venerdì 9 agosto 2019

Tempo di bilanci

... É tempo di bilanci...

Ci si abitua a queste frasi, sentendole, leggendole,
ci si abitua e poi... Si fanno proprie; ad un certo punto, in diversi tempi della propria vita, si cerca di fare un bilancio: a 30 anni, a 40, a 50 poi a 60, come se il fare questo potesse dare un certo senso di sollievo, come a cercare le voci di bilancio positive (positive in base a cosa poi...).

Come se le nostre "piccole" vite potessero elevarsi, come contassero davvero qualcosa; come se un granello di sabbia potesse essere un castello.

Personalmente, non ricordo di averne mai fatti, mi sembra così semplice la vita che, farne un bilancio risulterebbe presuntuoso, privo di senso.

La vita é così semplice; ogni azione determina un risultato, ogni complesso, ogni parte di noi stessi, lasciata indietro determina conseguenze.

I bilanci sono sempre abbondantemente prevedibili, previsti!

Nel normale progress della vita i bilanci si fanno in anticipo della storia.

Certo, la vita a cui mi riferisco é quella che i "nostri antichi padri" conoscevano, quella che si faticava, quella che si guadagnava con la reale conoscenza di se stessi.

Il mio tempo tempo di bilanci é ogni sera;

ogni sera rivedo la giornata appena trascorsa, ogni singolo momento, ogni singola emozione, il motivo di ciascuna di esse, 
ogni sera rivedo ogni tentativo di boicottaggio,
ogni tentativo di "sporcare" l'Anima, (per lo più questi derivano da frustrazioni accumulate);

poi arriva la notte e la notte richiede sempre attenzione, maggiore di quella diurna,
la notte é sempre diversa e piena, difficile prevederne l'andamento;

durante la notte: s'impara, si lotta, si metabolizza, si capisce, si cambia rotta, si vede, si progetta, si decide e tanto altro.

È tempo di vacanza (dal latino participio presente di vacare essere vuoto)È tempo di bilanci...

... Non per tutti...

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