mercoledì 23 marzo 2011

Una cosa divertente...Continuo a guardare il mondo con gli occhi di un bambino

Una cosa divertente, in realtà non è una cosa, in realtà è un punto vista, ognuno ha il proprio ed è per questo motivo che le persone parlano, ma non comunicano.
Per questo motivo quando scrivo un pensiero, intendo qualcosa, che è solo mio, ognuno, infatti dà la propria interpretazione, che ovviamente, dipende dalla propria capacità di "tradurre". Ma se mancano delle esperienze, delle conoscenze, dei significati; la comunicazione è impossibile. Dovremmo prima concordarci sul significato di ogni singola parola e poi su ogni singolo semplice concetto; di fatto, ognuno di noi capisce e traduce alla propria comprensione in base a proiezioni, in base ai propri schemi (stereotipi, fede, principi, religioni, complessi, esperienze, ecc).

E' divertente perché ogni tanto scrivo qualche pensiero, quando lo scrivo, come ora, ad esempio; scrivo di getto quasi senza pensare, perché cerco di tradurre delle emozioni, delle sensazioni e cerco di non filtrarle troppo, ma so cosa voglio scrivere. Qualche amico ogni tanto commenta ciò che legge e fino ad ora ho sempre avuto tante interpretazioni per quanti commenti ho ricevuto.

Ogni mio amico racconta, dando il suo senso, un po' di se.

Ritengo che in una vita si possano fare molte esperienze, ma come poi le "informazioni" che queste ci portano vengano elaboratate e metabolizzate dipende esclusivamente da noi. Una volta una Persona mi disse : "Cammina a piedi scalzi nella vita..."

Anche le nuove conoscenze andrebbero affrontate senza sovrastrutture, avendo coscienza che in quella esperienza rischio tutto me stesso, quasi abbandonarmi totalmente in quell'esperienza, ma se la mia anima è forte alla fine la sua forza mi porterà di nuovo a casa, che sarà un po' diversa da come l'avevo lasciata.
Avere la capacità di camminare a piedi scalzi nelle vita, ti rende capace di comunicare con tutti, anche se nessuno può comunicare con te.

Significa continuare a guardare il mondo con gli occhi di un bambino.

Ho fatto molti lavori: manovale, cameriere, bagnino, meccanico e tanti altri, ho vissuto accanto a pescatori lavorando con loro, accanto a pastori lavorando con loro, accanto a vagabondi vagabondando con loro, ho vissuto accanto a chi aveva molta paura, condividendola con loro, ho vissuto affianco a chi viveva fuori dalla legge, a chi moriva (e non è come nei film), ho vissuto.......

Ogni volta ho deciso di perdere la mia identità dentro ogni esperienza che ho vissuto, ogni volta assaporandone e soffrendone tutti gli aspetti, facendomi requisire quasi fino al punto di non ritorno, ma ogni volta sono tornato sempre a casa (Non intendo quella in muratura).

Ogni volta un pò diverso, ogni volta un pò più forte, perché niente può toccare la tua anima se tu non vuoi.

Continuo a guardare il mondo con gli occhi di un bambino...

Nessun commento:

Posta un commento