Esiste una conoscenza profonda, vera, reale.
Una conoscenza che non é opinione.
Questa conoscenza cambia, ripristina tutto di se stessi, arriva all'anima, prima variando il campo eterico per poi fare da "taglia fuori" ad ogni altra cosa, non reale, conforme, viva.
Siamo circondati da pezzi di conoscenza e ogni pezzo é integro, completo a se stesso, ogni pezzo ridà il tutto.
La natura si muove solo su questa conoscenza e ogni pezzo dà la possibilità del flusso, costantemente ripropone la possibilità del pieno di noi stessi, della costante rinascita.
Solo ai Saggi é data la possibilità della conoscenza intera, globale, in quanto essi stessi sono essa; i Saggi hanno la capacità di partire da un qualsiasi punto, anche il più apparentemente insignificante e poter vedere e dare l'intero.
I Saggi possono muoversi tra il conosciuto e la Conoscenza, i Saggi costantemente giocano.
Chi comincia ad approssimarsi alla saggezza, vede questi "pezzi di conoscenza", questi sono sempre intorno a noi, sono costantemente dentro noi... Sono luce, sono come piccoli pezzi che, piano piano, nel corso della vita, occupano quel preciso posto, solo quello ed ogni cosa acquisisce significato, ragione di esistere.
Ogni cosa é in pace, fuori gioco, il gioco é già vinto ma, per ogni esistente (ognuno di noi) il gioco é tutto, é la differenza tra esistere ed Essere.
In questi giorni (agosto 2020) ho avuto la possibilità di potermi muovere tra conoscenza e memi, su un aspetto cardine dell'umanità, ogni passo ci approssima alla perfezione (per perfezione intendo la semplice e prevista realizzazione del personale progetto di natura), ci approssima alla saggezza.
Questo mese é stato per me, il vedere in modo cristallino e nella sua interezza, ciò che avevo solo visto a tratti, é stato guadagnare ancora strada.
Molti anni or sono, avevo potuto solo agire su me stesso, nel tagliare il cordone ombelicale per eccellenza, si perché ne abbiamo molti ma, quello principe é quello che la natura avrebbe previsto come il migliore ma, che poi si concretizza e realizza essere fonte della perdita: quello con la madre, sia essa biologica o altro.
La conoscenza, su ciò che comunemente viene definita come diade, non può nulla, persino il Saggio, alla fine deve arrendersi a questa... (In un certo senso).
La diede madre figlio, concepita come massima gioia e finzione, si é degradata fino a diventare culla della macchina, di ciò che riscontriamo costantemente in perdita.
Ad esempio, nella mia piccola esperienza temporale della vita, ho riscontro di ormai quattro generazioni della solita frase: "Ah ai miei tempi, cerano altri valori, oggi non c'é più nulla, tutto é cambiato".
Non é cambiato niente in realtà, solo qualcosa nell'esposto esterno, nella storicità.
"Da sempre" i genitori, intendono come realizzazione per il figlio il raggiungimento di una posizione "sicura", una sistemazione, una laurea un buon impiego, ecc. Si preoccupano (a volte) dell'educazione esterna, non dell'Anima dei figli.
C'era un tempo in cui i genitori e la madre in particolare, si preoccupava di dare la giusta direzione al figlio; giusta, nel senso, della realizzazione del proprio progetto personale, non delle mera compensazione dell'adulto genitore; solo ripetizione, infinita ripetizione senza senso.
Nessuno sa insegnare questo perché ne è privo per lui, perché nessuno di quei pezzi di conoscenza lo o la possono intercettare.
Tre settimane fa, un "ragazzo" mi ha detto: "Tu hai una buona fantasia", ho risposto come potevo, ai suoi memi; ma la risposta Reale sarebbe stata: "La fantasia non esiste", ciò che definisci fantasia è tutta strada che devi percorrere poggiando i piedi su quelle lastre, che definisco "pezzi di conoscenza".
La vita mi si palesa sempre più bella; ho conquistato tanti "Pezzi di conoscenza" ed essi mi danno l'intero.
Posso vedere una madre e un figlio che amoreggiano, perdendo in questo, se stessi, mentre assaporo un prosecco e ascolto musica.
Certo loro non lo sanno ma, certamente questo non li salverà; la vita è precisa, anzi, perfetta!
Non ammette scuse o cose del genere, del resto non c'é colpa razionale, è semplice ripetizione, semplice catena.
La catena costantemente ricostituisce se stessa, però esistono indomiti cavalieri, continuamente la vita produce leader sani; così per gioco, perché la vita ha già vinto, pone le cause, lo scopo; tutto insomma...
L'unico problema é per ciascuno di noi piccoli e momentanei apparenti di questa vita, di cui il più delle volte non ne saremo neanche coscienti.
Questa é la vita: semplice, meravigliosa, perfetta.
Il progetto in ultima analisi è solo godimento, costante paradiso.
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