venerdì 21 ottobre 2011

21 ottobre 2011

2011 ben oltre la data di tutti i film di fantascienza che vedevo, ormai, molti anni fa, eppure eccomi qui.


2011, 21 ottobre


La vita è quello che ti accade mentre sei occupato a fare altri progetti. "John Lennon".


Non sono d'accordo, la vita è ciò che costruisci con la tua ultima e più vera intenzione, anche se non sarai mai in grado di accedervi razionalmente e quindi di esserne cosciente.


Il progetto della vita è semplice, è perfetto.


Un anima, che attraverso un corpo, rende storia l'intenzione, rende storia il progetto; realizzato il progetto, torna  a casa, magari per un altro gioco.


Poi c'e' la piccola mente dell'uomo, così effimera da non poter neanche pensare l'eterno, l'infinito, ma forse a causa di un informazione fallace non più capace di capire che l'unica possibilità che ha di partecipare al gioco è quella di servire la propria anima.


Tutto qui.


Conduciamo vite senza alcun senso, seguiamo convinzioni, copioni, che si trasmettiamo da generazione a generazione, in base alla propria specifica cultura.


La vita ci chiede semplicemente di realizzare il progetto, il nostro individuale progetto, invece noi cominciamo a pensare e a voler realizzare ad un sacco di cose totalmente inutili: famiglia, figli, lavoro, casa, sicurezze, ecc.


Sicurezze di cosa? Usiamo tutta la nostra vita per comprare cose, per possedere.
"Questo terreno è il mio!"  Quel terreno esiste da molto prima che tu venissi al mondo ed esisterà per molto tempo dopo che tu sarai scomparso.


Dobbiamo fare come il salmone, risalire la corrente, la corrente di tutto quello che pensiamo di sapere, di tutte le nostre più radicate convinzioni e certezze, dobbiamo tornare a casa, se vogliamo guadagnarci il piacere della morte, altrimenti ne conosceremo solo l'estrema, inappellabile disperazione, quella che anche il maggior proprietario di terra o di ricchezza al mondo subirà.


Non sono contro nulla, ho massimo rispetto per tutti, anche per le religioni, mi rendo conto che per una gran parte dell'umanità sono necessarie, inoltre penso siano necessarie per mantenere un certo equilibrio; ma so,  che ci sono uomini a cui la religione non è e non può essere sufficiente.


Mi piace scrivere spesso che la libertà non esiste, ovvero siamo solo liberi di sbagliare;  il senso è questo:
noi abbiamo un progetto da realizzare, non abbiamo scelta, possiamo solo scegliere di non realizzarlo facendo altro, cioè, siamo solo liberi di sbagliare.


La vita è perfetta, non prevede prove d'appello, non prevede scuse, ne scusanti; noi decidiamo e scegliamo la nostra vita sempre e comunque.


Sarebbe poco efficiente che la Vita si preoccupasse di stupide marionette con manie di grandezza, avvalorerebbe, sarebbe complice di un errore e questo non è possibile, la perfezione non prevede l'errore.


Oggi hai 18 mesi, 18 mesi fa hai cominciato il tuo rientro a casa, come il salmone!


Non posso prometterti niente, la vita è un viaggio solitario, si viaggia scalzi, è un viaggio talmente bello che devi solo viverlo ed io non posso insegnarti come e non sarebbe giusto.
Posso solo indicarti la direzione, mi auguro di poter vedere i tuoi passi sul tuo sentiero, mi auguro che  continuerò a camminare sul mio; come il salmone...vinci il tuo gioco!


giovedì 22 settembre 2011

In un volo di gabbiani: San Pietro

Emozioni:
ti sorprendono, ti stupiscono;
certe emozioni, parlano dritte al cuore,
la mente fatica a capire, non capisce,


in un attimo sei a casa, quella da dove sempre abiti,
anche se mai l'avevi conosciuta:


Quella bianca montagna,
che ti riporta ad antiche mitologie,
a civiltà che furono,
vestigia di Atlantide, dove il falco della regina trova il suo nido:
Cala Fico, ti toglie il respiro, ti porta lontano, fuori dal mondo. 


Ma la storia continua, allora, 
riprendi la strada, verso quella gente esule, che ne fece rifugio,
verso il paese: Carloforte.


Ogni anno torno a casa anch'io,
ormai da trent'anni, in quei luoghi, che mi videro ragazzo,
che mi videro lavorare, che mi videro pescare, che mi videro vivere,
in quei luoghi, dove conservo ancora, amori nascosti,
che porto da sempre con me.


In quei luoghi che mi diedero i giorni più forti,
i giorni più belli,
dove la natura prende il sopravvento,
ti mette a nudo, ti dà la forza o ti uccide.


Mare speciale, gente forte, indomita, mai piegata,
albe e tramonti al centro del mediterraneo, al centro del mondo,


in un isola fuori dal tempo,
dove qualcuno fa la propria casa, 
dove io ho trovato la mia.








...Che tu possa sempre sorridere!


Ti ho seguita ben oltre ogni terra da me conosciuta.

Ti ho cercato: vagavi come ombra, 
in un luogo dove non ero mai stato,

avrei voluto portarti indietro; a casa, con me,

ma nessuna voce attraversava quella nebbia,
nessuna luce perforava quello spazio,

senza che tu te ne accorgessi ti ho portato in braccio,
vedevo perderti; mai avrei sfiorato la tua libertà.

Ho conosciuto luoghi dove ogni pensiero moriva prima di nascere; tu non potevi vedermi.

 Ti ho visto piangere, ti ho visto ridere, ti ho visto.

Avrei condiviso la mia anima,
avrei rischiato tutto,
ti avrei amata,

e l'ho fatto.

Non mi hai visto e non mi vedrai,
ti ho lasciato allontanare, lentamente; 

avrei attraversato l'inferno con il sorriso,
ti avrei guardato per ore senza dire nulla,
sarei stato seduto accanto alla tua anima, anche se il tempo della vita non sarebbe bastato,

e l'ho fatto.

Sono tornato a casa; solo, ho ripreso il cammino,
ovunque sarai...

venerdì 2 settembre 2011

Così come scorre.

"Non sempre si può capire tutto,
non sempre si può rimanere negli schemi,

questa sera, voglio viaggiare senza riferimenti".




Comincia il viaggio...

Ultima sera, prima del rientro!

Sento il mare, la sua calma musica, il suo profumo, 
la sua forza,
la sua indifferenza,
la sua assenza, la sua presenza,

il suo spirito, 

ascolto e percepisco, molti sono con me,
mi arrivano le immagini,
molte, le sensazioni, 
ricordo ciò che credevo:

la lotta tra il bene ed il male.
tra morale ed immorale,
tra giusto e sbagliato,
tra sentimento e ragione,
tra verità e bugia,
tra falso e corretto,
tra vero e...

sento il dolore di tutto questo,
è un dolore fisico,
è un dolore dell'anima,

ma ora vedo che tutto ciò non esiste,
frutto solo della decadenza della nostra Umanità.

Ora viaggio nel tempo,
incontro Uomini che sono da  sempre,

viaggiatori anch'essi,
ma ormai senza possibilità di storicizzarsi,
possibilità che ora ho io, 
e che passerà, come è passata per loro.

Amici, senza tempo, 
la mia realtà scorre altrove,

scorre dove non c'e' lotta,
dove il suono del mare diventa musica,
dove a volte vorrei lasciare questa storia, dove la mente annebbiata ritrova se stessa,

se potessi, uscirei dal gioco ora!

Forse vorrei,
e credo potrei,

ma molte cose mi tengono qui: 
delle cose ancora da fare,
qualche amore,
un grande errore,
qualche miracolo ancora da compiersi,
degli amici,
un po' di pazzia,
del sano egoismo.

E intanto la musica,
il mare;
perso, cerco la strada,

ma se puoi fotografarne lo spirito,
vuol dire che sei ancora capace,

di quello che gli altri chiamano miracolo.

Lacrime di cui non capisci il senso,
ma che meriti,

per arrivare dove da sempre sei,
non mi basterà l'intelligenza o la ragione,

cerco ancora il passaggio a nord-ovest,
sono in viaggio....

è il senso della vita, della mia, 


tutto il resto è nulla,

sono in viaggio...






martedì 30 agosto 2011

Un giorno di un tempo molto lontano.

C'era un tempo di cui nessuno ormai ha più memoria,
un tempo di cui anche il più labile segno si perde nella notte del dove il sempre scorre.
In quel tempo molto lontano, esisteva un umanità diversa da quella che noi conosciamo e di cui siamo parte.
Era un' umanità vincente, che padroneggiava con piena consapevolezza, ciò che per noi oggi neanche esiste, ciò che oggi è solo capacità di rari saggi.


Gli uomini e comunque una gran parte, controllava la propria vita e allo stesso tempo era parte del tutto, dipingeva la propria storia con senso panico.


Non usava praticamente il linguaggio, in quanto considerato, non solo di basso livello, ma pressoché inutile.
Aveva piena coscienza di se, di essere un semplice punto, dove si condensava; crocevia di energie.


Conosceva e controllava, anzi giocava, con ogni immagine che in qualche modo lo intercettava, veloce capiva, si muoveva sempre in sincrono tra esistenza ed essere; uno come gioco dell' altro.
Gioco che aveva vinto.


Aveva piena cognizione di sentimenti di cui ormai seguiamo solo le ombre: sapeva amare, sapeva dire addio, non aveva pretese, sapeva vivere e godere, conosceva costante "lo stato di grazia", sapeva morire.


Poteva sentire le persone care, quelle che decideva, senza usare il telefono, sapeva respirare, sapeva guardare e capire; aveva tempo per il mare e per il Sole.


Ma ciò che veramente mi affascina è che si muoveva attraverso lo spazio e soprattutto attraverso il tempo.
Il tempo della sua vita, cioè poteva scegliere di trovarsi in un episodio, in un giorno della sua vita già vissuto, poteva cambiare "scena" sostanzialmente, in modo illimitato, magari aprendo una porta od uscendo di casa.
Una vaga idea di questo è rimasto in ciò che noi definiamo ricordi, quando magari usiamo, intercambiamo, qualche immagine del passato.


Poi arrivò un giorno in cui sbagliò, non so ancora come avvenne di preciso, o forse semplicemente venne "sopraffatta" da una civiltà tecnologicamente più avanzata.


Oggi noi siamo il frutto decadente di questa Umanità che fu, portiamo dentro di noi il segno concreto dell'errore di cui non solo non abbiamo conoscenza e consapevolezza, ma neanche ipotizziamo  la sua esistenza.


Oggi, però,siamo questo ed è tutto ciò che abbiamo; possiamo, ripartire da questo, lo dobbiamo all'Umanità che fummo e soprattutto a noi stessi.


Noi possiamo lasciare il seme, affinché un giorno di un tempo molto lontano, i futuri uomini, quando di noi neanche la più vaga traccia sarà rimasta, saranno di nuovo Grandi. Loro sapranno comunque di noi, perché viaggeranno nuovamente nel tempo e nello spazio e per loro saremo coloro che  cambiarono il mondo, in un giorno di un tempo molto lontano


Come diceva Einstein: "Solo chi è talmente folle da pensare di cambiare il mondo, lo cambierà veramente".


Anche se l'unico modo di cambiare il mondo è cambiare se stessi.


Oggi...Un giorno di un tempo molto lontano...