...Pagina bianca...
Bianca... Senza alcuna abrasione da cancellatura, senza alcun segno...Neppure velato...remoto!
Questo mi piace, quando il pensiero comincia a formalizzare, quando appena nasce, quando è primavera!
...Eppure, non passa giorno...
" Il Maestro..." Non lo incontravo da moltissimo tempo, eppure lui c'era, e questo era sufficiente...
Avevo un solo punto fermo, nella mia vita...
Provo ad immaginare, una persona senza alcuna credenza, senza alcuna religione o morale... Senza fedi, senza miti.
Provo ad immaginare una persona, per cui TUTTO è relativo, senza coscienza, senza sogni, senza obiettivi...
Ecco, io non mi pongo ormai, neanche più tali "problemi"...
Avevo esclusivamente un punto di riferimento...
Ora il Maestro, non c'e' più...
...Ogni volta le lacrime non trovano argini...
Se togliete ad un Uomo senza miti, quell'ultima frontiera...
Quell'unico punto...
...Se potessi aver paura...L'avrei!
Se potessi arrabbiarmi, mi arrabbierei!
...............................
A cosa serve vedere le piccole cose?
...Questa sera, in un ristorante, vedevo le solite dinamiche in una cena di fine anno di scuola superiore...
Le ragazze, nel pieno del loro erotismo, intorno ai professori...
La vera lotta, non era nel catturare l'attenzione di quei "vecchi", bensì era tra di loro...
Tra chi fosse "La più bella del reame"...
...Quanta energia sprecata; ma cosa vuol dire: energia sprecata, per un Uomo senza miti...
Cosa vuol dire...E' davvero energia sprecata?
Significa una sola cosa: significa spostare il centro, l'unico centro, fuori da se stessi!
Far dipendere l'immagine, l'auto considerazione, su altri...
Vincere quel gioco, significa la sconfitta!
..................................
Poi, nei miei pensieri, si affaccia il mio amico,
quello che dà il meglio di sé, sotto stress!
E adesso, che vuole, mi chiedo...
Ah, si! Lui è quello degli assaggi nei piatti "affianco"...
Personalmente, non gli ho mai permesso di farlo con me.
Mi chiedo, il motivo di questo suo piacere.
...Lui è un guerriero, è un Amico...
Ha anche capito tante delle relatività della vita, ha superato molte morali...
Mi sono confrontato con lui, quasi, senza filtri...
...Insicurezza, un suo modo di fare contatto, di confermare le sue scelte...
In ogni caso; non funzionale...
Tengo al suo vero, non posso rafforzare la sua parte non evoluta...
...........................................
Maestro! ...
Mio Maestro! ...
...........................................
Sono figlio di mio figlio, padre di mio padre, madre di mia madre...
padre e madre di me stesso.
e ora...
Riconosco ogni tranello, sorrido sulle cose che dovrebbero "provocarmi",
...Amo chi voglio...Senza dirglielo...
Per semplice, esclusivo piacere personale...
Bisogna averne la capacità "tecnica"....
...
Non passa giorno...
...
Sono fortunato, perché ho avuto tanta sfortuna...
Sono fortunato, perché non credo alla sfortuna...
Non credo alla fortuna, sono fortunato.
Sono fortunato, perché ho affrontato ogni difficoltà, da solo, in silenzio...
Sono fortunato, perché posso scrivere, ogni volta, una pagina Bianca... Senza alcuna abrasione da cancellatura, senza alcun segno...Neppure velato...remoto!
Eppure...di sofferenze ne ho vissute,
di vicoli ciechi, ne ho percorsi...
Sono fortunato, perché, mentre mangio in un ristorante e mia madre mi parla,
posso vedere le dinamiche di una scolaresca al tavolo affianco, posso vedere le dinamiche dei camerieri/e, dei pizzaioli, posso pensare al mio amico, a mio padre...Al mio Maestro...A mio figlio...A me stesso!
Ogni tanto mi viene voglia di fermare, di finire il gioco...
...E se cominciassi ad annoiarmi?
Se scoprissi, che chi ha fatto di più per me, chi ha fatto la mia fortuna, sono i miei "nemici"?
Se scoprissi, che i miei amici rappresentano le maggiori difficoltà'?
..........................................
A volte guardo quelle fedi (anelli)...
Nella mia testa, intendo...Si sono ancora lì, nel cassetto...
Sono fortunato...
Ci fu un tempo in cui amavo pensare, che si potesse vincere "malgrado" il sistema.
Mi chiedo, oggi, che senso abbia...
Sono fortunato, perché, ho capito, che se cerchi l'errore, se cerchi il punto di debolezza "dell altro", lo troverai...
Sono fortunato, perché non ho bisogno di cercarlo...
Sono fortunato, perché ho fatto tutto ciò che mi andava, tutto ciò che ho voluto...
Sono fortunato, perché ho potuto vedere ogni Mito, dissolversi...
Perché sono riuscito a non piegarmi...
Sono fortunato, perché della fortuna non m'interessa nulla, perché non credo alla fortuna...
Sono fortunato, perché sono solo,
perché cambio i pannolini a mio figlio e lo abbraccio di notte!
Perché sono libero da ogni pretesa...
Sono libero...
Perché il Maestro, il mio... Mi ha insegnato a guardare dentro me stesso, mi ha insegnato a camminare a piedi scalzi...
Mi ha insegnato tutto; tranne una cosa...
... ... ...
Quella cosa, che nessuno può insegnarti...Ancora in viaggio...
Ancora una volta...Come ogni volta...
Pagina bianca.
Qualcuno cerca la libertà fuori di sé, qualcuno la cerca dentro se stesso, qualcuno ha smesso di cercarla, altri non la cercano proprio. La libertà non è lo scopo è la conseguenza.
mercoledì 12 giugno 2013
martedì 21 maggio 2013
20 Maggio 2013... Un guerriero, un capo, un maestro, un saggio...Un Uomo.
Non so, se davvero esiste una lotta tra bene e male.
Non so, tra quale bene e quale male.
Senza alcuna certezza, né morale...
Ho conosciuto un Uomo, che combatteva da solo...
...E' un giorno triste, di quella tristezza a cui non si può, né si vuole reagire...
"...Mi piace la fiamma della candela, quando si guarda il quel punto, dove si concentra la massima luminosità, è come una finestra, che si apre, che mette in contatto due mondi. E' come fosse una finestra tra l'Essere e esistere..."
Eri, per me, quella fiamma, quel punto più luminoso, che squarciava ogni buio...
...Quella luce, capace di ridare dignità all'essere Umano, a questa Umanità...
Persino a me stesso...
Hai combattuto da solo...ed hai vinto...
Il seme è gettato, il gioco è compiuto...
Quella fiamma non può spegnersi, né essere spenta, perché, quella fiamma è ora, nell' anima di molti...E' ora; l'Anima di molti!
Non so, tra quale bene e quale male.
Senza alcuna certezza, né morale...
Ho conosciuto un Uomo, che combatteva da solo...
...E' un giorno triste, di quella tristezza a cui non si può, né si vuole reagire...
"...Mi piace la fiamma della candela, quando si guarda il quel punto, dove si concentra la massima luminosità, è come una finestra, che si apre, che mette in contatto due mondi. E' come fosse una finestra tra l'Essere e esistere..."
Eri, per me, quella fiamma, quel punto più luminoso, che squarciava ogni buio...
...Quella luce, capace di ridare dignità all'essere Umano, a questa Umanità...
Persino a me stesso...
Hai combattuto da solo...ed hai vinto...
Il seme è gettato, il gioco è compiuto...
Quella fiamma non può spegnersi, né essere spenta, perché, quella fiamma è ora, nell' anima di molti...E' ora; l'Anima di molti!
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
giovedì 2 maggio 2013
Ballando sotto la pioggia.
La vita non è aspettare che passi la tempesta, ma imparare a ballare sotto la pioggia! (M.Gandhi)
Se penso all'esistenza, mi vengono in mente quei tratti di strada asfaltata, apparentemente senza senso, che iniziano e finiscono in mezzo ad un prato.
Mi soffermo a guardare le piste di decollo o atterraggio, negli aeroporti.
Così mi appare la vita.
A prima vista, senza motivo alcuno.
Pochi metri, lineari, inutili!
Eppure, indispensabili.
Il senso di quei pochi metri di vita, allora, qual'è?
Qual'è il senso, per un Uomo senza miti, né fedi? Per chi ha vissuto molto ed intensamente?
Per chi ha fatto quasi tutto il percorso?
Per un Uomo così, il senso della vita è il semplice piacere, è nel danzare sotto la pioggia, anzi, la pioggia rende il ballo ancora più bello.
Per un Uomo così, il senso della vita, è in quei brevi istanti, quando le ruote, accarezzano l'asfalto, nell'erotismo di quel contatto; rude e delicato, allo stesso tempo, dove non si può sbagliare, una sola, unica opportunità. In quell'attimo, in cui le ruote, la lasciano per sempre, in cui lo sguardo le vede allontanarsi.
Necessitati uno all'altro: così l'Essere gioca con la vita, con l'esistere.
In quei pochi metri di strada, che sembrano stare lì senza scopo, né causa, tutto accade; all'ombra del ritmo incalzante del mondo circostante; avviene l'incontro!
Uomini così, sono rari!
Vivono, per lo più, una vita solitaria e questo, gli piace!
Possono darti universi di senso o, semplicemente, ignorarti, per loro, è lo stesso!
La forza scorre in loro, anzi, ne sono parte, addirittura, l'agevolano.
Possono essere leader o gli ultimi, di un gruppo, per loro è uguale!
Amano la musica, il bene mangiare, il bello, la Grazia e tutto ciò che decidono.
Non fanno filosofia, semplicemente, vivono.
Camminano scalzi, con ogni tempo e se piove, continuano a danzare!
Sono Uomini, che hanno pagato un prezzo elevato, sempre pronti a pagarlo di nuovo; sono Uomini!
Posso sopportare qualsiasi prezzo, così come ho già fatto.
Posso danzare sotto la pioggia, così, come già faccio.
Posso sedermi di fronte a questi Uomini e guardagli negli occhi, ma anche non farlo: è indifferente!
Questi Uomini godono la vita, così, come è giusto...che sia!
Se penso all'esistenza, mi vengono in mente quei tratti di strada asfaltata, apparentemente senza senso, che iniziano e finiscono in mezzo ad un prato.
Mi soffermo a guardare le piste di decollo o atterraggio, negli aeroporti.
Così mi appare la vita.
A prima vista, senza motivo alcuno.
Pochi metri, lineari, inutili!
Eppure, indispensabili.
Il senso di quei pochi metri di vita, allora, qual'è?
Qual'è il senso, per un Uomo senza miti, né fedi? Per chi ha vissuto molto ed intensamente?
Per chi ha fatto quasi tutto il percorso?
Per un Uomo così, il senso della vita è il semplice piacere, è nel danzare sotto la pioggia, anzi, la pioggia rende il ballo ancora più bello.
Per un Uomo così, il senso della vita, è in quei brevi istanti, quando le ruote, accarezzano l'asfalto, nell'erotismo di quel contatto; rude e delicato, allo stesso tempo, dove non si può sbagliare, una sola, unica opportunità. In quell'attimo, in cui le ruote, la lasciano per sempre, in cui lo sguardo le vede allontanarsi.
Necessitati uno all'altro: così l'Essere gioca con la vita, con l'esistere.
In quei pochi metri di strada, che sembrano stare lì senza scopo, né causa, tutto accade; all'ombra del ritmo incalzante del mondo circostante; avviene l'incontro!
Uomini così, sono rari!
Vivono, per lo più, una vita solitaria e questo, gli piace!
Possono darti universi di senso o, semplicemente, ignorarti, per loro, è lo stesso!
La forza scorre in loro, anzi, ne sono parte, addirittura, l'agevolano.
Possono essere leader o gli ultimi, di un gruppo, per loro è uguale!
Amano la musica, il bene mangiare, il bello, la Grazia e tutto ciò che decidono.
Non fanno filosofia, semplicemente, vivono.
Camminano scalzi, con ogni tempo e se piove, continuano a danzare!
Sono Uomini, che hanno pagato un prezzo elevato, sempre pronti a pagarlo di nuovo; sono Uomini!
Posso sopportare qualsiasi prezzo, così come ho già fatto.
Posso danzare sotto la pioggia, così, come già faccio.
Posso sedermi di fronte a questi Uomini e guardagli negli occhi, ma anche non farlo: è indifferente!
Questi Uomini godono la vita, così, come è giusto...che sia!
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
mercoledì 3 aprile 2013
E' ora di andare!
N.b. Questo blog è semplicemente piacere personale, non vuole dimostrare niente a nessuno, ho il massimo rispetto di tutti e di ogni idea.
Qui ci sono i miei pensieri, niente di più. Interrompete la lettura, se percepite, ciò che leggete, come "violenza"...Oppure, affrontate il viaggio, con umiltà o come piace dire a me: "a piedi scalzi...".
Ma quale differenza ci sia a vivere un giorno, uno o cento anni, non l'ho ancora capito.
Che differenza c'è?
Se la vita si riduce semplicemente all'esistenza, è logico considerare il suicidio, come normale possibilità.
Certo, ci sarebbe la via semplice, della fede in qualche religione.
Gli uomini ne hanno a disposizione più di una.
...Ho fatto tutti i percorsi, ma non mi bastano.
Se esistesse il paradiso, la vita eterna, che senso avrebbe, allora, l'esistenza?
Davvero gli uomini, riescono ad immaginare un Dio, tanto infantile?
Se ti comporterai "bene", avrai la vita eterna!
Davvero noi uomini siamo divenuti così stolti?
...Con questi ameni pensieri, mi accompagno, mentre mangio patatine e senape, in una birreria di Roma.
Molte persone intorno, distraggono i loro pensieri, la loro vita; aspettano. Si, aspettano, come quando sei in attesa, di salire o scendere da un bus.
Chi parla di calcio, chi di lavoro, nel mentre pensano ad altro, facendo finta di niente.
È chiaro, che qualche cosa è intervenuta.
L'Uomo, ha conosciuto epoche diverse, si evolve (forse), ma la sua essenza è sempre li, come se lo stesse aspettando.
Qualcuno sostiene, che l'uomo è l'unico essere su questo pianeta, che può avere un dopo, perché l'unico dotato di coscienza, capace di auto percepirsi.
Allora perché è l'unico che non raggiunge lo scopo?
...Se fai il bravo, ti compro le caramelle!
Come fa ad essere sufficiente questo!
È chiaro che esistono diverse umanità, diverse civiltà.
Per ciò che vedo; ci sono uomini risultato di interazioni con altre civiltà, altri come generati in laboratorio, poi ci sono quelli che tornano da molte centinaia di anni e chi è qui per la prima volta.
Nessuno, però, è esonerato!
A qualcuno è dato vedere i propri nipoti, ad altri vedere le proprie idee diventare realtà.
È se mai esistesse il Salvatore del mondo, avrebbe un senso? Quale?
È poi quale mondo? Questo?
Quello di qualche millennio fa? O quello che verrà tra qualche millennio?
Se ci fosse già stato? Allora che significato avrebbe l'esistenza?
.... ...
Qualche giorno fa, sono stato ad un classico multilevel; più raffinato, in quanto basato sull'emotività/stile di vita.
Cosa avrebbe "registrato", percepito, una persona con sensibilità?
... "La macchina che si approssima all'umano", questo avrebbe registrato.
Sono stato male 4 giorni, male nel senso fisico del termine.
Perché? Proprio per questo! La macchina, che si rende simile alla vita.
In pratica un amica!
Lei, ovviamente, è inconsapevole; gli ho anche detto che tornerò.
E, ora, potrei anche farlo.
In occasioni del genere, ricordo, con quale pochezza vivono gli esseri umani.
Lei è una donna "in gamba", eppure...
I suoi anche l'appoggiano, in questa iniziativa. (Così funziona, di solito :-) )
Lei è abituata a"buttarsi" nelle cose o nelle persone, eppure, sarebbe in gamba.
Mi ha conquistato due anni fa, ma questo non basta. Anche se, ancora non ha capito la differenza, tra essere e sembrare.
Io posso mimetizzarmi e lo faccio!
.... ...
Ancora mi chiedo: se avessi potuto scegliere di non essere...Di non esistere, cosa avrei scelto? Oppure l'ho fatto!
Se non ho scelto io...
Non ne ho la responsabilità.
Quel primo istante, quell'ultimo istante...
Tra questi due istanti si colloca il paradiso! Unico spazio di possibilità.
A piedi scalzi, continuo a camminare; ogni giorno, l'orizzonte si amplia,
capisco sempre di più le semplici, elementari, perfette regole, che non prevedono e non hanno eccezioni. Meravigliosamente, spietatamente perfette!
Sempre di più vedo e poi capisco, quanto l'uomo sia solo libero di poter sbagliare;
no, non siamo liberi, abbiamo un progetto a cui attenerci.
Possiamo usare la creatività, per inventare la strada, ma anche la creatività vera, arriva solo ad un certo punto, quel punto che sarebbe l'inizio, ma che pochi uomini hanno il coraggio e l'umiltà di cercare.
Le patatine sono finite...è ora di andare!
Qui ci sono i miei pensieri, niente di più. Interrompete la lettura, se percepite, ciò che leggete, come "violenza"...Oppure, affrontate il viaggio, con umiltà o come piace dire a me: "a piedi scalzi...".
Ma quale differenza ci sia a vivere un giorno, uno o cento anni, non l'ho ancora capito.
Che differenza c'è?
Se la vita si riduce semplicemente all'esistenza, è logico considerare il suicidio, come normale possibilità.
Certo, ci sarebbe la via semplice, della fede in qualche religione.
Gli uomini ne hanno a disposizione più di una.
...Ho fatto tutti i percorsi, ma non mi bastano.
Se esistesse il paradiso, la vita eterna, che senso avrebbe, allora, l'esistenza?
Davvero gli uomini, riescono ad immaginare un Dio, tanto infantile?
Se ti comporterai "bene", avrai la vita eterna!
Davvero noi uomini siamo divenuti così stolti?
...Con questi ameni pensieri, mi accompagno, mentre mangio patatine e senape, in una birreria di Roma.
Molte persone intorno, distraggono i loro pensieri, la loro vita; aspettano. Si, aspettano, come quando sei in attesa, di salire o scendere da un bus.
Chi parla di calcio, chi di lavoro, nel mentre pensano ad altro, facendo finta di niente.
È chiaro, che qualche cosa è intervenuta.
L'Uomo, ha conosciuto epoche diverse, si evolve (forse), ma la sua essenza è sempre li, come se lo stesse aspettando.
Qualcuno sostiene, che l'uomo è l'unico essere su questo pianeta, che può avere un dopo, perché l'unico dotato di coscienza, capace di auto percepirsi.
Allora perché è l'unico che non raggiunge lo scopo?
...Se fai il bravo, ti compro le caramelle!
Come fa ad essere sufficiente questo!
È chiaro che esistono diverse umanità, diverse civiltà.
Per ciò che vedo; ci sono uomini risultato di interazioni con altre civiltà, altri come generati in laboratorio, poi ci sono quelli che tornano da molte centinaia di anni e chi è qui per la prima volta.
Nessuno, però, è esonerato!
A qualcuno è dato vedere i propri nipoti, ad altri vedere le proprie idee diventare realtà.
È se mai esistesse il Salvatore del mondo, avrebbe un senso? Quale?
È poi quale mondo? Questo?
Quello di qualche millennio fa? O quello che verrà tra qualche millennio?
Se ci fosse già stato? Allora che significato avrebbe l'esistenza?
.... ...
Qualche giorno fa, sono stato ad un classico multilevel; più raffinato, in quanto basato sull'emotività/stile di vita.
Cosa avrebbe "registrato", percepito, una persona con sensibilità?
... "La macchina che si approssima all'umano", questo avrebbe registrato.
Sono stato male 4 giorni, male nel senso fisico del termine.
Perché? Proprio per questo! La macchina, che si rende simile alla vita.
In pratica un amica!
Lei, ovviamente, è inconsapevole; gli ho anche detto che tornerò.
E, ora, potrei anche farlo.
In occasioni del genere, ricordo, con quale pochezza vivono gli esseri umani.
Lei è una donna "in gamba", eppure...
I suoi anche l'appoggiano, in questa iniziativa. (Così funziona, di solito :-) )
Lei è abituata a"buttarsi" nelle cose o nelle persone, eppure, sarebbe in gamba.
Mi ha conquistato due anni fa, ma questo non basta. Anche se, ancora non ha capito la differenza, tra essere e sembrare.
Io posso mimetizzarmi e lo faccio!
.... ...
Ancora mi chiedo: se avessi potuto scegliere di non essere...Di non esistere, cosa avrei scelto? Oppure l'ho fatto!
Se non ho scelto io...
Non ne ho la responsabilità.
Quel primo istante, quell'ultimo istante...
Tra questi due istanti si colloca il paradiso! Unico spazio di possibilità.
A piedi scalzi, continuo a camminare; ogni giorno, l'orizzonte si amplia,
capisco sempre di più le semplici, elementari, perfette regole, che non prevedono e non hanno eccezioni. Meravigliosamente, spietatamente perfette!
Sempre di più vedo e poi capisco, quanto l'uomo sia solo libero di poter sbagliare;
no, non siamo liberi, abbiamo un progetto a cui attenerci.
Possiamo usare la creatività, per inventare la strada, ma anche la creatività vera, arriva solo ad un certo punto, quel punto che sarebbe l'inizio, ma che pochi uomini hanno il coraggio e l'umiltà di cercare.
Le patatine sono finite...è ora di andare!
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
mercoledì 27 febbraio 2013
Semplicemente...Un copione!
Crediamo di pensare, di riflettere;
siamo convinti di avere idee proprie, a volte, persino riteniamo, di essere liberi.
Eppure, semplicemente guardando, con l'intero, che siamo;
si vede che tutto è codificato.
Passiamo molto tempo a scegliere: vestiti, scarpe, tutto ciò che compriamo e quando, poi, si osserva attorno, tutto, in realtà, è già stabilito, predefinito e predeterminato.
...Vari "tipi" di camminata, anch'essi abbinati al modello che quel giorno s'indossa, quel modo di guardare o di non guardare, quelle frasi da usare al telefono o quelle parole da utilizzare in caso servissero; il tutto senza esserci.
Un copione che in modo automatico si ripete, ognuno ha il suo od almeno crede di averlo.
Quei "quattro" pensieri, che ci ripetiamo ogni giorno, facendo finta di non accorgersi, che sono sempre gli stessi. Anche i soliti, campionati problemi, sono sempre uguali, immutabili. Quando si prova, se ci si prova, a riferirsi a se stessi, si è costretti a ricorrere a pensieri, anch'essi campionati. Quei pochi che si chiedono ancora: "Io chi sono?". Hanno bisogno di schemi, parole da dirsi. Si definisce anche l'anima, come se fosse altro da se stessi. Eppure, mi chiedo, chi davvero la senta; la sia.
Ed intanto la Vita scorre.
La cosa che intenerisce e fa sorridere, è che poi si abbia la presunzione di credere, di avere un'individualità, s'immagina di poter essere creativi, si sia convinti, addirittura, di vivere. Semplicemente si esiste, senza mai Essere.
Mi guardo intorno, anche ora, e vedo solo codici.
Le emozioni, la vita, sembrano scorrere, senza interagire, senza intercettare gli uomini, sembrano essere altro.
...C'è chi fuma, chi no; chi grida, chi no;
il manager impegnato; il senza tetto all'angolo della stazione; l'avvocato ed il prete; la donna che cammina sui tacchi, quella che la guarda, pensando al suo turno; il poliziotto ed il ladro. Ogni cosa, ogni ruolo è già previsto, in nessuno scorre vita, nessun sorriso, nessuna vera emozione, nessun reale progress.
Ombre insicure, che cercano gli sguardi di altre ombre: ombre che cercano conferme, in altre ombre.
Pensieri, poggiati sul nulla, che vorrebbero improbabili sicurezze. Sicurezze del niente.
Le sicurezze, le certezze, non esistono; sono anch'esse parte e frutto di quel mondo immaginifico che si ritiene reale e per il quale, ci si immola e si resta nel vuoto.
Ogni tanto, viene la tentazione di sentirsi soli, anche se ciò, non è possibile.
Ti godi quel calore della pancia, sai che tutto ciò che ti serve è già con te.
L'unica libertà che abbiamo, è esclusivamente quella di poter sbagliare la propria vita.
Amo quel calore, il vibrare in risonanza di quelle cellule, che mi legano al mondo reale, di cui sento, spesso, nostalgia.
A volte, si ha l'impressione, che la vita invii dei Saggi, dei veri leader; sembrano Esseri invincibili, eppure sono quelli disposti a pagare, e lo fanno, il prezzo più alto. Sono la vera provvidenza, stimolatori infiniti di Vita.
Vivono esclusivamente nella creatività, il copione, la macchina, non trovano nulla da poter "aggredire", non possono intercettarli; il loro sorriso sornione, sottolinea che la vita, che l'Essere è invincibile, perché ha già vinto, è già fuori dal gioco.
Qualcuno ha il desiderio di volerli cercare, di poterli incontrare, proprio in quel tratto di storia, che si ha il privilegio di poter condividere.
Sembrano non avere un passato, il loro sguardo è già nell'eterno, il seme che pongono, genera risultati, che vanno oltre le generazioni, la loro azione cambia il mondo.
Ho avuto la fortuna d'incontrare uno di questi Uomini; però, non è importante, che si sia tutti geni, scienziati od altro; l'unica cosa che davvero conta, è quella di realizzare il proprio pieno, il proprio progetto originario ed unico: piccolo o grande che sia, fuori da ogni copione, ovviamente!
siamo convinti di avere idee proprie, a volte, persino riteniamo, di essere liberi.
Eppure, semplicemente guardando, con l'intero, che siamo;
si vede che tutto è codificato.
Passiamo molto tempo a scegliere: vestiti, scarpe, tutto ciò che compriamo e quando, poi, si osserva attorno, tutto, in realtà, è già stabilito, predefinito e predeterminato.
...Vari "tipi" di camminata, anch'essi abbinati al modello che quel giorno s'indossa, quel modo di guardare o di non guardare, quelle frasi da usare al telefono o quelle parole da utilizzare in caso servissero; il tutto senza esserci.
Un copione che in modo automatico si ripete, ognuno ha il suo od almeno crede di averlo.
Quei "quattro" pensieri, che ci ripetiamo ogni giorno, facendo finta di non accorgersi, che sono sempre gli stessi. Anche i soliti, campionati problemi, sono sempre uguali, immutabili. Quando si prova, se ci si prova, a riferirsi a se stessi, si è costretti a ricorrere a pensieri, anch'essi campionati. Quei pochi che si chiedono ancora: "Io chi sono?". Hanno bisogno di schemi, parole da dirsi. Si definisce anche l'anima, come se fosse altro da se stessi. Eppure, mi chiedo, chi davvero la senta; la sia.
Ed intanto la Vita scorre.
La cosa che intenerisce e fa sorridere, è che poi si abbia la presunzione di credere, di avere un'individualità, s'immagina di poter essere creativi, si sia convinti, addirittura, di vivere. Semplicemente si esiste, senza mai Essere.
Mi guardo intorno, anche ora, e vedo solo codici.
Le emozioni, la vita, sembrano scorrere, senza interagire, senza intercettare gli uomini, sembrano essere altro.
...C'è chi fuma, chi no; chi grida, chi no;
il manager impegnato; il senza tetto all'angolo della stazione; l'avvocato ed il prete; la donna che cammina sui tacchi, quella che la guarda, pensando al suo turno; il poliziotto ed il ladro. Ogni cosa, ogni ruolo è già previsto, in nessuno scorre vita, nessun sorriso, nessuna vera emozione, nessun reale progress.
Ombre insicure, che cercano gli sguardi di altre ombre: ombre che cercano conferme, in altre ombre.
Pensieri, poggiati sul nulla, che vorrebbero improbabili sicurezze. Sicurezze del niente.
Le sicurezze, le certezze, non esistono; sono anch'esse parte e frutto di quel mondo immaginifico che si ritiene reale e per il quale, ci si immola e si resta nel vuoto.
Ogni tanto, viene la tentazione di sentirsi soli, anche se ciò, non è possibile.
Ti godi quel calore della pancia, sai che tutto ciò che ti serve è già con te.
L'unica libertà che abbiamo, è esclusivamente quella di poter sbagliare la propria vita.
Amo quel calore, il vibrare in risonanza di quelle cellule, che mi legano al mondo reale, di cui sento, spesso, nostalgia.
A volte, si ha l'impressione, che la vita invii dei Saggi, dei veri leader; sembrano Esseri invincibili, eppure sono quelli disposti a pagare, e lo fanno, il prezzo più alto. Sono la vera provvidenza, stimolatori infiniti di Vita.
Vivono esclusivamente nella creatività, il copione, la macchina, non trovano nulla da poter "aggredire", non possono intercettarli; il loro sorriso sornione, sottolinea che la vita, che l'Essere è invincibile, perché ha già vinto, è già fuori dal gioco.
Qualcuno ha il desiderio di volerli cercare, di poterli incontrare, proprio in quel tratto di storia, che si ha il privilegio di poter condividere.
Sembrano non avere un passato, il loro sguardo è già nell'eterno, il seme che pongono, genera risultati, che vanno oltre le generazioni, la loro azione cambia il mondo.
Ho avuto la fortuna d'incontrare uno di questi Uomini; però, non è importante, che si sia tutti geni, scienziati od altro; l'unica cosa che davvero conta, è quella di realizzare il proprio pieno, il proprio progetto originario ed unico: piccolo o grande che sia, fuori da ogni copione, ovviamente!
Pubblicato da
Fabrizio Rinaldi
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