lunedì 14 aprile 2014

Colori invisibili...Forse...

Una volta ci si curava attraverso il campo eterico. 

Era come strumento musicale, nelle sagge mani, di quegli Uomini che ne avevano conoscenza, che lo percepivano, che lo vedevano.
C'erano persone, che oggi definiremmo medici, che semplicemente sfioravano i corpi, intenzionando... Guarivano.

Una volta gli uomini traevano energia dal Sole, dal mare, dall'aria e dalla terra.
C'erano persone che, amplificavano vita; intorno a loro, creavano l'universo: un universo, a loro, simile.

Una volta gli uomini avevano uno scopo, uno solo: trovare Il passaggio a nord ovest: unico scopo...

La via, quel passaggio tra fenomenologia ed il senso dell'essere, 
il salto, dove la mente, non solo non basta, ma semplicemente, rimane superflua, inutile.

Una volta gli uomini padroneggiavano il fenomeno, senza credergli; avevano coscienza di quanto fosse effimera. Costantemente, riuscivano ad essere; ad Essere prima e dopo; ad Essere...

Una volta, c'erano Uomini così,
una volta c'erano Uomini...

domenica 6 aprile 2014

...Ascoltando il vento...

Erano trascorsi più di trent'anni, ma il tempo, sembrava averlo appena sfiorato, come se avesse usato rispetto, fosse stato, in un certo qual modo, clemente con lui.
 
Toccava con gli occhi, fin dove poteva spingere lo sguardo, l'aria, mossa dal vento, a volte lieve come brezza, a volte robusta, come a richiamare la sua attenzione, portava echi lontani: di gesta antiche, di uomini ormai passati. 
 
Le sue cellule li percepivano.
 
Così come gli odori aggressivi, così, che spesso, decideva di non sentirne, mentre ascoltava la musica della natura, intorno.
 
Come maestro d'orchestra, cercava la massima coordinazione possibile, centrato, bloccava ogni pensiero; ogni senso si fondeva, a divenirne uno, fino a vedere, dentro di se, ogni cosa, ogni colore, ogni profumo; voci lontane.
 
Era li, ormai... Aveva spinto il suo essere, fino a quel punto, dove è più importante ciò che sei, rispetto a ciò che hai.
 
Ora era difficile per lui, senza più rabbia, senza riferimenti, senza bene né male, senza morali.
 
Di famiglie non ne aveva mai avute o forse, ne aveva avute diverse, anche se ne era sempre, costantemente fuori.
 
Respirava ogni respiro...
 
Aveva cominciato a vedere il progetto, di come i creatori, ponderarono ogni dettaglio, usando le loro più evolute conoscenze.
 
Ci diedero carta bianca ed un disegno.
 
Scelsero un pianeta, laboratorio di vita; lo resero un paradiso.
 
Ci fu un tempo, in cui l'uomo era felice, poi avvenne qualcosa, ci ritrovammo come bambini, senza controllo e la strada di casa smarrita.
 
I creatori, avevano previsto un livello base, di naturale e naturalistico benessere, un ciclo esistenziale, di bella armonia, disponibile a tutti.
 
Poi, qualcuno sembrò non accontentarsi, del semplice star bene, del solo esistere...
 
Così, i creatori, posero una scintilla, un possibile passaggio a nord-ovest, potenzialmente aperto a tutti, ma di fatto, solo i più capaci, i più coerenti al progetto, potevano diventarne parte; scopo ultimo della vita.
 
Cominciò così, il lungo periodo del buio; con quell' evento, che tutto cambiò.
 
I creatori furono costretti a lasciare la Terra, e l'uomo divenne pascolo di altre tipologie di esistenze, massa, destinato solo a concimare la terra.

Conobbe l'angoscia, la malattia, la deviazione.
Perdendo il dono del tempo, in attività inutili e futili: lavoro, doveri, religioni varie, fedi, morali, ruoli sociali e cose di questi tipo; le barattò con la Grazia, il piacere, la felicità.

"Perse Dio è guadagno il diavolo."
 
Ma, il progetto era sempre li, dentro di lui.

L'uomo cominciò a vivere nell'errore e a pagarne il prezzo, così, come continua a fare tutt'oggi.
 
Il paradiso, però, è ancora qui, così come la stessa base naturalistica di benessere e la potenzialità dell'Essere.

....
 
... Così, vedeva...Così il vento gli raccontava, con la memoria che si perdeva, nella notte dei tempi...
 
...Aprì gli occhi, riprese a costeggiare il ruscello, verso casa, in quei luoghi lontani...
 

mercoledì 2 aprile 2014

Centrato...Tutto qui...

Gli Olandesi la chiamarono così (Zeeland = terra di mare), ma per me...


" Nuova Zelanda; chissà perché la chiamano così...

E' una terra antica, come esistesse da sempre.

Sembra essere la porta d'ingresso preferenziale per questo pianeta, almeno per quello che ho visto, fino ad oggi, di civiltà diverse. 

Porta d'ingresso, punto d'incontro; dove due dimensioni paiono quasi poter convivere, come fondersi.

Mi piace qui: nuovo per me, dove la notte dei tempi, sembra perdersi.

Un laboratorio, dove, intelligenze con conoscenze superiori alle nostre, continuano a sperimentare.

Ho visto, nella natura, nelle piante, negli alberi, numerose specie, innestate, non provenienti dal nostro pianeta.

Ho visto, anche persone, con molti tratti non umani; ma in fondo, cosa cambia?

Mi chiedo se c'è un fine o semplicemente, il fine è solo l'applicare l'intelligenza; se il fine è solo fare verità.

....

Poi d'un tratto...Continuo a fare i conti, con ciò che sono, con il mondo dove sono...
Le molte dinamiche, le molteplici emozioni delle persone, che provano a tirarti giù: rabbia, frustrazioni, vuoto, miseria, macchina, robot... A volte, una per volta, altre volte, tutte insieme...

Poi, mentre passeggi, incontri anatre;
capaci di tale fierezza, di tale dignità... Molti
uomini, non la conosceranno mai; eppure generano figli; per puro egoismo, come se fare figli, potesse dargli dignità...Come, potesse, in qualche modo, renderli Uomini...

Non sanno neanche essere come anatre, eppure, come bambini immaturi, dichiarano di voler bene, di saper Amare...
Non sono capaci di stare in piedi e credono di correre...

Non solo loro è la responsabilità, ma anche in quelle donne, che, a loro insaputa, gli danno quella apparente forza che, credono sia loro... Uomini, che non saranno mai, neanche  come anatre...

....

...Nuova Zelanda, ho visto due dimensioni, qui...

Chissà quali battaglie, si stanno combattendo...Nessuno sembra rendersene conto...Nuove cose si stanno preparando, così, mentre impegnati nella propria routine, si consuma la propria esistenza, dimensioni diverse, cercano l'incontro...Modi di esistere diversi...
Potranno mai trovare una mediazione?

Ci sono piante, che appartengono ad altri mondi, che tranquillamente hanno fatto della Terra, la loro casa.

La vita, così perfetta, così effimera...

Sembra caotica, confusa, come questo "post"; eppure, quando la guardi, la osservi,
è un ordine perfetto, continuamente pulisce se stessa, rinnovandosi incessantemente.

In un battito di ciglia, non sarò più qui, così, come tutti noi; ma la Vita, senza minimamente accorgersene, procede senza interruzioni né salti.

Molti si chiedono dove andranno, se esista qualcosa, dopo la morte...

Io mi chiedo cosa esiste prima, chi ha chiesto di nascere?...Di esistere e magari, di provare ad Essere...

...Sono qui, ormai... E nessuno può insegnarti la strada, che porta dall'esistere, all'Essere...

Gran parte delle persone non hanno, né raggiungeranno neanche il livello di sanità di un animale, di un'anatra; qualcuno si pone problemi, che probabilmente non risolverà mai...
Ci sono forme di esistenza, che combattono battaglie così avanzate, che nessuna fantascienza può descrivere, né immaginare...

Se una qualche risposta a tutto questo esiste, allora, è possibile trovarla.

Centrato, in ogni momento, in ogni respiro; posso solo continuare a camminare scalzo....
Ormai sono qui, posso semplicemente, cercare di coincidere con il progetto, con ciò che sono e nel frattempo godermi il paradiso...

...E questa è già una risposta..."

venerdì 7 febbraio 2014

L'ultimo Davidoff...

Gioco, mare, vita, vittoria...

Vittoria, suona dolce, come musica di sassofono...

Come volo di gabbiano...

Come risacca del mare...

Il gioco fine a se stesso, il gioco per vincere...

Piacere e perfezione.

La vita fine a se stessa, come gioco riuscito, piacere nella vittoria.

C'è un attitudine alla vittoria, così come c'è nel piacere...Costante esercizio, continua attenzione.

Coloro che hanno l'attitudine alla vittoria si riconoscono subito; hanno precise ed inconfondibili caratteristiche, oltre che una volontà, fuori dal comune.

Sanno fare calcoli precisi di dove vogliono arrivare, non vedono ostacoli, tutt'al più, aggiustano il tiro.

Non alzano mai la voce, quando incontrano chi è più intelligente di loro e sanno capirlo,  cercano d'imparare, quanto più possibile.

Conoscono la sconfitta, ma non la resa; sono buoni, generosi oltre misura.

Possono regalarti universi di senso, quando gli sei vicino, puoi percepire 
una "strana" forza in loro.

Sanno affrontare il dolore, non hanno pretese, sono coraggiosi, non si distraggono mai, non cercano scuse, né giustificazioni.

Non danno la colpa a nessun altro, né ad altri fattori esterni, all'infuori di se stessi; hanno una pazienza pressoché illimitata, sono liberi.

Non arretrano un solo passo, decidono velocemente e molto difficilmente cambiano idea.

Non serbano rancore, non conoscono l'odio, dispongono di una calma, quasi, imperturbabile.

Attitudine alla vittoria, al gioco riuscito, al gioco fine a se stesso.

Costantemente fuori da ogni schema, possono persino smentire se stessi, senza mai smentire il gioco.

Tranquillamente si muovono, su difficoltà apparentemente insuperabili, muovono le cose da dentro, a tal punto, che sembrano compiere "miracoli".

Non hanno reali nemici, perché, semplicemente non considerano la pochezza di quei piccoli uomini, che cercano, inutilmente, di aggredirli, con la rabbia, l'invidia, la frustrazione, di cui sono colmi, per loro stessa incapacità...Sono già oltre, altrove ad organizzare la propria azione, il proprio gioco riuscito.

Attitudine alla vittoria, vincenti per scelta; sopportano immense fatiche, sulle loro spalle larghe, senza mai smettere di sorridere o lamentarsi.

Come artisti su una tela bianca, dipingono il loro universo intorno a se, senza mai abbassare lo sguardo, proteso alla meta, al traguardo...

...E poi al successivo...Senza fine...

Sanno navigare, come esperti marinai, in ogni mare, con ogni tempo...

...Ogni tanto amano riposare, fermare la corsa...Si nutrono di piacere...Signori della vita, signori dello spirito.

C'è un'attitudine alla vittoria...C'è un prezzo da pagare, ma loro tranquillamente, pagano qualsiasi prezzo...

...Si nutrono di piacere...Di mare...Giocano...

....

Un uomo diventato leggendario "Zino Davidoff", una volta scrisse: “…ogni persona che un giorno ha fumato anche uno solo dei miei sigari non può essere che un amico, perché, in effetti, è la storia della mia vita che lo ha accompagnato per un ora”.

Un uomo che ha vinto il suo gioco, lui amava quelle piantagioni di tabacco, che, ai suoi occhi, sembravano come un mare verde.

Il suo leitmotiv era: “L’amatore di sigari non fuma, assapora, perché ogni boccata deve essere un’esperienza di ricercato piacere per i nostri sensi. Fumate meno, ma meglio e con maggior consapevolezza, fatene un culto, una filosofia!”

...
Così, mentre fumo l'ultimo (vero) Davidoff, gelosamente conservato, mi nutro di quel piacere, di grandi Uomini, a cui interessava solo il gioco, gli piaceva giocare, gli piaceva vincere.

In fondo, cosa c'è di più importante, di più bello, della vittoria, di vincere il gioco della vita.

Attitudine alla vittoria, in fondo, è semplice... Se ce l'hai, non hai scelta...

Piacere, mare, vita, vittoria...

Musica nella vittoria...

...Così, come il cuore, non può fermare il suo battito, io, non posso fermare il gioco, fermarmi a trovare scuse, lamentarmi, piangere...Posso solo giocare, continuare a giocare...

Fin dove posso spingere lo sguardo...Lo spingerò...
Fino all'ultimo respiro che avrò...Ultima nota, della mia vita...
Attitudine alla vittoria...Inseparabile amante...
Io ti conosco, io ti appartengo...

sabato 1 febbraio 2014

Ambizione...Avidità...


 
 
Non prendere la vita troppo sul serio: comunque vada non ne uscirai vivo”  Oscar Wilde


Ora so, che la fortuna non esiste, che la sfortuna non esiste.

Ora so, che meritiamo ciò che ci accade, ciò che abbiamo o non abbiamo.

...Se il vento fosse sufficiente a piegare o ad abbattere gli alberi, non avremmo grandi olivi, né possenti querce...

Sono anni, che mi spiegano con dovizia di dettagli, tutti i motivi per cui qualcosa non si può fare; anni che mi argomentano con convinzione ogni causa per la quale, è impossibile cambiare qualcosa della propria routine.

Ambizione; Ambizione...
Persone prive di sana ambizione...

Amo l'ambizione...Detesto la pigrizia...

Sono anni, che continuo a far finta di ascoltare... Ogni volta; sorrido, annuisco e dico sempre le stesse cose: capisco, si, certo, hai ragione...

La vita è perfetta, giusta... Sorrido, perché guardo quelle persone, che in buona fede, vorrebbero adattare la vita, a se stesse, invece di adeguare se stesse, alla vita...

Tanti amici, nel corso degli anni, mi hanno chiesto molte cose, ma io non ho mai potuto dare le risposte che volevano sentire...

...Non ho soldi, non ho tempo, ho troppi impegni, ho la famiglia, ho i figli, non ho le capacità, non ho le competenze, il mio carattere non me lo permette, io non sono così, c'è crisi, in Italia non funziona niente, non sono capace, sono troppo emotivo, non m'interessa, ci devo pensare, mi debbo organizzare, appena passato questo periodo, questo non è il momento giusto, non ci riesco, non capisco, non è per me, è troppo difficile...

Inutili argomentazioni, senza alcuna logica... Io so che non saranno felici, al massimo si adatteranno a vivere su certi schemi, abbastanza funzionali...Forse...
E' giusto così, ognuno sceglie cosa vuole.
 
Allora, perché lamentarsi di ciò che si è scelto, di ciò che ogni stramaledetto giorno, si continua a scegliere?

Sorrido, perché la vita è meravigliosa, ogni giorno abbiamo il dovere di coincidere con la nostra creatività, di non essere pigri, di essere ambiziosi.

Ogni giorno possiamo inventare la nostra vita, ogni giorno...

Invece, si muore nella routine, nelle abitudini, in tutti quei motivi per cui non si può fare, per cui non si può cambiare.
Come bambini stupidi, si continua a sognare qualcosa, che sta lì, basta alzarsi e prenderla...Invece, mi si spiegano tutti i motivi per cui non ci si può alzare.

...La vita è giusta: si nasce, si muore e chi vuole, nel mezzo vive, rischia e scrive la propria storia...

Ambizione, avidità: di vita.

Ho sentito i musicisti migliori suonare per le strade, le persone con più energia finire con il fare il bucato e stirare infinite montagne di vestiti, per la famiglia...Ho visto i migliori arrendersi...

Si continua a stare seduti, a sognare...Intanto, la vita passa lo stesso...Nel mentre si aspetta che qualcosa cambi...Si trova ogni motivo, affinché ogni cosa rimanga uguale... 

L'unico momento giusto, che conosco, per fare qualcosa, è ORA!

Non ci sarà mai un momento giusto, all'infuori di ora...

Se devi lottare, lotta; se devi combattere, combatti; se devi amare, Ama...
Se devi vivere, Vivi; se devi morire, muori...

Ma non lasciare che il tempo passi, che ti sorprenda a guardare la televisione, ad accudire i figli in modo morboso, a vivere una vita che non ti appartiene; non lasciare che il tempo ti sorprenda a trovare scuse, a cercare tutti i motivi per non fare qualcosa, per non fare qualcosa che renda la tua vita degna...

Rendi la tua vita degna di essere vissuta, non nasconderti, perché un giorno non avrai più tempo ed il tempo non sarà benevolo, come te, con te...
Un giorno non ne avrai più per trovare scuse o motivi e indietro non si torna...

Vivi, ubriacati di vita, togli ogni scusa, ogni alibi, respira, se puoi...E allora vedrai, saprai che, la fortuna non esiste, la sfortuna non esiste, che meritiamo ciò che abbiamo o non abbiamo...

Io non mi arrendo, non posso, questa è la mia scusa...

Ora è il momento giusto, ORA è il momento...
Alzati...Prenditi ogni rischio, fai ogni cosa seriamente, ma non prenderti troppo sul serio, VIVI!

ORA!