sabato 18 aprile 2015

18 aprile 2015, praticamente, oggi...

Gia'...
:)


Il bello per il bello...

Piacere per il piacere...

Musica, semplice musica...




A forza di guardarti dalla spazzatura, ti ritrovi la spazzatura dentro, ti ritrovi spazzatura...



Ho visto un film oggi; semplice, banale...


La storia di un fallito, che si trova ad esser comandante di altri falliti da lui selezionati, 

che non riesce a fare una scelta giusta, neanche una, se non quella di "suicidarsi".

Black sea, questo e' il titolo del film.



... "Non c'era motivo di parlare", unica frase di un personaggio "secondario" messo nel film quasi forzosamente; rispetto alla storia del film


L'unico vincente: non si sa niente di lui, ne' si capisce cosa centri...


Lui vince, l'unico, tra tutti.


Eppure, la "spazzatura" in cui ogni giorno sono costretto (scelgo) a passare, mi ha cambiato... 

Mi ritrovo a guardare le mie emozioni... Così mi accorgo che, a tratti, sono a "parteggiare" per quel comandante senza valore, che ha sbagliato la sua vita e che da anche "saggi" consigli...

... "Stai accanto a tuo figlio, questa e' l'unica cosa che conta".



Lui che, non solo non e' stato mai accanto a suo figlio, ma che non e' stato capace neanche di riuscita, nella sua vita.


Continua a guardare una vecchia foto, continua a guardare un breve tratto di film nella sua testa; porta alla morte i suoi uomini, quelli che aveva scelto... Tutti, tranne uno...


L'unico vero leader.


Lui, non aveva nessuna foto, nessun film... E vince!



L'unico che parla con l'apparente comandante, l'unico che lo guarda negli occhi e gli dice la verità.



Guardando bene il gioco; il gioco, appare facile...

Le persone annaspano nella spazzatura,
la macchina controlla ogni cosa:

i figli ricattano le madri,

le madri i figli,

gli amanti l'amato,


ognuno qualcun altro,

piuttosto che responsabilizzare se stessi; chiedono, pretendono, "ricattano"...


Piacere, solo piacere; ora, solo musica; tenere pulita la mente...



...


C'è un prezzo da pagare per ogni cosa, 

Il prezzo più alto dopo quello del piacere è quello dell'intelligenza.

Le persone più vicine a te, saranno quelle per cui il prezzo da pagare, sarà più alto,

quelle che proveranno maggiormente a "ricattarti" e se sceglierai, comunque, (qualora ne fossi tecnicamente capace) di Amarle; il "conto" sarà salato.



La candela, non consuma se stessa per fare luce; la candela diviene luce, morendo per essere di più...

Una candela è solo cera, ma quando la scintilla del fuoco l'accende, allora, diventa luce, illumina la strada, scalda il cuore, apre una finestra nell'infinito...
Vibra, suona, musica...

La cera diviene viva, vive...



...

L'ossigeno, il carbonio, l' idrogeno, l'azoto, il calcio e il fosforo, diventano anima...
Qualsiasi prezzo, vale la pena essere pagato...

Il mio pensiero non è importante, né la mia coscienza, perché banale fenomenologia...


"La macchina" prova costantemente a farti credere che il "distacco" sia importante, fondamentale... Prova a fartene avere paura e così ti controlla...

Niente di più illusorio è stato mai inventato: il distacco.

Il distacco da un figlio, da un genitore, da un Amore, dall'autocoscienza, dalla vita...


Il distacco è la vita, è la fiamma, così ti rendi conto che quel prezzo che sembrava quasi impossibile, in realtà non esiste... Così, quando la donna che ami, ti dice:" Ma che cuore hai!?", puoi sorriderle, puoi continuare ad Amarla, perché ne sei capace, perché, puoi pagarne il prezzo...


Piacere, solo piacere, musica...


Anche se ancora non capisco, perché si soffra, quando si nasce, quando si muore...


Eppure, quando sono nato, ricordo di non aver sofferto "stress" dall'aria che cominciava a fluire nei polmoni, piuttosto, dall'essere maldestramente trattato dagli uomini: subito pesato, su quella fredda bilancia, le luci forti, quei rumori "assordanti", per me, quel freddo; ora, ero solo... 


E cosa, può essere più bello?


Piacere per il piacere...

Musica, semplice musica...

18 Aprile 2015, praticamente ieri.