lunedì 26 agosto 2013

Forte...Invincibile.

Forte non è colui che non ha mai pianto.

Invincibile non è colui che non ha mai perso.

Non è chi:
non ha mai smarrito la rotta, sorride sempre, è sprezzante del pericolo, non è mai fuggito o non ha mai avuto paura.


Forte è colui che non arretra, malgrado ogni avversità. Colui che da solo, ha il coraggio di rimanere saldo.

Chi piange, soffre, ma non arretra un passo.

Invincibile è chi non conosce sconfitta, malgrado abbia perso, più e più volte.

Invincibile è chi ottiene ciò, che davvero vuole, che può e sa pagarne il prezzo, qualsiasi esso sia.

Chi sa guardare il cielo, e  scorge l'azzurro, invece delle nuvole.

Chi sa soffrire, chi sceglie di farlo, potendolo evitare.


Una volta esistevano cavalieri e uomini invincibili, erano forti.
Il loro spirito errava libero, i loro occhi vedevano più lontano di tutti...

Invincibili, camminavano scalzi, attraverso la vita...
Avevano uno sguardo diverso, non conoscevano resa...
Sembravano provenire da un luogo senza tempo...
Guerrieri indomiti...

Spiriti puri, eppure, di cose ne avevano viste...
Senza alcuna morale, senza aver mai tradito la loro anima...

Pur se stesi al tappeto, sconfitti ed offesi, erano capaci di mantenere lo sguardo verso l'orizzonte...

Mai stanchi, malgrado ogni fatica...
Dotati d'infinita pazienza, affrontavano il dolore con dignità...

Sapevano della libertà, dell'Amore; conoscevano l'anima...Prima che queste, diventassero solo vuote parole, semplici simulacri, fatiscenti reliquie, contenitori privi di significato...
Prima che l'umanità diventasse quella che oggi conosciamo...

Amavano il gioco della vita, avevano l'attitudine alla vittoria e gli piaceva vincere...
Conoscevano ed usavano ogni strategia, capaci di percorrere ogni strada, per giungere all'obiettivo, alla meta... A casa...

Per lo più, erano Uomini solitari, coraggiosi, mai accomodanti...

Cavalieri erranti, fieri, da sempre...

...Una volta c'erano Uomini cosi, forti ed invincibili; mi piace credere, che qualcuno sia ancora tra di noi...Mi piace pensare, che alla fine, trovino quella pace a cui tutti ambiscono, ma che, poi, solo pochi, sono, davvero, capaci di trovare...

martedì 13 agosto 2013

E che la tempesta arrivi!

Aspetto, come se aspettare servisse a qualcosa...
Stupidamente girovago su FB, come se qualcosa potesse cambiare...

Solo...Non ho altra scelta, è così che mi piace...

Poi leggo quella frase, è K. Gibran, non poteva che essere lui:

"La tempesta può disperdere i fiori, ma non può danneggiare i semi.".


...I semi, ma sono solo un potenziale, ancora tutta la storia da fare...Chissà se mai la faranno, se mai germoglieranno...


E poi, prima o poi, la tempesta...Bisogna affrontarla, nella migliore delle ipotesi...

Forse il vento, disperderà il fiore, ma quel fiore, anche per un solo momento sarà stato...

Orgoglioso e con la sua sola presenza, è come dicesse: eccomi!!!

E nessuna tempesta, potrà cambiare questo...


Il seme, deve fare ancora tutto...Deve ancora decidere, se nascerà, se mai lo farà...

Credo, che alla fine, non conti molto, quanto tempo sia trascorso;
credo che, alla fine, sia importante come si sia vissuto...

E che la tempesta arrivi! Mi troverà qui, fermo, ad aspettarla...

P.s. : Si lo so, Gibran voleva dire un'altra cosa, ma a me piace vederla così.