martedì 22 settembre 2015

Essere adolescenti: nessuno può obbligarti a divenire un vincente!

Una delle molte cose belle della vita è la continua palestra a cui ci appella.
La costante "sfida" a cui siamo chiamati per costruire noi stessi, in modo sempre più funzionale.

Noi abbiamo un unico dovere e non è con i nostri genitori, con la nostra famiglia o con qualche legge o morale esterna ma, è solo verso noi stessi.

Ci hanno da sempre abituato a vedere a vivere con stress i problemi, in realtà, senza problemi non potremmo giocare, non potremmo vincere.

Quando guardo i giovani intorno ai 15-16 anni,
vedo grandi conflitti e frustrazioni; si trovano a dover passare nelle "Forche Caudine" degli adulti, senza che nessuno gli abbia mai insegnato o spiegato il "trucco" di come passarci "indenni" .

Gli vengono imposte regole (studio, leggi, morali, comportamenti, religioni, sport, ecc.) senza che nessuno sappia il reale motivo, semplicemente perché, a loro volta, i genitori hanno insegnato così.

Allora bisogna andare bene a scuola per ricevere un premio, non fumare o bere, perché fa male, non frequentare "cattive compagnie" (non ho mai capito cosa significhi); gli si insegna un sacco di regole inutili. 
Inutili, nel senso che nessuno gli spiega il reale motivo e la strada di come trarne pragmatico, reale vantaggio.

Fin da piccoli, passati nel "sistema": grembiule per l'asilo, divisa per la scuola, ecc.ecc.

Più un giovane è vitale e più sentirà una reale "ribellione" interna ed esterna, si troverà in questo modo, ad andare "contro" ad essere comunque in contrapposizione, come a voler evidenziare la propria individualità, il proprio giusto desiderio di protagonismo.

Il paradosso è che così facendo, proprio quei giovani (i migliori), i più ribelli e vitali, si vengono a trovare ancora più incasellati ed irregimentati, perché quel ruolo (quello del ribelle) è ugualmente previsto dal sistema ed è quello che alla fine da un "imprinting" ancora più forte.

Ogni giovane, prende comunque a riferimento un adulto e non è detto che coincida necessariamente con un genitore; quell'adulto può decidere o no, di Amare quel giovane ma, se decide di Amarlo deve essere inflessibile e non corruttibile.

Il problema è che non deve essere inflessibile secondo la "comune morale" ma, deve ammiccare, "indicare" la strada verso l'individuale progetto, è come giocare a nascondino, quell'adulto può usare ogni strategia e continuandolo ad Amare da dentro, dovrà indicare sempre la direzione, come fa una bussola con il nord.

Non si può educare una ghianda a divenire un pioppo od un pino, le si può solo e semplicemente dare il giusto terreno.
Il giovane deve avere sempre, la responsabilità di decidere il terreno e bisogna educarlo solo a questo.

Nella ghianda il progetto è insito, è previsto, così come in ognuno di noi.

"Il mondo cambia con il tuo esempio, non con la tua opinione." - P. Coelho


La bellezza della vita è che alla fine abbiamo la responsabilità della nostra riuscita; quando un adulto maturo decide un figlio è per ampliare il proprio raggio è un atto di puro Amore e proprio per questo, che ad un certo punto, deve tagliare quel "cordone ombelicale", deve lasciare la libertà della responsabilità individuale, deve lasciare la possibilità di scrivere la storia, l'individuale storia, comunque essa sia...


"Il mondo si cambia facendo." 

Se un giorno, ti vedrò danzare sotto la pioggia,
se potrò vederti vincitore, malgrado ogni difficoltà,
se potrò ancora Amarti,
se potrò Vederti,

saprò, che la quercia avrà avuto il giusto terreno,
saprò, che in quel cielo c'e' un altro Uomo libero,
saprò che...

Il mondo sarà un pò cambiato e tu avrai contribuito a farlo,

... figlio mio.


domenica 20 settembre 2015

Camminando

Oggi mentre camminavo, d'improvviso sono stato colpito da questi alberi... Proprio sul precipizio...

Allora guardando bene...

Uno dei due era praticamente caduto e solo un provvidenziale e forse fortuito ramo di un albero vicino, aveva evitato il suo precipitare giù nel burrone.

Le restanti radici non completamente sradicate, erano state comunque sufficienti alla sua sopravvivenza.

L'albero che lo tratteneva aveva irrobustito proprio quel ramo che tratteneva l'altro caduto e le sue radici, messe a dura prova, anche dall'inatteso carico aggiuntivo, sembravano essere divenute più forti.

Le meravigliose leggi universali della natura:

solo i migliori, i più forti possono realmente e concretamente aiutare e la generosità ed il piacere nel farlo, rende migliori, materialmente anche loro stessi.

Ci sono sempre "alberi forti" e leader che possono aiutare e aiutando, aiutano se stessi, aiutano la vita.

Quel forte e grande albero, di certo, non si aspetta gratitudine né tantomeno apprezzamenti da qualcuno.

Senza pretese, libero, sembra come sfidare il mare e il cielo, come a volergli dire: "Eccomi, sono qui e nessuna tempesta potrà buttarmi giù"
Mentre il mare ed il cielo sembrano, a loro volta, guardarlo con orgoglio e rispetto, riconoscendo in lui, la stessa forza.

Così lui compie la sua vita, la sua quasi invisibile, avventura; solitario, in silenzio, insegna!

Non vuole e non gli serve nessun aiuto, né si lamenta per le sue sventure o per la sua sfortuna; è nato lì, proprio in bilico sullo strapiombo e ne ha costruito la sua casa, il suo regno, dove altri sono caduti, lui ne ha fatto la sua forza ed ora può godersi la vista, libera davanti a lui. Può guardare più lontano di tutti, dritto verso il mare e percepirne il suo sapore.

Perfetto realizza il suo progetto. 


Gli uomini si premurano di aiutare gli altri senza preoccuparsi prima, di allargare e distendere i propri rami verso il cielo, s'illudono di poter Amare senza avere le giuste radici e fronde sufficientemente robuste, credono che per fare dei figli basti "accoppiarsi".

Ogni cosa intorno a noi ci manda messaggi, sembra che sia tutto perfetto e probabilmente, lo è.  :) 



martedì 18 agosto 2015

Verso il tramonto

Verso il tramonto l'aria sembra rinfrescare, sembra voler rinnovare ancora la forza.

Alla fine del giorno ancora forza, come non potesse esaurirsi.

Agosto 2015; verso casa, ancora emozioni vibrano, come a rinnovare la forza che pare senza confini e limiti.

Verso casa, emozioni che posso sentire: le mie e di chi è con me.

Posso goderle, verso il tramonto; c'e' ancora più forza.

Il giorno si compie ed ogni emozione trova casa, ogni giorno perfeziona il successivo, verso il tramonto, ancora forza; così quell'aria appena più fresca, sembra carezza, sembra ancora sospingerti, come padre saggio ed invisibile.

Ora anche l'Amore è possibile, così come quell'aria appena più fresca: non puoi vederla, non puoi ascoltarla, eppure, ti sospinge, invisibile ti sfiora, respirandola esalta l'essenza, l'Anima.

Il paradiso serve solo a questo, il luogo non luogo, dove sei a casa, dove la vita risponde e la natura è ancora sana.

Verso il tramonto, la corsa rallenta, trova pace; non c'e' più stress nel fare o nel dover fare, solo piacere, contemplazione, ozio.

Verso il tramonto, il ruggito del Sole è ancora forte se pur disteso, finalmente può dare l'ultima pennellata al suo quadro perfetto, può sedersi a guardarlo e così facendo esce dal gioco e in quel breve eterno istante ne è padrone e signore.

Un padre ha piaceri e sente la responsabilità di un atto cosciente, consapevole ma, verso il tramonto, molte cose possono divenire possibili, ciò che prima non potevi neanche pensare, diviene possibile...

Puoi scegliere di essere padre di chi vuoi, puoi Amare un figlio che scegli senza averne però quella responsabilità ed il gioco, allora, è ancora più bello perché puoi Amare senza confini... Come quella brezza più fresca, verso il tramonto... 


lunedì 10 agosto 2015

Colori, profumi, suoni: musica.

La famiglia più bella è quella che scegli, quella che costruisci; puoi farla così bene che...

Non ricordo di averne avuto una, forse perché è passato molto tempo, forse perché ognuno aveva i suoi problemi...
Non credo alla famiglia, è come una recita dove ognuno ha un ruolo ed un personaggio da impersonare.

A cinquant'anni la vita è piena, intensa, si può assaporare ogni minuto, il tempo è sempre più importante, ogni esperienza fatta e ciò che sei divenuto, ora, aiuta dare presenza nel mentre...

A volte sembra difficile ricucire il tempo passato: mentre abbraccio di nuovo il mio primo amore, dopo più di trenta anni, dopo aver avuto le nostre vite.

Eravamo poco più che bambini, più giovani di uno dei suoi figli, che guardo ed è come se in attimo fosse passata la vita.

Questo agosto è un mese magico, lo respiro e lo godo fin dove posso.

Ora è la mia famiglia: 5, 11 e 21 anni, ognuno ha fatto la propria vita ed anche noi...

Crescendo capisci che non è importante i genitori che hai avuto o quelli che hai poi, di volta in volta, scelto, perché, prima o poi dovrai essere madre e padre di te stesso.

Questo Agosto è un mese magico e sono rare le persone che possono vantare un tale privilegio.

Guardo, e mi sembra di vivere un miracolo, di aver costruito un destino meraviglioso ed è tanto più bello per quanto effimero nel tempo, come ogni cosa... Eppure dopo questo mese, nessuno di noi sarà più lo stesso, così, mentre scrivo, li posso appena sentire giocare, li posso però percepire, ognuno diverso, così come percepisco la donna che amo, finalmente felice.

Non sarei mai riuscito a spiegargli cosa fosse la felicità, più semplice viverla.

Crescendo capisci che Amare non è tenere accanto a te le persone, ma è aiutarle, spingerle verso il loro massimo, verso il loro progetto e assolutamente superfluo che loro lo sappiano.

Crescendo capisci che l'Amore non è che una frequenza con la quale risuonare, aumenta chi può vibrarla, è come la felicità, non puoi spiegarla, puoi solo viverla, esserla.
Un lusso per chi può permetterselo.

Un Uomo può costruire la propria famiglia a cinquant'anni e che duri un giorno o un mese, non è poi importante.

Quel giorno o quel mese avrà il sapore di ciò che è celato dietro il fenomeno, avrà il profumo del miracolo.
Sono "fortunato" perché posso goderlo all'ombra delle apparenti piccole cose, all'ombra del trascorrere dei minuti, mentre lentamente respiro... 

Si può accedere a questo, solo se da qualche parte hai vinto, ben sapendo che molto ancora è da fare, molte scelte ci saranno, ma oggi è Agosto e la corsa si ferma, almeno per pò, ora è il tempo di contemplare musica di un perfetto concerto.

lunedì 3 agosto 2015

Mente e pancia

“La strada era sconnessa e scivolosa, il piede mi è scivolato mandando l'altro piede fuori strada ma mi sono ripreso e mi sono detto: sono scivolato, non sono caduto.” 
Abraham Lincol


Senza forza
né autocommiserazione,
tenace il cuore, batteva,
ancora, ero vivo,
annaspava,
la mente priva di meta,
nessuna via,
sono scivolato,
la pancia percepiva la musica, la mia,
un giorno di sole, sapore dell’aria,
non sono caduto.