggi i miei sensi potrebbero percepire e apprezzare..."
Apro gli occhi e c'e' ancora di più, ora...
...
Ogni giorno qualcuno che conoscevi, un amico, un amore, se ne va...
Oggi se n'e' andato un altro; non posso dire che fosse un amico, nè che lo conoscessi bene;
l'ultimo ricordo che ho di lui risale a circa 36 anni fa: era sulla sua moto 125 cc, bello biondo, e nel quartiere dove abitavo, cortegiato dalle donne ed invidiato dai ragazzini :)
Capelli lunghi al vento, e quella macchia d'olio, lasciata probabilmente dall'autobus passato poco prima... Mi giro di scatto, richiamato da quel forte rumore di ferro stridulo sull'asfalto... Guardo... E' Fabio, mi dico... Porca miseria... Corro verso di lui, lo aiuto a rialzarsi; solo un po' di spavento e qualche insignificante graffio... Alla moto ovviamente, quelli che ci facevamo noi, non contavano nulla :)
"Sei ok?... Si tutto ok!"
Non l'ho più visto, poi...
Oggi se ne andato e questa volta, in modo definitivo... Non mi mancherà, come non mi è mancato in questi anni, ma ha fatto comunque parte della mia vita e qualche lacrima scappa...
...
Un giorno verrà anche il mio giorno, il mio turno...
Ma per chi non crede, come me, è il normale ciclo della vita; Vita perfetta, veramente bella...
Ho tutto ciò che un uomo può desiderare, così tanto che la felicità è poca cosa a confronto; la felicità non è uno stato da raggiungere esterno a noi...
La felicità è prevista, è la base per fare, è lo stato "normale" dell'esistere, subito prima dell'Essere.
...
Non trascorre giorno, in cui il Maestro, il mio, non mi passi per la mente, ora, mi rendo conto quanto fosse facile con lui, quando tutto sembrava difficile...
...
Ascolto ottima musica, accompagnata dal suono dei grilli, mentre le lucciole indisturbate compiono i loro riti; fragole, whisky, felicità, mentre qualcuno che conosevi continua a lasciare il mondo, altri nuovi arrivano... Che non conoscerò mai; è un bel modo di aspettare il tuo giorno... Oggi è il mio giorno...
Fino al giorno che sarò qui...
Senza rimpianti nè rimorsi...
Semplicemente da Uomo semplice...
Da Uomo...
A volte, persino difficile da ottenere, chimera di attimi fugaci...
Invece, la felicità è lo stato basico della vita riuscita.
Non c'e' altro scopo nella vita.
In questo momento assaporo un ottimo whisky, che un caro e prezioso amico mi ha regalato.
Un regalo importante, per la cura con cui è stato scelto, per le emozioni che il mio amico ha voluto comunicarmi, per la semplicità con cui me l'ha regalato.
Tanto lui sapeva che, avrei capito...
Dedico a questo whisky, rari momenti... La felicità...
Chiudo gli occhi... Immagino:
"ottima musica, al giusto volume per non coprire il frinio dei grilli, lucciole come a specchiare il cielo di questa particolare sera, profumate fragole che...
whisky, il migliore, che porta l'anima del mio amico... Quasi estate, temperatura perfetta, niente di più, oggi i miei sensi potrebbero percepire e apprezzare..."
Apro gli occhi e c'e' ancora di più, ora...
...
Ogni giorno qualcuno che conoscevi, un amico, un amore, se ne va...
Oggi se n'e' andato un altro; non posso dire che fosse un amico, nè che lo conoscessi bene;
l'ultimo ricordo che ho di lui risale a circa 36 anni fa: era sulla sua moto 125 cc, bello biondo, e nel quartiere dove abitavo, cortegiato dalle donne ed invidiato dai ragazzini :)
Capelli lunghi al vento, e quella macchia d'olio, lasciata probabilmente dall'autobus passato poco prima... Mi giro di scatto, richiamato da quel forte rumore di ferro stridulo sull'asfalto... Guardo... E' Fabio, mi dico... Porca miseria... Corro verso di lui, lo aiuto a rialzarsi; solo un po' di spavento e qualche insignificante graffio... Alla moto ovviamente, quelli che ci facevamo noi, non contavano nulla :)
"Sei ok?... Si tutto ok!"
Non l'ho più visto, poi...
Oggi se ne andato e questa volta, in modo definitivo... Non mi mancherà, come non mi è mancato in questi anni, ma ha fatto comunque parte della mia vita e qualche lacrima scappa...
...
Un giorno verrà anche il mio giorno, il mio turno...
Ma per chi non crede, come me, è il normale ciclo della vita; Vita perfetta, veramente bella...
Ho tutto ciò che un uomo può desiderare, così tanto che la felicità è poca cosa a confronto; la felicità non è uno stato da raggiungere esterno a noi...
La felicità è prevista, è la base per fare, è lo stato "normale" dell'esistere, subito prima dell'Essere.
...
Non trascorre giorno, in cui il Maestro, il mio, non mi passi per la mente, ora, mi rendo conto quanto fosse facile con lui, quando tutto sembrava difficile...
...
Ascolto ottima musica, accompagnata dal suono dei grilli, mentre le lucciole indisturbate compiono i loro riti; fragole, whisky, felicità, mentre qualcuno che conosevi continua a lasciare il mondo, altri nuovi arrivano... Che non conoscerò mai; è un bel modo di aspettare il tuo giorno... Oggi è il mio giorno...
Fino al giorno che sarò qui...
Senza rimpianti nè rimorsi...
Semplicemente da Uomo semplice...
Da Uomo...
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
sabato 18 aprile 2015
18 aprile 2015, praticamente, oggi...
Gia'...
:)
Il bello per il bello...
Piacere per il piacere...
Musica, semplice musica...
A forza di guardarti dalla spazzatura, ti ritrovi la spazzatura dentro, ti ritrovi spazzatura...
Ho visto un film oggi; semplice, banale...
La storia di un fallito, che si trova ad esser comandante di altri falliti da lui selezionati,
che non riesce a fare una scelta giusta, neanche una, se non quella di "suicidarsi".
Black sea, questo e' il titolo del film.
... "Non c'era motivo di parlare", unica frase di un personaggio "secondario" messo nel film quasi forzosamente; rispetto alla storia del film
L'unico vincente: non si sa niente di lui, ne' si capisce cosa centri...
Lui vince, l'unico, tra tutti.
Eppure, la "spazzatura" in cui ogni giorno sono costretto (scelgo) a passare, mi ha cambiato...
Mi ritrovo a guardare le mie emozioni... Così mi accorgo che, a tratti, sono a "parteggiare" per quel comandante senza valore, che ha sbagliato la sua vita e che da anche "saggi" consigli...
... "Stai accanto a tuo figlio, questa e' l'unica cosa che conta".
Lui che, non solo non e' stato mai accanto a suo figlio, ma che non e' stato capace neanche di riuscita, nella sua vita.
Continua a guardare una vecchia foto, continua a guardare un breve tratto di film nella sua testa; porta alla morte i suoi uomini, quelli che aveva scelto... Tutti, tranne uno...
L'unico vero leader.
Lui, non aveva nessuna foto, nessun film... E vince!
L'unico che parla con l'apparente comandante, l'unico che lo guarda negli occhi e gli dice la verità.
Guardando bene il gioco; il gioco, appare facile...
Le persone annaspano nella spazzatura,
la macchina controlla ogni cosa:
i figli ricattano le madri,
le madri i figli,
gli amanti l'amato,
ognuno qualcun altro,
piuttosto che responsabilizzare se stessi; chiedono, pretendono, "ricattano"...
Piacere, solo piacere; ora, solo musica; tenere pulita la mente...
...
C'è un prezzo da pagare per ogni cosa,
Il prezzo più alto dopo quello del piacere è quello dell'intelligenza.
Le persone più vicine a te, saranno quelle per cui il prezzo da pagare, sarà più alto,
quelle che proveranno maggiormente a "ricattarti" e se sceglierai, comunque, (qualora ne fossi tecnicamente capace) di Amarle; il "conto" sarà salato.
La candela, non consuma se stessa per fare luce; la candela diviene luce, morendo per essere di più...
Una candela è solo cera, ma quando la scintilla del fuoco l'accende, allora, diventa luce, illumina la strada, scalda il cuore, apre una finestra nell'infinito...
Vibra, suona, musica...
La cera diviene viva, vive...
...
L'ossigeno, il carbonio, l' idrogeno, l'azoto, il calcio e il fosforo, diventano anima...
Qualsiasi prezzo, vale la pena essere pagato...
Il mio pensiero non è importante, né la mia coscienza, perché banale fenomenologia...
"La macchina" prova costantemente a farti credere che il "distacco" sia importante, fondamentale... Prova a fartene avere paura e così ti controlla...
Niente di più illusorio è stato mai inventato: il distacco.
Il distacco da un figlio, da un genitore, da un Amore, dall'autocoscienza, dalla vita...
Il distacco è la vita, è la fiamma, così ti rendi conto che quel prezzo che sembrava quasi impossibile, in realtà non esiste... Così, quando la donna che ami, ti dice:" Ma che cuore hai!?", puoi sorriderle, puoi continuare ad Amarla, perché ne sei capace, perché, puoi pagarne il prezzo...
Piacere, solo piacere, musica...
Anche se ancora non capisco, perché si soffra, quando si nasce, quando si muore...
Eppure, quando sono nato, ricordo di non aver sofferto "stress" dall'aria che cominciava a fluire nei polmoni, piuttosto, dall'essere maldestramente trattato dagli uomini: subito pesato, su quella fredda bilancia, le luci forti, quei rumori "assordanti", per me, quel freddo; ora, ero solo...
E cosa, può essere più bello?
Piacere per il piacere...
Musica, semplice musica...
18 Aprile 2015, praticamente ieri.
:)
Il bello per il bello...
Piacere per il piacere...
Musica, semplice musica...
A forza di guardarti dalla spazzatura, ti ritrovi la spazzatura dentro, ti ritrovi spazzatura...
Ho visto un film oggi; semplice, banale...
La storia di un fallito, che si trova ad esser comandante di altri falliti da lui selezionati,
che non riesce a fare una scelta giusta, neanche una, se non quella di "suicidarsi".
Black sea, questo e' il titolo del film.
... "Non c'era motivo di parlare", unica frase di un personaggio "secondario" messo nel film quasi forzosamente; rispetto alla storia del film
L'unico vincente: non si sa niente di lui, ne' si capisce cosa centri...
Lui vince, l'unico, tra tutti.
Eppure, la "spazzatura" in cui ogni giorno sono costretto (scelgo) a passare, mi ha cambiato...
Mi ritrovo a guardare le mie emozioni... Così mi accorgo che, a tratti, sono a "parteggiare" per quel comandante senza valore, che ha sbagliato la sua vita e che da anche "saggi" consigli...
... "Stai accanto a tuo figlio, questa e' l'unica cosa che conta".
Lui che, non solo non e' stato mai accanto a suo figlio, ma che non e' stato capace neanche di riuscita, nella sua vita.
Continua a guardare una vecchia foto, continua a guardare un breve tratto di film nella sua testa; porta alla morte i suoi uomini, quelli che aveva scelto... Tutti, tranne uno...
L'unico vero leader.
Lui, non aveva nessuna foto, nessun film... E vince!
L'unico che parla con l'apparente comandante, l'unico che lo guarda negli occhi e gli dice la verità.
Guardando bene il gioco; il gioco, appare facile...
Le persone annaspano nella spazzatura,
la macchina controlla ogni cosa:
i figli ricattano le madri,
le madri i figli,
gli amanti l'amato,
ognuno qualcun altro,
piuttosto che responsabilizzare se stessi; chiedono, pretendono, "ricattano"...
Piacere, solo piacere; ora, solo musica; tenere pulita la mente...
...
C'è un prezzo da pagare per ogni cosa,
Il prezzo più alto dopo quello del piacere è quello dell'intelligenza.
Le persone più vicine a te, saranno quelle per cui il prezzo da pagare, sarà più alto,
quelle che proveranno maggiormente a "ricattarti" e se sceglierai, comunque, (qualora ne fossi tecnicamente capace) di Amarle; il "conto" sarà salato.
La candela, non consuma se stessa per fare luce; la candela diviene luce, morendo per essere di più...
Una candela è solo cera, ma quando la scintilla del fuoco l'accende, allora, diventa luce, illumina la strada, scalda il cuore, apre una finestra nell'infinito...
Vibra, suona, musica...
La cera diviene viva, vive...
...
L'ossigeno, il carbonio, l' idrogeno, l'azoto, il calcio e il fosforo, diventano anima...
Qualsiasi prezzo, vale la pena essere pagato...
Il mio pensiero non è importante, né la mia coscienza, perché banale fenomenologia...
"La macchina" prova costantemente a farti credere che il "distacco" sia importante, fondamentale... Prova a fartene avere paura e così ti controlla...
Niente di più illusorio è stato mai inventato: il distacco.
Il distacco da un figlio, da un genitore, da un Amore, dall'autocoscienza, dalla vita...
Il distacco è la vita, è la fiamma, così ti rendi conto che quel prezzo che sembrava quasi impossibile, in realtà non esiste... Così, quando la donna che ami, ti dice:" Ma che cuore hai!?", puoi sorriderle, puoi continuare ad Amarla, perché ne sei capace, perché, puoi pagarne il prezzo...
Piacere, solo piacere, musica...
Anche se ancora non capisco, perché si soffra, quando si nasce, quando si muore...
Eppure, quando sono nato, ricordo di non aver sofferto "stress" dall'aria che cominciava a fluire nei polmoni, piuttosto, dall'essere maldestramente trattato dagli uomini: subito pesato, su quella fredda bilancia, le luci forti, quei rumori "assordanti", per me, quel freddo; ora, ero solo...
E cosa, può essere più bello?
Piacere per il piacere...
Musica, semplice musica...
18 Aprile 2015, praticamente ieri.
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
venerdì 27 marzo 2015
Materia oscura
... Si comincia a percepire come una sorta di distacco, i rumori divengono meno forti, i colori più tenui, le passioni rare...
Siamo perfetti, semplice fenomenologia, così l'infantile tentativo, con cui ci s'impegna solo con la mente, per afferrare, in qualche modo, un qualcosa che possa andare oltre, suscita tenerezza.
Così gli scienziati sembrano scoprire che nello spazio, c'e' più materia che vuoto, cercano di catturare "la materia Oscura" e tale ricerca della
"prova concreta", regalerà il Nobel a colui o coloro che faranno fare questo ulteriore passo avanti, all'umanità.
Si, perché si ritiene che capire "da dove veniamo" e "dove andiamo" possa regalare un reale avanzamento.
Probabilmente, un giorno, non ci saranno più misteri o la gran parte di loro.
Forse un giorno, l'uomo scoprirà che non veniamo da nessuna parte o che tantomeno, andiamo da alcuna parte.
Scoprirà, che non è fondamentale capire da dove veniamo e che una volta scoperto tutto, avrà ancora la cosa più importante da scoprire e risolvere, se stesso.
Se l'Uomo non giungerà a se stesso, il reale avanzamento, non sarà che una vana chimera, un infantile tentativo, sarà come esplorare il mondo, senza conoscere o sapere dov'è la propria casa.
... Così, i più vitali, fanno tentativi, provano a cambiare qualcosa o tutto nella propria vita: casa, lavoro, amori, amicizie, ecc.
I migliori cercano, senza resa, il proprio "posto nel mondo", motivano, spesso, la vita passata, le esperienze vissute, come errori o karma da scontare.
...Ormai, la loro voce sembra giungermi da lontano; mi chiedo cosa sia un errore o il karma, se non conosco l'obiettivo, se non conosco la mia casa, in base a quale criterio o ragione, giudico un errore o meno?
Dal fatto del mio benessere? Quando ritengo di percepire il corpo in "espansione"? Quando sono in "stato di grazia"? Nella "peak experience"? Quando la vita risponde con fatti concreti? Quando controllo il potere della vita? L'insieme di tutto questo?
Siamo arrivati al punto in cui abbiamo "bisogno" di questi segnali, di questa fenomenologia per sapere se siamo coincidenti a noi stessi, al nostro progetto.
Allora facciamo tentativi, errori o cose giuste, per me, ormai, è la medesima cosa.
Quando parlo con le persone, non per lavoro, la mia testa formalizza immagini/pensieri, a volte anche prima di incontrarle, poi oltre i pensieri, ho sempre una percezione, che visualizzo come una strada e questa e' di due tipi: un tratto di strada, tipo vicolo cieco, chiuso o una strada ancora aperta...
Sono indifferenti le esperienze, molte o poche fatte, gli errori e tutto il resto, le buone intenzioni, i buoni sentimenti, i principi, le sane morali, tutto ciò che riteniamo corretto, ecc. ecc. Totalmente inutil, assolutamente inadeguati.
A volte, in entrambi i casi, provo a percorrerne qualche passo, parlando, con poche frasi, poche parole...
Quasi sempre, senza intenzionare...
La strada chiusa, il più delle volte, mi rimanda indietro, al punto di partenza, le strutture non permettono l'incontro.
Altre volte, può succedere come una danza, si riesce a fare qualche passo in quella via di cui non vedo la fine, arriva piacere, ti sorprende quasi, inatteso, insperato.
Piccole cose si coordinano: un emozione, un respiro, in quel breve istante sembra come aprirsi una finestra, attraverso la quale riesco a vedere.
Come se l'universo si piegasse, annullando le distanze, abolendo il tempo.
Ogni cosa che conosci, lì non serve, non puoi portarla, totalmente inutile.
Si può solo goderne, ci puoi solo camminare scalzo...
... Ogni cosa della vita sembra legarti, e più sono "alte" e nobili e più ti legano.
Più dicono di amarti, maggiori sono le pretese... Ti pretendono secondo i loro schemi; pretendono attenzioni, in esclusiva, come fossero piante parassite.
Se ci fosse qualcuno che tenesse a me, invece di domandargli: "Quanto mi ami?", gli chiederei di non amarmi; non amarmi per favore.
A me non serve, né lo chiedo, non lo voglio...
... Il distacco si comincia a sentire, i rumori e le parole faticano ad arrivare.
Ogni giorno entro nel gioco dell'arena a combattere/competere con persone più brave di me, ma in fondo, se pur spietato è pur sempre un gioco, e allora continuo a giocare, continuo ad entrare nell'arena, a battermi, a perdere, a combattere di nuovo...
Ho un unico vantaggio rispetto alla maggioranza: sono solo.
... Ci sono incontri che durano molto, altri poco, altri ancora non li ricordi proprio...
... Pressoché costantemente, si è sempre preoccupati per "qualcosa": per un trasloco, per un mobile rigato, per una scadenza, per un esame, per un lavoro, per qualche problema, per una malattia, per qualche paura...
Costantemente si vive sotto scacco, costantemente la nostra mente c'inganna, si prende gioco di noi, del nostro progetto, di questo nessuno sembra preoccuparsene... Così presi dalle inutili cose.
Presi da progetti che, nella maggior parte dei casi non si realizzeranno, così presi, da trascurare l'unico progetto per cui valga la pena combattere.
La mente ci manda immagini, e queste producono energia o viceversa, che vengono trasformate in chimica, così permettiamo a queste sostanze di giocarci, gli permettiamo di farci sentire bene o male e permettiamo a queste sensazioni di pilotare la nostra vita.
Creiamo il nostro karma, i nostri errori: recitiamo e crediamo nella recita, facciamo famiglia o non la facciamo, ci sentiamo in colpa o meno, come se ci fosse qualcuno costantemente a giudicarci, a preoccuparsi di noi; ancora non ho capito se siamo più stolti o più presuntuosi.
Viviamo una vita che non ci appartiene e ci meravigliamo che le cose non funzionino, che arrivino l'ansia, le fobie, le malattie e poi soprattutto, pretendiamo di essere felici!
Eppure siamo perfetti, siamo giganti mascherati da nani.
... Costantemente in esodo... Fuori scena... Consapevoli che un copione è solo un copione, che mai potrà rendere il reale...
...Catturata la "materia Oscura", resterà da comprendere se stessi, resterà ancora il progetto da capire, forse, alla fine capiremo che non siamo liberi, se non nel conformarci al progetto, noi possiamo scegliere "liberamente" quale strada percorrere, quale quadro dipingere, quale musica suonare, come vivere, forse, un giorno potremo scegliere di cambiare progetto o magari in qualche remota era ci abbiamo provato o l'abbiamo fatto, ma probabilmente qualcosa è andata male.
Abbiamo guadagnato benessere, evoluzione, acqua calda, luoghi di villeggiatura e parchi giochi, abbiamo perso però la nostra casa, il punto di arrivo.
... Solo rumori di sottofondo, solo rumori, sempre più lontani, colori più tenui, c'e' un ordine preciso in questa apparente Babilonia...
Mentre nutriamo i nostri figli di "uomo ragno e superman", ci lamentiamo dei politici, ci ciò che siamo diventati, tra una preoccupazione e l'altra, spesso per scaricarci, ci lamentiamo...
Nel mentre ripercorriamo gli errori dei padri, li perpetuiamo, replica dopo replica, generazione dopo generazione, lo stesso copione...
Eppure quel seme, quel progetto è proprio qui, la lotta è solo apparente, importante esclusivamente per la nostra esistenza, per questo già vinta... Forse, anche un vincente si preoccupa di qualcosa, si preoccupa solo di questo! :)
Siamo perfetti, semplice fenomenologia, così l'infantile tentativo, con cui ci s'impegna solo con la mente, per afferrare, in qualche modo, un qualcosa che possa andare oltre, suscita tenerezza.
Così gli scienziati sembrano scoprire che nello spazio, c'e' più materia che vuoto, cercano di catturare "la materia Oscura" e tale ricerca della
"prova concreta", regalerà il Nobel a colui o coloro che faranno fare questo ulteriore passo avanti, all'umanità.
Si, perché si ritiene che capire "da dove veniamo" e "dove andiamo" possa regalare un reale avanzamento.
Probabilmente, un giorno, non ci saranno più misteri o la gran parte di loro.
Forse un giorno, l'uomo scoprirà che non veniamo da nessuna parte o che tantomeno, andiamo da alcuna parte.
Scoprirà, che non è fondamentale capire da dove veniamo e che una volta scoperto tutto, avrà ancora la cosa più importante da scoprire e risolvere, se stesso.
Se l'Uomo non giungerà a se stesso, il reale avanzamento, non sarà che una vana chimera, un infantile tentativo, sarà come esplorare il mondo, senza conoscere o sapere dov'è la propria casa.
... Così, i più vitali, fanno tentativi, provano a cambiare qualcosa o tutto nella propria vita: casa, lavoro, amori, amicizie, ecc.
I migliori cercano, senza resa, il proprio "posto nel mondo", motivano, spesso, la vita passata, le esperienze vissute, come errori o karma da scontare.
...Ormai, la loro voce sembra giungermi da lontano; mi chiedo cosa sia un errore o il karma, se non conosco l'obiettivo, se non conosco la mia casa, in base a quale criterio o ragione, giudico un errore o meno?
Dal fatto del mio benessere? Quando ritengo di percepire il corpo in "espansione"? Quando sono in "stato di grazia"? Nella "peak experience"? Quando la vita risponde con fatti concreti? Quando controllo il potere della vita? L'insieme di tutto questo?
Siamo arrivati al punto in cui abbiamo "bisogno" di questi segnali, di questa fenomenologia per sapere se siamo coincidenti a noi stessi, al nostro progetto.
Allora facciamo tentativi, errori o cose giuste, per me, ormai, è la medesima cosa.
Quando parlo con le persone, non per lavoro, la mia testa formalizza immagini/pensieri, a volte anche prima di incontrarle, poi oltre i pensieri, ho sempre una percezione, che visualizzo come una strada e questa e' di due tipi: un tratto di strada, tipo vicolo cieco, chiuso o una strada ancora aperta...
Sono indifferenti le esperienze, molte o poche fatte, gli errori e tutto il resto, le buone intenzioni, i buoni sentimenti, i principi, le sane morali, tutto ciò che riteniamo corretto, ecc. ecc. Totalmente inutil, assolutamente inadeguati.
A volte, in entrambi i casi, provo a percorrerne qualche passo, parlando, con poche frasi, poche parole...
Quasi sempre, senza intenzionare...
La strada chiusa, il più delle volte, mi rimanda indietro, al punto di partenza, le strutture non permettono l'incontro.
Altre volte, può succedere come una danza, si riesce a fare qualche passo in quella via di cui non vedo la fine, arriva piacere, ti sorprende quasi, inatteso, insperato.
Piccole cose si coordinano: un emozione, un respiro, in quel breve istante sembra come aprirsi una finestra, attraverso la quale riesco a vedere.
Come se l'universo si piegasse, annullando le distanze, abolendo il tempo.
Ogni cosa che conosci, lì non serve, non puoi portarla, totalmente inutile.
Si può solo goderne, ci puoi solo camminare scalzo...
... Ogni cosa della vita sembra legarti, e più sono "alte" e nobili e più ti legano.
Più dicono di amarti, maggiori sono le pretese... Ti pretendono secondo i loro schemi; pretendono attenzioni, in esclusiva, come fossero piante parassite.
Se ci fosse qualcuno che tenesse a me, invece di domandargli: "Quanto mi ami?", gli chiederei di non amarmi; non amarmi per favore.
A me non serve, né lo chiedo, non lo voglio...
... Il distacco si comincia a sentire, i rumori e le parole faticano ad arrivare.
Ogni giorno entro nel gioco dell'arena a combattere/competere con persone più brave di me, ma in fondo, se pur spietato è pur sempre un gioco, e allora continuo a giocare, continuo ad entrare nell'arena, a battermi, a perdere, a combattere di nuovo...
Ho un unico vantaggio rispetto alla maggioranza: sono solo.
... Ci sono incontri che durano molto, altri poco, altri ancora non li ricordi proprio...
... Pressoché costantemente, si è sempre preoccupati per "qualcosa": per un trasloco, per un mobile rigato, per una scadenza, per un esame, per un lavoro, per qualche problema, per una malattia, per qualche paura...
Costantemente si vive sotto scacco, costantemente la nostra mente c'inganna, si prende gioco di noi, del nostro progetto, di questo nessuno sembra preoccuparsene... Così presi dalle inutili cose.
Presi da progetti che, nella maggior parte dei casi non si realizzeranno, così presi, da trascurare l'unico progetto per cui valga la pena combattere.
La mente ci manda immagini, e queste producono energia o viceversa, che vengono trasformate in chimica, così permettiamo a queste sostanze di giocarci, gli permettiamo di farci sentire bene o male e permettiamo a queste sensazioni di pilotare la nostra vita.
Creiamo il nostro karma, i nostri errori: recitiamo e crediamo nella recita, facciamo famiglia o non la facciamo, ci sentiamo in colpa o meno, come se ci fosse qualcuno costantemente a giudicarci, a preoccuparsi di noi; ancora non ho capito se siamo più stolti o più presuntuosi.
Viviamo una vita che non ci appartiene e ci meravigliamo che le cose non funzionino, che arrivino l'ansia, le fobie, le malattie e poi soprattutto, pretendiamo di essere felici!
Eppure siamo perfetti, siamo giganti mascherati da nani.
... Costantemente in esodo... Fuori scena... Consapevoli che un copione è solo un copione, che mai potrà rendere il reale...
...Catturata la "materia Oscura", resterà da comprendere se stessi, resterà ancora il progetto da capire, forse, alla fine capiremo che non siamo liberi, se non nel conformarci al progetto, noi possiamo scegliere "liberamente" quale strada percorrere, quale quadro dipingere, quale musica suonare, come vivere, forse, un giorno potremo scegliere di cambiare progetto o magari in qualche remota era ci abbiamo provato o l'abbiamo fatto, ma probabilmente qualcosa è andata male.
Abbiamo guadagnato benessere, evoluzione, acqua calda, luoghi di villeggiatura e parchi giochi, abbiamo perso però la nostra casa, il punto di arrivo.
... Solo rumori di sottofondo, solo rumori, sempre più lontani, colori più tenui, c'e' un ordine preciso in questa apparente Babilonia...
Mentre nutriamo i nostri figli di "uomo ragno e superman", ci lamentiamo dei politici, ci ciò che siamo diventati, tra una preoccupazione e l'altra, spesso per scaricarci, ci lamentiamo...
Nel mentre ripercorriamo gli errori dei padri, li perpetuiamo, replica dopo replica, generazione dopo generazione, lo stesso copione...
Eppure quel seme, quel progetto è proprio qui, la lotta è solo apparente, importante esclusivamente per la nostra esistenza, per questo già vinta... Forse, anche un vincente si preoccupa di qualcosa, si preoccupa solo di questo! :)
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
domenica 15 marzo 2015
Preparandosi alla primavera
La mente può arrivare a capire semplicemente ed esclusivamente fino ai suoi limiti e per quanto possano questi essere espansi, avranno sempre limiti.
Ci sono uomini che hanno più sete, però...
Ci sono Persone a cui i commoventi filmati giapponesi, le religioni, la buona morale o i sani valori, non sono sufficienti,
non sono sufficienti a placare quella sete,
quella sete sembra essere smisurata, quasi senza fine...
Sono Uomini solitari, con compito difficile, innato...
Le esperienze in cui s'imbattono e che scelgono, belle o brutte, alla fine li lasciano indenni,
interessati costantemente ad altro, nel mentre godono la vita.
Le difficoltà, quando incontrano loro, sembrano aver paura, preoccuparsi quasi, di questi "Invincibili", sembrano,
a volte, poter quasi piegare il tempo e ogni tanto, lo fanno.
Costretti, per un po', in un corpo ed una mente che gli impogono i loro limiti... Per un po'...
C'e' musica intorno a noi, musica dentro di noi... Mi piace immaginare che tutto ciò che vediamo e soprattutto, ciò che non vediamo, sia il frutto di un grande e geniale concerto, nel quale la musica suona sempre, siamo figli della musica, tutto si muove e vibra, si espande e poi ritorna...
Mentre la musica non smette mai...
I colori sono vibrazioni, sono musica; così come il caldo o il freddo, il cielo e il mare...
Mi piace pensare che qualcuno o qualcosa abbia suonato quel concerto, che ogni cellula vibri e che si possa ascoltare... Alla fine è solo piacere, solo puro piacere...
L'unico piccolo particolare è che per ascoltare una tale musica, non è sufficiente il "normale" udito,
ci vuole quello di quegli Uomini, quelli con grande sete...
Allora sedendoti, accanto a loro, potrai cominciarla ad udirla a sentirla...
La nostra piccola mente, fatta di miti, assomiglia a quella di un bambino, solo che ha in più l'arroganza di chi Crede e di chi crede di capire...
Forse, non è semplice abbandonare le certezze, ciò che noi definiamo autocoscenza o ciò che crediamo di percepire, quando ci rapportiamo a noi stessi,
lasciare ciò che pensiamo ci strutturi, le nostre belle idee, ciò che definiamo nostalgia, eppure, sono solo fenomeni, così come anche noi, semplice fenomenologia... Fin dove la mente arriva...
Per questo, ad un certo punto, bisogna lasciarla, non e' più sufficiente, così come tutti gli inutili "miti"...
Beh... Almeno per chi conosce quella seta di cui parlo... :)
Così, in questa domenica, mentre pigramente un po di pioggia conduce il ritmo,
si comincia a sentire in lontanaza musica, musica di primavera...
Ci sono uomini che hanno più sete, però...
Ci sono Persone a cui i commoventi filmati giapponesi, le religioni, la buona morale o i sani valori, non sono sufficienti,
non sono sufficienti a placare quella sete,
quella sete sembra essere smisurata, quasi senza fine...
Sono Uomini solitari, con compito difficile, innato...
Le esperienze in cui s'imbattono e che scelgono, belle o brutte, alla fine li lasciano indenni,
interessati costantemente ad altro, nel mentre godono la vita.
Le difficoltà, quando incontrano loro, sembrano aver paura, preoccuparsi quasi, di questi "Invincibili", sembrano,
a volte, poter quasi piegare il tempo e ogni tanto, lo fanno.
Costretti, per un po', in un corpo ed una mente che gli impogono i loro limiti... Per un po'...
C'e' musica intorno a noi, musica dentro di noi... Mi piace immaginare che tutto ciò che vediamo e soprattutto, ciò che non vediamo, sia il frutto di un grande e geniale concerto, nel quale la musica suona sempre, siamo figli della musica, tutto si muove e vibra, si espande e poi ritorna...
Mentre la musica non smette mai...
I colori sono vibrazioni, sono musica; così come il caldo o il freddo, il cielo e il mare...
Mi piace pensare che qualcuno o qualcosa abbia suonato quel concerto, che ogni cellula vibri e che si possa ascoltare... Alla fine è solo piacere, solo puro piacere...
L'unico piccolo particolare è che per ascoltare una tale musica, non è sufficiente il "normale" udito,
ci vuole quello di quegli Uomini, quelli con grande sete...
Allora sedendoti, accanto a loro, potrai cominciarla ad udirla a sentirla...
La nostra piccola mente, fatta di miti, assomiglia a quella di un bambino, solo che ha in più l'arroganza di chi Crede e di chi crede di capire...
Forse, non è semplice abbandonare le certezze, ciò che noi definiamo autocoscenza o ciò che crediamo di percepire, quando ci rapportiamo a noi stessi,
lasciare ciò che pensiamo ci strutturi, le nostre belle idee, ciò che definiamo nostalgia, eppure, sono solo fenomeni, così come anche noi, semplice fenomenologia... Fin dove la mente arriva...
Per questo, ad un certo punto, bisogna lasciarla, non e' più sufficiente, così come tutti gli inutili "miti"...
Beh... Almeno per chi conosce quella seta di cui parlo... :)
Così, in questa domenica, mentre pigramente un po di pioggia conduce il ritmo,
si comincia a sentire in lontanaza musica, musica di primavera...
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
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