sabato 19 gennaio 2013

Cosa vorrei fare, ora!

Intanto il tempo trascorre, passa...
Viviamo costantemente preoccupandoci di ciò che non ci appartiene, continuando a rincorrere le ombre.

Le persone più affermano, più sono convinte di amarti, più ti dichiarano questo amore e più ti fanno male, beh, almeno ci provano.

Più ti giurano vicinanza, più ti tradiscono, beh, almeno ci provano.

Più cerco di guardare e più mi sembra di vedere, che noi non possiamo che "difendere" il nostro spazio, il nostro territorio, mentre costantemente viene assediato.

Nessuno può farti male, se tu non sei complice, in qualche modo.

Credo che si inizi ad amare quando lasciamo entrare volontariamente, qualcuno in quelle terre, in quello spazio, che lottiamo costantemente per difendere.

Ho fatto entrare molte persone, in quelle terre; potrei scrivere qualsiasi cosa:
che non lo meritavano, che erano superficiali, ecc.ecc. 
Non sarebbe vero, ogni volta, bisogna avere la lucidità, di ammettere di aver sbagliato, bisogna bere il calice amaro.

Prima o poi, la vita tornerà a scorrere.

Penso a quelle persone e non riesco ad odiarle, eppure, qualcuna ha rubato, altre hanno tradito, altre finto, altre non capito; tutte lontane da se stesse.

In qualche modo, qualcuna è ancora con me, qualcuna ho dovuto "ucciderla", per nessuna provo rancore, risentimento.


Intanto il tempo trascorre, passa...
Viviamo costantemente preoccupandoci di ciò che non ci appartiene, continuando a rincorrere le ombre.

Ogni giorno, ogni momento diamo per scontate infinite cose, il nostro cervello ci nasconde la semplice verità: niente è scontato, NIENTE!

Diamo per scontato, che gli amici non ci tradiranno, che il nostro amore sarà per sempre, che i figli ci sono vicini, che il sole sorge, e che dopo un respiro ne seguirà un altro...
Tutto falso e su queste falsità, fondiamo i nostri giudizi, la nostra vita.

Qualche giorno fa, in una piazza di un piccolo paese della Sabina, ho visto dei ragazzi, prendere delle sedie di plastica, dal bar e dopo averle allineate in modo approssimativo, le hanno usate come pali di una porta, per un improbabile campo di calcio.

Cosa vorrei fare ora?

Vorrei fare come loro; vorrei uscire suonare qualche citofono, improvvisare un campo di calcio e giocare.
Ma ormai, tutte le persone che conosco hanno altro di cui preoccuparsi, altro su cui recriminare, mentre, il tempo trascorre.

Ormai hanno problemi di lavoro, di famiglia, e tante altre cose che non hanno più tempo e forse, voglia di vivere.
Quante partite non giocate, quante vite sprecate...inutili!

Ma io posso cambiare il mondo, il mio mondo, perché voglio ancora giocare!


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