"Oggi scrivo per me...e per pochi amici"
ORA
Questa notte...
Fino a che punto ci si può spingere, fino a che punto... Cerco di mettere in discussione me stesso ogni giorno, metto in discussione anche il fatto che davvero mi metta in discussione. Ho deciso, ormai da oltre un anno, di sposare un progetto, di realizzare un sogno.
...Così approfittando di una grossa difficoltà, ho deciso di mettermi da parte, ho lasciato il timone, perché ciò che metto maggiormente in discussione è il Capitano e questa volta il capitano ero io.
Ho lasciato il timone...mi sono messo a guardare, ciò che i miei amici, i miei compagni avrebbero fatto, avrei voluto contribuire ai loro progressi da un altro punto di vista; questa volta.
Avrei voluto godermi l'avvicinamento, il piacere di vederli procedere, ed io con loro, veloci con un leader migliore di me.
Finalmente; avrei avuto solo le responsabilità mie, finalmente avrei lasciato l'enorme responsabilità della nave e come equipaggio mi sarei goduto maggiormente il mare.
Il piacere più grande, quello sommo, per un leader è quello di far diventare leader gli altri. Credo che sia uno dei Piaceri della vita, per i Signori della vita!
...Sono passati due mesi dei sei della prova d'appello, mancano quattro mesi alla data inderogabile, ho remato con loro come equipaggio; ho visto venir fuori i loro aspetti migliori, gli ho visti futuri leader e sono stato bene; ho riso e giocato, di nuovo il mio essere giocoso è emerso...
Questa notte...
Ma ogni leader conosce la notte!
E questa notte; ho ripreso il timone, quattro mesi sono pochi e dopo aver avuto oltre un anno a disposizione, la responsabilità della vittoria deve essere la mia; non posso gravare i miei amici, i miei compagni di questo.
Sono sicuro che sarebbero arrivati a meta, ma quattro mesi sono pochi...
Ogni gruppo ha le sue dinamiche, crea le sue dinamiche...quattro mesi...questa notte.
Basta giocare, entrerò nelle dinamiche e le cambierò o queste vinceranno!
Basta far finta di non vedere...di non capire...di giocare.
Ora voglio vincere, ora voglio vincere con loro.
Questa notte, di nuovo mi godo le responsabilità, non ho scelta, non sono libero.
Non posso non vincere, se perdo io, perdiamo noi...se perdiamo noi, perdo io.
Di nuovo al timone...mi godo il viaggio...mi godo il mare...
Quattro mesi.
carissimo non ho fatto a meno di leggere. Ti fa onore la parte finale nella tua assunzione di responsabilità,però da professionista come te ti suggerisco delle domande che dovresti porti, almeno io al tuo posto me le porrei. Perchè gli altri non hanno preso il comando? in più sapendo il momentaneo allontanamento?Potrebbe essere plausibile che non lo vogliano o non siano potenzialmente adatti a tale compito? Potrebbe essere che questo passaggio non sia stato compreso e/o condiviso e/o accettato? Chi ha investito te di tale ruolo? Te stesso o un'assemblea formale? Ritieni di essere un leader in base a quale considerazione? Normalmente il leader è riconosciuto come tale, non si autoreferenzia nè si autonomina tantomeno basando solo sui propri risultati il consenso degli altri. Il leader ha qualità morali e relazionali per essere "dietro" il gruppo e non davanti, perchè il leader guida e ispira non "blocca" la crescita del gruppo. E lo stesso gruppo che fa per assumersi nuove responsabilità? Assolutamente corretta la logica win-win ma di nuovo,è compresa accettata e condivisa dagli altri? Rifletti, pondera caro amico, rischi di scottarti e far scottare;le motivazioni come ti ho accennato sono varie, Potere Affratellamento o Eccellenza. Sicuro di sapere realmente quale sia la tua?
RispondiEliminaTi abbraccio dal cuore,Marco