domenica 29 maggio 2011

Il sogno: ciò che serve per realizzarlo...Quando sei stanco: non arrenderti, riposati. III

I pensieri sono fermi, la tua anima ti sta insegnando che hai sbagliato.


Ci sono due tipi di stanchezza: quando hai fatto bene e con sano egoismo quello che dovevi e volevi fare e quando hai dato e fatto "a vuoto".


Quando la stanchezza è sana, è molto bella, si può godere del riposo e quando le cose sono state fatte in modo eccellente puoi meritare ciò che i latini definivano ozio; un'uscita momentanea dalla storia, dal correre quotidiano, per ritrovare casa.
Uscire da ogni storia, ogni problema, ogni ruolo o dovere, esclusivamente te stesso in contemplazione del fluire, fuori dal tempo.


L'ozio è piacere esclusivo di persone capaci. L'ozio è per quei capitani che non si accontentano di "un porto sicuro", ma che dopo aver navigato e condotto la nave in porto, abbiano poi il loro segreto rifugio.

Magari all'ombra di albero di olivo, in cima ad una collina dalla quale possano distendere e riposare lo sguardo, accarezzando il tiepido morbido abbraccio dell'assenza di ogni pensiero o dedicarsi al proprio personale piacere del semplice fare per il bello.


Questa è la stanchezza positiva, è la sana stanchezza dei vincenti.


Poi c'è l'altro tipo di stanchezza: quando hai sbagliato, hai dato troppo e non era necessario e soprattutto non era utile, né strategicamente né tatticamente.
E' una stanchezza vuota, dalla quale è molto difficile riposarsi. E' difficile perché non è soltanto una "questione" di fatica fisica, ma si è ridotto il proprio livello energetico. In questo caso bisogna pagare, con umiltà, il prezzo dell'errore.


In questo tipo di stanchezza non c'é ozio, non c'é metabolizzazione di ciò che si è fatto, né ovviamente autoaccrescimento. Quando i pensieri sono fermi, tutto sembra lontano; i tuoi obiettivi, i tuoi sogni; tutto sembra difficile anzi quasi impossibile.


Oggi la mia anima mi sta dicendo che ho sbagliato; è inutile pensare a qualsiasi cosa: obiettivi, problemi, azioni, perché la prima cosa è rimettere ordine.
Assorbire il colpo, con pazienza e soprattutto umiltà. Capire l'errore, riconoscerlo, senza fretta.


E' una stanchezza che arriva fino all'anima, perché la ferisce. Vorresti arrenderti, perché non vedi soluzioni, nessuna via d'uscita.

L'anima sembra piegarsi alla storicità, ma l'anima è invincibile, unica vera realtà.

Fermati, ascoltati, annulla ogni pensiero, lasciati accarezzare dalla vita; con il suo continuo fluire, riposati.

Piano piano, lentamente, sentirai di nuovo la forza scorrere, prepotente, inarrestabile;
goditi un amore,

Riposati:
non stare fermo... riposati,
non su un divano... riposati,
non pensare... riposati,

stai con gli amici... riposati,
con amore... riposati;
nell'azione

Quando sei stanco: non arrenderti, riposati!

1 commento:

  1. Ecco il fabrizio che conosco. E quella famosa meta è li che attende solo i migliori, bisogna fare le cose fatte bene... Per meritarsi di esserci. Osvaldo

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